Caro Direttore, con l’intenzione di chiarire gli avvenimenti più importanti della vicenda Lago d’Idro, intendiamo affrontare un avvenimento che...
cose davvero "meravigliose". Meraviglia ha assunto nel nostro tempo un significato mieloso, ma significa nel su profondo thauma, trauma.
Il fatto che su facebook (salviamo il lago), vengano censurati i commenti di chi argomenta posizioni diverse, è la dimostrazione concreta che ancora oggi, in certe persone, prevale non un atteggiamento volto al dialogo e al confronto, ma la sola intenzione di imporre come verità per tutti la propria visione. Così è stato negli ultimi anni a Idro, una sola verità per tutti e poco importa che dietro quella verità si nascondesse una variante al Pgt che di vero amore per il Lago non ha nulla. Solo in apparenza si agiva per l'interesse di tutti.
Credo che orma si sia capito che sia l'amministrazione , ma soprattutto i comitati , non ascoltano i pareri diversi. Vanno dritti per la loro strada senza sentire ne se ne ma.Va bene , ma quando inizieranno le opere pagheranno le loro colpe. Le dimissioni per il sindaco e la sconfitta per i comitati.
Ribadisco che Idro è un paese dalle pretese turistiche molto strane. La maggior parte di chi opera nel settore turistico sembra molto contenta che le cose non cambino mai: nessun ingresso, nessuna iniziativa concreta per promuovere l'arrivo di visitatori, un contesto, in generale, molto mal tenuto, un ponte di legno marcio e pericolante. Eppure, tutto sembra perfetto, niente è migliorabile. Resto convinto che chi ragiona così, chi è contrario a qualsiasi vento nuovo, chi guarda con molto astio chi arriva da fuori come fosse un predatore, lo fa solo per un motivo: perché, molto attaccato alla sua "roba", teme di essere depredato.E così, anche il lago fa parte di questa "roba". E' roba sua, nessuno si deve permettere di dire altro rispetto a quella che è la verità. Offuscato dalla sua avididità, si dimentica che non esiste una sola verità e, soprattutto, che questa non può essere imposta con la prepotenza che
gli vien naturale
Il sindaco saprà bene quello che fa, o no? Se ha deciso di lottare contro le Opere, rinunciando alla regola, significa che sa che le Opere non le faranno. Ha sicuramente delle notizie che voi non avete.
Sostenere che le opere non verranno realizzate nell'imminenza dell'appalto mi sembra di un'ingenuità fanciullesca. La "lotta" contro le opere ha così tante lacune (accettazione savanella, ricorso presentato in ritardo, ricorso non supportato da perizie tecniche, silenzio assoluto in comunità montana ecc) che solo una stampa di regime riesce ancora a definirla battaglia per il lago. Sarebbe stato molto, molto importante, in questi anni lottare per la regola e per l'ente gestore e non per mere ragioni elettorali contro i mulini a vento.
Vedremo, se le opere verranno eseguite di conseguenza il sindaco dovrà ammettere le proprie colpe dimettendosi
Ma cosa dice! Adesso mi raccontate che dopo un accordo prefettizio e un accordo di programma non si concretizza la regola, è impossibile, la Regione è obbligata dagli impegni presi e dagli accordi a rispettarli...
cara Simonia "il sindaco ha sicuramente delle notizie che voi non avete" cosa significa? che le tiene nascoste perché non siamo degni di tali notizie? ci chiede quindi un atto di fede? Un atto di fede dopo un ricorso presentato in ritardo, la rottura del fronte dei comuni contro la regione e con opere peggiorative. Per non parlare del pgt che con la tutela del lago non c'entra nulla? Forse qualcuno ancora disposto a credere alle favole si può ancora trovare. Ne sono state raccontante così tanti in questi anni.... Scusi lei sa che i lavori stanno per essere appaltati e probabilmente inizieranno in autunno?
... che se il Sindaco non risponde ai vostri appelli sarà perché è sicuro di ottenere delle garanzie per il suo lago, intendo solo questo. Sarà mica matto?
Non ci resta che aspettare per vedere la verità
Se questo fosse vero, confermerebbe che a Idro esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B.
...ma frattanto si starà impegnando a mettere d'accordo i comuni limitrofi per sedersi al tavolo della regola e così dominarli gli eventi, non subirli. È anche responsabile di quanto possibilmente avverrà se non passerà la sua di linea, o no.
Dimostra che gli amministratori amministrano e non sempre i cittadini devono sapere ciò che loro sanno, come avvenne con l'ADP2008, che io reputo un ottimo risultato di quella amministrazione.
Cara Simonia, non sono per nulla d'accordo con lei. Della firma dell'Adp furono subito messi al corrente i cittadini.Tanto che Salvaterra rischio' il linciaggio. Molto meno limpido mi sembra l'agire di questa Amministrazione che, di fatto, usa lo stesso Adp per continuare a perseguitare Salvaterra, additando il suo documento come atto di vile tradimento. Ma poi, scrive un intero ricorso ribadendo in più punti come l'Adp sia rispettoso del lago. Francamente rimango allibito: prima di tutto dalla stessa persecuzione nei confronti di Salvaterra. A me basta solo questo accanimento intollerabile ed irrispettoso per farmi pensare che, quando viene meno il rispetto della persona, manca anche tutto il resto. A me basta solo questo, credo si debbano sempre avere in mente l'atteggiamneto e le parole di alcuni Amministratori durante l'ultimo consiglio comunale contro Augusta Salvaterra e il suo Adp. A me basta questo, senza arrivare neppure all'ambiguità di certi atti
E credo che anche a Lei, cara Simonia, che mi sembra persona moderata e che, proprio per questo, ha la mia stima, certe parole e certi atteggiamneti dovrebbero bastare. O, almeno, darLe da pensare. Buona notte
Non penso che a lei si manifestino tutte le coordinate del caso. Nabaffa ha fatto della rinuncia alla regola un implicito rispetto alll'atteggiamento assunto fin da principio contro la Regione. Credo, anche se non ho elementi a suffragio della mia fede qui, che non pensi minimamente di percorrere quella che per noi è l'unica strada da percorrere per ottenere la Regola, perché quell'atteggiamento originario non glielo permette. Per condividere una Regola prima devi accettare che una traversa antica di quasi 100 anni e appoggiata ad una paleofrana e una galleria dichiarata inagibile debbano essere rinnovate o rifatte. Lui, sull'assunto tutto demagogico e per niente utilitaristico, fondato dai comitati, per cui le istituzioni qui ci marciano, assunto tutto da dimostrare, si è precluso questa via tutta politica, accettando come rimedio, come sua medicina, la sola via giudiziaria, attraverso i soli ricorsi.
Sull'onda del consenso popolare, che ricorda quello del Masianello, Nabaffa non crede di poter vincere la causa con la Regione, tanto è vero che si permette addirittura il lusso di presentarli in ritardo i ricorsi, ma si accontenta di poter navigare e intanto lavora su ciò che per lui è di massimo interesse, il PGT ( piano di governo del territorio) che rigetterà, nel vero senso della parola, 70mila mc di cemento per coprire di seconde case il nostro amatissimo territorio, che nel medesimo tempo vedrà sorgere nuovi comitati dal nome bizzarro e così ispirato " amici del cemento". L'assurdo è, per chi si considera davvero "amico della terra", che in un territorio prevalentemente montuoso come il nostro e dal forte interesse paesaggistico, nei prossimi 5 anni si concentrerà un tasso di sfruttamento del territorio che ricorda i palazzinari di Roma e loro cosche....
Perché si saranno fatti prendere in giro dalla solita politica italiana che di loro ha approfittato e cavalcato. A questi gli resterà di dire"visto? avevamo ragione a diffidare dell'Augusta, guarda quello che stanno adesso combinando sul nostro territorio", magra consolazione, davvero magra consolazione, purtroppo accadrà che si consoleranno davvero con questa magra consolazione, perché tutto fa presagire che, con il solito metodo dello scarica barile, a questa amministrazione pilatesca del lago poco importa, cercando di portare a casa solo il proprio, altrimenti davvero si sarebbero seduti a discutere e ragionare di politica con gli intestatari dei vari accordi storici, anche con assunzioni impopolari, per la Regola e le garanzie da portare a casa, invece si son messi demagogicamente a far guerra alla Sicurezza.
Perché nel 2007 non fu accettata di buon grado la proposta di referendum di Augusta Salvaterra? Perché nel 2015 non viene accolta la proposta di un pubblico confronto avanzata da Giuliano Rizzardi? È inutile cercare grandi risposte a questi semplici interrogativi. A mio avviso, si rifiuta la discussione pubblica o, se non altro, un chiarimento sobrio e sereno, quando non ci si sente completamente tranquilli e si teme di non essere capaci di sostenere fino in fondo un'argomentazione. Chi si reputa nel giusto riesce ad avanzare, aprendosi un varco, guadagnando di parola in parola, stima e credibilità. Con tranquillità può spiegare i passi significativi del proprio pensiero ed operato. Chi, invece, non è del tutto sereno, necessariamente s'impaurisce alla prospettiva di un confronto comprensivo di giudizio perché teme di non aver sempre la risposta immediata a domande incalzanti. La verità esce di bocca
Spontanea. La non verità, purtroppo, deve essere pensata e ponderata.L'idea di un confronto pubblico è estremamente positiva, in quanto può creare a lungo raggio un terreno produttivo per tutto il paese. Poco importa se qualcuno non capisce il gergo tecnico. Chiederà spiegazioni seduta stante.È un suo diritto. Chi argomenta non deve solo saper fare sfoggio della propria arte retorica. Deve in primo luogo chiarire le perplessità del suo interlocutore. Deve sciorinare bene i concetti di fronte alla persona che si pone in modo semplice, desiderosa di un legittimo chiarimento. Nessuno nasce maestro. Ognuno è abile nelle proprie arti. Non esistono tuttologi, anche se a Idro tanti pensano di esserlo. La modestia fortunatamente è ancora unvalore a cui, però pochi attribuiscono la giusta importanza. A Idro pare vada alla grande il peccare di presunzione, distinguendo gli abitanti di serie A e B. Questo non è un gran vanto.
Mi sembra di capire che sostieni un doppiogiochismo sul tavolo, mentre chi ha dato le carte sono i comitati. Questo è il punto di vista della buona volontà sull'operazione ADP, ma cosa significano quelle parole quali "vergogna", "venduti", "il lago non si vende ma si difende" che io personalmente sento dire di quell'accordo? Cosa ne pensi? A Copernico. Fate in modo di chiedere un consiglio comunale specificando come domanda all'ordine del giorno un confronto pubblico sul lago.
Cari ragazzi non ci siamo. E' arrivato il momento quantomeno di cercare di ricucire gli strappi e non alimentare ulteriori rancori e veleni. Il fatto che l'attuale maggioranza e l'associazionismo locale non vogliano partecipare al dibattito, non ci aiuta nel proposito. Purtroppo ritengo questo articolo troppo di facciata ed infarcito di retorica, di luoghi comuni e di populismo a buon mercato. Che senso aveva proporre l'indizione di un Referendum popolare il 28 novembre 2007, quando due mesi prima il Consiglio comunale all'unanimità (maggioranza e minoranze d'accordo), si era espresso per un categorico NO alla realizzazione della terza galleria. Il Consiglio comunale è o non è l'espressione di democrazia soprattutto quando le decisioni vengono prese all'unanimità? E' possibile poi che nella deliberazione non venga esposto il quesito referendario oggetto di approvazione?
Molto interessante questo articolo sul mancato referendum,certo che mi viene da pensare che l'allora minoranza non si fidava della popolazione,aveva paura che pensasse in modo diverso dal loro e quindi desse indirizzi diversi.Adesso che sono maggioranza ancora temono di confrontarsi democraticamente con un pubblico dibattito e preferiscono gettare fango adosso alle persone in consiglio comunale! Mi fanno pena ,ma soprattutto mi dispiace per noi ,abitanti di Idro e per i comitati che escono molto male da questa vicenda.Ma non sono capaci di darsi una svegliata?
E' pur vero che non essendo stata recepita all'unanimità la proposta referendaria, il relativo atto deliberativo è stato ricondotto ad una mera estrapolazione degli interventi dei Consiglieri. Ma nell'Ordine del Giorno era stato indicato il quesito referendario in discussione nella seduta consiliare?
Caro Sig. Kyselak mi spiace ma non sono d'accordo con Lei. Se Lei ha la possibilità di leggere le delibere allegate al penultimo consiglio comunale di Idro, potrà cogliere la versione che la maggioranza e l'associazionismo, a piene mani, da anni diffondono, ossia che le opere verranno realizzate esclusivamente per responsabilità di Salvaterra. Qui non si tratta di spargere veleni ma di fare chiarezza. Non mi sembra che negli ultimi anni qualcuno abbia analizzato l'operato della giunta Nabaffa e in particolare ci si è ben guardati dall'esaminare anche superficialmente i ricorsi. Anche Lei, generalmente attento, nulla ha commentato in merito al contenuto del primo ricorso. Vede, prima di arrivare ad una ricomposizione è necessario che tutte le carte in tavola vengano voltate.
è precisa, mi aspetterei una risposta altrettanto precisa, così tanto per chiarire e rinunciare alla pratica di non rispondere, come è successo alla domanda di Maria senza ancora risposta da parte di Gianluca.
Caro Sig. Kyselak a proposito di rancori e veleni,, se vuole approfondire può leggerli su facebook in "Salviamo il Lago d'Idro" Vedrà che l'associazionismo non è rimasto in silenzio ma è rimasto ai veleni del 2008. Prima di affermare "è tempo di ricucire gli strappi" rilegga veramente con attenzione gli interventi dei consiglieri Zecchi e Rovatti. Valuti con più attenzione a chi rivolgere l'accusa di spargere veleni.
Come mai ai due articoli precedenti sul lago non hai risposto, tu che sei sempre così attento a questo argomento?
Ti ringrazio per la stima che, come sai, è reciproca. Non ho risposto perchè stavo predisponendo alcune mie riflessioni che ho inviato al direttore qualche ora fa, purtroppo senza aver prima letto questo post.
Rispondo che semplicemente quelle parole sono calunnie se rivolte a persone.
Mi sono attenuto al commento di quanto esposto nell'articolo focalizzando il tema della mancata indizione della consultazione referendaria. Non ho alcuna osservazione da farle se non esprimere un parere positivo a quanto da lei esposto in merito agli interventi dei due consiglieri citati. Comunque ho già avuto modo di affrontare questo tema commentando articoli precedenti. Non ho certo cambiato idea a distanza di un mese.
Mi perdoni Sig.Kyselak, ma anche in merito al quesito referendario sono in dissenso. Fin da subito, l'allora minoranza addusse quale giustificazione morale al diniego espresso in consiglio, il fatto che il quesito non fosse stato formulato e non fosse neppure correttamente formulabile.In realtà, l'allora minoranza, che non era composta da sprovveduti, aveva ben inteso che con il referedum avrebbe potuto, dico avrebbe potuto, perdere parte dell'influenza di cui godeva nei confronti della pubblica opinione. Non a caso era la maggioranza a volere il referendum. L'abile mossa politica non fu nel semplice diniego, ma proprio nel porre al centro dell'attenzione il quesito e non il referendum.
A scanso di equivoci dal momento che mi si è cancellata una frase nella stesura del primo commento. Intendevo dire che il Consiglio Comunale è espressione, sì di democrazia, ma anche della volontà popolare. Soprattutto se vi è unanimità di intenti.
Tempo fa avevo chiesto, utilizzando questo blog, di rimuovere quel lugubre striscione all'incile, evidenziando le contraddizioni che nella frase si nascondevano. Sarà stato un caso, sara stato quello che lei vuole, ma dopo qualche giorno i muri di Idro furono tappezzati da altrettanto funerei manifesti che riportavano lo stesso slogan ideato da una fervida mente locale come qualcuno ebbe l'ardire di asserire.
Anche io sono convinto che i comitati escano molto male da questa vicenda. Quell'ostinato ripetere che tutto sia colpa dell'Adp, rifiutando ogni giudizio sull'operato Nabaffa. Anche se, umanamente, un po' comprendo che, se non ci fosse più neppure Nabaffa, rimarrebbene un vuoto che, in effetti, deve fare molta paura.
Credo invece che senza Nabaffa ci sarebbe stato un Adp rispettato , mentre il vuoto é stato creato proprio dai comitati e dalla giunta Nabaffa
Certo che il Gatto e la Volpe da quel consiglio comunale in cui si proponeva il referendum non ne escono molto bene: in pratica hanno dato ai cittadini di Idro la patente di zoticoni e ignoranti. I cittadini di Idro che hanno votato i due ne escono peggio pero' mi sembra.
Oggi ti sento come la ciliegina sulla torta...
Sei come il cacio per le pere...
Le noci col miele e il bagoss?
Cosa si muove sul lago Egr. direttore, il gruppo di minoranza Lago e Paese di Idro chiede cortesemente spazio per una breve riflessione sul Lago d’Idro
Ti ricordi il lago d'Idro? Caro Direttore, di frequente ho notato che, quando le persone raccontano di Idro, dicono “Ma ti ricordi il lago d’Idro? Quanta gente c’era! Quanti locali, quanti turisti, quanti Olandesi!”
Non di soli ricorsi si salva il lago Caro direttore, il gruppo di minoranza Lago e Paese ha presentato una mozione per la realizzazione di un parco storico-naturalistico della Rocca d'Anfo e lago d'Idro...
Quale futuro per il lago d'Idro? Dopo aver "spezzettato" il suo pensiero sullo spazio dedicato ai commenti agli articoli, la lettrice qui lo espone con maggior completezza. Pubblichiamo volentieri.
«Vuole spiegazioni? Si presenti» Egr. sig. Direttore, sono la ex sindaca di Idro Augusta Salvaterra, ho letto la lettera firmata con lo pseudonimo Kyselak pubblicata il 26 febbraio sulla questione del Lago...
Al Fuorisalone di Milano, in via Marsala 11, fino al 21 aprile, l'esposizione del "modulo Flow" realizzato da Onde Srl, giovane sociatà valsabbina costituita da donne valsabbine e con sede a Idro. Si tratta di un modulo assai versatile, col quale realizzare dalla cucina alla seduta di design
(1)Per la giornata del 25 aprile torna l'iniziativa proposta da Cogess presso la Fattoria La Mirtilla di Idro
C’è voluto qualche anno, ma i lavori per la realizzazione della ciclopedonale fra Vestone e Ponte Caffaro sono cominciati
Il Tar ha accolto il ricorso del Coordinamento Camperisti contro l'ordinanza del Comune di Idro del luglio 2022, considerata “immotivatamente discriminatoria”
(3)Il ponte di Idro, soggetto da mesi ad una serie di lavori, verrà chiuso temporaneamente nella serata di domani, mercoledì 10 aprile
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Soccorso alpino della Valle Sabbia in azione nel pomeriggio di ieri per recuperare due persone scivolate sulle ferrate e sui sentieri del lago d’Idro. Grave un escursionista di Orzinuovi
Nel fine settimana pasquale il lago d’Idro è salito di un metro: da quota 367,89 a quota 368,88 sul livello del mare, per l’esattezza. Solo ieri ha cominciato a calare
Centinaia quelli schiacciati da automobilisti poco sensibili all'ambiente
Anche gli studenti dell’Istituto “Perlasca” di Idro e Vobarno sono stati coinvolti nel progetto di mobilità studentesca per approfondire le tematiche e i valori europei
ID55696 - 24/02/2015 12:15:32 - (Dru) - Non mi meraviglio di tutto questo
Chi oggi si definisce democratico e detiene uno strumento, adopera lo stesso come una clava piuttosto che come una legge. La legge consente l'ordine, la clava dispensa volontà di far ordine e raccoglie consensi. Oggi chi ha uno spazio "democratico", come sono il luoghi che significativamente in Internet permettono la gestione di altri luoghi, ha il potere e se questo è democratico, come Internet è, altrettanto vorrebbero esserlo quegli interstizi o luoghi che in Internet sono e da Internet si ispirano. Parlo di Facebook e parlo di tutti quegli spazi che hanno accesso moderato. Chi li modera ha il potere e questo potere lo può adoperare in nome di una legge, quella democratica ispirata dal senso che Internet dà ad ogni sua attività, o come una clava, né più né meno di come tutti i nostri moderni e antichi potenti hanno usato e abusato del loro potere. Mi rifaccio ad uno spazio "Salviamo il lago d'Idro" dove stanno accadendo