05 Gennaio 2015, 08.54
Idro
Lettere

Tutti col sindaco

di Alessandro Vaglia

L'agire illusorio di Nabaffa produce disastri dove il sonno della ragione produce  mostri. Il nulla della politica consente alla Regione di entrare in carrozza


Contestualmente le reiterate sconfitte processuali, con gli annessi ritardi sulla loro presentazione, in merito alla guerra intrapresa dall'amministrazione Nabaffa nei confronti della regione Lombardia per ostacolare le Opere di messa in sicurezza, produce oggi l'aggiudicazione d'appalto da parte della Regione che, in maniera ineluttabile, mostra ciò che alcuni, anche ingenuamente, pensavano destinabile in altra maniera: c'era chi credeva seriamente di poter fermare un'opera destinata alla sostituzione dei vecchi manufatti di ancora 80 anni fa.

Nabaffa ha approfittato per creare un'illusione, fuorviando i più, ben sapendo che il RID (registro italiano dighe) aveva dichiarato l'inagibilità dei manufatti costruiti per la sicurezza del Lago e per la sicurezza delle regioni subito a sud di esso, manufatti giustamente utilizzati, manufatti giustamente consumati dal tempo, manufatti giustamente sostituibili.

Ad oggi si è ricorso contro la loro sostituzione,
la sostituzione di manufatti, vi ricordo, di vecchia fattura, sostituibili con nuove tecnologie, attraverso ricorsi che, oltre ad essere  presentati tardivamente, hanno mostrato grossolani errori strategici, non supportati da valutazioni tecniche alternative e quindi ispirati solamente da errate valutazioni di impatto ambientale.

Si è insistito su alcune sciocchezze che hanno trovato terreno fertile solo in quanti desiderano la caccia alle streghe o il mostro in prima pagina, senza misurare alcun costo beneficio: oggi ad Idro rimangono solo i costi, senza alcun beneficio, se non quello di avere sul proprio suolo le operazioni di smottamento e di cementificazione.

Oltre al danno è la beffa.

Il comune, con la precedente amministrazione, aveva raggiunto degli accordi utili per il paese e si era impegnato ad un ruolo di partecipazione e rappresentanza attiva e responsabile.

Come sta agendo invece il nostro sindaco Nabaffa?

Questi alcuni appunti per ricordare al sindaco che lui ha un potere e un dovere di ordinanza come primo cittadino, per la sicurezza della propria gente, e per fare gli interessi del proprio paese.

Ricordate la  tura? ci trovammo in un momento delicatissimo nella storia del Lago: si era appena ottenuto il deflusso minimo vitale e l'Enel, terminati i lavori sul canale, avrebbe rimosso la tura e riaperto la galleria.

Il timore era che venisse meno il DMV e quindi era necessario predisporre una strategia d'attacco che venne presentata nel Consiglio Comunale del 30 marzo 2007 e che prevedeva un'ordinanza del sindaco con la quale si intimava all'Enel di non togliere la tura finché non fosse garantito il DMV, ed un' altra con la quale si ingiungeva all'Enel di rilasciare il DMV e di installare strumenti di misurazione delle acque ricavate.

Successivamente anche i comuni di Bagolino e di Anfo emananarono un'ordinanza di appoggio al Comune di Idro e il fronte compatto dei Comuni lacustri permise di giungere alla sottoscrizione dell'Accordo Prefettizio il 23 maggio 2007.

Oggi il sindaco Nabaffa è inerte e ha schiacciato, più volte, la coda al can che già non dorme e senza curarsi di avere alcun appoggio dai comuni limitrofi.

Cosa aspetta ad agire conformemente e non difformemente? Cosa si aspetta? Che a farlo sia sempre qualcun altro?

Abbiamo gettato via l'entrata al paese,
abbiamo rinunciato, unici nel circondario, ai soldi di compensazione, non abbiamo una regola di gestione delle acque e un ente gestore partecipato dai rivieraschi, abbiamo   scontentato i comitati, risultando ogni presunta azione  velleitaria, ma proprio per  questo di danno ad una soluzione condivisa.

Ci rimarrà di far posto alle attrezzature e ai mezzi di sbancamento
e costruzione mentre i passanti ci riconosceranno per il paese dei "citrulli".

Non è ancora tardi, ma ora, diversamente d'allora, sedersi ad un tavolo per avere in cambio ciò che ci spetta, che una conduzione dissennata dell'attuale amministrazione non solo non ha portato avanti, ma ha impedito che si realizzasse, è quasi impossibile e a Nabaffa resta di agire come fece la Salvaterra con la tura, altrimenti poi gli resterà solo di porsi sulle barricate.

Allora avanti sindaco, ci faccia sentire orgogliosi di essere suoi "amministrati".
Mostri quello che è in grado di fare e si mostri in questo coerente.
Sciolga  ogni contraddizione che oggi la soffoca, tra incarichi in Comunità Montana, procure in Fondazioni e Amministrazione Comunale.

Ci faccia sentire davvero orgogliosi di lei e non delle sue cariche.

Quando sarà il momento, produca un'ordinanza per ostacolare l'inizio cantieri, inizio cantieri che produrrebbe altrimenti, come unico risultato, lo sfruttamento del nostro territorio.

Mostri di avere gli attributi e di credere veramente a ciò che dice agendo in prima persona come fecero quelli dell'amministrazione precedente
Se finalmente agirà per il bene del Lago e del suo Paese, anche noi della minoranza ci schiereremo con lei.



Commenti:
ID53312 - 05/01/2015 10:06:01 - (Leretico) - La politica del galleggiare

Ho la vaga impressione che chi ha fatto del galleggiare una strategia di azione, non possa tutto ad un tratto cambiare. Gli mancherebbero i mezzi nonché le corde. E poi quando la nave affonda, questi pensano che la loro competenza nel galleggiare li possa in fondo sempre salvare. E il galleggiare è anche la capacità di dare la colpa sempre agli altri, venendo tragicamente creduti. Chi galleggia non ama le strategie di attacco, ha troppi interessi intrecciati da difendere. Preferisce attendere e se è possibile scrollarsi di dosso responsabilità e colpe con qualche frase ad effetto, con qualche trucco di vecchia data, sempre funzionante secondo loro. Prevedo un rumoroso silenzio, quello che molti scambiano per meditata riflessione mentre non è altro che non meditato sconcerto.

ID53316 - 05/01/2015 12:09:09 - (Dru) - Non sai Leretico...

....quanto le tue parole mi coinvolgano da molto vicino. Ma è un'altra faccenda. La gentaglia non sa fare altro che questo. Non penso che Nabaffa sia tra questi, penso invece che saprà sorprenderci. Ad oggi ha solo rinforzato la propria posizione appoggiando le sconclusionate idee di "tutti", di chi non vuole le opere, in Idro ,e di chi le vuole, in Regione e in Comunità Montana. Ma la contraddizione va comunque risolvendosi e è risolta quando appare come contraddizione appunto. La gente oggi comincia a vedere ( comincia ad apparire) in che posizione delicata sta Nabaffa(la contraddizione) e non credo che egli voglia il malcontento di "tutti", perché quei tutti, che si risolvono nelle parti in contraddizione, vogliono sapere finalmente dove sta il Nabaffa. Quando la Regione entrerà in carrozza in quel di Idro, il suo impossibile silenzio decreterebbe il suo tramonto. È costretto dagli eventi ad agire.

ID53321 - 05/01/2015 13:40:12 - (dumbo) - Reazione ?

Staremo a vedere. Sono sicuro che al momento dei lavori non emetterà' alcuna ordinanza contraria all'esecuzione delle opere e troverà' modo di giustificare la sua posizione sia in rapporto alla sedia presso la comunità montana che a quella di primo cittadino del nostro comunello.Comunello non in senso dispregiativo intendiamoci, comunello nel senso amministrato da ottimi navigatori in grado di "galleggiare" sempre e comunque.Se avremo la fortuna di campare ci renderemo conto delle opportunità' perse in questi anni e dei danni economici arrecati alla nostra comunità'Tristezza....

ID53323 - 05/01/2015 14:13:56 - (Leonardo10) -

Penso sia più probabile che il sindaco prosegua nella politica dei ricorsi. Il problema, come lei sig vaglia scrive, è che senza il sostegno di un progetto tecnico alternativo i ricorsi non hanno alcuna possibilità di vittoria. Presentare (anche in ritardo) e perdere i ricorsi rinforza solo la regione.

ID53326 - 05/01/2015 14:21:16 - (kyselak) -

Non voglio per forza fare il bastian contrario, ma alcuni passaggi della strategia della minoranza mi sono difficili oltre modo da capire. O forse non colgo appieno l'ironia da parte dell'estensore del pezzo. Mi trovo in sintonia con la disamina e la ricostruzione operata da Alessandro. Un chiarimento vorrei chiedere in merito alla parte finale del post. "Quando sarà il momento, produca un'ordinanza per ostacolare l'inizio cantieri" è una frase condivisibile se si vuol sollecitare il Sindaco a mantenere un atteggiamento coerente, ma il proseguo della frase "che produrrebbe altrimenti (l'inizio dei cantieri) come unico risultato, lo sfruttamento del nostro territorio" abbisogna di un chiarimento nel senso che, se si vuol proseguire con l'ironia, ben venga, se invece, come penso, si tratta di una convinzione della minoranza, urge una spiegazione.

ID53327 - 05/01/2015 14:31:09 - (Dru) - Ricordi Kyselak cosa abbiamo scritto intorno al server in Comune ?

Che serva un Server é pacifico e fuori discussione, questo dice la verità del vecchio Server ormai obsoleto e in precaria condizione e di utilizzo, ma se quel Server é caricato del solo software del solitario, il gioco delle carte per intenderci, direi che il Server "produce solo un'occupazione del suolo di quel comune". Le Opere sono per la sicurezza, non ci piove, ma spero, e questa speranza viene sempre più messa alla prova dai fatti contingenti le azioni del nostro comune, che vengano poi utilizzate per la sicurezza e non per giocare al solitario, non per abusare del Lago.

ID53328 - 05/01/2015 14:44:10 - (Dru) - L'ordinanza

Non ha come fine il fine illusorio di fermare le opere, l'ordinanza ha come scopo quello di impedire che sul Server si installi il solitario, che il paese non rimanga in braghe di tela e che le sue istanze sacrosante non vengano disilluse: l'entrata al paese, i soldi di compensazione, una regola di gestione delle acque e un ente gestore partecipato dai rivieraschi, accontentando i comitati nei loro obiettivi che sono gli obiettivi chi chiunque viva il lago. Questo é il software giusto per il Server di Idro. Questo lo sa anche Nabaffa, il problema di Nabaffa é che viene sostenuto solo emotivamente dai suoi sostenitori e quindi ogni strategia é preclusa fin dall'origine, perché dove c'é fede la ragione annaspa. Il problema del paese sta tutto qui, nell'azione bloccata e pregiudicata da superstizioni contro la ragione.

ID53329 - 05/01/2015 14:53:31 - (Dru) - Non la chiamerei ironia

L'ironia é un astratto dell'istituto scettico: una visione irrimediabilmente burlesca della realtà. La chiamerei invece con il suo nome, speranza. Sono convinto che Nabaffa potrebbe essere dei nostri se solo non si circondasse della superstizione, sono convinto che potrebbe benissimo essere per il Lago e Paese.

ID53335 - 05/01/2015 18:41:43 - (blb) - in primis...

penso che il sindaco debba chiarire la sua posizione in comune e in comunita' montana alla luce della ambigua e infruttifera e aggiungerei disastrosa politica sulla questione lago che ha portato al bando di appalto delle opere con la regione svincolata da ogni impegno nei confronti della comunita'di Idro.E' stata per questo giustamente richiesta dalla minoranza una convocazione del consiglio. Quello che Dru si auspica nel suo scritto e' forse quello che tutti noi ci aspettiamo e vogliamo: scelte coraggiose (un sindaco puo' intrapenderle sul proprio territorio) che possano almeno farci ottenere delle garanzie dalla regione in merito a regola e ente gestore condiviso e giusti indennizzi (oltre che denari, impegni alla manutenzione delle spiagge) prima dei lavori.Il tempo a disposizione e' poco l'amministrazione se tiene al lago e alla propria comunita' non puo' restare con le mani in mano....

ID53338 - 05/01/2015 19:09:47 - (Dru) - Cioè blb

Quello che significo io, che non avrebbe bisogno di altro per mostrarsi, ma si vede che anche l'apparire mostra di essere in difficoltá, è subito spiegabile con questa metafora alpinistica che anche i non alpinisti comprendono: un gruppo di alpinisti si è cambiato per il raggiungimento della vetta, mentre chi aveva studiato il percorso in un certo modo si stava appropinquando alla vetta, il gruppo che seguiva ha convinto l'intera squadra che la vetta è meglio raggiungibile secondo come essi hanno studiato un percorso alternativo. Oggi questo gruppo ci ha portati in una zona di dirupi, zona che non aveva previsto nemmeno esso di percorrere, sempre secondo lo studio della loro carta geografica. Questi sono i fatti, adesso però siamo in quella zona e per il paese, quindi per l'intero gruppo, non basta recriminare, non serve per salvarsi, per salvarsi il gruppo deve essere compatto, per uscire e riuscire nel pericolo.

ID53339 - 05/01/2015 19:22:38 - (Dru) - Il pericolo in cui oggi siamo è un fatto e come tale appare

Certo che la debole Obiezione potrebbe esibire un'argomentazione, ma un'argomentazione non è una constatazione. Certo che la nuova squadra che oggi ci ha messi in pericolo può sempre esibire come "argomentato" che il nostro agire (sono del gruppo che guidava prima) non ci avrebbe portati a nulla, tutto questo per l'argomentazione è lecito, ma tutto questo non è, in quanto argomentazione, una constatazione. Ciò che si mostra oggi è un'argomentazione debole in quelli che vorrebbero aver ragione ma appunto non ne hanno, quella appunto che non ha base del constatato, perché per averne, per essere una constatazione, dovrebbero allora tornare indietro nel tempo e correggere quel passaggio di consegne. Oggi la minoranza è indubbiamente più forte perché fonda la sua strategia non solo sull'argomentazione, che ci distingue da quella dei nostri "avversari" e diversa, ma perché si fa forza dell'apparire della

ID53340 - 05/01/2015 19:24:31 - (Dru) -

constatazione o verità di fatto direbbe Leibniz.

ID53341 - 05/01/2015 19:34:56 - (Dru) - Gettarci tutti nel precipizio...

..non è intelligente e non è intelligente litigare quando si è davvero in pericolo. Sentirsi fuori dal pericolo é un'immaginazione, il pericolo ci costituisce profondamente. Si, crediamo di dominarlo, e questa convinzione ci fa comunque vivi. Ma vi è vivo e vi è vivo. Anche un asino che vive la sua intera vita come dominato, vive. Ma come vive? Anche credere che l'Asino sia sempre dominato nella sua vita produce la contraddizione di pensare all'asino non come l'asino. Infatti, è proprio vero che l'asino subisce? O non è piuttosto una volontà interpretante questa che si scontra con quella diametralmente opposta di un asino cinico per eccellenza? Ma non voglio oggi gettarvi davvero nel precipizio...

ID53344 - 05/01/2015 20:51:35 - (kyselak) - per blb e dru

Abbiamo fatto chiarezza sugli intendimenti e mi trovate d'accordo sul fatto che ora serve intervenire ottenendo risultati in tema di individuazione di un ente gestore, di una regola di gestione condivisa e di realizzazione dei progetti utili alla valorizzazione del territorio. Capite però che il Sindaco si trova in una botte di ferro. Se non interviene sarà perché è stato messo con le spalle al muro in tempi antecedenti al suo primo mandato, se continua il muro contro muro sarà comunque un eroe per la maggioranza degli elettori di Idro. Non penso sia così sprovveduto di fare lo stesso errore che fece la Sindaca Salvaterra ovvero di addivenire ad un accordo celandolo ai propri sostenitori. Un accordo "coram populo" non lo vedo fattibile per motivi fin troppo ovvi. E' altrettanto vero che, dopo le elezioni c'è stato un sensibile calo di interesse su temi così importanti come la sicurezza e il futuro del lago

ID53347 - 05/01/2015 21:24:28 - (Dru) - Non fu affatto un errore amministrativo quello fu un errore politico.

Errore è pensarlo un errore tout court e ogni botte di ferro,o foglio di via per l'attuale amministrazione, si fonda su questa convinzione, che fare il proprio dovere da amministratore, cioè decidere, risulti un errore solo sulla base che la decisione, seppur ottima, non sia stata condivisa. L'amministratore di ogni società, che sia quella privata o quella pubblica, decide sulla base delle proprie convinzioni, convinzioni che se abbracciano le convinzioni altrui allora fanno politica, altrimenti non la fanno, ma l'errore politico non coincide con l'errore amministrativo. Avrebbe scelto male quell'amministratore che non vuole l'errore politico, per farne uno amministrativo. Sceglie male Nabaffa, per l'amministrazione di Idro, quando sceglie di non farne.

ID53348 - 05/01/2015 21:36:20 - (Dru) - Vorrei chiedere io ad ogni amministratore di società...

..che oggi definiscono il comportamento della Salvaterra un errore, su quale base lo dicono. Non certo quella che li fonda, poveri nel pensiero in questo, perché dove sbagliano gli altri loro sono nel giusto e per lo stesso sbagliare e essere nel giusto è l'impossibile o vero errore. La società non è l'amministratore e se l'amministratore si sente in dovere di decidere lo fa sulle proprie convinzioni e non deve in questo niente a nessuno, sbaglierebbe altrimenti. Se poi per questo si paga politicamente, questo non riguarda affatto la buona amministrazione..

ID53350 - 05/01/2015 22:02:33 - (blb) - kyselak

come darle torto... sa pero' le botti di ferro con il tempo si arrugginiscono.. e penso che chi amministra a lungo termine non puo' permettersi le non scelte o il galleggiare o lo scaricare le colpe ad altri.Dei fatti sbagliati o dei non fatti prima o poi penso che qualcuno ne debba rispondere e mi auguro che a farlo sia il responsabile. Forse la mia piu' che un'affermazione e' un'auspicio. Mi auguro che il nuovo anno porti chiarezza unita' e determinaziono al popolo lacustre e agli amministratori... altrimenti continueremo a galleggiare sulle torbide acque del lago in attesa che gli eventi ci travolgano....

ID53366 - 06/01/2015 16:13:05 - (Dru) - A kyselak

« Una volpe affamata, come vide dei grappoli d'uva che pendevano da una vite, desiderò afferrarli ma non ne fu in grado. Allontanandosi però disse fra sé: «Sono acerbi.» Così anche alcuni tra gli uomini, che per incapacità non riescono a superare le difficoltà, accusano le circostanze»

ID53371 - 06/01/2015 23:17:17 - (brogio) -

Voi tutti girate intorno al problema ma non andate mai alle radici. Non è dato sapere e mai lo sarà dato al network cosa si saranno detti i Sindaci e la Regione in camera caritatis nel 2008 quando, come un fulmine a ciel sereno, ci nfu la firma dell'accordo. E' inutile girarla e pirlarla, la differenza l'hanno fatta i quattrini messi sulla bilancia dalla Regione. I Comuni a cui del lago non interessava un fico secco, vedi Bagolino e Lavenone si sono affrettati a spartirsi la torta, non avendo avuto alcuna controindicazione dal loro corpo elettorale, mentre Anfo, Idro, Ponte Caffaro e Bondone, con i distinguo dei casi, dove il problema è veramente sentito, si è creato un fronte comune contro le opere. Tutta questione di soldi altro che sicurezza, agricoltura o energia elettrica.

ID53372 - 06/01/2015 23:22:28 - (brogio) -

E poi come fate a dire che la Regione avrebbe comunque proceduto in barba alla volontà delle istituzioni del lago, quando un solo Comune, appoggiato da diverse associazioni, sta dando scacco matto a tutti. Figurarsi se fossero tutti rimasti compatti. Le opere verrebbero appaltate forse tra vent'anni. Ripeto ancora che sono stati i soldi e solo quelli, messi sulla bilancia dalla Regione a far cambiare opinione ai firmatari dell'accordo.

ID53373 - 07/01/2015 00:40:01 - (Dru) - Si sbaglia brogio sull'origine

Tutto ha origine da Adamo ed Eva, altro che accordo di programma, se poi vuole dire che l'aggiudicazione in appalto delle Opere è uno scacco matto per la Regione ... matto lei. Si può volere l'impossibile, quello che non esiste non è la volontà, quello che non esiste è ciò che si considera come ottenuto, il suo contenuto non esiste. La sua storia qui raccontata è un'invenzione, quanto tempo prevede che durerà questa invenzione alla luce dei nuovi fatti?

ID53374 - 07/01/2015 06:34:45 - (pasquino sabbino) - Scacco matto?

Caro Brogio, apprezzo molto la disanima al problema lago che lei ci propone. È assolutamente vera! La metaforica partita, però non si concluderà con lo scacco matto alla Regione perchè quest' ultima, quando subodorerà la sconfitta nel rispetto delle regole, butterà all' aria il tavolo, come fanno sempre i prepotenti.Caro Dru, matto chi? Di certo lo sono io che spero che la "logica" prevalga sul vil denaro. Non ci sono fatti nuovi ma solo azzardi tattici.

ID53375 - 07/01/2015 07:28:41 - (Leonardo10) -

Cari Brogio e Pasquino quante cose tacete, perchè non dite nulla del ricorso perso da idro perché presentato in ritardo, dell'accordo del 2011 tra nabaffa e provincia con accettazione della savanella, del nulla di nabaffa in comunità montana, della mancanza di un progetto tecnico alternativo che sostenga i ricorsi? Il problema non sono le opere ma come verranno impiegate. La regione è guidata dai partiti politici e quale tra questi ha promesso l'acqua in cambio di voti agli agricoltori e ai produttori di energia? Perché non dite mai che Lega ha venduto il lago?

ID53376 - 07/01/2015 08:51:32 - (kyselak) - per Brogio

E' sbagliato limitare l'esame di un documento innovativo, o quasi, quale l'Accordo di Programma, solo al punto in cui si parla delle opere di valorizzazione del lago d'Idro. Bisogna leggerlo nella sua globalità. Che poi queste opere abbiamo avuto un peso importante, sono con lei. Hanno accentuato anche le contrapposizioni ideologiche tra le amministrazioni che si sono succedute nei Comuni di Anfo e Bagolino. Belle le domande che si pone Leonardo 10. E qui gli opportunismi e le tattiche politiche celeranno le risposte.

ID53377 - 07/01/2015 09:08:54 - (Dru) - Caro pasquino

Su quanto lei ha scritto non ho nulla da eccepire. Quello che dice è tutto vero.. Tranne quel "è assolutamente vera" rispetto la disamina di Brogio. Che tutti i sindaci si trovino d'accordo intorno ad un accordo "ottimo" per la nostra zona già disagiata per sé, senza bisogno dello zampino del populismo a buon mercato, è straordinario, infatti poi il populismo è prevalso, lo straordinario è diventato ordinaria amministrazione e tutto è andato in vacca... Caro Brogio, voler addossare ad un buon accordo tutte le colpe è come quella dell'uva, ma gli animali che la vogliono non sono certo dei lupi.... E sa cosa le dico? Che per il paese questo non è certo motivo di speranza. I lupi non sapranno coglier l'uva, ma son sempre lupi.

ID53385 - 07/01/2015 13:13:56 - (kyselak) -

errata corrige>: Comuni di Anfo e Idro (non Anfo e Bagolino). Pardon

ID53386 - 07/01/2015 13:33:33 - (brogio) -

Sono intervenuto poco sul lago d'Idro perchè c'è difficoltà a farsi capire e a riuscire a capire come vogliono muoversi le istituzioni. Come si fa a dire che il populismo è prevalso dopo la firma dell'accordo quando prima c'era un fronte compatto con tanto di raccolta firme pro-lago. Non era forse populismo quello? Se non erro le opere dovevano essere concluse ancora nel 2013 quindi il fatto che un comune abbia messo in scacco tutti è la verità. Fossero stati 4 i comuni compatti come lo erano fino a gennaio-marzo 2008 non saprei quando avrebbero iniziato a costruire la galleria e la traversa. Bravo Pasquino quando parli di poteri forti. I sostanziosi finanziamenti per la valorizzazione del lago e gli anticipi dati a cavallo delle elezioni del 2009 dimostrano la furbizia della Regione. Forse l'uva più che acerba puzzava di ricatto ma fu molto appetibile

ID53390 - 07/01/2015 16:00:12 - (Dru) -

Si, quella raccolta firme fu un tipico atto populista, fondato sul sentimento, certo non sulla ragione, e le sue parole lo confermano solamente: cosa c'entra la furbizia della Regione con le Opere e cosa c'entra la giusta ricompensa, giusta ma non dovuta, con le Opere, la ragione serve appunto per non confondere le cose. Il consenso e la forza data dai comuni nell'accordo di programma2008 fu un atto amministrativo lodevole e consapevole, la ragione serve innanzitutto per non confondere le cose. I vantaggi che quell'atto avrebbe conseguito, grazie anche agli sforzi fin lì disposti per la difesa del Lago nella sua interezza, e non solo per quelle quattro famiglie che lo vogliono vedere immutabile, sono stati gettati letteralmente dalla finestra da un pensiero populista che ha preferito cavalcare il malcontento, espressione di quelle firme, la ragione serve innanzitutto per non confondere le cose. È l'opinione che le confonde.

ID53391 - 07/01/2015 16:14:18 - (Dru) - Lei brogio, e i tanti come lei,

..è al lago che pensa e al suo futuro o alla furbizia della Regione? Se crede che quei molti soldi elargiti dalla Regione in compensazione abbiano fatto leva sulle difficoltà amministrative locali, non pensa sbagliato. Avremmo potuto chiedere gli stessi soldi ai privati, quelle quattro famiglie che vogliono il lago immutabile, magari sarebbero state disposte a donare ai comuni 2,5 milioni di euro ciascuna, magari !!!! I verdetti di ogni ricorso, anche quelli presentati in ritardo, mostrano che le Opere in sé, e non per altro, sono da fare, poi manca sempre l'ultimo ricorso ancora pendente, ma intanto l'opinione si fa ragione e, come è negli Analitici Posteriori di Aristotele, " è impossibile che stia altrimenti", questa è la ragione.

ID53393 - 07/01/2015 16:27:04 - (Dru) - Lei e quelli come lei ..

..potrete fermare anche queste di opere, come in Italia si è fermato il nucleare, il potere e il lavorare. Ma la Ragione (e la Regione) dice appunto che una cosa è impossibile che stia altrimenti, che tradotto significa che una cosa stia e non stia allo stesso tempo è l'impossibile. Il potere è l'agire, è libertà di azione. Se ad ogni stormir di fronda il popolo si solleva, questo è il potere del popolo, questo è il populismo, questa è la libertà del popolo, ogni istituzione è da questo potere fermata. Ma certo non potrete fermare le Opere. ( qui opere ed Opere sono messe nei diversi significati, quello astratto e quello concreto)

ID53394 - 07/01/2015 16:28:27 - (Dru) -

Quello che riuscirete a fare è di fermare il Paese.

ID53398 - 07/01/2015 17:50:06 - (brogio) - Senta Dru

Lei mi chiede dove sta la furbizia della Regione. Concede ai Comuni un anticipo sui contributi esigendo dei progetti prima delle elezioni del 2009. Come dire, commissionate i progetti per la valorizzazione del lago e pagateli con questi soldi, ma attenzione se poi non fate le opere mi ridate indietro i quattrini che nel frattempo avrete gi spesi, indipendentemente da chi sar sulla plancia di comando dopo le elezioni. Le nuove amministrazioni di Idro e Anfo, contrarie all'accordo, si sono trovate in questa difficile situazione e se Anfo ha ceduto di schianto, Idro si lecca ancora oggi le ferite. E le garantisco che centinaia di migliaia di euro non sono bruschini per i nostri piccoli comuni, disagiati in tutti i sensi. Dopo di che ognuno pu pensarla come meglio crede, l'importante mantenere il dibattito su binari di correttezza dialettica. Concordo infine con lei che manca chiarezza sul dafarsi e ben venga la convocazione del Consiglio.

ID53399 - 07/01/2015 18:03:49 - (Leonardo10) -

Caro Brogio lei non ha risposto a nessuna delle mie domanda, per carità è legittimo, ma la regione è secondo lei un immutabile? Perché la regione oggi a guida Lega accelera la realizzazione delle opere? Dicevo il problema non sono le opere ma l'utilizzo delle opere, quindi l'acqua. Chi ha bisogno dell'acqua sono soprattutto gli agricoltori e qual'è il loro partito di riferimento dalle quote latte in poi? La lega. Quindi gli agricoltori si rivolgono alla lega e le chiedono di fare le opere perché vogliono l'acqua. Ma voi della lega non ne parlate mai e invece la lega in lombardia dovrebbe essere messa sotto pressione perché di voti in valle ne prende parecchi. Quindi finchè voi non dite nulla e gli agricoltori invece premono e anche molto, la lega che guida la regione e quindi anche le opere sceglierà sempre di utilizzare le acque in favore degli agricoltori. Voi vedete solo la pagliuzza non la trave.

ID53400 - 07/01/2015 18:28:24 - (Dru) -

un accordo è un accordo se viene rispettato, se viene violato, pretendere poi da chi lo ha sostenuto clemenza è esporsi alla fortuna. Lei dice, io posso solo confermarlo dalle sue parole, che la Regione, onestamente replico io, aveva già premesso che non lo si violasse per non cadere in conseguenze spiacevoli, non mi sembra che la Regione in questo caso si sia comportata male, se questa premessa esiste questa premessa non è affatto un dovuto e chiamarlo ricatto è la solita trasformazione della realtà, io lo chiamo senso del dovere, oggi non più dovuto, oggi si va in tribunale e di solito la magistratura guarda all'accordo e condanna chi lo ha violato.Poi non sempre chi lo ha violato è colui che viene condannato.

ID53401 - 07/01/2015 18:31:27 - (Dru) -

ed è in questo che l'ipocrisia, di Idro e di quanti non stanno ai patti, di solito punta, punta all'errore del giudicante di giudicare chi ha veramente violato un patto.

ID53403 - 07/01/2015 20:34:03 - (brogio) -

Uno mi da del matto, l'altro del leghista, vediamo il prossimo in che girone infernale mi colloca. Mi sembrava di avere risposto nel dire che c'è poca chiarezza sul dafarsi, se vuole rincaro la dose dicendo che di chiarezza non ce ne è affatto. Ma fu chiarezza tradire la fiducia dei cittadini firmando di soppiatto un accordo dopo aver sbandierato ai 4 venti l'esatto contrario? Con delibere, manifestazioni, viaggi a Roma e compagnia bella? Pensate che la stragrande maggioranza della gente di Idro, quella che vi ha mandato a casa a lavarvi i panni sporchi siano tutti rincitrulliti o amanti della visibilità come è stato asserito da qualcuno?

ID53404 - 07/01/2015 21:16:04 - (Dru) -

la fiducia dei cittadini non fu affatto tradita. Tradire la fiducia dei cittadini per un amministratore è far credere che le cose non siano le cose, è far credere che si possa rinunciare alle Opere, quando si sa benissimo che non si può rinunciare, questo è tradire la fiducia dei cittadini e questo, quando sorgeranno poi le constatazioni, esperienze che comunque già ci dicono come andranno a finire le cose, e cioè le Opere, è tradire la fiducia dei cittadini. Per il matto non se la prenda, intendevo proprio ciò che intendevo, è matto chi non riconosce la realtà, e dire che l'appalto delle opere non è un fatto o constatazione e fatto e constatazione è ciò che non è fatto e constatazione, cioè che qualcuno oggi stia dando scacco matto alla Regione, come la definisce lei, follia? si fa sempre per discutere.

ID53405 - 07/01/2015 21:18:54 - (Leonardo10) -

Intanto caro brogio non risponde alle domande, sono troppo scomode? Perché della lega non parla mai? Il ricorso l'avete presentato in ritardo per non mettere in difficoltà chi aveva promesso l'acqua agli agricoltori?

ID53427 - 08/01/2015 14:09:32 - (kyselak) - per Brogio

Tu stai facendo lo stesso mio errore ovvero quello di guardare con troppa retrospettiva la realtà. Sarà anche vero che dall'esame delle esperienze trascorse si possa ricostruire le cause della situazione attuale, ma è meglio guardare al presente e all'immediato futuro. Senza però fasciarsi la testa prima del tempo. Hanno ragione i vari Dru, Blb e Leonardo10 quando affermano che è arrivato il momento di agire e come esempio è stata individuata dall'articolista l'ordinanza sindacale del 2007 e rivolta all'ENEL affinchè non venisse rimossa la tura. Agire significa controllare che le opere siano rivolte alla sicurezza. Eventuali scavi ai piedi della frana sarebbero lesivi in dal senso.

ID53472 - 09/01/2015 14:50:27 - (Baldo degli ubaldi) -

tralasciando le simpatie personali e le ideologie politiche , credo che ormai ci troviamo di fronte alla cruda realtà dei fatti: le opere le vogliono fare e non è certo con le scartoffie che verranno bloccate. C'è bisogno di una presa di posizione forte e seria. o si tratta con la regione per ottenere i benefici sperati per il lago ( qualità delle acque , controllo dei livelli e pulizia delle sponde( e per il paese ( risarcimenti vari)

ID53473 - 09/01/2015 14:51:53 - (Baldo degli ubaldi) -

oppure si deve intraprendere una serie di provvedimenti atti ad impedire fisicamente l'inizio dei lavori. il resto è solo aria fritta.

ID53482 - 09/01/2015 18:15:57 - (Leonardo10) -

Caro sig.Baldo, ci tengo a chiarire che la mia non è una presa di posizione contro la lega, perché la lega è un partito che ha la stessa dignità degli altri. Nel caso specifico però, chi governa la regione è la lega, per cui se si vuole trattare e ottenere qualcosa (vedi regola livelli) bisogna avere "merce di scambio". La lega prende voti dagli agricoltori ma anche dalla valle, per cui si tratta di far pesare anche questi voti.La mia critica è rivolta verso chi ha perso il primo ricorso per ritardo, perché poteva essere l'unico ricorso vincente, perché si fondava su un accordo che la regione aveva firmato (Adp 2008). Gli altri ricorsi si fondano su elementi critici anche legittimi, ma che non hanno forza, perchè non sono supportati da progetti tecnici alternativi o da impegni vincolanti sottoscritti dalla regione. Ad oggi (per assurdo o per incapacità) l'unico documento che ha un minimo di valore è il

ID53483 - 09/01/2015 18:17:35 - (Leonardo10) -

ADP 2008. Forse una riflessione su quanto è stato ottenuto negli ultimi 6 anni andrebbe fatta.

ID53485 - 09/01/2015 19:44:34 - (Baldo degli ubaldi) - X leonardo10

Concordo con lei , dico solo che ora bisogna agire in un modo o nell'altro , i tempi delle carte bollate sono finiti

ID53584 - 11/01/2015 10:10:01 - (pasquino sabbino) - Il buco

Noto una certa correzione di rotta da parte di qualcuno, in passato tenace fautore delle opere e ora un pochino dubbioso sulla loro reale utilità per il lago. Meglio tardi che mai. Caro Dru realizzare un' opera simile a quella progettata 100 anni fa ( il buco) è progresso?

ID53593 - 11/01/2015 12:04:36 - (Dru) - caro pasquino

noto che noti e questo è già notevole.

ID53599 - 11/01/2015 14:03:17 - (Leonardo10) -

Caro pasquino lei ha notato quanto è andata avanti la regione dal 2008?. Siamo all'appalto! E voi ancora provate a vendere l'illusione che una battaglia sia in corso. In 6 anni di maldestri errori il lago l'avete regalato.

ID53600 - 11/01/2015 14:11:07 - (Dru) - direi con forza ..

che, non avendolo regolato, l'hanno regalato.

ID53601 - 11/01/2015 14:17:08 - (Leonardo10) -

Si, il lago non va regalato va regolato!

ID53640 - 12/01/2015 15:25:52 - (kyselak) -

Vedo che state facendo pendant con gli slogan della controparte: "Il nostro lago non si vende si difende". Con un distinguo però. La regola di gestione e l'ente gestore partecipato erano inseriti nell' accordo di programma.

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