10 Gennaio 2013, 07.00
Chi siamo?

La ballata degli imbecilli

di LoStraniero

«La prevalenza dell'uomo-massa, l'annullamento dell'individuo, la degradazione dei valori, l'essiccamento della creativitŕ nelle arti, sono fattori determinanti di decadenza»


«Osserviamo la trasformazione psicologica di quelle classi sociali che sino a ora sono state le creatrici della cultura.
l loro potere creativo e la loro energia creatrice sono inariditi; l’uomo si sta annoiando, perde ogni interesse per la creatività e cessa di apprezzarla nel suo giusto valore; l’uomo è disincantato; il suo operato non tende più a un ideale creativo rivolto al benessere dell’umanità, la sua mente è ormai impegnata in interessi materiali, o in ideali che non hanno alcuna relazione con la vita terrena e che solo al di fuori di questa possono trovare una realizzazione».
 
Questa citazione non è tratta da qualche giornale di oggi, ma da come un famoso storico russo, Mikhail Ivanovich Rostovtzeff (1870-1952), studioso molto autorevole della storia di Roma, descrive la decadenza dell’Impero Romano.
Sorge qui la domanda se alla storia sia applicabile un principio nomotetico, cioè che essa sia soggetta a leggi ripetibili e ricorrenti nei vari periodi, oppure sia semplicemente idiografica, vale a dire che gli eventi accadono una sola volta e non si ripetono più.
 
Oswald Spengler (1880-1936), filosofo, storico e scrittore tedesco, ha sostenuto che tutte le grandi civiltĂ  hanno manifestato un ciclo vitale di nascita, crescita, maturitĂ , invecchiamento e morte.
Quest’autore nella sua opera Il tramonto dell’Occidente, dice che il nostro mondo, nonostante il grande progresso tecnologico, attraversa una preoccupante decadenza culturale e va incontro a una catastrofe imminente.
 
Credo che questo pensiero sia da condividere.
La prevalenza dell’uomo-massa, l’annullamento dell’individuo, la degradazione dei valori, l’essiccamento della creatività nelle arti sono fattori determinanti di decadenza.
Il tramonto dell’Occidente è già avvenuto.
 
Lo sviluppo culturale che è iniziato in Europa intorno all’anno mille e che ha prodotto le cattedrali gotiche, Dante, l’umanesimo, il rinascimento, Leonardo, Michelangelo, Shakespeare, Galileo, Newton, è giunto a termine.
Nessuno potrĂ  mai piĂą farlo rivivere.
 
Dalla crisi della cultura e conseguente degradazione dei valori, che io chiamo la grande crisi, derivano tutte le altre crisi.
Quella che stiamo vivendo oggi, particolarmente perniciosa perché investe la famiglia, i gruppi, la società, le imprese, gli stati, è una delle numerose figlie della grande crisi.

Molti di questi enti sono afflitti oggi dal problema del debito.
Questo vuol dire che, in passato, hanno speso piĂą di quanto hanno prodotto.
Per riportarsi in equilibrio dovrebbero, da adesso in poi, fare il contrario e cioè produrre più di quanto consumano in modo che la differenza possa destinarsi alla copertura del debito e degli interessi che esso comporta.
Sennonché, in periodi di crisi, non c’è chi compra una maggiore produzione di beni e servizi perché c’è carenza di domanda, perciò la produzione anziché aumentare si riduce. Il che crea ulteriore debito.
 
Questo circolo perverso provoca fallimenti, disoccupazione e problemi sociali enormi.
Di fronte a questi problemi come si comporta la classe dirigente?
Cincischia. Sono anni che cincischia. Pensa esclusivamente ai fatti suoi.
 
Si rivela incapace di poterci salvare dal baratro.
Preoccupata di non intaccare il potere dei monopolisti, delle corporazioni e delle caste che essa rappresenta (non dovrebbe rappresentare noi?), essendo essa stessa una casta, si perde in finte discussioni ideologiche che sanno di decrepito quanto è vecchio il mondo e che distano anni luce dalla tragica realtà di ogni giorno.
 
Smoking in your eyes.
Finte discussioni, assolutamente assenti però quando, per esempio in parlamento, si tratta di votare provvedimenti che riguardano se stessa: qui, niente discussione, tutti d’accordo, alla faccia del debito.
Non crediate però che gli imbecilli si annidino in questa classe. Qui ci sono solo i furbi. Quelli che si atteggiano al ruolo di buon pastore che si prende cura delle sue pecorelle. Questi, di buono non hanno nulla.
 
Quale fine farĂ  il gregge se non riesce piĂą a produrre lana o latte?
Questi pastori ci hanno rubato il presente e il futuro. I nostri diritti ce li facciamo fritti.
Chi allora o che cosa potranno farci uscire dal circolo perverso?
Forse la tecnologia, dicono alcuni o anche l’internazionalizzazione delle aziende. Ma posate su quali valori? Su quelli che abbiamo perduto?
 
A questo punto sorge spontaneamente un altro interrogativo: chi sono allora gli imbecilli?
Non rispondo direttamente, ma, per capirlo, v’invito a leggere l’etimologia del termine “imbecille”.
 
Con questa faccia da straniero
 sono soltanto un uomo vero
 anche se a voi non sembrerà

                          (G. Moustaki)
 
LoStraniero
 


Commenti:
ID26627 - 10/01/2013 08:54:23 - (sonia.c) - il disastro socioculturale dell'occidente..

Silvano Agosti:la volontà di un popolo di disubbidire ad ogni norma,meno che al buonsenso..contro la dittatura della maggioranza: perchè se domani ci svegliamo che la maggioranza decide che bisogna tagliare un braccio a tutti i cittadini....noi ci dobbiamo tagliare un braccio!..cos'è la maggioranza? è una feroce e invisibile dittatura! siccome in occidente le maggioranze sono allevate per non sapere niente ,chi decide? decide chi non sà nulla...( la democrazia degli ignoranti) ignoranza : guardare dizionario.grazie leretico.

ID26628 - 10/01/2013 08:59:11 - (Dru) - Mi assale un fortissimo "dubbio" ( questo titolo per Sonia)

Ho sempre pensato che nel mondo dell'uomo il fare dipendesse per la maggiore dalla forza e allora mi sono sempre concentrato su quella: La Forza. La Forza, che per meglio distinguerla dagli altri termini del discorso metterò con maiuscola, dipende a sua volta dalla Forza, come faresti ad agire con Forza se a tua volta non sei forte ? Il fare e il poter fare dipendono a loro volta dalla Forza, senza quella ogni tipo di volontà scema. Forse è da questo impulso insito nell'uomo che cresce la convinzione tutt'altro che imbecille di poter agire sulle cose.Badate bene, la convinzione, non la realtà.

ID26629 - 10/01/2013 09:05:35 - (Leretico) - Per sonia

Mi piacerebbe essere io l'autore di questo pezzo, ma purtroppo non lo sono. Grazie per la fiducia comunque.

ID26632 - 10/01/2013 09:37:55 - (Dru) - ma la Forza...

presa singolarmente non ci dice nulla, un Orso è forte, molto più forte di me muscolarmente, ma io sono più forte di lui nel complesso, tanto è vero che se gli chiedo,all' Orso, di scrivervi , prima non mi capirebbe e secondo non lo "farebbe", e scrivere, credetemi, è un fortissimo predicato della Forza. Io , quando ero amico dell'Orso, ad un certo punto, durante la strada del mio evolvere, ho inteso che dovevo capire per alimentare la mia Forza, dovevo apprendere "l'essenza delle cose", conoscere in definitiva, conoscere per prevedere, conoscere per evitare, conoscere per crescere la Forza. Se so che nel piatto c'è cianuro , evito di mangiare la minestra con il cianuro, se so che scrivere mi da forza, imparo a scrivere.Ma non è poi così scontato sia che eviti di mangiare la minestra con dentro il cianuro e nemmeno che capisca l'importanza dello scrivere.

ID26633 - 10/01/2013 09:47:40 - (Dru) - Molti sono quelli...

...che credono di poter essere forti indipendentemente dal conoscere e dallo scrivere, anche qualche filosofo lo credeva, Marx era uno di questi. è dall'azione che deriva la coscienza e non il contrario, poi Gramsci ha aggiustato il tiro inserendo la postilla dell'intellettualismo, ma non tergiversiamo... dicevo appunto che la Forza ha alla sua origine la conoscenza ( il conoscere) e in definitiva la coscienza. Ogni agire umano non può prescindere da questo, non mangeremmo nulla dal piatto se non conoscessimo a priori cosa in quel piatto c'è e non muoveremmo una sedia se non sapessimo che la sedia non è un corpo solido fermamente saldo al suolo come lo sono le montagne.

ID26634 - 10/01/2013 09:54:40 - (Elena Bini) - Non mi era mai capitato

di soffermarmi sull etimologia del termine imbecille... curiosa... Concordo con lei, Sig. LoStraniero, che i senza bastone certo non sono gli imbecilli in Parlamento, il cui bastone immagino sia il proprio tornaconto personale, e provo a rispondere alla sua domanda finale: i senza bastone sono tutti coloro che ce li mandano, questi "falsi imbecilli", a rappresentarli, privandosi cosi della preziosa possiblita di avere il proprio bastone in Parlamento. Purtroppo la specie si è diffusa a macchia di leopardo, difficile snidare, isolare, premiare i veri bastoni. Io coltivo l idea che una possibile soluzione sia che ciascuno di noi cittadini aumenti la propria soglia di vigilanza, informazione, attenzione, partecipazione. Non sara un percorso rapido, quello della "eliminazione dei falsi bastoni", ma intanto potremmo cominciare a farli sentire piu "controllati", piu "responsabilizzati", piu rappresentativi dei bisogni di una comunita e non invece solo dei propri.

ID26635 - 10/01/2013 10:13:31 - (Dru) - Ci apprestiamo a fare in conseguenza del sapere.

ecco questo titolo potrebbe essere interpretato male dai marxisti che subito mi redarguirebbero manifestando il loro disappunto che in realtà per loro ci apprestiamo a sapere in conseguenza del fare, ma credetemi e non credete a Marx, le cose stanno come dico io, non in questa sede ve lo posso spiegare, ci vorrebbe troppo tempo... ora Lostraniero, credo attraverso le parole che ha letto di un autore, dice che l'Europa è ormai povera in conseguenza dei valori che ha perso a scapito della massificazione con conseguente annullamento dell'uomo individuo, l'essicazione della creatività nelle arti, questi i fattori determinanti la decadenza dell'Occidente.

ID26637 - 10/01/2013 10:28:50 - (Dru) - E allora io gli domando

Quali sono quei valori che l'Europa e l'Occidente avrebbe tralasciato a scapito di quanti invece no ? ( penso alla Cina all'India, al Brasile). La creatività in conseguenza di cosa è espressa e come si esprime ? Poichè Aristotele diceva intorno all'arte,il riferimento più importante per comprendere lo scopo dell'arte è certamente la Poetica di Aristotele. In questo scritto aristotelico la tragedia non viene ridotta, come fa Platone, a mera arte mimetica che imita la realtà apparente, allontanandosi irrimediabilmente dal mondo delle idee; qui il poeta tragico assume un ruolo molto più importante. Infatti, Aristotele afferma che la poesia tragica è superiore alla storia, in quanto a differenza di quest’ultima tratta dell’uomo universale e non particolare: «la poesia è cosa di maggiore fondamento teorico e più importante della storia perché la poesia dice piuttosto gli universali, la storia i

ID26638 - 10/01/2013 10:29:59 - (Dru) -

particolari".

ID26641 - 10/01/2013 11:00:19 - (Aldo Vaglia) - Decadence

La decadenza non e' solo causata da situazioni materiali, e' uno stato d'animo, un malessere interiore che ci porta a credere che tutto intorno a noi si sta sgretolando. Ha ragione lo Straniero nel pensare che gli imbecilli non imparano nulla dalla storia, ha ancora piu' ragione nel credere che non daranno nulla alla storia. Solo i furbi sanno cosa dire tutte le sere agli imbecilli che li guardano: tu domani mi darai il voto e io lo usero' per fregarti. Se si prendessero a calci nel sedere tutti quelli che nulla sono riusciti a concludere pur governando, si potrebbe ugualmente sbagliare, ma cambiando. L'armiamoci e partite fa invece ancora il paio col tassiamoci e pagate in una perenne riedizione di casta dove i sudditi vengono continuamente "munti e tosati" anche se non danno piu' latte e lana. In un tripudio di imbecillit dove l'uomo- massa non e' solo quello che vota, ma anche quello che manifesta in un annichilimento dell'individualita' e della creativita'.

ID26646 - 10/01/2013 11:58:45 - (sonia.c) - carissimissimo sior du..

non ho ancora letto il suo intervento,oggi non ho molto tempo..le rispondo qui al'altro..le assicuro che non è falsa umiltà la mia quando accetto il suo rimprovero di scrivere sciocchezze! la mia stupidità è evidente,sopratutto quando mi imbarco con lei in discussioni contro cui non l'hanno spuntata menti più " alte" della sottoscritta! non ci intendiamo ,non ,solo e gistamente ,perchè siamo diversi..ma perchè io rifletto partendo da un punto di vista a lei ,evidentemente, "ostico".e mi dispiace sinceramente ! le assicuro che rifletto e trovo interessanti i suoi..saluti

ID26647 - 10/01/2013 12:03:00 - (Dru) - potrebbe essere perchè abbiamo così a cuore i valori di un tempo...

...che allora siamo in crisi? in un sistema (quello Occidentale e ormai planetario) in cui la parola d'ordine è creare, anche i valori devono essere in continuazione creati per sostituirne a quelli vecchi di nuovi. La creazione o creatività delle cose tutte esige che a questo comandamento o principio non vi sia derogha alcuna, nemmeno per ciò che concerne i valori.

ID26648 - 10/01/2013 12:05:25 - (Dru) - Cara Sonia

Le "assicuro" che anche i suoi lo sono come i miei (interessanti), e questo lo dico per una questione di filosofia.

ID26651 - 10/01/2013 13:33:22 - (sonia.c) - chi sa riconoscere il bello..

è già una persone intelligente! lo sguardo opaco e indifferente di molti giovani (per fortuna non tutti!sich!)di fronte all'arte è un esempio lampante del vuoto "interiore" che ha creato questa mostruosa società! noo è retorica! ogni volta che leggo vite di uomini "illustri",la maggior parte di loro ha avuto un infanzia,prima di tutto libera! ( prima la libertà generatrice di ogni creatività) poi ,piena di arte cultura viaggi e esperienze umane positive...

ID26654 - 10/01/2013 14:13:20 - (sonia.c) - voglio raccontare un pò di esperienze che vedo intorno a mè..

premesso che ,non voglio assolutamente denigrare il lavoro manuale, mi trovo a " consolare" sempre più genitori , i cui figli hanno intrapreso una scuola professionale e ora con questa crisi non trovano lavoro. ecco! come si comportano è per mè" sconcertante".il dramma di queste famiglie è che i loro figli non fanno nulla tutto il giorno! si deprimono,dormono, guardano il computer,escono la sera con la "mancia" dei genitori..non hanno nessun spirito di iniziativa..sono "vuoti" di un qualcosa che si può spiegare con una famosa frase: fare è sapere e sapere è fare..qui bisogna rispolverare il passato alla svelta ..altro che considerarlo finito..

ID26656 - 10/01/2013 15:04:51 - (sonia.c) - la forza..

senza la forza la volontà scema.... !!???ma la volontà è una forza che viene prima! il motore....che non sia facile attivarla è un'altro discorso..la nostra responsabilità in quanto individui pensanti è: domandarci ( esitazione... che non è debolezza..)se la nostra forza farà bene o male..certo che siamo liberi di scegliere...e caro mio ,il bene e il male sono ben visibili, spesso ....senza elucubrazioni filosofiche..vado a camminare......

ID26657 - 10/01/2013 15:59:12 - (ROBIN) - personalmente...

la storia si ripete, ma con delle sfacettature diverse. studiare la storia dovrebbe permettere di non ripetere gli stessi errori....ma non sempre è così, spesso dobbiamo ricaderci negli errori xchè non abbiamo veramente capito dal punto di vista emozionale (toccato con pelle) fin in fondo come in certe situazioni(a volte drammatiche) si era arrivati.Oggigiorno, si dovrebbe arrivare ad una situazione dove si possa produrre il necessario, il superfluo non serve. la società politica non aiuta in questo xchè ha perso tutti i suoi valori, è incoerente, (l'ho già detto altre volte), a loro interessa non perdere il potere.il problema della soc.tà di oggi, è che DOVREBBE DARTI SERENITA E TRANQUILLITA X POTER dare a tutti la possibilita di REALIZZARSI COME UOMO-DONNA.

ID26658 - 10/01/2013 15:59:53 - (ROBIN) - ....

il mondo esterno ti influenza con false mode, falsi valori, e spesso non si ha la lucidità di portare la barca al porto, xchè si è sballottati dal vento in ogni direzione. quindi vi auguro di avere molta forza interiore, fede in voi(non parlo di religione)di riuscire prima o poi a ragiungere il vostro porto...

ID26666 - 11/01/2013 17:13:54 - (LoStraniero) - per Dru

Bravo Dru, ci hai fatto una lezione interessante su ciò che muove il mondo. Nel mio scritto ho riportato però l'opinione di uno studioso della storia antica che è una vera autorità nel suo campo e non del primo che passa per la strada. Altri ritengono che la decadenza dell'Occidende sia iniziata molto prima e cioè proprio con l'umanesimo che ha posto l'uomo al centro dell'universo relegando Dio a latere, con conseguente inaridimento delle virtù cristiane teologali: fede, speranza e carità, e cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Sia come sia si tratta però sempre di crisi culturale e morale.

ID26667 - 11/01/2013 17:46:05 - (LoStraniero) - per Elena Bini

Elena, qui ci diamo tutti del tu, perciò permettimi di allinearmi all'uso comune: mi riesce meglio l'eloquio. Tu hai centrato in pieno quello che larvatamente ho inteso dire, soprattutto a proposito di quelli che si fregiano della qualità dell'imbecillità. Quelli che dovrebbero rappresentarci, in fondo sono espressione d quelli che li mandano a svolgere quel ruolo. Quelli che li mandano credono e si bevono tutto quello che dicono loro questi campioni, soprattutto quando parlano contro e non per, o rivestono i loro discorsi di ideologie e di fanatismo, oppure promettono spudoratamente cose che sanno di non poter realizzare. Bisogna rafforzarci nello spirito critico e intensificare i controlli.

ID26668 - 11/01/2013 17:58:20 - (LoStraniero) - per Aldo Vaglia

Ciao Aldo, come stai? Vedo che leggi i miei strani articoli, perché sono strani non ti pare? Però le parole di commento che hai fatto al mio scritto sono sante parole. Forse l'aggettivo sante non lo ritieni del tutto appropriato, ma accettalo per questa volta proprio perché io scrivo strano, fai uno sforzo.

ID26669 - 11/01/2013 18:08:59 - (LoStraniero) - per sonia.c

Sonia, che hai fatto, hai risposto a Leretico, anziché a me?Però hai ragione quando dici che anche nella democrazia c'è violenza.Anche gli stati più democratici di tutto il pianeta esercitano la violenza, ma è una violenza legale. Le maggioranze non possono però fare quello che vogliono perché esistono le costituzioni che glielo impediscono.

ID26673 - 11/01/2013 20:28:52 - (sonia.c) - x lostraniero

ho confermato la mia stupidità...tornando al discorso..la legge e la costituzione ci salvano dalla dittatura dei.......e dal caos..ho visto che le è piaciuto Agosti! lo cerchi su youtube....quando "boccheggio", quando mi ripeto come un mantra la poesia di kipling..mi faccio una full-immersion di certi personaggi che, con le loro idee"visionarie e utopistiche ,immaginano un mondo vero per niente "impossibile"....

ID26676 - 11/01/2013 21:25:45 - (Dru) - È curioso quanto esprimano i titoli

Sembrerebbe quasi che i protagonisti siamo noi e questo cara Sonia è il dubbio e l'esitazione più forte, no? D'altronde l'imbecille potrebbe mai riconoscersi ? Io,caro Lostraniero, non intendo far lezione ma insieme capire, certo che a volte mi sento solo, forse è proprio perchè sono imbecille.

ID26677 - 11/01/2013 21:52:08 - (sonia.c) - l'imbecille...

preferisco dire ,ignorante, non sà..cosa? non se è giusto o sbagliato quello che fà ..ma perchè lo fà! perchè non riesce a fare altrimenti..vede ..io sono stupida..mi consolo sapendo il perchè! non mi impedisce di sbagliare..ma di riflettere e imparare si!saluti

ID26679 - 11/01/2013 21:55:15 - (sonia.c) - ps

siamo tutti soli..veramente! profondamente.... soprattutto se sappiamo pensare..

ID26681 - 11/01/2013 22:07:53 - (sonia.c) - ps ps il sottomesso..

le caratteristiche del sottomesso:non sà realmente chi lo stà sottomettendo..ha dimenticato i propri diritti e si accontenta di subire un lavaggio del cervello che, gli fà credere di essere felice..S Agosti...ma il paradosso è , le catene se le è messe da solo e ha la chiave in mano ma non la usa...

ID26682 - 11/01/2013 22:11:02 - (sonia.c) - notte..

.....................!

ID26689 - 12/01/2013 10:35:01 - (Leretico) - Un altro punto di vista

I decadenti non sanno di esserlo e per questa mancanza di sensibilità credono nelle illusioni, addormentano la ragione. Le premesse di questo articolo abbracciano un periodo troppo lungo e non omogeneo per convincermi completamente. E' vero, l'impero romano è decaduto ma l'Europa del medioevo che lo ha seguito è stato più volte definito diversamente dal periodo buoio voluto e dipinto dagli estimatori del Rinascimento. Insomma alla decadenza è seguita la rinascita. Se applichiamo questo schema al posto di quello pessimistico dell'articolo, allora possiamo pensare che dopo i furbi di questo inizio secolo possano seguire alcuni più sani per il nostro futuro. Non è vero che il tramonto dell'Occidente è già avvenuto, questa è l'amara conclusione di chi pensa che l'Occidente corrisponda all'Europa. Uno sguardo più globale vedrebbe il successo culturale occidentale in paesi come il Brasile, gli USA o la Cina.

ID26691 - 12/01/2013 10:43:07 - (Leretico) - continua

Gli imbecilli? Sono quelli che per non vedere preferiscono affidarsi ad una figura carismatica, supposta forte. Platone e la sua Repubblica hanno lasciato il segno profondo nella nostra cultura, tanto che si spera sempre nel "personaggio superiore" come soluzione. Prima Berlusconi poi Monti e poi? Grillo? Se fossero invece "filosofi" non farebbero quello che fanno. Sono solo l'impersonificazione delle paure e della ricerca di sicurezze che percorrono la società italiana. Ci sono in Italia degli imbecilli? Forse troppi. Smettere di esserlo costa troppa fatica, troppa umiltà è necessaria per tentare di capire.

ID26821 - 17/01/2013 11:46:49 - (Dru) - Per Leretico

"In eresie e altri difetti" ti ho riletto e ti ho risposto...

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