30 Settembre 2014, 08.40
Provincia
Bande

Così si fa

di Marisa Viviani

Nei giorni scorsi la Banda Musicale “Giuseppe Forti” di Botticino ha tenuto il Concerto per dire grazie: grazie a tutti coloro che avevano contribuito alla realizzazione della nuova sede sociale della compagine musicale del paese


Quando in giugno la banda si è trovata nella necessità di trovare urgentemente una nuova sede, il gruppo direttivo ha convocato una assemblea generale dei bandisti per cercare insieme la soluzione del problema; la vecchia sede messa temporaneamente a disposizione dal Comune era destinata ad altri usi, pertanto la banda avrebbe dovuto al più presto trovare una diversa sistemazione per le sue attività. La ricerca di altri locali per la nuova sede aveva finalmente dato buon esito, anche grazie alla collaborazione del parroco don Raffaele Licini; lo stabile di proprietà ecclesiastica, che aveva ospitato fino ad anni recenti le Acli di Botticino, chiuso da cinque anni, era stato affittato alla banda, ma doveva essere ristrutturato in funzione delle nuove esigenze e gli impianti messi a norma secondo le normative attuali; l'assemblea dei bandisti era pertanto chiamata ad affrontare il problema della ristrutturazione.
Che fare dunque, in mancanza di risorse economiche, se non darsi da fare per risolvere con le proprie forze la pressante necessità? Entro poche settimane la vecchia sede doveva essere sgrombrata di attrezzature, mobilio, strumenti musicali, materiali didattici, pertanto rendere agibile lo stabile delle Acli era affare della massima urgenza. Detto, fatto; a furor di assemblea la decisione di restaurare da soli la sede era stata presa e la mobilitazione di parenti, amici, conoscenti, imprese locali e comunità tutta era scattata immediatamente.
Cristina Franzoni, presidente della banda, racconta con soddisfazione e orgoglio la storia dell'iniziativa, intrapresa con spirito certo avventuroso, le incognite erano tante, ma con grande entusiasmo da parte di tutti i componenti della banda.
- Abbiamo reclutato quante più forze di lavoro era possibile, i parenti dei bandisti innanzitutto, ma anche amici e conoscenti; occorrevano muratori, idraulici, elettricisti, falegnami, imbianchini, così genitori, nonni, parenti e amici si sono messi a disposizione, sia per lavorare che per insegnare e dirigere la manodopera volontaria, vale a dire i bandisti stessi, che a turni si sono prestasti ai vari servizi, compresi i giovani che hanno partecipato con vero entusiasmo. Un nostro bandista, Alessandro Dotti che è ingegnere, ha steso il progetto di ristrutturazione dell'edificio, e una volta presentato all'ufficio tecnico del comune abbiamo potuto avviare le opere; il 17 giugno è arrivata l'autorizzazione comunale e il 18 abbiamo iniziato i turni di lavoro serale o di dopolavoro, che sono proseguiti per tutta estate, molti bandisti hanno impegnato anche le loro ferie nella ristrutturazione della sede. Per ridurre le spese abbiamo cercato di recuperare tutto il materiale possibile, come le vecchie piastrelle da pavimento che sono state ripulite e riutilizzate, o vecchi mobili ripristinati, così si è fatta anche un'opera educativa di riciclo, una nostra bandista ha dipinto e decorato la porta della cantina, qualche mamma ha confezionato le tende per la sala didattica, e via di seguito. -
Il 28 luglio è iniziato così il trasloco dalla vecchia sede alla nuova e l'organizzazione dei locali per le loro funzioni specifiche: la sala polivalente dove la banda effettua le prove; un'aula didattica per l'insegnamento degli strumenti; un'aula propedeutica alla musica per i bambini; l'ufficio della segreteria/presidenza; una piccola sala d'attesa; e anche una sala di relax, organizzata nella vecchia cucina delle Acli, dove possono essere organizzate riunioni o momenti conviviali. Già, perchè la vita della banda non si esaurisce nello studio della musica e nelle esercitazioni, ma pervede anche forme di socializzazione che saldano i rapporti tra i vari componenti; così le feste di compleanno, le ricorrenze e le festività importanti, il ritrovo a fine concerto, l'ospitalità di altri gruppi bandistici, consentono la conoscenza della persona oltre che del musicista, lo scambio di idee, la collaborazione, e cosa importantissima il collegamento tra le generazioni dove adulti e ragazzi finalmente si frequentano e comunicano.
- La banda è costituita da 35 componenti e la minibanda da 15 allievi - spiega Cristina Franzoni - il gruppo è unito e solidale ed è per questo che siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo. -
Già, sembra la scoperta dell'acqua calda, ma non è così automatico il passaggio dall'affermazione di un bisogno all'individuazione delle modalità per soddisfarlo, e soprattutto all'attuazione concreta di quelle modalità; in questo specifico contesto la comunità dei bandisti ci è riuscita, con la collaborazione della più ampia comunità botticinese, che ha saputo cogliere il corretto messaggio lanciato dalla banda musicale. Non solo i nuclei famigliari e amicali hanno dato infatti una mano nel lavoro, ma varie aziende hanno contribuito concretamente al progetto attraverso le loro specifiche competenze (1), mentre la cittadinanza ha sostenuto le spese con offerte durante i liberi concerti che i bandisti improvvisavano nei cortili e per le strade delle tre frazioni di Mattina, Sera e San Gallo.
Grande sodddisfazione dunque per tutti, anche per quei volontari che un tempo costruirono lo stabile delle Acli, restato inutilizzato per molti anni e che ora risorgeva finalmente a nuova vita per la degna causa della musica. Vista anche dall'esterno questa iniziativa è ancor più significativa per i suoi risvolti sociali e culturali, perché indicativa di una progettualità che non si ferma all'enunciazione di principi e di richieste, ma individua concreti percorsi per dare risposte ai bisogni, mobilitando le energie e le risorse presenti nel proprio ambiente. Né va sottovalutato inoltre il coinvolgimento dei giovani in un progetto concreto e verificabile, che diviene patrimonio della comunità e di ciascuno individualmente, da gestire con responsabilità e rispetto: un progetto di intrinseco valore civile ed educativo, un modello da imitare. Ecco perchè, nonostante Botticino si trovi ai margini della Valle Sabbia (ne fa parte infatti soltanto un estremo lembo di territorio montano), se ne parla su queste pagine: gli esempi positivi di socialità e cultura vanno resi noti, soprattutto in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, perché è così che si fa, come protagonisti del proprio vivere sociale.
La Banda Musicale “Giuseppe Forti” di Botticino, costituitasi nel 2007, riunisce oggi in un'unica formazione bandistica i tre nuclei di Mattina, Sera e San Gallo, superando finalmente gli stantii campanilismi che vedevano un tempo una banda per ciascuna frazione; attualmente il direttore della banda è il M° Stefano Gamba, segretaria è Lavinia Favalli e presidente Cristina Franzoni. La banda riceve un finanziamento di 2.250 euro dal comune, e si autofinanzia attraverso donazioni, raccolta di fondi, e l'attività didattica dell'Accademia Musicale della Banda di Botticino che organizza corsi musicali e di strumento per tutte le età, fornisce inizialmente lo strumento musicale agli allievi e ai bandisti, e collabora con le scuole elementari delle tre frazioni con progetti musicali specifici.
- I percorsi di crescita organizzati dalle bande oggi avvicinano tantissimi giovani alla musica, la banda non è più percepita come cosa per anziani; grazie alla nostra Accademia ora noi abbiamo tre studenti al Liceo Musicale e uno al Conservatorio, giovani che sono cresciuti fin da piccoli nei nostri corsi di musica e che sono stati preparati per superare l'esame di ammissione. -
La banda di Botticino collabora abitualmente con la Banda “Giuseppe Sgotti” di Nuvolera, diretta dal M° Giulio Piccinelli; il Concerto per dire grazie del 21 settembre si è svolto infatti a complessi riuniti, ad affermare che anche musicalmente vale di più la collaborazione e lo scambio, piuttosto che la coltivazione di uno sterile orticello bandistico. E anche in musica è così che si fa.

(1) Hanno dato il loro concreto contributo fornendo materiali: Ferramenta Valverde; Cooperativa Cavatori del Botticino; Falegnameria Cremonesi; Vetreria Montanari; Impresa Edile Flli Barbieri; Impianti Termosanitari Franco Liberini; Soluzioni Impianti Elettrici di Coglio Alberto; Impresa Edile Soldi Ferdinando; Fribra 1 di Walter Padovani

Nelle fotografie:
. Il Concerto per dire grazie della Banda Musicale di Botticino 
. Demolizioni nella vecchia sede delle Acli
. Prime opere di ristrutturazione
. La nuova sede prende forma



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