Doppia vetrina per il carnevale di Bagolino

Una è curata dall’associazione “Habitar in sta Terra” presieduta da Luca Ferremi.
Intitolata “Elementi del Carnevale”, troverà spazio nella Casa Museo di via Madonna di San Luca e metterà in mostra alcuni aspetti del costume del “Balarì” e della presenza dei “Mascher”.

Capi di vestiario della tradizione, ma anche una raccolta fotografica del secolo scorso, alcuni documenti storici rinvenuti negli archivi comunali e la proiezione di filmati sul Carnevale.

L’altra mostra è frutto dell’impegno dell’associazione “Liberars” presieduta dall’artista Lino Scalvini.
Allestita nella chiesa di San Lorenzo tratterà di “Liuteria popolare nella Valle del Caffaro”.

L'esposizione promette, oltre alla presentazione di strumenti riconosciuti come preziosissimi a livello internazionale, una chiave interpretativa particolare sul vero significato del Carnevale bagosso e di quello che gli sta attorno, che cessa i panni di semplice elemento folkloristico per divenire asse portante della cultura locale.

Non può essere altrimenti, se è vero che non solo il loro utilizzo è particolarmente diffuso, ma la costruzione degli strumenti musicali, in questo centro di 4 mila anime, è pratica viva da più di cinquecento anni.

A Bagolino ogni strumento prende il nome della famiglia di appartenenza e viene costantemente tenuto in ordine, in alcuni casi riporta ai nostri giorni degli elementi cinquecenteschi.

Il prezioso catalogo curato da Lorenzo Pelizzari contiene anche un saggio del professor Flavio Dassenno.

Con il sostegno dell’amministrazione comunale, le due mostre apriranno ufficialmente sabato 19 luglio: alle 16:30 quella nella Casa Museo, alle 17 in San Lorenzo.
Pressoché sconosciuta, la liuteria bagossa ha prodotto pregevoli strumenti settecenteschi esposti anche nei musei di Copenaghen e Norimberga.

.in foto: Particolare cinquecentesco di uno strumento; il violino dei Fiorite.

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