Il mestiere di genitore č diventato molto piů difficile e delicato di un tempo forse anche perché meno sostenuto dalla comunitŕ di riferimento
l'incompetente che giudica ,cose di cui non ha la più pallida idea..come le "leggende metropolitane sulla scuola migliore per i figli..o gli asili statali pieni di stranieri..ho sentito autentiche corbellerie ,tipo, la "conta" dei bambini di "stato sociale" inferiore (italiani) che potevano "abassare" il livello della classe 8scherzi? il mio è in una classe dove il minimo è che prendono tutti 9..)...c'è sempre qualcuno più a sud di un'altro..
una solitudine speso voluta. l'incapaciità di abassare l'orgoglio e chiedere aiuto..sopratuto quando si vedono risultati non positivi.ma di solito ,l'unico risultato di fronte alle cose che non funzionano è,la chisura a riccio! non fatelo...se volete bene ai vostri figli..
Genitori separati, vacanze difficili? In questo periodo si compie il rito della vacanza e per la gran parte dei genitori è l’occasione per uscire dagli schemi quotidiani e stare con i figli un tempo meno convulso e frenetico...
Solitudine e isolamento in adolescenza, come aiutare i giovani La solitudine è per chiunque una compagnia difficile e faticosa, ma l’isolamento lo è ancora di più perché tra l’una e l’altro c’è la dimensione dell’esclusione e il sentimento pesante della perdita di contatto con il mondo
Il tempo della solitudine in adolescenza In questo periodo è in aumento la solitudine, come condizione di smarrimento e di sconfitta. Alcuni la ritengono la nuova pandemia visto il pericolo che si propaghi a dismisura nell’intera popolazione
Dimenticare un bambino in auto. Perché? Ti sconvolge non poco la notizia di un bambino dimenticato in auto da un genitore, come è accaduto di recente a Catania
Adolescenti bloccati e genitori distanti Non è una novità che la crescita sia diventata più complessa e difficile in questo tempo di sospensione.
L’egoismo è un termine che contiene la parola “ego” dove l’etimologia rimarca la centratura esclusiva dell’individuo su se stesso. L’Io si mostra grande, spropositato, a volte ingombrante e ipertrofico al punto tale da non lasciare alcuno spazio agli altri
Quando si parla di indifferenza, come è accaduto a proposito di recenti fatti di bullismo tra i ragazzi, si mette l’accento sulla distanza affettiva ed emozionale che è carenza empatica e spesso scarsa o nulla partecipazione al destino degli altri
Ho già detto dell’indifferenza parlando di adolescenti. Ma la parola “indifferenza” non appartiene solo alla condizione giovanile, è un modo di essere di tutti
La Pasqua ha mille valenze religiose e laiche, che in questo momento di grandi incertezze ci servono. Quelle squisitamente psicologiche rimandano alle parole “fede” e “fiducia”
I violenti fatti verificatisi alla fermata dell’autobus a Tormini richiedono una profonda riflessione. Una ce la offre il prof. Giuseppe Maiolo
Le radici di questo comportamento stanno nell’incapacità relazionale e nella difficoltà di quei maschi che non riescono a gestire un rapporto affettivo
Il selfie sembra diventato una “mania”, intesa non come disturbo mentale ma come comportamento comune, di tendenza
Nel terzo millennio il sesso, non piĂą tabĂą, sembra essere esperienza carica di ansia da prestazione e non per mancanza di educazione sessuale
L’ultimo Report di Save the Children “Le ragazze stanno bene?” diffuso proprio nel giorno di San Valentino, ci invita a riflettere sulle relazioni amorose dei giovani e sul come vivono la sessualità al tempo dei social
La giornata mondiale per la sicurezza in Rete è un’occasione di riflessione per la diffusione della cultura della cyber sicurezza, della consapevolezza e sull’uso sicuro del digitale
Giuseppe (Pino) Maiolo, Psicologo, psicoterapeuta e piscoanalista. É docente di Psicologia delle età della vita all’Università degli Studi di Trento e specialista in clinica dell’adolescente. Editorialista di diverse testate tra cui Il Giornale di Brescia e Alto Adige, collabora con Psicologia e Scuola, Giornale italiano di psicologia dell’educazione e pedagogia sperimentale. È formatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. |
di Filippo Vanzani [Salň]
ID36242 - 25/09/2013 09:07:45 - (Aldo Vaglia) -
Fare il genitore non e' un mestiere; il piu' delle volte e' un caso. Fare l'educatore, l'insegnante, il prete e' invece una scelta. Nel fare il genitore ci sono percio' tutti i problemi e le difficolta' che incontrano gli autodidatti. A volte riescono meglio degli scolarizzati, ma non sempre. Troppe percio' le attese e le colpe che si addossano alle famiglie, ma anche troppi i ruoli che ad esse si attribuiscono. E piu' di tutti la loro invadenza in campo educativo. Scuole dove i genitori e le loro associazioni decidono la didattica sono la distorsione di chi crede che la democrazia possa sostituire la professionalita'. Il 'teniamo famiglia' e' la prima delle gravi carenze che il nostro sistema politico ed educativo coltiva. Da qui discendono le piu' grosse ingiustizie e disuguaglianze della nostra societa'.