27 Gennaio 2013, 07.59
Bagolino Anfo Valsabbia Provincia
Frana alla Rocca

Sesto giorno di blocco

di Ubaldo Vallini

Scemata ormai la speranza che la strada potesse riaprire nel fine settimana, si infiamma la polemica. Dal Trentino: «Amministrazioni da Terzo Mondo, noi avremmo già riaperto»

 
Sesto giorno di blocco. Il confronto a tratti acceso avvenuto in Prefettura nella mattinata di venerdì, non è servito a stemperare la tensione che aleggia fra gli amministratori bresciani e trentini da una parte e i funzionari statali dall'altra.
 
Con dei distinguo.
Intanto non è stato il Demanio a rallentare l'esecuzione dell'intervento dei rocciatori sullo sperone pericolante alla Batteria Tirolo, 300 metri sopra il lago e sopra la 237 del Caffaro.
Al Demanio toccava mettere a disposizione i fondi necessari e l'ha fatto.
L'intervento è affare del suo "braccio operativo" che si chiama Provveditorato alle Opere pubbliche.
 
Le differenze poi vengono marcate anche fra amministratori trentini e quelli bresciani, con i primi che puntano il dito contro il sindaco di Anfo:
«Non sapevo di avere vicini che intendono l'attività amministrativa come potrebbe essere nel Terzo Mondo - ha dichiarato con una punta di stizza il sindaco di Storo Vigilio Giovannelli -. Toccava al sindaco di Anfo, che è il primo responsabile dell'incolumità di chi vive o attraversa il territorio di sua competenza, pretendere l'immediato intervento dei proprietari della Rocca (il demanio ndr) per sanare la situazione, minacciando denunce e richieste di risarcimento danni, prima ancora che quei massi precipitassero sulla strada. Il fatto poi che dallo scorso anno esista un'ordinanza comunale che vieta l'ingresso alla Rocca peggiora semmai la situazione: significa che il sindaco era al corrente del pericolo e non ha fatto nulla».
 
Dal Trentino arriva anche la convinzione che la strada avrebbe potuto benissimo essere riaperta venerdì:
«Per come la vedo io, quando gli operai avevano concluso di disgaggio per cui da quello sperone altri massi non potevano precipitare a valle - continua Giovannelli -, la Provincia avrebbe potuto tranquillamente revocare l'ordinanza di chiusura della 237 del Caffaro. Noi l'avremmo fatto».
 
Inutile dire che in Broletto sono del parere diverso, soprattutto i tecnici che di questo atto avrebbero dovuto assumersi la responsabilità.
Resta il fatto, come abbiamo avuto modo di dire nei giorni scorsi, che la chiusura della Provinciale del Caffaro, ormai certa per più di una settimana, ha provocato disastri per l'economia dell'intera zona.
 
Di alcune aziende abbiamo già detto.
Peggio ancora è andata alla "nuova" Sat di Carlo Gervasoni che sulle piste del Gaver mai così in ordine, rispetto al sabato precedente, ha registrato un calo di presenze dell'80 per cento.
 
Disagi a non finire, perdite finanziarie e arrabbiature, dunque, ma anche il rovescio della medaglia, rappresentato da chi si è dato da fare per aiutare chi in questi giorni si è trovato in difficoltà.
Fra questi gli uomini della protezione civile, soprattutto di Lavenone e di Ponte Caffaro, che hanno gestito la logistica in prossimità degli attracchi del battello improvvisando ripari, illuminazione e sistemi antiscivolo sui pontili spesso ghiacciati.
Ma anche quelli dei gruppi di Casto, Odolo, Anfo, Barghe, Bione, Odolo… insomma di tutta la media e altra valle Sabbia, che se non sono stati impegnati, magari nel fare da supporto nella gestione della viabilità da parte delle Forze dell'ordine, hanno dato la loro spontanea disponibilità a farlo.
 
A proposito di battello: oggi è domenica e non verranno effettuate le prime due corse al mattino e l'ultima delle 22 e 30.
Tutte le altre si.
 


Commenti:
ID27419 - 27/01/2013 09:10:58 - (fox66) -

cerdo che il giorno stabilito all'origine sia quello che manterranno ... il 2 febbraio.... solo idee quelle di aprire prima.

ID27423 - 27/01/2013 09:57:00 - (poppea) - PER TUTTI ......

io credo che sia stata solo una cosa politica ...... parlo senza tanti termini ..... tecnici o politici ...sono arrivati i trentini e volevano aprire ... in 3 ore hanno risolto (o avrebbero) i lombardi ... dopo 3 giorni guardavano senza fare fatti.....così si è scatenato il putiferio .... e secondo me non potevano lasciarsi mettere i piedi in testa ....MA COME AL SOLITO CHI CI VA DI MEZZO ... SIAMO NOI CITTADINI COMUNI .....boh altro dire !!!!!!!

ID27426 - 27/01/2013 10:12:53 - (Lib) - Ottimo dire

Quindi se non ho letto male e faccio un punto della situazione del comune di Anfo in circa due anni di amministrazione il Sindaco e riuscito a: buttare al cesso €4.0000.000,00 - chiudere la Rocca - fermare il PGT con abbligo ripartire da capo(altro costi e ad oggi non si può far nulla)- far dimettere un assessore esterno. Farne entrare un altro ... Litigare non sono con i sindaci di Lavenone e Bagolino ma anche con i si faci trentini. E per finire cadono i sassi e lui che fa ...... NULLA ..... Ne prendo atto peccato che non lo candidano in regione altrimenti lo avrei votato ... Si si .... Complimenti .... Ma esiste una minoranza ad Anfo??? Bha nessuno di questo non dice nulla ...

ID27428 - 27/01/2013 10:26:30 - (roberto74) - Ma va?

Non mi pare che ci si debba nascondere dietro un dito...il problema non nasce una settimana fa. Il problema nasce due anni fa! Chiusa la Rocca per caduta massi, il giorno dopo bisognava capire cosa fare e valutare eventuali rischi, invece si è pensato di chiudere e aspettare....aspettare....aspettare...quindi non dobbiamo continuare a lasciar scorrere....i colpevoli ci sono e vanno messi "in croce"...Molgora dice "noi è da un anno che insistiamo sul fronte sicurezza della Rocca"...Bhe, alla vigilia delle elezioni mi puzza di propaganda elettorale, ma se lui ci fa vedere tutti i documenti mandati al Demanio, ovviamente protocollati, allora gli credo (stessa cosa il sindaco di Anfo!), altrimenti chiederei a questi signori di sparire dalla circolazione. Grazie.

ID27431 - 27/01/2013 10:54:08 - (Ernesto) -

il solito scaricabarile.......per non prendersi le responsabilita,..(pero gli stipendi belli gonfi si!!!)

ID27434 - 27/01/2013 11:41:19 - (gianni64) - amministrazione Anfo

Sono pienamente d'accordo con te e con il sindaco di Storo. L'attuale amministrazione di Anfo fino ad ora si è distinta per pressapochismo e incompetenza amministrativa. Soldi regionali buttati al vento e gestione della rocca d'Anfo su tutto...

ID27439 - 27/01/2013 12:22:08 - (Benny) -

Questo l'ultimo intervento che faccio sulla strada chiusa per la frana.Secondo m esistono due categorie di politici.. amministratori...sindaci..La prima fa parte di imprenditori che entrano nel sistema per tirar l'acqua al suo mulino e in certe circostanze aiutano il cittadino pur traendo vantaggi Loro.La seconda quella composta da fannulloni e incompetenti che cercano una poltrona (stipendio)La frana della Rocca d'Anfo gestita dalla seconda.

ID27442 - 27/01/2013 12:59:59 - (pierrr) - apertura strada

Domani mattina 06.00 - 06.30 la strada viene riaperta.ImportanteTutte le macchine che sono parcheggiate lungo la strada devono essere tolte altrimenti non si riesce a passareSarà presente servizio protezione civile x alternare / monitorare passaggio auto e situazione lavori.

ID27444 - 27/01/2013 13:09:42 - (poppea) - .........

e questo potrebbe confermare quello che ho scritto prima ... aprono lunedì mattina (GIUSTAMENTE) per i lavoratori .. ma non sabato e domenica come volevano i trentini solo per attività turistiche ....del trentino ....boh... importante sia aperta ......ciaooooo

ID27446 - 27/01/2013 13:25:30 - (GiO) - E' stato... NESSUNO

Che qualcuno abbia almeno il buongusto di dimettersi... per rispetto verso i cittadini!

ID27457 - 27/01/2013 14:28:55 - (zanzaradellago) - quanto vale una vita umana?

Premesso che in questi giorni c’è stato un continuo toto-scommesse su quando si sarebbe aperta la strada per mere (e sole!) ragioni turistiche, politiche ed economiche, vorrei porgere una sola domanda a tutti coloro che qui commentano ed ai politici, nostrani e non, che in questi giorni hanno sfilato e si sono messi in bella vista: per voi quanto vale una vita umana?una sciata per i turisti, un viaggio in battello in meno ect…?

ID27458 - 27/01/2013 14:44:12 - (ric) - per roberto 74

Beh informati.io l'ho fatto e in qualche commento degli articoli scorsi ci sono le date della comunicazioni.....io lo so che e' piu' facile sparare nel mucchio.ma non tutti gli amministratori sono come il sindaco di anfo e la provincia fa quel che puo'.....poi i trentini fanno presto.....si tengono il 93% delle tasse derivanti dal gettito trentino.sono tutti contro la lega perche' vuole il 75% in lombardia e poi insegnano agli altri......

ID27460 - 27/01/2013 16:50:12 - (frejus) - frejus

ma, già che ci sono non potrebbero cambiare qualche lampadina alla galleria di anfo, visto che funzionano 10 lampade su 200 ??

ID27464 - 27/01/2013 18:37:20 - (roberto74) - Per ric...

Leggiti questo articolo..http://www.vallesabbianews.it/notizie-it/I-soldi-ci-sono-19806.html. succede meno di un anno fa...poi ne riparliamo....così vedrai che non sparo a vanvera....forse qualcun altro si...

ID27473 - 27/01/2013 21:38:35 - (pierdo53) - Sindaco d Anfo

Anche se anch'io ho criticato in passato la lunga chiusura della Rocca D'Anfo da parte del Sindaco Mabellini, non sono però d'accordo con la critiche giunte dal Trentino, vedi Sindaco di Storo, anche perchè mi risulta che in Trentino, nonostante disponibilità ben superiori a quelle bresciane, non abbiano mai troppo brillato per quanto riguarda la prevenzione, basta ricordare la TRAGEDIA DELLA VAL DI STAVA, in anni recenti per avere conferma. Si pensa davvero che il sindaco di un paese di poco più di 400 abitanti possa avere la forza per smuovere Enti come il Demanio, che abbiamo visto resistere con noncuranza anche a pressioni ben maggiori ed in una situazione di emergenza come quella che si è verificata in questi giorni.

ID27475 - 27/01/2013 21:42:19 - (roberto74) - pierdo53

Allora non ci capiamo....il sindaco, come Molgora in provincia, non hanno la bacchetta magica e questo lo sappiamo, ma ripeto per l'ennesima volta: Voglio vedere i documenti protocollati delle loro richieste di intervento a chi di dovere....se vedo che da due anni loro hanno chiesto e nessuno si è mosso, per conto mio Mabellini è a posto e il colpevole lo cerchiamo più in alto, altrimenti anche lui, come Molgora, sono corresponsabili. Punto. E' chiaro ora??

ID27476 - 27/01/2013 21:45:34 - (pierdo53) - continua

Ora, più che criticare, si deve solo sperare che questa situazione abbia insegnato qualcosa, e che questa montagna che contiene un tesoro archittetonico, culturale e turistico, la Rocca per l'appunto, abbia da parte delle autorità competenti il rispetto che merita e che venga completata la messa in sicurezza così da poter permettere lo sfruttamento culturale e turistico che un tale monumento merita.

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