26 Settembre 2013, 08.45
Muscoline
Rifiuti

Duplicata la raccolta differenziata

di Cesare Fumana

Con l'introduzione dei cassonetti a calotta a Muscoline in quattro mesi la raccolta differenziata č passata dal 36 al 76%

 

L’introduzione dei cassonetti a “calotta” dal maggio scorso a Muscoline ha consentito di raddoppiare la raccolta differenziata. Secondo i dati di Aprica, resi noti dall’amministrazione comunale, la raccolta è passata dal 36% di aprile al 76% di agosto. Un risultato molto buono, superiore alla soglia del 65% richiesta dalla normativa.

“Questo risultato, che direi ottimo e soddisfacente – afferma in una nota l’assessore all’Ambiente Enrico Ballerini –, è frutto delle politiche adottate dall’amministrazione ma sicuramente, e ancor di più, è il risultato dell’operato delle nostre famiglie e dei cittadini virtuosi che ogni giorno differenziano nelle proprie case, separano nei rispettivi cassonetti, si recano all’isola ecologica e aiutano i nostri instancabili operai a tenere pulite le mini isole di raccolta rifiuti. A tutte queste persone e famiglie vanno la nostra più sentita gratitudine e uno stimolo a continuare la strada intrapresa”.

Ma l’assessore ha annunciato l’avvio di un’attività di controllo per coloro che si ostinano ad abbandonare i rifiuti fuori dai cassonetti.
Dal mese di settembre la Polizia locale, di concerto con l’ufficio tecnico, sta monitorando le mini isole ecologiche, anche con agenti in borghese e auto civili, giorno e notte.
La sanzione prevista per chi lascia i rifiuti fuori dagli appositi cassonetti è salata, e va da 50 a 500 euro, a cui si aggiungerà una denuncia alla alla Procura della Repubblica per il reato previsto dal Codice dell’Ambiente, con tutte le conseguenze personali e patrimoniali che questo comporta. Ricordiamo che differenziare i rifiuti è un obbligo di legge.

“Il buonsenso, l’educazione civica e il rispetto per l’ambiente e per il paese in cui si vive – conclude l’assessore – dovrebbero, da soli, bastare a scongiurare il comportamento di chi abbandona i rifiuti, ma siccome questi valori per qualcuno paiono non valere, siamo costretti ad un deciso controllo ed a sanzioni severe in ragione anche del fatto che le maggiori spese che il Comune deve sostenere per tenere pulite le batterie di raccolta ricadono, attraverso la bolletta, sui tanti che, invece, si comportano correttamente e civilmente e ci permettono di raggiungere questi importanti risultati”.



Commenti:
ID36283 - 26/09/2013 10:21:55 - (Aldo Vaglia) -

Il metodo e' sbagliato e il terrorismo repressivo non puo' renderlo logico e ragionevole. E' un'imposizione vessatoria che non porta alcun vantaggio ai cittadini. La cultura del riciclo dovrebbe prima di tutto essere acquisita dagli amministratori. L'Italia e' fatta di leggi e regolamenti il piu' delle volte contradditori, fantasiosi e ridicoli che vengono fatti rispettare con solerzia e sollecitudine. Se lo stesso principio si usasse per le vere regole di convivenza civile quali le tasse. Ovvero chi piu' ha piu' paga, forse aumenterebbe anche la fiducia dei cittadini verso l'amministrazione pubblica.

ID36288 - 26/09/2013 11:24:31 - (ramon) - Sì alla calotta

La raccolta differenziata, grazie alla “costrizione” della calotta, che consente di inserire piccole quantità di rifiuti indifferenziati e incentiva a differenziare il più possibile, è un metodo intelligente, più flessibile del porta a porta, e dopo una fase sperimentale, consentirà di stabilire quanta spazzatura produce ogni famiglia e a pagare di conseguenza. La gente che non capisce va anche educata con delle sanzioni. Alcuni amministratori, caro Vaglia, l’hanno capito e si stanno adoperando di conseguenza. Altri proseguiranno a mandare tutto nell’inceneritore…

ID36291 - 26/09/2013 12:15:05 - (Aldo Vaglia) -

Si cara ramona, di intelligente c'e' solo il metodo del rinvio e della demagogia. Chiamare sperimentazione cio' che non si fa, e', nel migliore dei casi, specchietto per le allodole, nel peggiore, trattare da allocchi i propri cittadini. Infine come eviti la calotta l'invio dei rifiuti all'inceneritore non lo spieghi a me, se lo spieghi Lei.

ID36295 - 26/09/2013 14:40:26 - (Maudo74) - Quantita'?

Siamo sicuri che l'unico parametro di riferimento per la raccolta differenziata sia la quantita'?La QUALITA' del differenziato non conta nulla? Provate ad aprire un cassonetto marrone e controllare cosa vi finisce dentro.

ID36296 - 26/09/2013 14:46:35 - (ramon) -

Prima di parlare di demagogia e di scrivere a vanvera, sig. Vaglia, si informi meglio sull’argomento. Se nell’indifferenziata finisce meno materiale che si può riciclare, è lampante che finisce meno roba nell’inceneritore. I dati, come si evince anche da questo articolo, e forniti da Aprica anche agli altri comuni che adottano questo sistema, dimostrano che è un metodo che, se adottato con criterio, funziona. Non sarà la soluzione di tutti i problemi, ma consente di incrementare la differenziata. Perdoni, ma il suo atteggiamento saccente, da vecchio rancoroso, dà proprio fastidio!

ID36299 - 26/09/2013 16:29:10 - (Aldo Vaglia) - Per ramona

Qui se c'e' qualcuno che ha voluto fare il saccente e' chi mi ha chiamato in causa. Non capisco nemmeno contro chi e per quale ragione dovrei essere rancoroso. Vecchio e' una questione anagrafica e se e' fortunata capitera' anche a Lei. Sul differenziare e il riciclare invece non si informi da Aprica o da A2A, perche' e' come chiedere all'oste se il suo vino e' buono. Legga! Va bene anche Valletrompianews e come hanno risolto il problema a Villa Carcina. Senza rancore Aldo.

ID36314 - 27/09/2013 08:00:19 - (bob63) - chi ci guadagna?

Scusate se mi intrometto, da piu' fonti mi arrivano informazioni discordanti sull'utilizzo dei materiali riciclati,indubbio il valore anche economico di alcuni prodotti, es. alluminio, vetro , ferro, carta, ( che poi qualcuno mi spieghera', dove vanno a finire e chi ci guadagna), ma il PET dove va? e l'umido? vedo e sento che il questo tipo recupero va' quasi sempre a carico dei comuni con costi molto alti, se pensiamo al periodo della potatura immaginate le quantita', da piu' parti mi dicono che il PET e anche una buona parte di carta va comunque a finire nell'inceneritore al fine di ottimizzare le calorie necessarie, domanda, partendo dal presupposto che i rifiuti siano un grosso business, possibile che a noi non ci facciano risparmiare un cent, e chi paga le calotte?. L'A2A aveva bilanci positivi altissimi, la politica l'ha svenduta, grazie.

ID36323 - 27/09/2013 10:24:35 - (exsabbio) - Il solito magna magna...

L'idea non e' sbagliata del tutto,ma dovrebbe essere leggermente diverso tutto il procedimento.Secondo me visto che ancora oggi purtroppo c'e' gente che a fine giornata butta il proprio sacchettino nel chiese,perche' sentendo loro,il cassonetto e' in una posizione scomoda,(attraversamento strada statale,gente anziana...),figuratevi se ci si aggiunge ancora delle difficolta',probabile che a quel "sacchettino" se ne aggiungano altri;anziche pagare agenti che controllano chi butta l'immondizia fuori posto si potrebbe pagare persone che raccolgono lo sporco porta a porta ove vi e' richiesta.Parlando di soldi,ricordo quando ero ragazzino,del padre di un amico che a tempo perso andava a raccogliere qua e la' lattine di alluminio,piccoli motori elettrici da dove "estrarre" il rame e via dicendo,e che ha fatto dei bei soldi,qua praticamente bisogna pagarci pure su,mah....Se qualcuno guadagna non potrebbero abbassare l'immondizia?La nuova TARES arrivata l'altro ieri e' aumentata piu' del 60%

ID36326 - 27/09/2013 11:47:38 - (sonia.c) - io ricordo un "mitico" camioncino del comune ..

giudato da un caro amico che non c'è più..un personaggio che per descriverlo ci vorrebbe la "maestria" del cariissimo signor Greco! intanto io non lo dimentico..la persona più buona che abbia mai conosciuto..

ID36327 - 27/09/2013 11:48:38 - (sonia.c) - ps raccogliava ..

l'immondizia porta a porta..

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