29 Settembre 2013, 08.13
Vobarno
Incidente

L'ultima pedalata di Renatino

di val.

Non ce l'ha fatta. Troppo gravi le ferite riportate in quella caduta sotto la galleria. Il cuore di Renato Zabbeni ha resistito alcune ore, dopo il ricovero alla poliambulanza, poi si fermato

 
Quella nel buio della galleria della Corona, fra Roè Volciano e Collio di Vobarno sulla strada del rientro a casa, è stata la sua ultima pedalata.
Renato, 58enne di Vobarno, aveva lasciato detto a casa che sarebbe andato alla Crocetta a fare degli acquisti, appena di là della galleria.
Una cosa veloce, in sella alla sua vecchia mountain bike.
 
Erano da poco passate le 16 e 30 quando si è ritrovato sotto il tunnel in direzione di Vobarno.
Cosa sia successo di preciso lo valuteranno i periti, analizzando i rilievi effettuati sul posto dagli agenti della Stradale di Salò.
 
Secondo una prima ricostruzione dell'incidente, la bicicletta è stata agganciata dalla fiancata destra del carro attrezzi di una carrozzeria di Gavardo, che lo stava superando.
A dimostrarlo sarebbero la vistosa strisciata di gomma nera del manubrio della bici su un parafango del camion e i segni della vernice della bici sulle difese laterali in alluminio del Carro attrezzi.
 
Fatto sta che il malcapitato è finito per terra. Il primo ad accorgersene è stato lo stesso autista che non ha avvertito l'urto, ma l'avrebbe visto nello specchietto retrovisore mentre barcollava prima di cadere.
Sul posto sono intervenute la "medicalizzata" da Vestone e l'ambulanza dei Volontari del Garda.
 
Subito si è capito che le sue condizioni erano gravissime.
Dopo averlo rianimato e una volta "stabilizzate" le sue condizioni, Renato è stato trasferito alla Poliambulanza dove i medici hanno provato di tutto senza però riuscire nell'intento di mantenerlo in vita.
 
Ieri la notizia della tragedia ha investito Vobarno, dove Renato, un passato da operaio Falck e da imbianchino ed una viscerale passione per i presepi, era molto conosciuto ed apprezzato, per la sua capacità innata di partecipare alla vita sociale del paese.
 
Viveva in una casetta al civico 1 di Via Rossini con la moglie Maurizia Manni, di 55 anni.
L'unico foglio Pierangelo da qualche tempo si è trasferito per amore a Sabbio Chiese.
 
La salma è nella camera mortuaria della Poliambulanza, a disposizione delle autorità.
Alla famiglia hanno fatto sapere che ci vorranno due o tre giorni prima che possa esserne disposto il trasferimento a Vobarno.
 


Commenti:
ID36393 - 29/09/2013 09:21:57 - (lucaz) - L'autista non ha avvertito l'urto ma ha guardato nello specchietto

ma va?

ID36407 - 29/09/2013 13:48:27 - (aworness) - Gli specchietti

Retrovisori sono stati inventati per guardare ... Altrimenti non li metterebbero sui mezzi, e quando fai scuola guida ti insegnano a continuare a guardarli.

ID36412 - 29/09/2013 15:10:46 - (Tc) -

...e che si fermato a fare un primo soccorso...di questi tempi...se ne sentono pure troppe in giro....il problema e' che in quella galleria con una curva cosi buia i ciclisti sarebbe meglio che non vadano e se proprio devono farla,la facciano come dice il codice stradale...bretelle o giubbetto catarifrangente OBBLIGATORIO...e anche luci e un caschetto sarebbero quantomeno utili....una disgrazia che poteva essere evitata...non resta solo che sperar non accada pi evitando inutili tragedie....

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