17 Marzo 2013, 08.31
Garda
Acquapubblica

«L'acquedotto lo gestiamo noi»

di red.

Con un voto in Consiglio espresso a maggioranza Toscolano Maderno decide di uscire dal Consorzio Garda Uno che cura la gestione dell'acquedotto dal 2007

 
Dalle promesse ai fatti.
Dando seguito ad un proposito manifestato da tempo dal sindaco Roberto Righettini, venerdì pomeriggio il Consiglio comunale ha dato il via all’iter per revocare l’affidamento del Servizio idrico integrato alla società Garda Uno, che gestisce la rete toscomadernese di distribuzione dell’acqua dal 2007.
 
«L’acquedotto lo abbiamo gestito bene per anni - dice Righettini - e siamo intenzionati a riprenderlo in carico».
La decisione era nell’aria dall’estate scorsa, quando la Giunta, a seguito di alcuni disservizi nell’erogazione idrica registrati nella zona di Maclino, aveva deliberato di «autorizzare il sindaco a formulare esposto alla Procura della Repubblica di Brescia affinché valuti se sussistano fattispecie di natura penale a carico di Garda Uno, quale ente gestore dell’acquedotto di Toscolano Maderno».
 
Un braccio di ferro che può sembrare paradossale se si pensa che il Comune è socio di Garda Uno con una quota del 6,64%.
«Questa decisione - spiega Righettini - vuole essere in primo luogo una presa di posizione nei confronti dell’ex Aato. Se la gestione della rete da parte di Garda Uno non è all’altezza, è perché l’Ufficio d’ambito di Brescia, cui fanno capo i servizi pubblici integrati, non ha fatto il suo dovere fino in fondo. Mi riferisco ai 29 milioni di euro che ha in cassa, bloccati da anni quando invece potrebbero essere manna dal cielo per i Comuni, vista la sofferenza economica degli enti locali».
 
Righettini ricorda inoltre che dal 2007 ad oggi la bolletta idrica è triplicata.
 
Perplesse le opposizioni.
«I disservizi - ha detto Andrea Andreoli del Pd - sono evidenti, soprattutto d’estate, e si traducono in mancanza d’acqua per le rotture di tubi in tutto il territorio comunale. Inoltre le manutenzioni non sono tempestive e risolutive. Ma prima di prendere una decisione vorremmo che l’Amministrazione si facesse carico di predisporre un progetto serio, valutando lo stato dell’impianto e quantificando i costi di aggiornamento delle strutture, per valutare la compatibilità dell’operazione con i nostri bilanci e con eventuali ulteriori indebitamenti».
 
Invoca prudenza anche l’altro schieramento di minoranza, «Vivi il cambiamento»: «Prima di revocare l’affidamento del servizio a Garda Uno - sostiene Delia Castellini -sarebbe opportuno stilare un piano finanziario per valutare se l’operazione è conveniente».
 
Alla fine, l’avvio della procedura di revoca è passata con i voti della maggioranza.
Ricordiamo che anche il Comune di Limone ha deciso di riprendersi in carico la gestione dell’acquedotto.
 
Simone Bottura dal Giornale di Brescia

 


Commenti:
ID30189 - 17/03/2013 10:14:56 - (Lav) - Ottimo e spero che gli altri comuni lo seguano

Da quando è entrata l'AATO ,non solo le bellette sono triplicate ma ci hanno reso imbevibile l'acqua del rubinetto. Buttano dentro ettolitri di Cloro che si puo fare la doccia senza sapone.Quindi bene Toscolano Maderno, l'acqua è un bene di tutti non un affare di pochi!

ID30190 - 17/03/2013 10:18:20 - (Capitano) - Esempio da copiare.

Basta guadagni a società private che promettono gestione e poi invece guardano al tornaconto senza inevstire. Secondo me, con la gestione diretta i comuni hanno solo da guadagnare.

ID30193 - 17/03/2013 12:20:51 - (genpep) -

speriamo sia di esempio per tutti. basta società private a sfondo politico che mangiano a spalle dei cittadini.

ID30194 - 17/03/2013 12:25:42 - (demorenis) - Curioso...

che il comune di San Felice d.B. (a quanto ne sappia) non sia ancora uscito dal consorzio dopo quello che è successo nel giugno 2009...

ID30208 - 17/03/2013 20:10:46 - (satrapo) - A2A

Non illudiamoci noi valsabbini con la A2A non andiamo molto meglio anche con il prezzo

ID30209 - 17/03/2013 22:51:02 - (genpep) - per satrapo

difatti intendevo proprio se non era il caso per noi valsabbini di prendere esempio, perchè anche per noi le bollette sono più che raddoppiate

ID30234 - 18/03/2013 14:20:57 - (Lib) - Bravi bravi

Teniamo indietro e vedrete i costi invece di diminuire si moltiplicheranno fuori misura visto che i comuni non hanno più la forza di sopravvivere ora gli volete girare un altra patata bollente .... Prima di sentenziare ci si dovrebbe informare .... Io preferisco stare con. A2A ..... Devono restare più vicini al territorio e non gestirlo da Milano .... X il resto va bene così

ID30253 - 18/03/2013 19:02:08 - (genpep) -

Lib forse non sai che ora i comuni non solo non hanno più i proventi delle bollette, ma le devono pagare per gli edifici pubblici. quanto ad A2A, fose è meglio lasciar perdere...

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