Il pericolo di crolli investe l'intera area su cui sorge la Rocca d'Anfo, anche la parte a lago ed il parcheggio che affianca la Provinciale. Nessuno puň entrare. La 237 del Caffaro invece č percorribile con tranquillitŕ
Non si può aprire la rocca in queste condizioni. se dovesse cadere un altro masso e questa volta ferire qualcuno chi risponde? Lei egregio Ernesto?
e se cade nella strada'''''????CHI RISPONDE???
Riaprire la rocca non è di certo sufficiente per il rilancio della valle. è un inizio ma bisogna investire per creare qualcosa di più di un percorso turistico: alloggi, ferrate, spiegge atrezzate, etc insomma qualcosa di più di una struttura da ammirare passandoci accanto
Ma voi non siete stufi delle "sfilate" dei politici che si fanno vedere per dire banalità e poi... nulla???? Il nostro povero territorio, ma a dire il vero non solo il nostro, è sempre più abbandonato a se stesso, manca la prevenzione (vedi il tubo assassino del torrente Re), le strutture sono precarire, ognuno fa un pò quel che vuole. La soluzione?? Più che padroni in casa nostra dovremmo essere attenti alla casa nostra e farci intendere al fine di farci rispettare come cittadini.
Saro' banale ma finche' le cose non le possiamo decidere noi sara' sempre peggio, finche' ogni sciocchezza deve essere passata al vaglio di decine di perfetti sconosciuti pronti a riempirsi la bocca di promesse e ben lontani dall'impegno verbalmente profuso non cambiera' mai niente, come gia' ampiamente esposto resto del parere che anche i nostri politici locali con funzioni a livello anche regionale dovrebbero essere molto piu' incisivi minacciando e boicottando varie sedute regionali al fine di smuovere questa stagnazione che rasenta l'immobilita',resto del parere che chiudere le province, cordone ombelicale con la regione-stato cosa tanto amata dalle sinistre sia un errore madornale che oltretutto non porta nessun giovamento ai bilanci (tanto che Letta ha gia' promesso che comunque nessuno verra' licenziato) ma al contrario dovrebbero esserne rafforzati i poteri sia decisionali sia finanziari, a Roma la Rocca d'Anfo non sanno nemmeno dove sia.
appunto, a roma non sanno:in regione abbiami i ruspanti padani lombardi bresciani!!!!!!!!
ha ragione sorech, non sono le province che vanno eliminate, ma le regioni e le inutili comunità montane, enti che producono solo sovrapposizioni di burocrazia e ruberie in grande stile. per il resto finchè non trovano come far la grande abbuffata sia la rocca che la strada dubito andranno avanti.
Preghiamo tutti che non si stacchi mai qualcosa da lassu' e che non finsca mai sulla sp 237....magari nell'ora di punta...prevedo molte teste sul ceppo....certo e' che e' ridicolo e terrificante allo stesso momento....siamo proprio messi bene....
Ma se la popolazione continua a votare gli stessi vuol dire che va bene quello che hanno. Per cui non è colpa della politica ma di chi vota questi politici che in regione lombardia governano da più di 20 anni (vedere la Beccalossi). Per lanciare il turismo non bastano Rocca e lago pulito ma bisogna gestire l'accoglienza modello trentino o emiglia romagna se no non si va da nessuno parte. Ma siamo sicuri che i laghè vogliono questo? A me non sembra proprio.
Non certo per piaggeria, ma devo complimentarmi con il direttore per un articolo coraggioso che rispecchia la realtà del come siamo, ahimè, governati. Mi ero sinceramente stufato di leggere sulla carta stampata locale i soliti peana apologetici sulle rivendicazioni dei vari comitati pro lago. Qualche lettore del blog, se ben ricordo, già in passato aveva messo in evidenza questa contrapposizione di intenti da parte della Provincia che da parte del Comune di Anfo. E' vero che la sicurezza è un problema che va risolto attingendo a tutte le risorse possibili e immaginabili. Se non sbaglio era disponibile un finanziamento regionale di un milione di euro da destinare alla Rocca nell'ambito dell'accordo di valorizzazione del lago d'Idro. Sono stati persi anni a cincischiare e ci ritroviamo con un pugno di mosche. Il risultato? Rocca chiusa da tre anni e lavoro dell'equipe di Sergio Rizzardi andato in fumo.
Lago, Rocca e viabilità Quarantanove milioni di euro. Serviranno per dotare la Valvestino di una via veloce verso il Trentino, a migliorare la viabilità nei Comuni di Bagolino e di Idro, per stabilire una nuova tappa nel recupero della Rocca d’Anfo e per la questione dei livelli
Sassi intelligenti Perché la Rocca č chiusa, sopra e sotto la Provinciale, invece la 237 del Caffaro no?. E’ la domanda dell’estate, in riva all’Eridio.
Per valorizzare il Lago e la Rocca d'Anfo
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L'associazione che si occupa di tenere pulita e di promuovere e valorizzare la Rocca d'Anfo, ma anche del suo Museo, è alla ricerca di nuove leve
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ID33994 - 12/07/2013 08:10:33 - (Ernesto) -
e allora perche'la beccalossi e il sindaco con la comunita'montana non se ne fregano del demanio e la riaprono???o nessuno vuole responsabilita'???PADRONI A CASA NOSTRA............?????