Quel calendario è una miniera

Il segnatempo, che a differenza di altri apre a luglio e chiude a dicembre dell'anno dopo, si presenta come suo solito integrato da altrettante immagini in bianco e nero.
Le sequenze, accompagnate da didascalie, riguardano come consuetudine la vita in miniera: gente stanca e sudata, dotata di lampade ad acetilene, che all’interno della roccia estraggono materiale per poi trasferirlo esternamente mediante grossi contenitori ancorati su binari.

Le riproposizioni fotografiche, di anno in anno variano a seconda della scelta editoriale.
”Dentro quei negativi – dice il grafico della Flycolor di Vobarno che ha curato aspetto e impaginazione del calendario - c’è sicuramente un pezzo di storia che coinvolge più generazioni di minatori che in epoche diverse si sono alternati dentro le miniere di Darzo e Storo in Trentino”.

La diffusione, che supera le 1200 copie, tutte numerate, avverrà ufficialmente in coincidenza della Festa del minatore il prossimo fine settimana, il 26 luglio ad Anfo.

“Il  nostro calendario, che di volta in volta propone sequenze a volte inedite, non solo conta dodici anni, ma dentro le nostre case è considerato un qualcosa di rievocativo, perchè quasi ogni famiglia, in epoche passate, direttamente o no, ha avuto a che fare con le miniere di barite” dicono gli organizzatori Oscar Zanardi e Paride Donati.

“Come minatori o figli di minatori – aggiungono i due – teniamo molto a questa ricorrenza che vede congiuntamente coinvolte sia la Valsabbia che il Chiese".

"A dimostrazione di una accentuata impronta trentina – affermano -, alla festa sono stati invitati sia il senatore Franco Panizza sia Caterina Dominici, che sono oramai considerati degli abitudinari di noi amici della miniera”.

Per rendere ancora più colorata la festa sabato in riva al lago anche mercatini artigianali sia trentini che lombardi, gruppi acrobati, voli in elicottero con la compagnia Ely Flay di Esine che proporranno escursioni panoramiche, i polentari della Valle di Ledro il cui impasto sarà stavolta di patate, tanta musica e per chiudere - dopo una momentanea sospensione danzante - uno spettacolo pirotecnico.

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