Morte nel bosco

Tragico incidente sul lavoro, quello che a Misone, sulle montagne trentine di Fiavè, si è portato via la vita a Cristoforo Panizza, operaio forestale di 51 anni che abitava a Vermiglio.

Erano circa le otto del mattino di questo mercoledì e nessuno avrebbe assistito all’incidente.
Secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri di Ponte Arche raggiunti poi dai colleghi di Tione, almeno uno dei cavi avrebbe colpito il Panizza alle gambe tranciandole di netto, sbattendo lui da una parte e gli arti ad una cinquantina di metri di distanza.

Ai soccorritori giunti sul posto con l’eliambulanza, non è rimasto altro da fare che constatare il decesso del boscaiolo, avvenuto per emorragia.
Ad allertare i soccorsi due fratelli di Rango di Bleggio che stavano praticando attività boschiva poco lontano, quando si sono resi conto di cosa è accaduto.

La strada per la Pinetina di Misone si raggiunge percorrendo 7/8 chilometri di strada sterrata fino a 1.500 metri di quota.
La salma dello sfortunato boscaiolo, considerato particolarmente esperto proprio nella gestione dei cavi per lo spostamento del legname, è stata ricomposta nella camera mortuaria della Casa di Riposo di Santa Croce.

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