Osteoporosi, questa sconosciuta

Più della metà delle donne italiane ha coscienza della gravità dell’osteoporosi ma, nonostante ci sia una forte consapevolezza (76% del campione) che stile di vita non adeguato e alimentazione scorretta siano importanti fattori di rischio della patologia, e sebbene il 58% ritenga che la vitamina D sia utile nel prevenire l’indebolimento delle ossa, soltanto il 10% adotta una strategia di integrazione specifica.

Questi dati, emersi da un’indagine condotta dall’Osservatorio Nazionale Sulla Salute della Donna (Onda), sono molto chiari riguardo alla sottovalutazione dei rischi che l’avanzare dell’età comporta per l’apparato scheletrico.

Appena il 29% delle donne si sono dichiarate ben informate sul problema: sarebbe perciò auspicabile, come sottolineato da Maria Luisa Brandi, docente di Endocrinologia dell’Università di Firenze, porre rimedio a questo scarso grado di sensibilizzazione, considerato che l’età delle intervistate (35-65 anni) dovrebbe garantire il massimo livello informativo.

A questo riguardo, Francesca Merzagora, presidente di Onda, ha evidenziato che l’osteoporosi è una patologia dal costo sociale elevato, proprio perché spesso viene sottovalutata e non affrontata tempestivamente.

Largo quindi a un’informazione mirata sul fatto che la vitamina D riveste un ruolo fondamentale nell’assorbimento del calcio e che, come dimostrato da un recente studio, le ossa dei soggetti che presentano deficit di questa sostanza, tendono ad invecchiare più rapidamente.

.fonte: Portale della Salute

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