28 Gennaio 2014, 07.10
Terza pagina

Quale memoria può guarire l'uomo dall'errare

di Dru

Un articolo di Gad Lerner su la Repubblica mi conduce per mano nel significato della fede, nel credere che le cose stiano per come vogliamo che stiano e non per come effettivamente stanno


Gad dice che il danno maggiore che si possa fare ad un popolo ferito è quello di negarne la memoria, e vorrei chiedere, retoricamente, a Gad se è lo stesso per ciò che riguarda l'attuale persecuzione del popolo palestinese da parte dei reduci di quell'Olocausto.
"Ma è il negazionismo l'insidia più velenosa" dice il nostro Lerner, che isolando il concetto di negazionismo concepito solo per una parte, al contesto che ne determina il significato concreto, veste di coerenza il discorso che solo parzialmente definisce il negazionismo.

Si nega l'Olocausto per cancellare la memoria ma appare, isolandone il concreto significato, astraendone quella parte che conviene, che la memoria sia appannaggio di alcuni privilegiati perseguitati.

Il controllo e la giustizia dei vincitori si trasformano in negazionismo e persecuzioni dei  vinti.

Ci scrive il nostro Lerner che basterebbe l'episodio "orribile" delle teste di maiale recapitate ieri ai vari siti di culto ebraici per confermare l'importanza di un buon uso della memoria storica come insegnamento per il presente, oltre che come omaggio alle vittime.

Dimentica il nostro buon Lerner che così disponendo, disponendo della sola memoria storica, l'omaggio alla vittima d'eccellenza dell'ebraismo, e cioè Cristo, ha consentito lo svilupparsi di ciò che ancora perseguita quel popolo.

E' d'uopo oggi obiettarmi che, si, oggi è il giorno della Memoria, ma appunto la coscienza veritativa ci spinge a chiederci, è la giornata della Memoria dei Vinti di ogni parte o è la giornata della memoria dei vinti di una parte?

Viene da concludere quasi parafrasando, poveri maiali innocenti vittime dei macellai delle coscienze di una e dell'altra parte.

Ma Lerner ha scritto "poveri maiali innocenti vittime dei macellai di coscienze" che discorsivamente sottintende specificare appunto di una sola parte.

Sia la morte di Cristo, questa la Fede, che la morte della Memoria, questa la storia che è fede, di ogni morte in quanto tale, questa  è la radice della violenza: come il senso della morte come il passaggio delle cose dal nulla all'essere, e viceversa, come origine di ogni nostra colpa, il peccato originale dunque.

Dru


Commenti:
ID40715 - 28/01/2014 10:08:03 - (sonia.c) - quale memoria può impedire all'uomo di errare?

più che sulla ricerca di colpe fra combattenti ( che c'entrano nulla con le radici del'antisemitismo)è necessaria la memoria condivisa ma, sopratutto accettata. accettare di conoscere ,attraverso chi ne ha avuto esperienza,la conoscenza delle ragioni ,del nostro errare. ma siamo di nuovo li caro dru! e se la rifiutano la conoscenza?

ID40718 - 28/01/2014 11:04:43 - (sonia.c) - nessun sopravissuto ha testimoniato solo per la sua razza.

basta ascoltarli per capire e credere ,non solo che dicono la verità! ma che parlano per tutti. che sono in comunione con tutte le sofferenze. che non fanno nessuna differenza..parlano sempre e solo delle radici del male universale. ma ha ragione sior dru! non basta la memoria storica! ma ,purtroppo,pare non basti niente..

ID40719 - 28/01/2014 11:07:49 - (sonia.c) - niente di ciò che conosciamo..

niente di ciò che possiamo tramandare..l'unica cosa che basta ,ce la abbiamo dentro. e dato che solo a noi è dato cercarla e trovarla..i risultati sono li da vedere..by by

ID40720 - 28/01/2014 11:41:01 - (demorenis) -

Per la prima volta (che c'è sempre, è innegabile) concorde con uno scritto vergato da Dru

ID40721 - 28/01/2014 12:04:35 - (Leretico) - La memoria

Sarebbe meglio non confondere Israele odierno con la Shoah. A me sembra che vada ricordata la strage di milioni di persone nei campi di concentramento, prima di tutto esseri umani e solo dopo, molto dopo, ebrei. Così vogliamo ricordare che qualcuno ha costruito una macchina industriale della morte per distruggere vite umane. Non mi interessa cosa facciano oggi gli ebrei in palestina oggi, perché è oggetto di altra analisi da scollegare con la Shoah. Mi interessa che si sappia e si ricordi perché più di 6 milioni di persone sono morte per la follia disumana di un regime nato con il consenso di troppi e il silenzio degli altri. Non mi interessa di quale religione fossero, mi interessa che si sappia che gli stati possono distruggere l'uomo se il razzismo, la violenza e la sopraffazione diventano i valori fondanti della convivenza. Che si ricordi cosa può fare l'uomo, a quali limiti di orrore può arrivare.

ID40722 - 28/01/2014 12:10:18 - (Leretico) - I limiti

Cos' noi quando discutiamo dei valori, quando tiriamo in mezzo il discorso della Tecnica che usa tutti gli altri strumenti per aumentare la propria potenza, ricordiamoci cosa ha fatto nella storia la Tecnica applicata alla distruzione dell'uomo. Cosa potrebbe fare la tecnica se riuscisse a far tramontare i valori, ossia i limiti che le impediscono di diventare il nuovo paradiso in terra. Un paradiso senza uomini, distrutti nel frattempo dall'infinita potenza raggiunta dall'apparato tecnico scientifico. Questo è il destino dell'uomo. Solo ricordando i disastri ci si rende conto della necessità dei limiti.

ID40723 - 28/01/2014 12:59:58 - (Dru) - Sonia

Ha colto nuovamente il segno, non basta la memoria storica, ma perché é la storia che non basta, la storia é la rappresentazione successiva di eventi che vogliamo siano accaduti. Questo "vogliamo", capite bene, é tale, è quel decidere di isolare dal contesto per scegliere e dominare, e si presenta come potenza, e in quanto la potenza é dei vincitori la storia é dei vincitori che negano, sopprimono, quegli eventi per sé negativi, che non conducono dove essi vogliono, ottendo infine qualche cosa che è diverso da quanto in realtà si prefiggevano di ottenere, il nichilismo appunto. Non possiamo nulla della potenza se non riconoscerne i tratti fondamentali che sono sempre più visibili proprio nel linguaggio storico. La storia ha, d'altronde, giustificato le bombe atomiche per una presunta e supposta minaccia maggiore.

ID40724 - 28/01/2014 13:10:26 - (Dru) - A Leretico

Qui, con l'analisi sul processo storico, non si discute di interessi personali ma si discute gli interessi generali. Io non scrivo che la memoria va cancellata, scrivo appunto della Memoria con la M maiuscola, la mia critica a Gad Lerner muove i passi da un suo sviluppo storico che prescinde dai fondamentali che lo costituiscono. Così facendo si delegittima proprio ciò che si vorrebbe legittimamente sostenere.

ID40725 - 28/01/2014 13:12:08 - (Dru) - A Demorenis

Grazie, anche se io preferisco le critiche, quando intelligenti, agli apprezzamenti.

ID40726 - 28/01/2014 14:12:56 - (demorenis) - Dru

ma il mio era un apprezzamento intelligente! ;-) Sì è vero, anche io apprezzo maggiormente le critiche (quando s'hanno da fare) ai complimenti perchè spingono al migliorarsi, mentre con gli apprezzamenti spesso ci si adagia come su un letto di rose..

ID40727 - 28/01/2014 14:41:01 - (sonia.c) - ha ragione leretico.non bisogna confondere.

la storia "conicisticamente "parlando non è sufficienete alla prevenzione ma,non è certo inutile! sarebe anche ampiamente sufficiente se,l'uomo,non fosse quello svirgolato che è1 per la cronaca ,basta una foto:quela di un fucile puntato contro una fila di persone con le braccia alzate e una stella gialla cucita addosso..ma evitare che si possa testimoniare con una foto ,un'altra fila,magari in epoca diversa,no. la storia ,senza una giusta lettura ,non basta.ma quale è la lettura giusta? raccontare che anche i partigiani hanno commesso atrocità?no. certamente no.ci vuole ben altro..by schindler list.

ID40729 - 28/01/2014 14:59:30 - (Dru) - Qui a parlare non è un singolo, qui a parlare è il contenuto.

Leretico dice che il discorso sulla Tecnica è " tirato in mezzo", come se a tirarlo in mezzo potesse essere l'azione di un singolo che può appunto decidere di tirarla o di rifiutarla. Il discorso "tirato in mezzo" della Tecnica, si, può essere il discorso di un Dio che dice, la Tecnica è il potere sulle cose dovuto all'azione praticata deliberatamente dagli uomini sulle stesse. E nessuno, apparentemente, avrebbe nulla da ridire, senonchè, per necessità, e non per un Dio, la potenza sulle cose, e il significato originario delle stesse in relazione al potere, determina questo orizzonte che un Dio solo non basta a mostrarlo.

ID40730 - 28/01/2014 15:07:06 - (Dru) - Cara Sonia

Per non confondere la Memoria con la memoria di alcuni, per la Memoria è di interesse la questione palestinese, come è per essa ogni olocausto, per alcuni sugli altri è di interesse la memoria storica e non la Memoria appunto, altrimenti non vi sarebbe alcuna questione palestinese da discutere, cosa per altro impossibile. Il mio è solo un incitamento "vero" a non dimenticare nessuno.

ID40735 - 28/01/2014 19:04:45 - (Aldo Vaglia) -

I cocktail mal dosati sono imbevibili. I negazionisti di ogni tempo, gli intellettuali che non usano la forza del loro pensiero per un'etica del vivere, non danno alcun buon esempio. Dire che i morti sono tutti uguali e' una sciocca banalita' anche se ammantata da migliaia di approfondite pagine. Per fortuna la memoria, che non e' quella dei vincitori, ma delle vittime, non si puo' affogare nel mare ne' gasificare. L'altra sera Vera Vigevani Jarach fuggita dall'Italia perche' ebrea, ha avuto il nonno gasificato ad Auschwitz e la figlia di diciotto anni gettata in mare dagli aerei del dittatore argentino Videla. Sono morti come gli altri, ma la loro morte ha significati simbolici ben diversi.

ID40736 - 28/01/2014 19:07:18 - (Aldo Vaglia) -

Mi sono dimenticato di scrivere che era da Fazio a "Che Tempo Che Fa"

ID40737 - 28/01/2014 19:43:14 - (sonia.c) - bè! certo signor Vaglia.

i ragazzi argentini,non sono stati buttati a mare con il velato e nascosto consenso di gran parte della popolazione come invece , è stato per gli ebrei.è questa l'unicità del loro olocausto:uno sterminio sulla coscienza non solo dei capi di stato,ma anche,del cittadino comune ,ben rappresentato in quel famoso film,dalla ragazzina che tira sassi agli ebrei incolonnati.. anche se oggi ,c'è qualcuno o magari molti,indifferente o menefreghista verso le sorti del popolo siriano,non è la stessa cosa di allora.

ID40738 - 28/01/2014 19:57:06 - (sonia.c) - in un articolo del corriere,mi sembra..

nella lettera della moglie di un famoso nazista,c'è lo stesso concetto "giustificatorio" dei loro delitti,come nelle parole dei coniugi della strage di Erba. vado a memoria,dice pressapoco cosi ,la moglie nazi:come staremo bene ,in pace e felici,quando avremo eliminato tutti gli ebrei..i coniugi diabolici di erba:come stiamo bene adesso che non abbiamo più il tormento della presenza di quella famiglia ..le radici del male a distanza di anni ,in contesti completamente diversi ma uguali ,nella comune radice dell'odio e dell'intolleranza. non sono loro i colpevoli,ma le loro vittime.

ID40749 - 29/01/2014 09:56:23 - (Dru) - Cara Sonia

Hai certificato il significato che ho dato sopra di Memoria e memoria, mostrando il nichilismo di chi isola i casi o memorie e ne fa olocausti particolari; è questo che gli intellettuali dovrebbero evitare, ma che non avendo basi solide su cui esercitare la loro conoscenza non riescono ad eludere , quello di mitizzare i casi. Mitizzare i casi costruisce frontiere insormontabili e giustificazioni all'autorità politica appunto, di qualsiasi coloro essa sia.

ID40755 - 29/01/2014 13:25:43 - (sonia.c) - no caro dru.quando scendi dal'olimpo sbagli strada ihih

ma più che altro non sei sulla mia. ho mostrato il particolare che spiega il generale. non si tratta di "mitizzare" ma ,di trovare il nesso,la ragione (che il più delle volte come in questi casi è s-ragione!) di certi meccanismi mentali. si chiama :negazione!(delle mie responsabilità) che scarico sugli altri. io non posso essere un mostro ! e allora devo dare "la colpa" all'altro. è riassunto bene il mio discorso ,in una frase ironica (ha ragione dolcestilnovo..ironia..)non sono io razzista! è lui che è negro!..o ebreo..o gay..saluti.

ID40757 - 29/01/2014 13:40:47 - (Dru) -

O fascista... O comunista...o democratico...o clericale...o uomo...o donna... Il discorso deGli Dei, cara Sonia, del mito, che ogni parola è parte di un discorso più ampio, che il tutto è maggiore di ogni parte e motivo per la guerra delle parti, tramontato il tutto questa frantumazione è conseguenza necessaria di quella dimenticanza del tutto, del Dio è morto, ora siamo tornati agli dei, condizione che ci salva anche se un solo dio perisce, in quanto la quantità impedisce al vorace nulla di essere fin tanto che la quantità è.

ID40758 - 29/01/2014 13:41:26 - (sonia.c) - poi se vuoi dirmi che ,oggi come oggi.

compiono barbarie e decidono stermini ,quasi come hanno subito i loro antenati ,mi trovi daccordo! ma è comunque una cosa diversa in molti aspetti. l'unico aspetto veramente uguale è,l'odio. quello che "disumanizza" quello che non ha mai ,mai ragione di essere verso le persone ,ma solo verso certe azioni. io posso dire che odio la violenza.non dovrei dire (e dirò) che odio la persona che mi usa violenza. o perlomeno,questo odio che a volte è anche naturalmente suscitato e sentito,lo controllo.

ID40759 - 29/01/2014 13:55:40 - (sonia.c) - no. non mettermi il fascismo sullo stesso piano dl'essere gay.

il gay , è vittima di una discriminazione. il fascista non è vittima di nessuna discriminazione. è rifiutato perchè ,lui rifiuta. rifiuta il libero arbitrio,rifuta la vera natura umana che è intrinsecamente libera .il fascista è prigioniero delle sue paure .problema suo .ma problema resta..e se loro vogliono imporre il loro desiderio di sottomissione che,il più delle volte è,un tortuoso desiderio di sottomettere gli altri. non è affare della filosofia ma,della psicologia.

ID40764 - 29/01/2014 14:24:56 - (sonia.c) - la paura del caos ,ci fa desiderare il fascismo..

è un giustificatissimo desiderio di ordine. ma come al solito ,mi sembra la toppa che cerca di ricucire il buco ,l'ultima spiaggia..ma perchè bisogna arrivare all'ultima spiaggia? perchè non c'è veramente un intenzione di aiutare il mondo ad essere meno caotico e più vivibile?non vogliono un mondo gestito da gente più intelligente di loro.più libera..è la libertà che stà sugli zebedei a chi comanda perchè,chi comanda ,di solito,non è poi un granchè! e una società ignorante, è molto più gestibile..storia vecchia..

ID41035 - 04/02/2014 23:49:20 - (sonia.c) - i negazionismi sono tutti uguali..

ww.balcanicaucaso.org/aree/Bosnia-Erzegovina/Bosnia-la-memoria-dei-campi-di-concentramento-26602

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