14 Aprile 2013, 07.59
Valsabbia Val del Chiese
ViabilitĂ 

Brescia chiama, Trento non risponde

di Ubaldo Vallini

L'ultima occasione di incontro fra i due presidenti di Provincia c'č stata all'indomani della frana alla Rocca d'Anfo, ma č saltata anche quella.

 
«A partire dal 2011, il sottoscritto, in qualità di Presidente della Provincia di Brescia, ha effettuato una serie di incontri e riunioni con la Provincia Autonoma di Trento, per siglare un Accordo di Programma per la realizzazione del 1° lotto della variante alla S.P. BS 237 tra Vestone e Idro, al fine di poter appaltare i lavori entro il 2013, atto conclusivo di una serie di confronti tecnici avviati negli anni precedenti... Mi auguro che questa missiva serva a sensibilizzare il Presidente Pacher sull’importanza dell’intervento, fondamentale e non più procrastinabile per i territori di entrambe le Province».
 
Brescia chiama... ma Trento non risponde.
Dura presa di posizione quella del presidente della Provincia Daniele Molgora, che in merito all'annosa questione della strada della Valle Sabbia protesta nero su bianco con una lettera aperta indirizzata ai giornali (le nuore) perché suocera intenda (gli amministratori trentini).
 
Prima però facciamo un passo indietro.
La Variante in questione, dopo l'ultimo interessamento Anas costato decenni di acceso confronto con gli amministratori valsabbini, sembrava potesse proseguire dopo Ponte Re di Barghe grazie anche all'interessamento della Provincia Autonoma di Trento, che aveva messo sul tavolo la disponibilitĂ  a finanziare per metĂ  la prosecuzione dell'opera.
 
La prima apertura in tal senso era stata manifestata dal presidente Dellai nel 2004: «Siamo disposti a metterci 40 milioni di euro - aveva detto in occasione di un'incontro pubblico avvenuto a Sabbio Chiese -. Quella strada serve anche a noi».
 
Di quel proposito però non se n'è fatto ancora nulla.
Per alcuni anni - noi l'abbiamo scritto piĂą volte -, anche a causa di una certa inerzia da parte lombarda e bresciana nel mettere a punto il progetto definitivo dell'opera, che per questo motivo ha mancato la "finestra" rappresentata dai finanziamenti attivati dall'allora ministro Di Pietro.
 
Da qualche tempo però la Provincia di Brescia si è messa di buona lena.
A partire dal luglio 2011 da Palazzo Broletto è stato contattato più volte il presidente Dellai stabilendo l'obiettivo comune di giungere ad un accordo di programma e ad appaltare i lavori entro il 2013.
 
«Alla base di questo Accordo vi era la condizione di ottenere il cofinanziamento di almeno il 50% dell’opera relativa al lotto Vestone/Idro da parte di Regione Lombardia» precisa Molgora nella sua missiva.
Così è successo: Molgora e con lui l'Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia Mariateresa Vivaldini, erano riusciti a fare in modo che l'allora Assessore alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo dichiarasse la sua disponibilità al cofinanziamento formalizzando un'apposita scheda del Bilancio di Previsione.
 
Il 10 agosto del 2012 la Provincia di Brescia ha inviato a Trento uno schema di Accordo di Programma e da allora non se n'è più fatto nulla: «La Provincia di Brescia si impegnava a progettare, appaltare e realizzare l’intervento e la Provincia Autonoma di Trento a cofinanziare la restante quota del 50% delle opere del I° lotto della variante, nonché quelle dello svincolo realizzato dalla Provincia di Brescia in località Sant’Antonio di Anfo, per un importo stimato complessivo di € 28.575.000,00, importo erogabile dalla Provincia Autonoma di Trento per tranche nel periodo 2013 – 2016 - afferma Molgora -. Nonostante l’importanza fondamentale dell’opera per i nostri territori, l’acquisizione del pieno mandato da Regione Lombardia, l’impegno della nostra Provincia alla progettazione e realizzazione dell’intervento e i numerosi solleciti, non ho ancora ricevuto alcuna risposta da parte della Provincia Autonoma di Trento. Ritengo in tutta franchezza che il tempo trascorso sia più che sufficiente a consentire alla Provincia Autonoma di valutare le questioni anche di ordine economico sottese all’intervento. Non riesco peraltro a spiegarmi il perché di un silenzio tanto assordante».

 


Commenti:
ID31004 - 14/04/2013 10:03:58 - (Capitan Harlock) - ....solite storie...

....il comunistello trentino boicotta.....cambia tessera e vedi come si fionda.Soliti giochi idioti di una classe politica indecente.....giochi sulle spalle della gente.

ID31005 - 14/04/2013 10:14:02 - (el capelĂ ) - come era prevedibile

ogni speranza è persa!! hanno aspettato anni e adesso tutti i treni sono andati

ID31007 - 14/04/2013 12:59:57 - (roberto74) - perchè stupirsi....

Dellai era quello che poteva sbloccare il tutto ma da un anno la sua testa era a Roma (dove poi è arrivato) a sostenere Monti. Pacher invece, prima di ingranare, se la prende comoda, tanto a lui le colonne che si formano su quella strada non interessano e quindi va con calma...e dire che, con tutte le aziende edili che sono ferme senza lavoro, si potrebbe costruire ed aprire quel tratto in pochissimo tempo. Basta chiedere e convocare tutte le ditte che hanno cassa integrazione e macchine libere, si assegna ad ognuna un tratto da preparare et voilà....ah già...pura utopia....

ID31010 - 14/04/2013 17:30:46 - (PETER72) - Altri Tempi...

Tutti sembrano dimenticarsi, in primis il signor Molgora, che Vestone e Idro non sono in territorio Trentino. Quando i trentini promettevano il finanziamento erano anni in cui pascolavano le vacche grasse; ora l'economia quella che , il flusso turistico si notevolmente ridotto rispetto a quegli anni e cos le entrate per le attivit trentine e di conseguenza anche i soldi in cassa... Invece di domandare i soldi a chi non risponde perch probabilmente non pi interessato sarebbe meglio pensare a come trovarli eliminando qualche spreco... magari le Province di cui tanto si parlato, ma nulla si fatto!

ID31011 - 14/04/2013 17:34:44 - (PETER72) - Altri Tempi... senza accenti :-)

Tutti sembrano dimenticarsi, in primis il signor Molgora, che Vestone e Idro non sono in territorio Trentino. Quando i trentini promettevano il finanziamento erano anni in cui pascolavano le vacche grasse; ora l'economia e' quella che e', il flusso turistico si e' notevolmente ridotto rispetto a quegli anni e cosi' le entrate per le attivita' trentine e di conseguenza anche i soldi in cassa... Invece di domandare i soldi a chi non risponde perch probabilmente non e' piu' interessato sarebbe meglio pensare a come trovarli eliminando qualche spreco... magari le Province di cui tanto si e' parlato, ma nulla si e' fatto!

ID31012 - 14/04/2013 18:14:54 - (Denis66) - ?????

Però il collegamento Pinzolo M. Di Campiglio l hanno fatto lo stesso e sicuramente non con i soldi trentini .....Dovevano chiuderà e aspettare i soldi prima di riaprire la strada ad Anfo.... chi se ne frega dei Trentini stramantenuti e sbaiscioni e hanno pure avuto il coraggio di venire a SCOMARARE!!!!

ID31015 - 14/04/2013 21:24:39 - (Giacomino) - Tutto questo

era ampiamente prevedibile. S mai si piangerà saranno lacrime di coccodrillo.

ID31016 - 14/04/2013 21:56:16 - (paolob) - ,,,

peter, se i trentini erano interessati a cofinanziare l'opera perch conviene anche a loro avere una strada migliore che colleghi la pianura alle loro valli.

ID31018 - 15/04/2013 08:05:33 - (bob63) -

Il problema e' che a Milano le nostre strade non sanno nianche dove sono, come del resto tutti i problemi della Valle sabbia, caro Peter piu' che chiudere le Province perche' non chiudiamo le Regioni, considerando che sono nate dopo, a Milano i soldi li spendono li',Malpensa 2000, interporto, il recupero dei navigli, la fiera di Rho', l'Expo, la Brebemi, la Pedemontana, la nuova linea della metropolitana in direzione Monza, la costruzione della nuova sede del Pirellone per i suoi 5.200 dipendenti, non penserai che abbiano i soldi per noi, il bacino elettorale e' ininfluente, senza contare l'iter che accompagna queste opere che si mangia meta' dei fondi. Questo e' il motivo per qui non sono d'accordo di chiudere le Province, magari ridimensionarle, come del resto tutto l'apparato amministrativo, partendo da Roma che di politica ci vive alla grande.

ID31019 - 15/04/2013 08:35:19 - (fabri56) - fabri56 (Desolante

E'desolante vedere come la Regione Lombardia con le tasseche versa nel calderone Italiano non riesca a riavere i fondi per costruire 10 o 15 km di strada di vitale importanza.Mentre i comunistelli trentini si sbizzarriscono con i ns soldi in invetimenti a dir poco fantasionsi.VERGOGNA

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