16 Aprile 2014, 16.22
Valtenesi
Nera

Manerba: minaccia il vicino, gli sequestrano un arsenale

di Salvo Mabini

I carabinieri di Manerba del Garda sono intervenuti in seguito alla segnalazione di un uomo che era stato minacciato di morte


I carabinieri di Manerba hanno denunciato anno denunciato in stato di libertà (o quasi) per i reati di minaccia aggravata e detenzione abusiva di armi un uomo di 73 anni, pensionato ed incensurato.
I militari sono intervenuti a casa sua dopo la segnalazione di un vicino di casa che aveva lamentato di aver subito delle minacce di morte a seguito di un diverbio.

I due litigavano da tempo, per futili motivi di vicinato.
Questa volta, completamente fuori di sé, l’anziano aveva proferito al vicino pesanti minacce, intimorendolo con la promessa di utilizzare le armi da fuoco in suo possesso.

I carabinieri sono andati a casa sua per verificare la potenzialità delle minacce. Così hanno rinvenuto e sequestrato in via preventiva cinque fucili da caccia cal. 12, 20 e 32 ed una pistola semiautomatica cal. 6,35 mm, tutto regolarmente detenuto poiché l’uomo è in possesso di regolare licenza di caccia.

Quello che invece non doveva esserci sono un fucile cal. 12 marca Bernardelli ed una pistola marca Browning cal. 7,65, con numerose munizioni, poiché non denunciate e non censite in banca dati.
Sono ovviamente in corso ulteriori accertamenti alla scoperta della provenienza delle armi da fuoco illegalmente detenute.

Nel corso della perquisizione, constatate le precarie condizioni psichiche dell'uomo, è stato chiesto l’intervento del personale medico del 118, che disponeva il ricovero per accertamenti nel reparto di psichiatria dell'Ospedale Civile di Gavardo.




Commenti:
ID43653 - 16/04/2014 16:58:42 - (sonia.c) - tragedia evitata.

menomale. ma ,non è che le armi "regolari",in mano ad uno fuori di testa, diventano inoffensive..nessun parente a controllarlo??

ID43656 - 16/04/2014 17:13:13 - (bob63) - x sonia

Prima di tutto, se e' fuori di testa lo accerteranno, ma sappi che non sono le armi che fanno un assassino, di casi ne abbiamo a centinaia, picconi, forbici, coltelli, ecc.ovviamente in caso di minacce scatta il sequestro preventivo, ma la domanda e': se non avesse armi in casa?cosa facciamo? gli sequestriamo la motosega? lasciamo fare il lavoro a chi e' piu' preparato, perche' in questi casi la prevenzione e' impossibile.

ID43657 - 16/04/2014 17:22:00 - (sonia.c) - certo bob

tutto dipende da quanto è sano o meno di testa..e se èla seconda,da quanto tempo..

ID43659 - 16/04/2014 18:33:11 - (bernardofreddi) -

Per fortuna ogni tanto una notizia che solleva il morale (umorismo basso-valsabbino, molto basso...)Buona Pasqua a tutti, e occhio a non trovare nell'uovo una bomba ananas.

ID43662 - 16/04/2014 21:55:31 - (valista) - Val

Curiosità, com'è che qui una querela è stata accetta, mentre altre querele (sempre litigi tra vicini, con minacce ed insulti a raffica) non vengono registrate? Com'è che se uno è incensurato allora viene perquisito mentre uno già conosciuto alle forze dell'ordine non lo controllano?

ID43665 - 16/04/2014 22:49:38 - (sonia.c) - i carabinieri..

giustamente,non prendono sottogamba una minaccia di morte.ci devono essere stati elementi e prove sufficenti per agire ..e se l'hanno ricoverato alla neuro..hanno visto giusto a quanto pare. e speriamo sia cosi!altrimenti, c'è da preoccuparsi ancora di più..

ID43667 - 16/04/2014 23:03:00 - (ubaldo) - Per valista

Dov'è il tipo già conosciuto alle forze dell'ordine che minaccia di morte la gente e non viene controllato? Lo dica anche a noi che verifichiamo e ne scriviamo.

ID43670 - 17/04/2014 06:35:03 - (valista) - Val

Sig.Ubaldo non posso dire chi è,(questione un po' delicata)ma l'articolo mi ha incuriosito sulla procedura; se la persona interessata mi permetterà di dirlo lei sarà il primo a cui lo scriverò. Chiedevo davvero per curiosità e per capire come funziona, dato che questo è il secondo episodio dove non si è potuto fare nulla. Solo aspettere.

ID43671 - 17/04/2014 07:33:42 - (ubaldo) - x valista

Capisco. Se però la persona interessata ritiene di non far sapere di essere stata minacciata, forse allora ha ritenuto anche di evitare di denunciare il fatto ai carabinieri. In quel caso non mi stupisco affatto se quelli non sono intervenuti. Il "se" è d'obbligo, visto che non conosco i fatti come li conosce lei. Vede, il mio lavoro mi porta ad essere a contatto tutti i giorni con l'operato di carabinieri, vigili e polizie, le assicuro che molti, troppi commenti che leggo sul mio giornale, sono ingenerosi nei loro confronti. Compresi alcuni dei suoi. Opinioni legittime. Credo però che prima di lamentarci di come ci loro proteggono, dovremmo essere i primi a metterli in condizione di farlo. Grazie.

ID43673 - 17/04/2014 08:50:34 - (valista) - Val

Comprendo il suo discorso,ma la persona è andata dai carabinieri, purtroppo non posso dire altro. Cmq posso aggiungere che io stessa ho subito minacce e aggressioni,abbiamo sporto querela,dopo poco tempo è arrivata un'altra aggressione e stavolta ho chiamato i carabinieri,mi sono sentita rispondere che non potevano venire perché le pattuglie erano già fuori (erano presenti minori). Quindi a volte mi lascio soppraffare, per questo mi scuso.

ID43674 - 17/04/2014 08:59:44 - (valista) - Val

Già che ci siamo ne approfitto per chiederle una cosa sig.Ubaldo. Installo telecamere all'esterno della mia abitazione,puntando anche su cancelli e quindi filmano anche la strada pubblica. Se io vengo aggredita all'entrata del cancello e la cosa viene ripresa non posso usare il filmato per querelare,anzi rischio di ricevere a mia volta una denuncia perché "spiavo". Come mai i comuni possono mettere telecamere che riprendono strade e quindi anche casa mia e usare i filmati? Ringrazio.

ID43676 - 17/04/2014 09:47:36 - (ubaldo) - x valista

Non lo so, non sono un esperto in quel settore. Forse perchè i filmati "pubblici" vengono utilizzati con criteri prestabiliti e solo da carabinieri, vigili, funzionari ed amministratori (che per altro ne rispondono), mentre quelli "privati" ognuno ne fa quel vuole e non si sa che cosa? Ripeto, non lo so. So però che non sono a conoscenza che siano mai esistiti cittadini querelati perchè hanno messo a disposizione le immagini delle loro telecamere che ritraevano ladri (come dice lei). A Nozza giusto un paio di settimane fa, i carabinieri di Vestone ne hanno presi due proprio con quel sistema. So anche che che sono stufo di parlare di cose "per sentito dire". D'ora in avanti risponderò solo se ci saranno riscontri documentali o circostanziati.

ID43677 - 17/04/2014 10:11:36 - (zine) -

Ubaldo, scusa se intervengo, ma circa il fatto di Nozza, i proprietari delle telecamere si sono sentiti una ramanzina da parte del giudice, proprio a causa delle stesse.E visto che parliamo di commenti ingenerosi a carico delle forze dell'ordine, lo stesso giudice ha ripreso pure il carabiniere che per andare ad acciuffare i malfattori aveva scavalcato una recinzione commettendo violazione di proprietà privata!!!! Un pratica, parole degli interessati, il processo è stato fatto contro la parte lesa!!!!

ID43681 - 17/04/2014 11:27:56 - (valista) - Val

Io non parlavo di ladri,ma di aggressione. Ceto che non se ne parla,perché già viene anticipato a chi ha filmati in possesso,che rischia di perdere la causa e anzi di ricevere una denuncia. Ma se uno che viene minacciato nemmeno le telecamere può mettere per tutelarsi,capisce che la cosa diventa pesante. Ovvio che dopo me la prendo con i carabinieri.

ID43683 - 17/04/2014 12:28:58 - (ubaldo) - No zine

...che il giudice abbia "ripreso" il carabiniere che per andare ad acciuffare i ladri è entrato in una proprietà privata non ci credo neanche se glielo vedo fare. Voglio vedere dove lo scrive, quel giudice, che non si può. E anche la "ramazina" non mi pare sia in un procedimento in uso nelle aule giudiziarie. Pronto a ricredermi se alle chiacciere seguono documenti.

ID43684 - 17/04/2014 12:43:59 - (zine) -

Ubaldo, per i documenti si rivolga a Bacchetti cicli....e visto che ha i contatti, chieda anche ai carabinieri di Vestone.Quel che le posso garantire è che chi ha subito il danno si è sentito processato.Cordialmente.

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