05 Novembre 2013, 07.00
Vestone Valsabbia
Vestone

Michele è tornato, nei ricordi e nel cuore

di Ubaldo Vallini

A cinque anni dalla scomparsa del Capitano Michele Cargnoni, il paese ed i compagni d'Arma hanno ricordato il suo sorriso e il suo grande senso del dovere, dedicandogli la via di casa

 
«Nella tua breve vita hai dimostrato grande volontà nel realizzare i tuoi sogni, amore per il prossimo, spirito di giustizia e libertà contro ogni sopruso e contro tutte le inefficienze. Che tu possa essere da esempio per i giovani e i meno giovani».
 
Con queste parole, che hanno preceduto quelle commosse dei colleghi, pronunciate sotto un cielo plumbeo che per l'occasione si è aperto in spiragli di sole, il sindaco di Vestone Giovanni Zambelli ha ricordato il nipote e concittadino Michele.
 
E' il Capitano pilota Michele Cagnoni, uno degli angeli dell'84° Centro di Soccorso (Sar) che il 23 ottobre di cinque anni fa persero la vita precipitando con un elicottero HH3F al confine fra il Belgio e la Francia, mentre erano impegnati in un'esercitazione interforze.
 
Michele aveva trent'anni ed era di Vestone, il paese domenica gli ha intitolato una via, la stessa dove vive la famiglia, che prima si chiamava via Nespoli.
Mezzo paese, in testa la banda, fitta la presenza di divise dell'aeronautica fra quelle delle associazioni d'Arma, ha partecipato alla messa celebrata in San Lorenzo e poi alla cerimonia di intitolazione della via.
 
Commossi i ricordi del colonnello Franco Trozzi che comanda il 15° Stormo di cui faceva parte Michele, del maggiore Andrea Savina che è l'attuale comandante dell'84° Sar e del colonnello Andrea Palermo che guidava il reparto quando morirono Michele e gli altri.
 
Pieno di speranza quello del fratello di Michele, Nicola, che nella sua richiesta di intitolare la via al congiunto è stato sostenuto da tutta la contrada. Un immenso abbraccio quello che ha accolto papà Vincenzo e mamma Rosa, che sulla targa alla memoria hanno trovato scritto "Vittima del dovere" perché finalmente è stato chiarito che a causare l'incidente fu un'avaria tecnica, non un errore umano.

 


Commenti:
ID37480 - 05/11/2013 09:35:38 - (Granma) -

sicuramente intitoleranno anche una via a tutti gli altri caduti sul lavoro.

ID37482 - 05/11/2013 12:06:31 - (alil) - x Granma

mio nonna diceva: un buon tacer non fu mai scritto!!!...

ID37483 - 05/11/2013 12:12:32 - (rosina) -

Grande nonna!! Granma.. commento assulutamente fuori luogo..

ID37484 - 05/11/2013 12:38:27 - (Aristofane) - meraviglioso

Che meraviglia, si riesce a fare polemica anche a una notizia del genere. Ci sono personaggi senza i quali ci si annoierebbe a morte. Gesto doveroso, a Michele è stata intitolata una via piccola di un paese piccolo, ma il ruolo che esercitava e il lavoro che faceva potrebbero valere l'intitolazione di un'intera autostrada. Era una persona splendida, umanamente e professionalmente, e ha raggiunto obiettivi che molti giovani vasabbini nemmeno si sognano: non per inettitudine, ma proprio perchè non sono capaci di sognare. Michele aveva un sogno, lo ha inseguito e lo ha raggiunto. Il gesto di dedicargli una via serva a questo: insegnare a poter ambire a inseguire un sogno. Fermo restando, OVVIO, che in ogni luogo del mondo si debbano celebrare, ricordare e rispettare tutti i caduti sul lavoro.

ID37485 - 05/11/2013 14:20:11 - (Marco1980) - Michele

giusto ricordate persone e amici particolari ... ciao

ID37487 - 05/11/2013 15:01:25 - (fp300958) - ......

....rustica, prosaica, ciabattinesca esternazione ....

ID37488 - 05/11/2013 15:02:19 - (fp300958) - risposta a Gramma

...rustica, prosaica, ciabattinesca esternazione ....

ID37490 - 05/11/2013 15:21:14 - (Jo82) - Un pensiero

Scusate ma non mi è ben chiaro cosa si stia celebrando. Un persona che ha dato molto a Vestone? ma se ha lasciato Vestone da giovanissimo e non ha mai partecipato attivamente alla vita della comunità vestonese (contrariamente ai genitori)...una persona che ce l'ha fatta nella vita e di cui Vestone si dovrebbe sentire onorato? mi sembra che ci siano tanti altri esempi...Mi fa molta rabbia che una persona come il Felice Mazzi, che è stato sempre d'esempio a tutti ed ha dato moltissimo a tutto il paese non abbia una via intitolata. Ma forse è solo perchè non aveva santi in paradiso (o zii e parenti in comune). Continuiamo a discutere del merito come valore fondamentale, e poi ci si riduce a scavalcarli solo per beghe di paese...

ID37491 - 05/11/2013 15:42:52 - (Aristofane) - aspettavamo il genio

Aspettavamo tutti con ansia il genio che avrebbe tirato in ballo "zii e parenti in comune". L'iniziativa di intitolare la via è partita dal fratello, tramite raccolta firme (unanime) di tutti i residenti. I parenti del compianto dott. Mazzi facciano lo stesso se lo credono opportuno. Dire che a Michele Cargnoni è stata intitolata una via perchè ha "zii e parenti in comune" è vergognoso, altro che "beghe di paese". Se non altro chi dice queste cose forse non ha ben chiaro di chi/cosa sta parlando. Basterebbe documentarsi. O chiedere in giro. Ancora una volta certi vestonesi (o valsabbini?) dimostrano la loro totale chiusura mentale, incapacità di vedute e mancanza di rispetto nei confronti di chi si è fatto strada. Invidia? Frustrazione? Pura voglia di provocare? Non si sa. Per fortuna a Vestone ci sono tante brave persone, perchè ve ne sono alcune che non meritano di poter vantare un compaesano come Michele Cargnoni.

ID37494 - 05/11/2013 16:47:40 - (ubaldo) - Incredibile

Davvero c'è chi utilizza questo spazio per sindacare se Michele era oppure non meritevole dell'intitolazione di una via, oppure se altri lo meritavano di più? Non ci posso credere!

ID37496 - 05/11/2013 18:21:18 - (alil) - proposta

direttore, a questo punto, e a discapito di chi vorrebbe postare un commento meritevole di essere letto, si blocchi l'inserimento dei commenti, se e' possibile... forse e' l'unica soluzione per impedire di scrivere certe cattiverie da parte di persone incivili e stupide che non sanno rispettare il prossimo nemmeno dopo una tragedia simile! ONORE A MICHELE CARGNONI

ID37499 - 05/11/2013 19:02:40 - (demorenis) - Alil

Ma ci mancherebbe! Assolutamente contrario a forme di censura o di blocco totalitaristico dei commenti, che sono la linfa vitale di questo giornale. Se qualcuno scrive qualcosa "fuori dal vaso" se ne assume la responsabilità. Il commento incriminato deve essere lasciato per il doveroso pubblico dileggio...


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Intanto da Idro ci scrive Rosanna.




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