Perchè lo sviluppo sia sostenibile davvero

Lo scorso mese di marzo si è ripetuta l’assemblea mondiale delle donne della montagna a Orem, in Utah negli Stati Uniti, che si era svolta la prima volta cinque anni fa in Bhutan.
Come allora, ha partecipato come delegata Michela Zucca, direttore editoriale di “Segni di identità” rivista semestrale del Centro di ecologia alpina che ha sede in Trentino, a Viote del Monte Bondone.
Nel corso dei lavori, decine di donne provenienti da ogni angolo del pianeta hanno elaborato una dichiarazione congiunta.

Ne riportiamo i punti salienti

• A livello planetario le donne svolgono un ruolo cruciale nel conseguire lo sviluppo montano sostenibile. Il loro ruolo è fondamentale nel proteggere gli ecosistemi, ridurre la povertà e l’insicurezza alimentare, nell’assistenza delle comunità di montagna.
• Le buone prassi e le conoscenze locali delle donne a favore dello sviluppo montano sostenibile devono essere incoraggiate e documentate. Nonostante le molteplici difficoltà legate alla vita in montagna, le donne continuano a dimostrarsi elemento creativo ed innovativo con molte conoscenze locali che ancora oggi in molte aree non vengono tutelate.
• Bisogna sostenere la giustizia economica per le donne di montagna. Questo comporta lo sviluppo delle capacità occupazionali, la promozione di prodotti con alto valore aggiunto e l’incremento di forme di sostegno al micro-credito. Un’economia giusta deve essere supportata attraverso una politica di pagamenti equi e l’accesso garantito al credito per iniziative imprenditoriali femminili e non-tradizionali.
• Le donne che vivono in regioni montane non raggiungeranno mai situazioni di sviluppo sostenibile ed equo fintanto che i governi locali e nazionali non creeranno meccanismi tali da ridurre il loro isolamento ed impoverimento.
• E’ necessario attivare politiche che garantiscano alle donne di montagna un maggiore accesso ai servizi. Le norme nazionali e locali, accompagnate da opportune politiche, devono promuovere e proteggere i diritti delle donne. Tra questi la formazione, l’accesso alle tecnologie di comunicazione, ai servizi medici e legali, alle politiche sanitarie di controllo, prevenzione e cura di malattie (in particolare dell’AIDS) e della procreazione. %
• Tradizioni e pratiche culturali che discriminano le donne devono essere abolite. Il sistema giuridico deve essere rinforzato per proteggere le donne ed altri gruppi sociali da violenze, schiavitù, divorzi, traumi emotivi, vedovanza, diritti di proprietà che si tramandano solo in linea maschile.
• Per migliorare la condizione delle società montane diviene fondamentale che le donne partecipino al processo decisionale, svolgendo ruoli di leadership. Le donne hanno le capacità di contribuire, anche grazie alle crescenti capacità di comunicazione e di fare rete, alla creazione di meccanismi di cooperazione, risoluzione dei conflitti e al bene collettivo. Per questo bisogna creare le opportunità affinchè la partecipazione femminile avvenga a tutti i livelli politici, nel comparto dell’alta formazione, così come nel settore imprenditoriale. Il rafforzamento del ruolo delle donne non è a detrimento degli uomini, ma beneficierà all’intera comunità.
• Deve essere riconosciuto il contributo delle donne di montagna come madri che affrontano particolari sfide. Donne incinte e madri devono avere accesso a cure pre- e post- natale e ai servizi di cura infantile. Politiche sanitarie e del lavoro devono essere promosse per il benessere delle madri e dei bambini portando così ad una riduzione della mortalità infantile.
• Grande attenzione deve essere posta allo sviluppo delle giovani donne. Le ragazze devono essere aiutate a diventare le leaders e le madri del domani. Deve essere rimossa ogni forma di discriminazione su base sessuale pre- e post- natale. Tutti i bambini hanno diritto ad un paritario accesso all’educazione, alla formazione ed alle opportunità per uno sviluppo ottimale. Per raggiungere un’eguaglianza di genere possono svolgere un ruolo fondamentale gli scambi educativi internazionali.
• Al fine di promuovere una società pacifica e prospera, uomini e donne devono cooperare con mutuo rispetto e su basi paritarie.
• La creazione di alleanze e di reti tra donne di montagna deve essere incoraggiato per raggiungere il loro sviluppo sostenibile.

Dalla rivista del Centro di Ecologia Alpina “Segni di identità” genti e natura delle Alpi

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