23 Febbraio 2014, 10.57
Punti di vista

Streaming e mistero

di Aldo Vaglia

Potere e mistero sono da sempre la faccia della stessa medaglia. È per questo motivo che tutti gli stati si dotano di servizi segreti..
Ma la nobile arte della politica ci guadagna o ci perde se viene fatta in streaming?


Andreotti è considerato uno dei maggiori strateghi del mistero politico contemporaneo. Sua la frase: “Chi non vuol far sapere una cosa, non deve confidarla nemmeno a se stesso”.
Il mistero e la potenza dell’agire politico travalica la reale conoscenza e crea quell’alone di onnipotenza dato anche dalla sola presunzione che uno possa sapere.
Capire il mistero è perciò svelarlo!
È togliergli quella forza dirompente di ricatto di cui dispone.

Lo svelamento è un punto di forza della democrazia. Introduce  quella forma  di “democrazia partecipata” di cui difetta la democrazia rappresentativa.
Lo streaming non ha, di per sé, nessuna controindicazione. La controindicazione è l’uso improprio che ne viene fatto. È la seconda volta che si usa per deridere l’avversario e le istituzioni. Ogni volta che ciò accade qualche avveduto parlamentare dei 5Stelle lo fa notare, ed immancabilmente viene messo alla berlina, se non espulso.
Si affossano in questo modo sia lo strumento che la democrazia.

La discussione poi degenera in un “mi piace-non mi piace” dove tutti i sostenitori da una parte e dall’altra si scontrano sull’audience che ha ricevuto la recita senza mai inoltrarsi nelle argomentazioni.
Il problema dell’incontro di Grillo con Renzi non è politico, ma di maleducazione istituzionale.
I primi a farne le spese sono proprio quelli della rete che hanno dato al loro capo, contro la sua volontà, l’incarico a rappresentare le ragioni del movimento.
L’incarico è stato completamente disatteso. Si è assistito alla replica di un monologo già sentito poche ore prima a Sanremo. Senza alcun rispetto per luogo e funzione del parlamento.

Il secondo sgarro istituzionale è nei riguardi di quelli che i 5Stelle non li hanno votati.
Il dovere di ogni eletto, che da tutti viene pagato, non è quello di rendere conto esclusivamente al proprio movimento, ma alla Nazione; da qui la dicitura: “senza vincolo di mandato”.
Si può essere o non essere d’accordo, ma finché le regole non si cambiano quelle che ci sono vanno rispettate. 

Molti movimenti sia culturali che politici hanno contribuito a cambiare i costumi e le pratiche politiche senza avere rappresentanti nelle istituzioni.
Il movimento studentesco degli anni ‘70  i movimenti femministi, gli stessi verdi per un lungo periodo, hanno cambiato il modo di pensare di intere generazioni senza ricoprire alcuna carica.
Si può fare politica anche facendo parte della società civile.
Se però si sceglie di partecipare alla competizione elettorale e se ne godono i vantaggi, bisogna rispettarne anche le regole.

Gli incontri con il Presidente della Repubblica per nominare il primo ministro, con il conseguente passaggio alle consultazioni per la nomina del governo, fanno parte dei doveri costituzionali di ogni forza politica.
L’insulso vociare dei propri sostenitori, non può trasformare una mediocre recita in un consapevole atto politico.
La distanza dalle aspettative che questo movimento aveva creato e il suo reale incidere sul cambiamento rimane abissale.
È un nuovo teatrino della politica che ha cambiato attore.




Commenti:
ID42022 - 23/02/2014 11:35:33 - (Dru) - hai ragione

Grillo ha deluso anche me, doveva essere molto più violento contro chi si appoggia alle miserie altrui "due persone sono morte" e tu hai contribuito a farne fuori una terza, il Letta, con sorrisi e vaghe ghegghe. Cosa doveva fa Grillo, dimostrare che il potere può sulla potenza ? Ascoltare le solite fregnacce? Ci sono fuori persone che muoiono dice il nostro nuovo giubilante e immensamente felice primo ministro, e noi lo stiamo pure ad ascoltare ? Bene ha fatto Grillo a non concederegli replica,solo un poco debole quando l'orrido peto è uscito dalla bocca del Giuda: " due donne sono morte", no caro Renzi, a morire in Italia è la Coscienza ben più grave delle due persone morte. Finiscila con gli slogan e comincia a fare davvero il tuo dovere che non è cercare di diventare Premier, ma è di governare questo sgangherato paese.

ID42023 - 23/02/2014 11:42:26 - (Dru) - Oggi

Si legge che il primo slogan è una panzana, la riforma della legge elettorale, legge che attualmente è anticostituzionale. Scalfari dice che ci vorranno 8 mesi, lo dice per dar fiato alle panzana dette alla prima ora dal nostro "orrido" Premier, che aveva promesso di chiudere entro questo mese. Gli annunci sono serviti come strumento politico per placare gli animi e rendere dubbiose le posizioni contrarie. Un arma vile, che già oggi si mostra per quello che é, una panzana tra le diverse panzane dette la prima ora.

ID42026 - 23/02/2014 12:11:53 - (Dru) -

E questo è il governo del "fare"? Il governo del "rottamare"? Il governo del ""dire che viene dal cuore"? Federica Guidi ministro per lo sviluppo economico e per le telecomunicazioni a cena con Silvio Berlusconi e il padre ieri sera. Questo è il governo politico più lobbista che elefante abbia potuto partorire.

ID42030 - 23/02/2014 13:29:10 - (Aldo Vaglia) - Per Dru

Dal momento che citi Scalfari, per sostenere alcune tue teorie, che spostano il ragionamento dove piu' ti aggrada, infischiandotene del tema che l'articolo propone, sullo stesso giornale, "la Repubblica", c' un'approfondita recensione del libro della studiosa Dominique Schnapper sul problema che puo' porre l'ultrademocrazia. E' molto piu' inerente all'argomento da me trattato. Cosa ne pensi?

ID42031 - 23/02/2014 13:56:09 - (Dru) - Caro Aldo

Tutto ciò che potrebbe essere il problema di un futuro è argomento di conservazione.

ID42032 - 23/02/2014 14:00:48 - (Dru) - Scalfari

Lo cito giustamente dove le lobby prestano spalla al Gattopardo. Ora è tempo di inventare il tempo per finte riforme.

ID42044 - 23/02/2014 14:49:15 - (Dru) - Su Streaming

Che piaccia o meno l'utilizzo, chi ha decretato la comparsa nei palazzi di potere dello streaming è M5S, questo è un fatto storico.

ID42067 - 23/02/2014 20:13:43 - (Aldo Vaglia) - Sono ancora in attesa di risposta

Caro Dru, la domanda che pone l'articolo non e' chi ha decretato la comparsa nei palazzi di potere dello streaming, (che puo' essere anche un fatto storico), ma se l'arte nobile della politica ci guadagna o ci perde. Se lo strumento svela i retroscena di inciuci innominabili puo' servire ad aumentare il grado di democrazia, il rischio che questo strumento si possa trasformare in una dittatura delle minoranze e' pero' altissimo. Con il "mi piace-non mi piace" si potrebbe dare in mano la soluzione dei problemi non al popolo come prescrive la democrazia, ma a quella parte di popolo di ignoti compulsivi frequentatori di Web che arrivano per primi a premere il pulsante, in un nuovo demenziale rischiatutto, dove a rischiare siamo tutti noi.

ID42072 - 23/02/2014 21:17:13 - (Dru) - L'arte nobile della politica

Una dichiarazione emblematica dl direttore della CIA William Colby al Corriere agli inizi degli anni novanta alla domanda se fosse stato proprio necessario mettere all'Italia la camicia di forza anticomunista rispose "Si.Meglio i ladri dei dittatori".Ė stata nobile l'arte della politica che ha adoperato i ladri e la mafia per contenere il partito comunista e la sua avanzata nel seno dell'occidente, essendo l'Italia, durante la guerra fredda, un alleato prezioso dell'America? Il problema, caro Aldo si annida nella tua domanda che se cerca la nobiltà nelle azioni politiche allora é domanda che puoi fare prima dell'avvento di Machiavelli. Con questa risposta il direttore della CIA dichiarava nel modo più esplicito che i "ladri" erano appunto "la camicia di forza" dell'Italia. Una camicia che si mette ai matti pericolosi (ossia alle forze di sinistra, PCI in testa), che avrebbero voluto rendere comunista l'Italia.

ID42073 - 23/02/2014 21:25:32 - (Dru) -

I ladri, poi, erano la criminalità internazionale, mafia in testa. Ineccepibile, la risposta del direttore della CIA, portavoce della strategia globale del sistema democratico-capitalistico e della sua "volontà di potenza" o sopravvivenza.Se i ladri sono utili a salvare la vita della democrazia e del capitalismo (e la mafia è stata un anticomunismo doc), perché non farne degli alleati e servirsene? Chi è in pericolo di vita fa di tutto per salvarsi ed è fuori luogo scandalizzarsi se fa anche cose sconvenienti.

ID42074 - 23/02/2014 22:00:36 - (Dru) - A parte questo

Quello che scrivi non è improbabile, non meno di un'Italia ora in mano ai ladri per liberarla dai comunisti.

ID42218 - 27/02/2014 02:49:00 - (Dolcestilnovo) -

Come fai Also a chiedere che Grillo e solo lui rispetti le regole della democrazia, cosa sacrosanta, quando i primi a non rispettarle sono coloro che coprono le massime cariche la Presidente della Repubblica in gi? Ma ti rendi conto della figura imbarazzante che ha fatto Renzi di fronte a Grillo. Questi lo metteva alla frusta e lui ribatteva "benissimo". Ma del resto come si fa a pretendere uno scatto di dignita' da chi e' andato ad accordarsi con un pregiudicato in barba al 99% dei suoi elettori? Dai ammettilo, Grillo ha ragione su quasi tutto.

ID42219 - 27/02/2014 02:51:19 - (Dolcestilnovo) -

scusa, Aldo e non Also...

ID42243 - 27/02/2014 15:24:55 - (Aldo Vaglia) - Per Dolcestilnovo

Tu sei una persona colta e informata e meno fanatica di molti che qui scrivono. Liberi ognuno di avere preferenze per un partito o per un altro, dovremmo anche avere l'onesta' intellettuale di specificare a che tipo di democrazia facciamo riferimento. Se ad una democrazia diretta, sostanziale, partecipativa o ad una formale rappresentativa, basata sulle regole e sulle costituzioni, in vigore in ogni paese occidentale. Non che una escluda l'altra, o che non ne abbia bisogno per completare il suo processo, ma per non fare un miscuglio insipido, un'accozzaglia di termini, privi di significato, da dare in pasto ad un pubblico non preparato a decifrarli. Mi spiego con degli esempi. La democrazia a cui fa riferimento Grillo Berlusconi e altri quando dicono che Renzi non ha avuto l'investitura popolare e' la democrazia diretta. (Diverso il discorso per Monti e Letta). Nella democrazia diretta ogni decisione e' demandata al popolo in una forma che puo' essere assembleare deliberativa

ID42245 - 27/02/2014 15:53:47 - (Aldo Vaglia) -

o referendaria, la Svizzera per intenderci fa molto uso del referendum, anche in Italia esiste l'istituto del referendum. Il piu' usato e' quello abrogativo, che puo' cancellare leggi o parte di leggi approvate dal parlamento. La procedura per l'elezione del premier in Italia, segue pero' una via diversa da quella diretta. La via diretta toglierebbe le prerogative al capo dello stato che e' l'unico per l'art. 92 della costituzione che ha potere di conferire l'incarico. Prassi consolidata nei paesi occidentali (non legge costituzionale) e' che l'incarico venga dato al capo del partito di maggioranza relativa. Lo sgarro che Renzi fa a Letta non ha percio' nulla a che vedere con la democrazia o con le istituzioni, non e' uno sgarro istituzionale come si vuol far passare, ma una mancanza di educazione e di stile uno sgambetto tra rappresentanti dello stesso partito.

ID42247 - 27/02/2014 16:07:29 - (Aldo Vaglia) - E' quel quasi che fa la differenza.

Percio' Grillo potra' avere ragione su quasi tutto, ma non sulla democrazia. Il suo sostituire la democrazia rappresentativa con una parodia di democrazia diretta, che prende legittimita' dalla rete, e' un colabrodo in ogni senso. La democrazia e' il governo di tutti, nel modo proposto da Grillo non puo' esistere ne' governo ne' tutti. Nemmeno della coerenza espressa dai referendum viene tenuto conto quando si vuol andare a votare con una legge proporzionale che un referendum aveva gia' bocciato a larga maggioranza... Poi Grillo e' simpatico anche a me un po' di meno Casaleggio. Quindi spero che migliori le sue proposte, ma lo puo' fare solo se non trovera' un pubblico di acritici plaudenti ad ogni stupidaggine che dice.

ID42254 - 27/02/2014 18:04:49 - (Dru) - Le cose non stanno proprio così, pur riconoscendo che le tue ultime sono più ragionevoli

Un conto è la volontà un altro è la realtà. Beppe Grillo vuole la democrazia diretta non dice che lui è la democrazia diretta o esistano nel mondo tali democrazie, il suo è un progetto (o esperimento) che non vede ancora realizzato alcun processo, tranne quelle forme tecniche che ne danno ampio motivo premonitore. La Democrazia diretta è il governo( o esecutivo) diretto del popolo ma questo non significa affatto che manchino allora istituzioni e regole come fai intendere tu. Nessuno qui dice mai è mai ha detto che le operazioni di "Palazzo" sono né anticostituzionali e tantomeno illegali, sembrerebbe che, creando così, turai come bue del cornuto all'asino.Berlusconi e Grillo non sono inconsapevoli attori del potere e sanno quello che dicono e per cui lo dicono, quando Berlusconi dice che gli ultimi tre governi non sono stati scelti dal popolo dice cose giustissime, ma non dice affatto che questo è illegale o

ID42255 - 27/02/2014 18:06:39 - (Dru) -

o anticostituzionale o antidemocratico, non è uno stupido lui.

ID42271 - 27/02/2014 19:42:38 - (Dru) - Se poi qualche sprovveduto in matematica ...,

...dicendo Berlusconi o Beppe Grillo 2 2, dice (deduce) che hanno detto che fa 5 non è colpa di chi ha detto solo 2 2. Però, insisto, chi ha detto mai che 2 2 fa 5 ? Forse tu.

ID42272 - 27/02/2014 19:43:40 - (Dru) -

Il simbolo di somma non compare, 2 2 è 2 più 2.

ID42318 - 28/02/2014 15:18:38 - (Dolcestilnovo) -

Sta di fatto Aldo che la democrazia rappresentativa, almeno in Italia, ha fallito. Tanto vale provare quella diretta che Grillo propugna - di questo devi darmi atto - senza pretese di comandare lui. Per misericordia nei nostri confronti non apro il capitolo sul fatto se gli italiani meritino o meno la democrazia...

ID42325 - 28/02/2014 17:54:41 - (Aldo Vaglia) - Per Dolcestilnovo

Che la democrazia sia molto malata concordo con te. Che gli italiani non se la meritino e' un dato di fatto. Ma gli italiani non si meritano neppure la liberta' eppure ne dispongono. Ti cito una frase di Bobbio che e' piu' chiarificatrice di mille discorsi: "...si puo' essere liberi per convinzione o per assuefazione. Non so quanti italiani siano amanti convinti della liberta'. Forse sono pochi. Ma molti sono coloro che avendola respirata per molti anni non ne potrebbero piu' fare a meno, anche se non lo sanno..." Non credo che cio' che propone Grillo per la malattia sia una cura efficace. Speriamo comunque in bene! Quando e' stata applicata dai Soviet si e' rivelata una tragedia; dalla democrazia diretta si e' passati alla dittatura del proletariato, alla dittatura del partito, per finire alla dittatura del comitato centrale. Ricordiamoci anche' cosa diceva Marx: la storia si ripete due volte, la prima come tragedia, la seconda come farsa. Ma Marx era un ottimista.

ID42338 - 01/03/2014 07:19:28 - (Dolcestilnovo) - Capitolo ufficialmente aperto dunque?

A proposito di ottimisti, cosa ne pensi di quel simpaticone di di Massimo D'Azeglio e della sua frase "Fatta l'Italia, adesso facciamo gli italiani"? Dopo 150 anni bisogna ancora rimboccarsi le maniche e fare tutti e due nonostante due guerre mondilai, un olocausto, due ventenni dominati da due nani incoscienti, il tutto sotto la sapiente regia del Vaticano unico Stato al mondo che puo' metter becco negli affari di un altro Stato.

ID42343 - 01/03/2014 09:01:47 - (Aldo Vaglia) -

Penso come te che anche D'Azeglio fosse un inguaribile ottimista. Molto piu' realista De Gaulle che rispondeva a un suo sostenitore che lo incitava con: "mio generale morte ai cretini" con " Mio caro amico il suo programma e' troppo ambizioso".

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