Il Comitato che ha oerganizzato il presidio che da quasi tre mesi attivo "24h" alla Pieve di Idro, dice la sua in merito ad un'articolo apparso sul Gdb e da noi riportato su queste pagine
si organizzassero a valle del lago.. senza pianificazione a valle, i comuni rivieraschi rischiano di essere la vittima sacrificale in caso di piena..
Noi non possiamo creare grandi capacità di invaso nel lago, oltre che per un agricoltura che usa sempre meno terreni, solo perchè il fiume già con una pioggia normale ha dei problemi di esondazione. Questo perchè il lago che è già in salute precaria e non può sopportare grandi escursioni nella gestione ordinaria che impediscono il suo risanamento. Caoa prevista dopo le opere con il regolamento provvisorio del 2002. pertanto è sull'asta del fiume chiese che va costruita la SICUREZZA come abbiamo visto a gavardo in tempi recenti invece di trattenere a monte delle bombe d'acqua.La propria sicurezza non va costruita solo in casa d'altri...
quello di pensare a dei sistemi di protezione dei paesi dopo il lago. Infatti, quando il lago é pieno e non può più contenere altra acqua non c'é più niente che la può fermare. Opportune e pertinenti le osservazioni che precedono.
Il termine SICUREZZA non è mai stato tanto abusato, travisato e adibito a pretesto come in questa storia. Mettere in sicurezza una cosa significa mettere quella cosa in condizioni di non arrecare danno a persone e cose; e da questo concetto non può prescindere alcun progetto, anche se ciò costa qualche KWH in meno o qualche turista in meno o qualche Ton di mais in meno. Non credo sia possibile elaborare un piano di sicurezza del Chiese senza considerare il fiume in tutto il suo percorso dalla sorgente alla foce e la gestione di tutti i suoi bacini e questo mi pare complicato visto che c'è un ente (AIPO) competente solo da Ponte Caffaro in giù. L'idea poi di costringere la bassa valle a fare le barricate per non annegare solo perchè qualcuno tira su e giù i livello del lago come se fosse un paio di braghe di uno con la dissenteria mi sembra quantomeno strana, oltre che complessa e costosa.
Dato che la sicurezza è un concetto che si riferisce ad una condizione oggettiva (non soggettiva), non capisco come si possa andare avanti a discutere per anni. Gli abitanti a sud del lago rischiano? Si risponda prima a questa domanda. Se la risposta è sì, si facciano delle opere perché questo rischio sia ridotto o eliminato. Qui assistiamo quasi giornalmente alla illogica affermazione che chi vuole la sicurezza vuole il male del lago. Cosa falsa. Si vuole convincere la gente che le opere sono un imbroglio che nasconde gli interessi di chi vuole il lago come una vasca da bagno. Quindi la sicurezza sarebbe un pretesto. Mi ricordo dell'alluvione del 1981 e non c'è bisogno che la si provi un'altra volta. Quindi si ponga mano alla sicurezza con delle opere adeguate e, visto che si parla di vite umane, anche sovradimensionate se è necessario. Per fare questo bisogna slegare il concetto di sicurezza da
Magari basta fare dei bacini dove far confluire parte della piena che possano servire poi per l'irrigazione e bisogna smetterla di restringere il fiume come si è fatto fino ad ora e poi pretendere da altri la propria SICUREZZA.
Tenere il lago um metro e mezzo sotto la soglia massima come regola per avere più spazio di riempimento in caso di emergenza.
Realizzare una stazione meteo tecnologica e dedicata che ci permetta previsioni reali a breve per fare i rilasci di acqua per tempo senza esondare il fiume.
quello della regolazione del lago. Al primo si risponde con delle opere al secondo con una regola politica. Mischiare i due piani significa mistificare la realtà. E' un peccato perché in questo modo si cerca di tutelare il lago sulla pelle di altri cittadini, cosa veramente ingiusta ed egoista. Il lago merita di essere tutelato e la battaglia per la sua difesa è sacrosanta, ma non in questo modo. I ricatti fatti sulla salute di altri cittadini che hanno la sfortuna di essere a valle del lago sono veramente poco nobili e portano alla contrapposizione perpetua soprattutto perché significano non considerare il bene dell'altro ma solo il proprio. Di questa scelta i movimenti e i loro capi sono responsabili e nel caso di alluvione saranno non solo moralmente ma anche materialmente responsabili di ogni danno a persone o cose che dovesse accadere. È meglio che queste persone così appassionate facciano anche questo esame nella loro coscienza, se ne
hanno ancora una.
Vedi nella tua foga preconcetta non ti sei accorto che non ho usato una parola contro le opere... non camminare ad occhi chiusi
Mi scusi maurizio, il mio intervento non si riferiva alle sue parole ma alla posizione che si evince dall'articolo. Comunque non mi sembra di avere preconcetti ma di argomentare logicamente le mie posizioni. Avere preconcetti significa non analizzare la situazione da tutti i punti di vista ma partire dalla propria idea e arrivare con un bel salto alla conclusione senza preoccuparsi del valore di ciò che sta in mezzo. Mi sa che questo è il costume di altri che io invece critico. La foga non la vedo nelle mie parole, anzi. Forse lei intendeva la determinazione, oppure la ostinazione a fare emergere la contraddizione e l'ideologia dove invece ci vorrebbe la ragione e la ragionevolezza.
"gli abitanti DEL LAGO ed a sud del lago rischiano?" e da lì partire per trovare la soluzione.. non ci sono distinzioni, nessuno deve rimanere indietro :D
Temo di si, ancora... Sig. Leretico, che cosa significa riempire un lago al limite dell allagamento nella stagione delle piogge? Significa esporre Lavenone, Vestone, Barghe, ecc. ad un rischio pazzesco di Chiese in piena furiosa. Chi a Vestone teme per la propria incolumita e nel contempo chiede a gran voce queste opere non ha capito nulla di questo progetto, e palese. Lei scrive: "Gli abitanti a sud del lago rischiano? Si risponda prima a questa domanda. Se la risposta è sì, si facciano delle opere perché questo rischio sia ridotto o eliminato." Ma lo sta domandando a noi??? Temo le sfugga ancora che a RL non importa affatto della sua sicurezza, il vero obiettivo sono i 3,25. Se lei, vestonese, si sente in pericolo, ha ragione! Posso solo suggerirle di chiedere ai suoi referenti istituzionali di metterla in sicurezza. E invece di offenderci, cerchi finalmente di capire che la nostra protesta e a favore della sicurezza del lago e del Chiese sublacuale, quindi
anche della sua.
possono dormire sonni tranquilli.. In caso di piena e minaccia agli abitati e alle attività produttive si mettono sotto Idro, Caffaro, Anfo..
Ma credo che a Vobarno e Gavardo il fiume Chiese entri nei paesi anche perchè strada facendo il Chiese riceve apporti da affluenti non indifferenti in caso di diluvio.
Signora Bini, non mi sembra di non offendere nessuno con le mie parole. Faccio critiche alle idee non alle persone. Fare appello alla coscienza dei cittadini non è offendere. Io pongo una questione logica e più volte mi è stato risposto che le mie sono illazioni senza fondamento. Ci tengo al lago come lei, ma non sono disposto a rinunciare alla sicurezza di alcuni per il bene di altri. Tutto qui. Ho più volte scritto che RL non si comporta bene, ma ciò non significa che le impostazioni di base sulla sicurezza non siano valide. Per me la sicurezza viene prima della politica in cui vi dibattete voi. Mischiare i piani del bene e della vita dei cittadini con questioni diverse che dovrebbero e potrebbero invece essere decise politicamente è miope e pericoloso. L'ho affermato e lo ripeto. I miei sono richiami che non dubito lei ignorerà, ma non mi venga a dire che le cose non le avete impostate così perché sono sotto gli occhi
di tutti. Vorrei aggiungere anche un'altra cosa: il pretendere che le decisioni sui livelli siano legate alle opere di sicurezza è un punto nodale per voi ma irrazionale per me. Non si può chiedere che le opere vengano limitate per ragioni di livello se esse devono rispondere alla sicurezza anche nei casi limite. Non solo la vostra è una richiesta sbagliata ma anche ridicola. Soprattutto è pericolosa perché ignora la possibilità che ci siano, appunto, dei casi limite da gestire. Siccome nei casi limite muoiono anche delle persone, concludo che a voi non interessa che possano morire delle persone. Le opere per la sicurezza devono essere slegate dalle decisioni sui livelli. Queste ultime devono essere prese da tutti i portatori di interessi, compresi i comitati dei cittadini. Prima le opere, però, dopo le decisioni sui livelli. Prima la vita dei cittadini, tutti, poi la politica.
alla coscienza e una cosa, Sig. Leretico, ipotizzare che l interlocutore non ne abbia e ben altra. Ma lei vede solo quel che vuol vedere...., e infatti ancora non ci capisce! Lei scrive "il pretendere che le decisioni sui livelli siano legate alle opere di sicurezza è un punto nodale per voi ma irrazionale per me". Ma lo ha capito o no che questo e un punto nodale per RL? Lei scrive ancora: "Le opere per la sicurezza devono essere slegate dalle decisioni sui livelli." Allora si desti e rivolga questa sua richiesta a RL! Le opere "sulla sicurezza" sono state progettate in modo che la danneggino (!!) proprio per andare a vantaggio dei livelli: la savanella danneggia la sicurezza, serve per 3,25; la galleria danneggia la sicurezza, serve per 3,25. Il progetto e basato sul vincolo imprescindibile di garantire lo svaso di 3,25 per gli utilizzi. Persino la ditta progettista ha dichiarato che la savanella non serve alla sicurezza. Lo ha capito, finalmente, oppure devo ancora
ripetermi?
Se l'interlocutore pensa di sacrificare la sicurezza altrui a favore dei propri interessi, anche se legittimi, è una persona senza coscienza. Non c'è nessuna offesa in questo, è una considerazione su un atteggiamento o comportamento supportato da un'idea secondo me sbagliata. Le ripeto che le opere devono rispondere ai rischi per la sicurezza. È ovvio che queste incidono sui livelli perché sono i livelli che devono essere gestiti nei casi limite di emergenza. Quello che volete voi è invece essere determinanti sulla questione dei livelli in tempi ordinari. Per questa cosa occorre una decisione politica. Voi volete contare sulle decisioni politiche utilizzando il blocco della opere che invece devono essere fatte solo per la sicurezza. Ecco perché bisogna scindere i due piani. Si facciano le opere adeguate al problema della sicurezza che possano gestire anche situazioni limite con livelli molto alti. Si decidano i livelli ordinari in altra
sede in cui tutti partecipano. Invece voi mischiate le carte e create confusione sui due piani perché discutendo solo sul piano dei livelli avreste poco potere contrattuale. Avete allora ben pensato di acquisirne sulla pelle di altri cittadini, cosa immorale. Adesso signora Bini gradirei che lei non si ripetesse con i soliti elenchi di richieste, ma che discutesse sulla irrazionalità conclamata di queste sue posizioni, cioè che volesse finalmente scendere da quel piedistallo dove si è messa ed è stata messa dai suoi, per rispondere seriamente a queste obiezioni logiche e razionali. Se non vuole ragionare su questo piano smetta di replicare con i soliti annunci da sacerdote sulla via della Terrasanta. Altrimenti mi tocca ricordarle ancora una volta la fine che fece il mendico chierico dotato di bastone dell'armata Brancaleone.
a pensar di lei, Sig. Leretico, quel che lei attribuisce a me... curioso, non trova? Noi ci battiamo da anni per avere una nuova regola condivisa. La regola manca da ben 25 anni, il che gia di per se non e normale. RL ha finalmente messo mano alla questione, tuttavia lo ha fatto mischiando regola con sicurezza: ha imposto una regola non condivisa, che per essere attuata va a limitare la sicurezza. Questi sono fatti documentati. Mi dica, sig. Leretico, e informato di cio? Mi e fondamentale sapere se lei e conscio di cio, diversamente mi risulta impossibile continuare con il ragionamento che lei cosi ardentemente sollecita.
le ho fatto una domanda... Non c e oppure e andato ad informarsi...? Nel secondo caso: bene, era ora. In ogni caso attendo la sua risposta per proseguire con la mia...
Signora Bini, non mi sono sottratto, da giorni non avevo più guardato questo articolo. Penso di averle comunque risposto alla lettera che ha recentemente scritto. In ogni caso discutere sul miglioramento delle opere è giusto, perché esse siano un investimento il più possibile rispondente alle aspettative. Bloccarle per altri fini è sbagliato.
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ID28861 - 23/02/2013 11:13:36 - (maurizio) - Dov'è il pericolo...
E' vero riempire al massimo il lago è un pericolo, scavare ai piedi della frana è un pericolo che serve solo allo spreco della risorsa acqua e non la miglioramento della qualità per un futuro balneabile.Ma il pericolo sta a valle non per esondazioni ma per criticità idrauliche nella portata del fiume a monte abbiamo tre grandi serbatoi idrici che laminano le piene abbiamo una galleria che bypassa la paleofrana che da sola è stata in grado per anni di mettere in asciuttoil fiume dirottando tutta l'acqua in entrata. Ma se dobbiamo rilasciare nel fiume chiese preventivamente serve una stazione meteo sofisticata che non c'è serve un asta del fiume in grado di reggere la portata eccezionale dell'evento di piena mica possiamo tenercelo tutto noi il diluvio universale.