Gianfranco Seccamani esce di scena

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Rieletto nella consultazione amministrativa del 2006 nella lista «Centro democratico federalista», che aveva vinto il confronto portando sulla scranno di sindaco Gianluigi Bonardelli, Seccamani ha deciso di mollare per ragioni esclusivamente personali.

Pare infatti che dietro le dimissioni irrevocabili del vicesindaco non si nascondano particolari beghe politiche o questioni amministrative di rilievo. «È solo una questione personale - conferma il diretto interessato -. Continuerò a collaborare per le questioni che mi stanno molto a cuore, come la tutela del lago d’Idro e la promozione della Rocca d’Anfo; ma come semplice cittadino».

Seccamani, un odontotecnico di 49 anni, aveva iniziato la sua esperienza di amministratore come consigliere comunale con il sindaco Nicola Panza. Poi, nel 2001 era stato eletto primo cittadino e dopo cinque anni da sindaco aveva deciso di ricandidarsi, ma nelle retrovie, e dopo essere stato eletto vicesindaco ora abbandona la scena politica.

In molti hanno espresso dispiacere per la decisione. «È sicuramente una perdita per la battaglia in difesa del lago d’Idro - commenta Aldo Armani, portavoce del Coordinamento delle pro loco -: il suo impegno sincero era un appoggio fondamentale, anche se il consiglio comunale in toto, e in particolare il sindaco Gianluigi Bonardelli, hanno espresso il loro totale sostegno all’azione legale portata avanti con l’avvocato Mellaia. Siamo dispiaciuti, ma non possiamo che rispettare la decisione di Seccamani: avrà le sue buone ragioni».

M.ROV.
Da Bresciaoggi

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