Quando s'alza il sipario

E’ Simone Cristicchi ad avere l’onere e l’onore di cantare quella che è la sigla storica del Premio Tenco, ossia “Lontano lontano”. Visibilmente emozionato, e non fatichiamo a capire il perché, con la sua capigliatura inconfondibile intona e interpreta la famosa canzone di Luigi Tenco.
Inizia così il Premio Tenco in un Ariston gremito. Sullo sfondo il disegno realizzato da Sergio Staino, che assiste a tutta la manifestazione da un palchetto laterale e commenta in diretta con alcune vignette tutta la rassegna; vignette che verranno usate dalla RAI nel montaggio delle serata che trasmetteranno su RAI2. La rassegna come già era stato annunciato è dedicata a Luigi tenco, e la formazione concessa ai cantautori è di 2 o 3 musicisti al massimo “per vedere chi c’ha le palle e canta davvero” come dice Antonio Silva, storico presentatore.

Ad alternarsi sul palco la prima sera grandissimi nomi della musica italiana ed internazionale: oltre a Cristicchi erano presenti Giorgio Conte con arrangiamenti in stile Blues, sicuramente interessante anche se vive all’ombra del fratello, forse a causa di un cognome molto ingombrante. Giovanni Block ragazzo giovanissimo, classe 1984 dal promettente futuro con un modo di fare canzone particolare e originale, Marianne Faithfull (Premio Tenco all’operatore culturale) anche se sul palco non ha entusiasmato, Jacques Higelin (Premio Tenco al cantautore) animale da palcoscenico, eclettico artista nel vero senso della parola probabilmente abbastanza brillo, Elena Ledda (Targa Tenco al miglior disco in dialetto con Andrea Parodi), Massimo Ranieri, Shel Shapiro, Paola Turci la cui interpretazione da pelle d’oca ha emozionato tutto il pubblico.

Voce profonda accompagnata solo dalla chitarra che lei stessa suonava in modo magistrale ha incantato. Probabilmente la migliore della serata. Poco prima di mezzanotte, tra gli applausi scroscianti Antonio Silva ha dato la buona notte al pubblico e l’arrivederci al dopo spettacolo per i fortunati. Noi eravamo tra quelli. Se è vero quel che dice Sergio Secondiano Sacchi, e cioè “il vero Tenco è il dopo Tenco” allora la qualità e salita ulteriormente.
Dopo la cena con gli artisti Giorgio Conte è salito con la sua band sul palchettino del Roof e ha cominciato un’improvvisazione Blues infiammando i presenti.
Alle 3.30 si sono spente le luci sulla prima sera, e ci si è dati appuntamento a mezzogiorno del giorno seguente per le conferenze stampa. Voto 8.5: una splendida serata di musica come raramente capita di sentirne.

da Sanremo l'inviato Davide Vedovelli

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