08 Giugno 2014, 07.04
Idro
Punti di vista

I cinesi e il lago d'Idro

di Aldo Vaglia

Spianare le montagne è  stata nei secoli l’aspirazione dell’uomo. Poeti e bambini sono di parere diverso: “sempre caro mi fu quest’ermo colle…” è l’incipit del poeta; favole e ricordi più belli dei bambini, hanno sempre a protagonisti boschi e montagne


Ecologisti e ambientalisti stanno dove fa più comodo; sembra, soprattutto in Italia, che siano allergici alle gallerie, alle quali preferiscono gli squarci ben visibili (alla faccia, delle Valutazioni d’impatto Ambientale).
Ma si sa che le mode colpiscono molto più l’immaginario di quanto lo possa fare una sensata discussione su costi e benefici.
E il “No alla TAV”, che può avere anche delle ragioni fondate, è tutto giocato su ideologie ed emozioni.
Poco diversa la situazione sul lago, dove ad una galleria si preferirebbe l’asportazione della montagnetta franante.

Un articolo sul Corriere della Sera di questi giorni sulla Cina, mi ha ricordato la proposta di un sostenitore del “No alla galleria di bypass”, con una trovata, che quella del famoso autista di “Porto Bello” che voleva spianare il monte Turchino (per far sparire la nebbia dalla Pianura Padana) era meno stravagante della sua: gettare il materiale della paleofrana nel Lago.
(Nessuno degli “amici della terra di Idro” ha trovato da ridire)

I Cinesi spianano le montagne per  ragioni di spazio, in un territorio vasto come quello americano vivono un miliardo e trecentomila persone.
Sono già due anni che scavano a Lanzhau per creare 78kmq di terra edificabile (alla fine dovrebbero essere 250 kmq).
Sono in totale 700 le montagne e le collinette che vengono o verranno spianate.

Secondo Li Peiyue, professore alla scuola di scienze ambientali della Chang’an, i tentativi di alterare il territorio hanno i rischi di inquinare le acque, causare valanghe e smottamenti, alluvioni oltre a mettere a rischio flora e fauna.
Come si vede lo spianare non è solo un sogno degli antichi, oggi con le tecnologie è alla portata di ogni fervente fantasia.

Già Dostoevskij nei suoi “demoni” scriveva: “per spianare le montagne, non occorre l’istruzione, basta la scienza!
Ma c’è materiale per mille anni anche senza la scienza, purchè s’instauri l’obbedienza”.

L’obbedienza può essere quella delle dittature e dei soprusi, ma può essere anche quella delle mode e della demagogia, con reali e giustificate denunce di corruzioni, che vengono però prese a pretesto per non fare.
Smettere di fare le opere perché negli appalti si annida la corruzione, ha la stessa logica di non curare i malati, perché la sanità è invasa da pratiche di spreco e di clientelismo.




Commenti:
ID45288 - 08/06/2014 12:03:05 - (Dru) - Quello che scrivi è sacrosanto

Sacro perchè Dostoevskij aveva ben presente la potenza della tecnica e nell'incipit da te riferito la esprime nel sapere, la sapienza o scienza permette il vero dominio, come è per quello dell'istruzione che spiana le montagne della mente sono le Opere che spianano le montagne della contraddizione ambientalista. Santo perchè smettere di fare le Opere perchè in quelle si annida la corruzione è spegnere la scienza perchè in quella Dio è morto, sarebbe l'impossibile che si vuole possibile. Per spegnere la scienza ci vuole la scienza, per spegnere le Opere ci vogliono le Opere (vedi Dario con la sua fantascienza), sono assolutamente inefficaci ricorsi e ambientalisti vari se e in quanto i ricorsi e gli ambienta(listi) sono quel Dio che è morto.

ID45296 - 08/06/2014 18:17:54 - (Tc) -

Senza fretta,alla natura togli e piano piano la natura riprende,presentando un conto mooolto salato...

ID45347 - 09/06/2014 14:24:08 - (Dolcestilnovo) -

Come al solito si tratta di buon senso e come al solito in medio stat virtus. I cinesi, un po' per cultura e un po' per necessita' (devono sfamare almeno tre volte al giorno un miliardo e mezzo di persone), violentano la natura a piu' non posso senza tanti riguardi per chi subisce tali violenze. Chiedere per informazioni ai popoli che vivono a valle del fiume Mekong, le cui portate sono state irrimediabilmente alterate dalle dighe costruite in Cina, affamata di energia. Mi sembra che a Idro - e in questo concordo con Aldo - siamo ben lontani da queste devastazioni, ma anzi la galleria di bypass rappresenta l'opera di impatto minimo sulla natura e sull'ambiente risolvendo nel contempo anche il problema sicurezza che troppi incoscienti non vedono. Diverso sarebbe spazzare via la paleofrana, credo. Qualche mattacchione, pur di alimentare il fronte anti-opere, ha anche fatto apocalittiche previsioni sulla galleria di bypass che crollerebbe come un castello di carte perch scavata nel San

ID45348 - 09/06/2014 14:32:25 - (Dolcestilnovo) - riprendo...

...perch scavata nel gesso, dimenticando che la tecnica odierna consente di costruire ponti con 14km di campata in zone ad elevata intensita' sismica. Per questa tecnica la galleria un piccolo buco nella montagna.Ci attendiamo comunque cha il Sindaco di Idro, forte delle sue conoscenze di geologia, idraulica, ingegneria civile e mineraria, chimica, fisica, fisica nucleare, antropologia, medicina, filosofia, semantica, storia dei popoli papuasi, glottologia, epistemologia applicata porti un suo progetto, elaborato nottetempo, di come lui e i paladini che non vendono il lago intendono anzi salvarlo il lago e non affossarlo come ahime' stanno facendo con i loro ricorsi disastrosi.

ID45353 - 09/06/2014 15:06:04 - (Dru) - a Dolcestilnovo

:-)))))) mi inchino allo "strapotere" e allo "strafottere" del nostro sciamanico, sganasscione,pantagruelico sennonché, ma poiché, prima del benché, gargantuesco Dolcestilnovo, ma che dire della "strapotenza" e alla "strafottenza" sua salute del sopra così puntigliosamente descritto nostro sindaco e padrone ?

ID45361 - 09/06/2014 15:52:40 - (Dolcestilnovo) - a Dru

Sai Dru, loro "se ne intendono" e riescono a far credere che massi di 2000kg sono come i mattoncini del lego e che finito il cinema vengono spostati e usati per farci delle statue. La "savanella della felicita'" potremmo chiamarla e farci un film, magari tratto dal libro che qualcuno dell'amministrazione, cosi' almeno ho sentito, sta pensando di scrivere. Speriamo che vada a sciacquare i panni in Arno a lungo una volta completata la bozza...

ID45393 - 10/06/2014 16:19:55 - (Leretico) - L'incontinente

Quando l'incontinente ha bisogno, si salvi chi può! L'enigma su dove andranno a finire i massi da 2000 kg, faticosamente trasportati in quel di Idro per la savanella, è tra i più oscuri. Penso che oltre alle statue e agli scultori, molti proprietari di campeggi adotteranno tali pietre per farle pascolare sulle spiagge e nei prati delle loro tenute. E su esse i bambini scriveranno irriverenze sul sindaco, sulla scuola, sulle nuvole e sui mondiali di calcio. Così l'incontinente verbale, che non è riuscito a trattenere l'aggettivo "provvisorio" avrà di che pensare a come mettere una pezza sulla pezza. E mentre pensa a come inventarne una migliore noi aspetteremo curiosi. Che dire, siamo in attesa dello spettacolo.

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