Più Alberi meno Terroni è il titolo, polemico, del libro di Pino Greco, presentato giovedì sera alla biblioteca di Vobarno, fatto di racconti, ritratti, storie della Valle Sabbia
Pino è il più adatto a capire, in una terra inventata industriale su terreni agricoli e montani, lo straniero, che non parla la tua lingua, si impone e ti indispone con il suo linguaggio. Il leghista Valsabbino è il lavoratore delle industrie pesanti che fa levatacce e lavora e lavora e lavora. Un certo momento della sua esistenza ha conosciuto un qual benessere, certo non il benessere del posto di lavoro, quello sempre unto e bisunto, ma un portafoglio che gli ha consentito di vivere in una terra che prima ti consentiva solo di sopravvivere. Tutto questo a spese della salute, ma convinti in un futuro migliore. La storia recente del leghismo, con il suo povero linguaggio, riflesso di un codice antico che dal duro lavoro alla fucina o con la càsöla si traslittera alla politica, è solo la reazione alla storia che sappiamo.
povero di umanità.oggi come allora. i leghisti non sono tutti uguali,come dice Vaglia,ma non sono tutti montanari "chiusi" per atavica formazione ! sono il prodotto di una in-cultura,di una scarsa elasticità mentale, che grazie alla politica si è istituzionalizzata.
e io mi auguro che si "formino" altre persone che "capiscono" come Pino. ma perchè a capire ,devono essere sempre "gli altri"? è questo quello che chiede una certa incultura:lasciateci cosi! con la nostra ignoranza.è questo che non può,oggettivamente gettare le basi per la formazione,di un altro Pino. e questo non vale solo per certi partiti politici.è QUESTO CHE INTENDEVO. se ammiriamo certe capacità negli altri,dovremmo anche ,ipotizzare che, non sono tutte solo inclinazioni personali,sensibilità personali ma,anche e sopratutto,"formazioni culturali".
Lo straniero è una sua dimensione, lui lo è stato per tutta la vita, nei suoi diversi paesi, questo carattere gli conviene e lui sa definirlo;il Valsabbino per capirlo, per comprenderlo, devi averlo vissuto, in stalle buie, negli inverni gelidi, con le mani incollate al manico del badile per il freddo, con turni di notte ai furen o a staccare billette nel primo lavoro per poi dedicarsi a cercare il modo di costruire un futuro diverso ai propri figli, magari facendo per secondo lavoro il muratore. La Valsabbia, con le sue osterie e il salame e formaggio negli intervalli sempre troppo poco decisivi per un popolo affamato di rivalsa, sono un corollario insufficiente per definirene i caratteri .
Ma perché semplicemente la festa, il tempo che il Valsabbino ha vissuto insieme a Pino, é motivo di riflessione sul mondo creato che, alle spalle la festa, il Valsabbino festeggia. Per Pino quel mondo non è il suo prodotto, il Vino che beve a sacrificio di quella edificante creazione é un vino amaro per lui, non é un vino dolce, perché é un vino che gli si offre come ospite e non in partecipazione, la festa invece é partecipazione rituale del tempo della creazione. Chi é ospite, certo può avere un occhio acuto sul mondo ospitante, ma per lui la memoria é un che di riportato, mai é un creato, é un che di saputo, mai di inventato. Un poco come nelle feste dei coscritti quando ad essere invitato é un ormai lontano paesano che con difficoltà, sebbene usando la creanza e l'intelligenza, partecipa delle memorie degli altri.
Personalmente ritengo che la realt non sia quella riferita dal titolo n quella descritta nell'articolo e tantomeno quella un po' offensiva dei commenti di Sonia. Ciao.
+ Alberi - Terroni Nell’area soci della cooperativa CPF80, a Lavenone, giovedì 6 marzo alle 17.30 verrà presentato “+ Alberi – Terroni” di Pino Greco, edito da LiberEdizioni. Ci saremo anche noi
Pino Greco: appartenere alla Vallesabbia Leggere il libro di Pino Greco intitolato “+ Alberi – Terroni” è stata un’esperienza particolare che ci ha fatto vivere un doppio incontro: quello con l’autore, di origine abruzzese, e quello con noi stessi
Alberi monumentali e secolari in Valle Sabbia A una ventina d’anni dall’ultimo censimento, le Guardie Ecologiche Volontarie della Valle Sabbia hanno effettuato una nuova ricognizione degli alberi monumentali e secolari della valle
Il «rosso antico di Pino Greco» Oggi, sabato 8, presso la libreria centrale della Festa Nazionale de L’Unit in corso di svolgimento a Bologna, sar presentato Il villaggio de L’Unit, libro di Pino Greco introdotto da uno scritto di Achille Ochetto.
Pino Greco è andato avanti Il male terribile alla fine ha vinto e Pino Greco, amico, uomo di scuola, fine intellettuale ed esteta, è andato avanti
Quali sono i benefici della lettura sui più piccoli? È possibile invogliarli alla lettura e all'apprendimento già in età prescolare? Continua il progetto Culturale in aiuto ai più piccini
Questo mercoledì, per la rassegna Donne per le donne, la presentazione di ‘Anna si è svegliata’, la storia di una donna fragile che dopo anni di apatia riprende in mano la sua vita.
Giovedì 14 marzo, alle 20.30, presso la Biblioteca comunale di Vobarno, verrà presentato il volume “13, compagn che ala Sisal” (13 come al Totocalcio) del vobarnese Fabrizio Galvagni, edito da Edizioni Valle Sabbia
Questo giovedì nella Biblioteca comunale di Gavardo per iniziativa dell’Age la presentazione del libro di Fiammetta Segala e Carla Simoni
Si terrà questo sabato 9 marzo, presso la Biblioteca E.Bertuetti di Gavardo, la presentazione del libro di Daria Gabusi dedicato al ricordo di Laura Bianchini, Madre Costituente
Questo sabato pomeriggio a Vallio Terme la presentazione del libro di Maurizio Nicolini dedicato a testimonianze dirette ed emozioni legate alla pandemia che ha sconvolto la vita della collettività
Caro direttore, desideriamo fare i complimenti al giovane Baronchelli, autore del bel volume “Iconografia musicale della Valle Sabbia”...
Per la rassegna “Cinquanta sfumature di giallo” l'ultimo romanzo di Maria Visentin da lasciare con il fiato sospeso dalla prima all’ultima riga
Cos'hanno in comune il mondo agonistico e il panorama poetico e letterario? Lo spiega Mauro Berruto, ex Ct dell’Italvolley in un show tratto da un suo saggio
Una proposta di incontro, per insegnanti, bibliotecari e educatori, con la poesia che passa attraverso la lettura ad alta voce, l'educazione all'ascolto, la pratica dei giochi con le parole e le loro combinazioni creative
ID41684 - 14/02/2014 19:46:04 - (sonia.c) - il professor Bonomi ha detto una cosa bella e importante..
La parola è un dono! si! la parola salva ,la parola cura,la parola consola,la parola ci permette di esprimere i nostri sentimenti e di poterli comunicare. la comunicazione è vita ! ma la parola può uccidere..questo mi viene in mente ,a proposito della lega:le loro parole uccidono. che tipo di società può nascere ,pensavo ieri sera,da chi sceglie sempre,la parola che fa male?una cultura e una società che non vedrebbe mai nascere un Pino Greco. noi ce l'abbiamo un Pino! un "albero "(nomen-omen hè?) che è ,e sarà,"sempreverde"! sotto i suoi rami ci riparareremo dal sole...leggendo i suoi libri. grazie Pino.