Scuola primaria per il futuro del Kenya

Si chiama “Cha Simba” che in lingua swhaili significa: “Il sentiero del Leone”, nulla farebbe pensare dunque che si tratti di una piccola scuola primaria frequentata ogni giorno da circa 260 bambini che arrivano anche da molto lontano poiché intorno alla scuola non si vedono né villaggi né capanne. E’ una scuola con due aule in muratura, due aule realizzate sotto un pergolato e un’aula ricavata sotto la folta chioma di una albero di chinino, ottima per le calde giornate della savana africana ma poco pratica durante gli acquazzoni della stagione delle piogge.

La scuola, 70 chilometri nell’entroterra dalla costa di Mambrui, è nata dal felice connubio del pubblico e del privato – come si direbbe da noi – il Ministero dell’Educazione del Kenya ha messo i muri (perlomeno quelli che ci sono) e non è poca cosa a detta del rappresentante intervenuto all’inaugurazione, infatti se alla data dell’indipendenza nel 1960 il Kenya contava 6.000 scuole primarie oggi vanta ben 27.500 “istituti” avendo aperto scuole anche in zone remote del territorio.

L’intervento del Ministero però si ferma alla realizzazione dell’edificio e al pagamento degli insegnanti, mentre l’arredo, la manutenzione della scuola, le forniture di materiali scolastici e spesso anche di qualcosa da mangiare per i bambini che fanno anche 20 km a piedi per venire a scuola spetta ai genitori e alla comunità locale.

Ecco allora l’importanza dell’intervento del privato, rotariano in questo caso e bresciano. Tre club, il Rotary Vittoria Alata (Presidente Gianni Comini), il Rotary Brescia Est (Presidente Pierfrancesco Rotondo) ed il Rotary Valle Sabbia (Presidente Marcello Zuddas) confidando nella generosità di alcuni soci hanno potuto garantire l’apertura della scuola e tutte le necessarie forniture. Dopo la pausa delle vacanze natalizie i bambini hanno potuto trovare banchi e materiale scolastico, divise e supporti didattici.

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