07 Novembre 2013, 07.32
Paitone
Memorie

«A spese del popolo»

di Marisa Viviani

Il restauro della torre campanaria di Botticino Mattina, tutta edificata in marmo locale, attende il necessario sostegno finanziario. Anche la sua costruzione avvenne in un periodo di crisi

 
Potrebbe divenire il simbolo del Marmo di Botticino.
Parliamo del campanile di Botticino Mattina, l'elegante struttura ottocentesca completamente realizzata nella pregiata pietra locale; un manufatto monomaterico unico nel suo genere, che ben potrebbe identificare nel mondo il ricercato marmo e la realtĂ  economica e sociale che ha rappresentato nel corso della sua storia millenaria.
 
Ecco perchè l'assemblea pubblica indetta nei giorni scorsi dal Comitato per la Torre, è iniziata con un minuto di silenzio in ricordo di Roberto Civettini, l'ultima vittima del lavoro del comparto del marmo di Botticino, e di tutti i lavoratori che hanno lasciato la loro vita in cava o nel corso di attività legate alla lavorazione del marmo, verso i quali l'intera comunità dovrebbe sentirsi in perenne e inestinguibile debito.
Così come dovrebbe sentirsi in dovere, oggi, di onorare la passione e la determinazione dei propri concittadini predecessori, che oltre un secolo fa eressero un piccolo gioiello d'arte e scienza con la pietra dei propri monti e con gli immensi sacrifici delle proprie famiglie.
 
Il Comitato per la Torre, costituitosi per il restauro della torre campanaria di Botticino Mattina, si sta attivando infatti per portare a compimento le indispensabili opere di manutenzione straordinaria di cui la preziosa architettura necessita ora, a centoquindici anni dalla fine dei lavori della sua costruzione.
A distanza di un anno dalla precedente assemblea, il Comitato per la Torre ne ha così inedetta un'altra per esporre la proposta di restauro del campanile e fare il punto della situazione.
 
Dopo uno studio accurato e minuzioso della struttura in tutte le sue componenti, i tecnici incaricati di redigere una relazione sullo stato del manufatto, l'arch. Gianluigi Bianchetti e l'ing. Santo Tonoli, hanno individuato gli interventi necessari al restauro conservativo e alla messa in sicurezza, tra cui i miglioramenti strutturali antisismici d'obbligo nelle zone a rischio sismico (secondo la classificazione sismica del territorio nazionale, il comune di Botticino è a rischio di terremoti d'intensità similare a quello recente dell'Emilia); a questo proposito i tecnici ritengono necessaria un'ulteriore indagine specialistica per stabilire i reali spessori dei materiali, al fine di stendere un progetto preciso per la Soprintendenza ed ottenere le relative autorizzazioni ai lavori. (1)

Naturalmente gli studi, i rilievi, le relazioni tecniche richieste per la stesura del progetto di restauro, indispensabile per le autorizzazioni e per accedere ai finanziamenti, hanno un costo e compito del Comitato è reperire le risorse economiche per coprire queste spese iniziali.
Così è sempre la solita storia: mancano i soldi; la raccolta dei fondi infatti procede con grandi difficoltà a causa della crisi che sta stritolando il Paese.

Questa drammatica situazione è stata richiamata dal referente del Comitato, Giacomo Rossi, con un preciso riferimento al passato, quando nel 1852, in piena costruzione del campanile, il rigidissimo inverno decimò i vigneti che costituivano la risorsa basilare dell'economia popolare di Botticino, e a cui la fabbriceria della chiesa attingeva tramite la questua dell'uva per la raccolta dei fondi.
La spaventosa crisi che stremò la popolazione botticinese arrestò la costruzione del campanile per moltissimi anni, ma non ne impedì l'ultimazione avvenuta a costo di enormi sacrifici, in nome certo della fede religiosa, ma anche dell'orgoglio civico di una comunità che si raccoglieva attorno al simbolo della sua identità; non a caso fu apposta l'iscrizione alla base della torre A SPESE DEL POPOLO, a testimonianza di una volontà tenacemente perseguita.
 
A questo spirito di orgogliosa appartenenza va dunque l'appello del Comitato per la Torre affinché la popolazione ritrovi, anche nelle difficoltà del presente, l'orgoglio delle sue genti passate e difenda il simbolo della sua storia.
Recentemente un imprenditore ha dichiarato in una intervista televisiva che dopo aver ricevuto tanto negli anni dello sviluppo e dell'abbondanza, spetta oggi a lui, e a chi come lui ha avuto molto, di dare alla societĂ , di contribuire a sostenere e aiutare la ripresa.

L'onorevole dichiarazione deve essere un esempio per tutti, anche per chi oggi subisce le conseguenze più dure della crisi in atto, perché c'è sempre la possibilità di contribuire con il lavoro volontario e gratuito, come del resto in passato fece la gente del tempo per completare la costruzione della Sua Torre.
 
Marisa Viviani

(1)  Il “Resoconto sull'avanzamento del progetto di restauro conservativo della torre campanaria di Botticino Mattina” e altre informazioni sono disponibili contattando
il n° cell. 349/4552080

Nelle foto di Luciano Saia: Il campanile della Chiesa dei S.S. Faustino e Giovita di Botticino Mattina - L'interno del campanile - L'iscrizione
A SPESE DEL POPOLO
 


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