06 Marzo 2013, 14.00
Politica

Grillo parlante o comandante?

di Leretico

Nessuno si aspettava l'ampiezza della vittoria del Movimento 5 stelle. Soprattutto Bersani. Forse neppure Grillo, che si ritrova a dover cambiare strategia

 
Nessuno si aspettava l'ampiezza della vittoria del Movimento 5 stelle. Soprattutto Bersani, ma anche il suo collega di partito Fassino che qualche anno fa aveva invitato il comico genovese a fondare un partito, se ne avesse avuto la forza. Bene, Grillo ha trovato il modo di rispondere a Fassino non solo fondando un partito ma portandolo addirittura al successo. E pensare che a Grillo hanno negato anche la tessera del PD nel 2009. Insomma con lui il PD non ne ha azzeccata una.
 
Adesso i vincitori "mutilati" delle elezioni 2013 si stanno mangiando le unghie per non essere andati immediatamente al voto dopo le dimissioni del governo Berlusconi. In quei frangenti i dirigenti PD non ebbero il coraggio di fare una scelta difficile che li costringeva a possibili mosse impopolari. E la mancanza di coraggio li ha puniti negandogli oggi la vittoria completa.

Non solo non hanno vinto, ma hanno permesso a Berlusconi di riorganizzare le forze e di riguadagnare molto del terreno perduto.
Non credo proprio che Bersani vincerà il primo premio come migliore stratega politico della seconda repubblica, e forse neanche il secondo e il terzo.
In questo scenario il Grillo "parlante", dopo aver fondato il movimento che tutti conosciamo, e che i tedeschi impareranno a conoscere prestissimo, cavalcando l'onda della crisi e della arroganza della "casta", ha assestato un colpo micidiale alla politica di mestiere. Il suo movimento, dopo la vittoria in Sicilia, ha dimostrato di rappresentare tutto il malcontento e l'indignazione del paese verso la commedia dei politicanti incuranti della sofferenza delle famiglie, delle imprese e dei cittadini italiani.
 
Ora che ha raggiunto un risultato ragguardevole cominciano però i problemi.
La gente ha dato la possibilità al "clown" italico di entrare nella stanza dei bottoni, cosa a cui non era certo preparato.
Grillo pensava ad un massimo del 15-20% di voti che gli avrebbero permesso di stare all'opposizione in attesa del completo disfacimento della "casta" che finora ha sempre lavorato per lui. Sfortunatamente il successo è arrivato troppo presto. Che fare? Prima di tutto difendersi. E poi? Poi si vedrà, la strategia non si può cambiare in cinque minuti.
 
Anche per Bersani la strategia non si può cambiare in pochi minuti e nemmeno in pochi giorni. Alle primarie hanno vinto i conservatori e adesso chi glielo va a dire a Renzi che forse la sua linea, perdente nel PD, sarebbe stata vincente nel paese? Insomma insieme al giaguaro fra poco a Bersani toccherà smacchiare anche l'argenteria di casa per festeggiare il suo ritorno alle consolanti mura domestiche, visto che nel PD non sembra tirare per lui una buona aria dopo l'ultima vittoria-sconfitta.
 
Grillo si è convinto che l'unica via per salvare il movimento dal suo troppo grande successo è quello di prenderne personalmente il comando prima possibile.
Negare ogni possibile collaborazione con il vecchio mondo della politica è il modo per prendere tempo proprio per realizzare questa trasformazione.
Ma per prendere il comando ed esercitarlo bisogna creare una struttura gerarchica che mal si confà alla liquidità attuale del movimento e soprattutto può provocare dei danni notevoli alla sua compattezza interna, perché creare una gerarchia significa fare delle scelte foriere, in questa fase, di possibili scissioni, abbandoni o cambi di casacca.
 
Si capisce benissimo allora perché la prima cosa che Grillo vorrebbe cambiare è la Costituzione all'articolo 67 dove recita che gli eletti non hanno vincolo di mandato, cioè che gli eletti, una volta entrati nel palazzo del potere, sono liberi in qualsiasi momento di cambiare idea e votarsi ad altri programmi o ad altri partiti. Vorrebbe bloccare le vie di fuga  ai suoi grillini per mantenere l'unità prima di diventare il comandante in capo.
Grillo non avrebbe quindi il pieno controllo della situazione e teme che possa avvenire uno sfaldamento interno prima ancora di cominciare a muoversi. Insomma il Movimento 5 Stelle potrebbe morire molto in fretta, colpito a morte dalla stessa dinamicità che ne ha determinato la vittoria.
 
Un altro elemento, forse il più determinante per il futuro del M5S, è l'eterogeneità ideologica dei suoi componenti, uniti da delusione, mancanza di speranza per il futuro, indignazione, ma separati nei valori fondamentali in cui credono.
Quando si dovranno fare delle scelte importanti, in cui saranno chiamati in causa i valori più profondi, potrebbero trovarsi drammaticamente divisi e discordanti tra loro.
Cosa in cui ovviamente sperano gli avversari.
 
Questi ultimi, però, farebbero meglio a metabolizzare cosa il popolo italiano ha voluto esprimere con l'ultimo voto. E sarebbe meglio che la stessa valutazione la facessero anche i politici di quelle zone dove il M5S è arrivato terzo, come nelle province lombarde tra cui la provincia di Brescia. Perché, se non prendono il coraggio a due mani e non cambiano in profondità le logiche della gestione del potere e soprattutto delle finanze locali, alle prossime elezioni, non troppo lontane sembra, il movimento di Grillo potrebbe arrivare senza troppa sorpresa al primo posto.
 


Commenti:
ID29306 - 06/03/2013 14:19:15 - (sonia.c) - che dire?

chapeau all'eretico. si può e si deve ,analizzare ,discutere e anche criticare , come riesce bene a lei( ci mancherebbe!) ma le "scempiaggini" sui giornali contro i grillini ,sono veramente sconcertanti! al popolo italiota sembra che gli manchi la becera ostentazione della ricchezza dei nostri politici, lo strafottente sperpero dei soldi pubblici....ma come? i grillini non vanno alla" buvette"?non usano l'auto blu? che miseri...!!! tò! si riuniscono e discutono civilmente seza insultarsi o tirarsi le fette di mortadella??nooooo non mi piace! non mi diverto...che noia...vuoi vedere che , con il loro "buon esempio",i grillini,oltre che far vergognare i disonorevoli, fanno vergognare anche il cittadino che gli assomiglia e che per questo li sfotte?

ID29308 - 06/03/2013 14:34:48 - (Dru) - dalla -Fenomenologia dello Spirito- dello Hegel

“Del resto non è difficile a vedersi come la nostra sia un’età di gestazione e di trapasso a una nuova era; lo spirito ha rotto i ponti col mondo del suo esserci e rappresentare, durato fino ad oggi; esso sta per calare tutto ciò nel passato e versa in un travagliato periodo di trasformazione. Invero lo spirito non si trova mai in condizione di quiete, preso com’è in un movimento sempre progressivo. Ma a quel modo che nella creatura, dopo lungo placido nutrimento, il primo respiro, – in un salto qualitativo, – interrompe quel lento processo di solo accrescimento quantitativo, e il bambino è nato; così, lo spirito che si forma matura lento e placido verso la sua nuova figura e dissolve brano a brano l’edificio del suo mondo precedente; lo sgretolamento che sta cominciando è avvertibile solo per sintomi sporadici: la fatuità e la noia che invadono ciò che ancor sussiste,

ID29309 - 06/03/2013 14:35:24 - (Dru) -

l’indeterminato presentimento di un ignoto, sono segni forieri di un qualche cosa di diverso che è in marcia. Questo lento sbocconcellarsi che non alterava il profilo dell’intiero, viene interrotto dall’apparizione che, come un lampo, d’un colpo, mette innanzi la piena struttura del nuovo mondo”.

ID29310 - 06/03/2013 14:45:17 - (Denis66) - Daccordo...

Verissimo se a breve,speriamo di no,dovessimo rivotare arriverebbe al 40/45%.......Giusto cambiare art.67...se uno viene votato lo 'è per il partito che rappresenta,se poi cambia idea ,via a casa sino alle prossime elezioni.....troppi topi di fogna hanno cambiato casacca una volta seduti sul WATER...Be se Grillo non fosse pronto a governare...avrebbe preso per il CULO piu' che altro chi l'ha votato...o no!!

ID29311 - 06/03/2013 15:16:15 - (Dru) - ...a proposito, caro amico mio

io mi aspettavo proprio questo risultato e scommisi con miei colleghi di lavoro che il movimento5stelle sarebbe stato primo partito in Italia. D'altronde, se si è solo un poco empirici(realtà) e non fattucchieri(sondaggi) invece di affidarsi a maghi e agli stregoni del solito esercito di professorucoli e professionisti della mistificazione televisiva e carta stampata bastava guardare al risultato della Sicilia, non credi ?

ID29312 - 06/03/2013 20:08:09 - (ric) -

grillo sbraitante.non parlante......adesso faccia vedere quel che sa fare.......ma fara' presto a dimosrrarlo.rimandera' al voto e.....avanti soldi........daltrond mal che es vol nol dol........

ID29321 - 06/03/2013 22:02:48 - (genpep) -

come spesso mi accade sono d'accordo con sonia.c nei complimenti a Leretico sulla sua bella analisi, mentre non capisco per cosa si arrabbia ric, con il successo avuto dalla lega, prima si rivota meglio è. Quanto al M5S ric dovrà ammettere che peggio del governo pdl-lega non riusciranno a fare. e sicuramente ruberanno meno.

ID29323 - 07/03/2013 07:09:53 - (fp300958) - il M5S ha ottenuto i voti.. ora che fa ?

... il 25% degli elettori ha votato M5S... per protesta ? ... per voglia di cambiamento ? ... bene !! Ora questi elettori "penso" si aspettino .... una presa di posizione da parte dei delegati votati.Oggi, dopo un mese dal voto mi sembra che il M5S non abbia compreso il mandato dei suoi elettori.Purtroppo dalle elezioni sono scaturite "tre grandi minoranze" e per governare "almeno due" si devono coalizzare....... pertanto il M5S non puo' sempre dire "NO" a priori. Avendo ricevuto tanti consensi ha il "dovere" di essere propositivo.... altrimenti tra non molto sara' una delle tante "chimere" transitate nello scenario politico italiano.

ID29324 - 07/03/2013 07:39:05 - (Dru) - intanto

in Sicilia hanno soppresso le province si sono messi un tetto per gli stipendi e hanno istituito con questi soldi un fondo per le piccole e medie imprese, se le pare poco ???

ID29335 - 07/03/2013 08:33:57 - (Giacomino) - Sono del parere

che quello che si sta facendo in Sicilia sia proprio quello che bisognerebbe fare sul resto del paese, senza perdere altro tempo.

ID29404 - 07/03/2013 20:23:09 - (ric) -

giusto.intanto......poi.....con quei soldi pagano le spese processuali ai no tav che spaccano la testa ai poliziotti.......quali provincie hanno soppresso finora? per ora la promessa di non fare l'inceneritore a parma ha portato alla sua accensione......questo e' certo!!!!!!!

ID29413 - 07/03/2013 22:07:12 - (Capitano) - Caro ric

se accendono l'inceneritore a Parma non ci perde solo Parma.. Purtroppo ci perdiamo tutti.. A meno di non essere dalla parte di chi a quel tavolo ci mangia..

ID29425 - 08/03/2013 07:45:57 - (Dru) - a Capitano

pensare che dopo aver fatto il suo corso la giustizia abbia fatto essa stessa un errore, cioè, dal pensare che la giustizia con la sentenza a favore dell'inceneritore consegua che tutti noi ci abbiamo smenato deriva tutto il mio dire sul fatto che questo non è un mondo per la giustizia. Mi rilegga 5 o 6 volte e poi ci rifletta sopra. Premesso che lei sappia che è la giustizia che dà ragione all'inceneritore.

ID29428 - 08/03/2013 10:00:04 - (Capitano) - Caro Dru

non conosco tutto il suo dire (e il suo non dire) sulla giustizia...o dovrei dedurre? Ok faccio una deduzione, ma sulla base delle sue premesse capisco solo che lei non è a favore degli inceneritori (ha tutta la mia stima e il mio rispetto per questo..). Per quel che riguarda la giustizia in senso assoluto la mia opinione è che segua leggi e processi darwiniani.. Io non aggiungerò altro a questo argomento. Ma attendo la Sua deduzione.. La rileggerò con piacere.

ID29431 - 08/03/2013 10:21:06 - (Dru) - noi tendiamo sempre a dedurre in conseguenza del nostro gusto

e questo, diceva Popper (ispirato in questo dalle letture di Kant), è un problema per la conoscenza del tutto, come per la conoscenza di un testo e sua semantica, sue significanze, che non dai gusti nostri dovrebbe essere celata.Da dove dedurrebbe che io sono contro gli inceneritori ? pensi che io volevo addirittura costruirne, pensi come è lontano dal vero nell'interpretare le mie poche parole, se quelle combaciano con la mia volontà. Ma fatta questa premessa, e è per questo che l'ho pregata di rileggermi 5 o 6 volte, perché ero certo che altrimenti mi avrebbe frainteso, io ho scritto intorno alla giustizia e non intorno all'inceneritore.

ID29435 - 08/03/2013 11:13:54 - (Capitano) - ottimo parto dal fondo

1. La giustizia dà ragione all'inceneritore.2. Non è un mondo per la giustizia.ErgoNo giustizia, no accensione inceneritoreErgoSe lei afferma che non è un mondo per la giustizia allora non vuole la giustizia a questo mondo e quindi siccome è la giustizia che dà ragione all'inceneritore non vuole neanche dar ragione dell'inceneritore a questo mondo... Dai che non li vuole neanche lei sti inceneritori!!!!! :-D Ho male interpretato? Se si.. Rilegga 5 o 6 volte quello che scrive prima di pubblicarlo altrimenti uno mal interpreta... le voglio bene :-D

ID29439 - 08/03/2013 11:49:09 - (Dru) - no, qui è il punto

io faccio un'analisi assolutamente esterna che prescinda dal farsene coinvolgere emotivamente, poiché la ragione è fredda se vuol ragionare, altrimenti è passione. Quando dico che questo non è il mondo per la Giustizia non è che dico che voglio che sia il mondo che non è per la Giustizia, solo constato che così è, magari pur dispiacendomene, non è che il piacere e il dispiacere di un giudizio per noi coincidano con la verità dei nostri giudizi. lei non deve interpretare deve concentrarsi sulle parole scritte, quelle hanno significato, non la sua interpretazione. So che è una cosa difficile, lo so perché più un testo è complesso e più si scivola nell'interpretarlo, mi capita spesso con i migliori filosofi, la rilettura aiuta, aiuta a correggere il proprio pensiero, e il sintonizzarlo sulla stazione giusta.

ID29440 - 08/03/2013 12:01:58 - (Dru) - La ragione e la passione

importantissimo è non farsi coinvolgere dalle proprie passioni nel ragionare se è la ragione che si vuol far prevalere, anche io vorrei un mondo giusto, ma la ragione è sommamente più potente della volontà, checché ne pensi Nietzche e la moderna filosofia. Ma è la volontà che domina Terra isolata perché lo dice Nietzche, proprio a scapito della ragione (episteme) che è ancora colei che sussiste da sé senza Credi e enza Fedi a volerla per sé. in questo ultimo testo Capitano c'è moltissima filosofia tra le righe e nel significato (semantica) del gruppo di parole che ho scritto. Epanfoterizein (oscillazione) tra passione e ragione, tra e dei loro significati, come il divenire che ho descritto nel bellissimo intervento di Aldo, un divenire che se nichilistico è impossibile.

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