Dopo la «stretta» è tempo di «rotonda»

Tutto in una notte. Gli operai della Provincia ci sono riusciti, la scorsa settimana, a portare a termine il lavoro previsto sulla 237 del Caffaro all’altezza della “stretta” di Nozza, ora un po’ meno stretta. Ricordiamo che le nottate di blocco totale della circolazione dovevano essere due: fra mercoledì 24 e giovedì 25 e quella successiva.
E’ andata “buca” la prima notte, mandando su tutte le furie alcuni utenti della strada che erano stati costretti loro malgrado, e inutilmente, a percorrere la stretta alternativa fra Bione e Casto.
La seconda notte è stata quella buona e non è stato neppure necessario ricorrere al senso unico alternato fra sabato e domenica, com’era stato ipotizzato in un prmo tempo.

Restano ancora da realizzare un attraversamento dell’Asm che però verrà sistemato sotto il ponte e permetterà di razionalizzare la “selva” di cavi e di fili elettrici aerei di cui è ben fornita la zona. Poi le finiture: alcune facciate da tinteggiare e soprattutto l’illuminazione pubblica che permetterà l’utilizzo senza remore del percorso pedonale ricavato nella nuova serie di porticati che ora affiancano la ex statale, senza più rischiare di essere “arrotati” dal traffico come non era insolito capitasse.
Più sicurezza per i pedoni e più spazio al traffico, dunque.

Una soluzione che alle casse comunali, e anche alla Comunità montana di Valle Sabbia che ha voluto intervenire con un sostanzioso contributo, è costato più di un miliardo delle vecchie lire.
Un ulteriore salto di qualità della viabilità sulla 237 del Caffaro all’altezza dello snodo nevralgico di Nozza, avrà luogo nei prossimi mesi ed interesserà il ponte di Nozza e Piazza Garibaldi.
Gli operai sono al lavoro dall’estate scorsa e dovrebbero concludere il loro intervento il prossimo anno a primavera inoltrata. In questo caso si tratta di raddoppiare il ponte di Nozza per permettere la realizzazione di un’ampia rotonda che avrà il compito di snellire il traffico dove la 237 del Caffaro incontra la Provinciale III convogliandovi tutto il traffico verso il Savallese e, attraverso Lodrino, la vicina Val Trompia.
Un intervento per il quale la Provincia ha deciso di investire quasi due milioni di euro.

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