Non si fermano le ricerche

Sono ancora al lavoro – e l’impegno proseguirà anche nei prossimi giorni – i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, chiamati a intervenire sul luogo del crash aereo che ha coinvolto martedì pomeriggio due Tornado dell’Aeronautica Militare.

Anche i resti degli altri due piloti che mancavano all'appello sarebbero stati individuati.
Occorre recuperarli e recuperare anche la seconda "scatola nera", per far piena luce sul gravissimo episodio.
Sono una settantina i tecnici del CNSAS impegnati nelle operazioni di ricerca dei due piloti ancora dispersi.
Fanno parte dei servizi regionali di Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Umbria.

Nel tardo pomeriggio di ieri sono partiti alla volta di Ascoli dalla base operativa di Agnosine anche tre uomini del Soccorso Alpino della Valle Sabbia, mentre altri 20 della delegazione Bresciana sono pronti a farlo nelle prossime ore.
I tre sono Corrado (Boris) Rolfi di Agnosine, Omar Furini di Muscoline e Claudio Bertella di Tignale.
A bordo di un poc-up L200 hanno raggiunto i colleghi nel campo sportivo di Venarotta.

Le squadre del Soccorso Alpino anche ieri hanno perlustrato ampie zone collinari dell’Ascolano, in un perimetro di circa dieci chilometri quadri, identificato come area primaria di ricerca dall’Aeronautica Militare, dopo aver istallato un campo base operativo, per coordinare le operazioni delle squadre impegnate sul campo, nel comune di Venarotta (AP).

Il Soccorso Alpino, nel corso di una perlustrazione in un’area boschiva, ha rinvenuto giovedì mattina un flight recorder – una “scatola nera” - di uno dei due Tornado precipitati.

Tutti i resti dei due velivoli identificati nel corso delle ricerche dagli uomini del CNSAS – come concordato con l’Aeronautica Militare – vengono fotografati e georeferenziati (sono raccolte con precisione le esatte coordinate della posizione del reperto).

Per tutta la giornata di ieri, venerdì 22 agosto, sono continuate le operazioni di ricerca, anche con l’ausilio degli elicotteri dell’Aeronautica, con cui il CNSAS ha in atto da molti anni un protocollo di intervento nei casi di incidente aereo, militare o civile.

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