Ludovico Einaudi incanta il Vittoriale

È necessaria una premessa: ero prevenuto e scettico nei confronti di Ludovico Einaudi, ma non avevo avuto ancora modo di assistere dal vivo ad un suo concerto. Ieri sera si è presentata l'occasione, più precisamente nell'ambito del Festival Tener-a-Mente, che da alcuni anni rende l'Anfiteatro del Vittoriale il centro della musica e dello spettacolo gardesano.
Dobbiamo essere onesti fino in fondo: generalmente si va in cerca di conferme e non di smentite alle proprie tesi, e invece è stata una bellissima sorpresa ed una piacevole smentita nei confronti del mio scetticismo.

Quando Ludovico Einaudi si è seduto al piano, accompagnato dalla sua giovane orchestra, ha riempito l'atmosfera di note e poesia, trascinando il pubblico che gremiva l'anfiteatro in una dimensione sognante e senza tempo.
Non mi addentro in recensioni tecniche della performance, sia perché non ne sono in grado sia perché non credo abbia troppo significato in questo caso. Quello che conta è stata la capacità e la delicatezza con cui Einaudi ha accarezzato gli spettatori, quasi in punta di piedi all'inizio, chiedendo il permesso, per poi, con sempre maggior forza e vigore far vibrare alcune corde che raramente vengono toccate.
Poche parole, anzi nessuna, se non per presentare l'orchestra, ma tantissimo cuore.

Difficile inquadrare in schemi precisi la sua musica, che sembra partire da un'impostazione classica per poi attingere all'elettronica e alla sperimentazione. Il risultato finale è un coinvolgimento totale dello spettatore. Due ore di concerto sospesi tra il cielo stellato e la delicatezza di quegli arrangiamenti hanno incantato ed entusiasmato il numerosissimo pubblico che anche ieri sera è accorso numeroso a Gardone Riviera.

Ora si attende Elio e Le Storie Tese sabato 13 luglio e Ale & Franz ed Enrico Ruggeri domenica 14 per un progetto inedito.
Generalmente i complimenti si fanno alla fine, ma visto l'ottimo inizio mi permetto di sbilanciarmi, in modo che serva anche da “in bocca lupo”. Complimenti che vanno a tutta la macchina organizzative del Festival capitanato da Viola Costa e a Enrica Delbarba per quanto riguarda l'ufficio stampa. Avanti così!
Una pecca però c'è...si tratta del gigantesco cavallo blu di dubbio gusto a lato palco… ma si sa… a caval donato... Scherzi a parte, se sarà un'estate che ricorderemo piena di emozioni è un po' anche merito loro.

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