Una commedia per il proiettore digitale

Perché, si chiedeva un nostro lettore, non ci sono più su Vallesabbianews gli appuntamenti settimanali dei cinema in Valle Sabbia?
La risposta è presto data: sono rimasti in pochi a proporre film nel fine settimana. Pochi vuol dire uno: quello di Ponte Caffaro, che prosegue con successo una programmazione varia e accattivante; poi c’è quello di Salò (che però non è più Valsabbia).

Come mai le altre sale cinematografiche non propongono più film? Perché non hanno più il proiettore adatto per proiettare i nuovi film in uscita.
Infatti, da quest’anno i film non vengono più distribuiti su pellicola ma su supporti digitali e serve un proiettore digitale per poterli proiettare.
La maggior parte delle sala cinematografiche sono di proprietà delle parrocchie e non tutte hanno i fondi sufficienti per acquistare un proiettore digitale, il cui prezzo va dai 40 mila euro in su.
Negli anni passati solo i cinema di Ponte Caffaro e Agnosine si sono dotate di tale proiettore, le altre stanno cercando fondi per poter acquistare il nuovo sistema.

Come a Villanuova, dove la parrocchia ha intenzione di acquistarlo, per offrire un servizio molto apprezzato negli anni passati. Lo schermo del Teatro Corallo è di 11 metri e serve quindi un proiettore più potente che di conseguenza costa anche un po’ di più: la cifra si aggira attorno ai 50 mila euro.
Per questo l’intero paese si sta mobilitando con iniziative di raccolta fondi. Anche l’amministrazione comunale è della partita e questa sera è sua l’iniziativa di proporre lo spettacolo dialettale “Non voglio mica la luna”, con Paola Rizzi, con ingresso a offerta libera che sarà interamente devoluto alla parrocchia per questa finalità.

L’appuntamento è per le 20.30 presso il Teatro Corallo, dove l’attrice del Teatro Gavardo porta in scena le avventure delle Signora Maria, in una commedia esilarante e davvero divertente.

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