Il «Pesciolinorosso» prende il largo

Il teatro Salone Pio XI di Gavardo era gremito in ogni suo posto giovedì sera alla presentazione della fondazione “Pesciolinorosso”, voluta da Giampiero Ghidini per ricordare il figlio Emanuele, tragicamente morto gettandosi nel Chiese nella notte del 24 novembre scorso. Soprattutto ragazzi, amici e compagni di Ema.

È stato lo stesso papà Giampietro a condurre la serata, che ha visto l’alternanza di momenti musicali e interventi di persone che hanno aderito all’iniziativa. E non sono mancati momenti di commozione.
Il padre ha riletto la lunga lettera che aveva scritto due giorni dopo il tragico gesto del figlio, e letta dalla sorella il giorno del funerale, dove esprimeva l’intenzione di dare vita a una fondazione per fare qualcosa in favore dei giovani.

Anche un compagno di Ema ha letto i pensieri scritti in classe in ricordo dell’amico, mentre a un altro ragazzo la sorella Giulia ha affidato la lettura di una commuovente lettera al fratello: entrambi non sono riusciti a trattenere le lacrime, contagiando anche i presenti in sala.

Nei giorni scorsi il padre di Ema ha aperto una pagina Facebook per pubblicizzare la fondazione che è stata inondata di messaggi, pensieri e riflessioni. Al padre sono giunte diverse lettere di ragazzi che sono stati molto colpiti dalla morte del ragazzo: fra questi anche un ragazzo caduto nel tunnel della droga, che “grazie a Ema ho capito di smettere e ho capito che la vita è bella”, gli ha scritto. “Già questo – ha detto papà Giampietro – giustifica il mio impegno per questo progetto”.

Sono state poi illustrate alcune iniziative per dare il via alla fondazione. Il padre, alcuni familiari e amici, hanno dato vita a un comitato propedeutico alla nascita della fondazione, impegnato a raccogliere fondi per poi creare progetti imprenditoriali che possano offrire occasione di lavoro per i giovani. “Molto spesso – ha spiegato Ghidini – si vedono in giro ragazzi di vent’anni con gli occhi spenti perché non hanno prospettive di lavoro, e sono a rischio di cadere nelle maglie della microcriminalità e nella droga. L’obiettivo che vogliamo darci è appunto quello di riuscire a creare opportunità di impiego per i giovani, in modo che possano farsi un’esperienza nel mondo del lavoro. Alcuni amici imprenditori mi hanno già offerto collaborazione”.

Il primo passo da compiere è quello della raccolta fondi e per questo sono già in cantiere alcuni progetti. Il primo è la pubblicazione di un libro sul rapporto padre-figlio e figlio-padre; a scriverlo sarà il prof. Marcello Riccioni, insegnante che ben conosce il mondo dell’adolescenza; nel libro confluiranno anche alcuni scritti pubblicati sulla pagine facebook di Ema.

Il secondo è un progetto musicale, che vedrà la collaborazione di Giancarlo Prandelli, musicista e produttore, che ha composto un brano dedicato a Ema: “Libero di volare”, presentato in anteprima nel corso della serata. Questo pezzo confluirà in una raccolta di 15 brani, con inediti di giovani musicisti e gruppi musicali che vogliono proporsi al pubblico. È stato quindi lanciato l’invito alle band giovanili a inviare i propri brani che saranno vagliati da una giuria per selezionare i migliori da far confluire nella raccolta. L’intero ricavato della vendita cd andrà alla fondazione.
Collaborerà a questo progetto anche Den Harrow, noto cantante degli anni Ottanta, amico di Prandelli, presente anch’egli alla serata.

Contatti e informazioni sulle iniziative della nascente fondazione si possono trovare sulla pagina Facebook “Fondazione Ema.Pesciolinorosso”.

Nelle foto di Federico Folli alcuni momenti della serata

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