30 Dicembre 2012, 07.05
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia
Eridio

Il lago d'Idro e la sostenibilità

di Leretico

«Nessun dubbio sul fatto che il lago sia qualcosa da difendere per il bene della comunità, ma tutto dipende dal come». Il punto di vista di Leretico


Toccare il tema del lago d'Idro è un rischio.
Sia perché gli interessi in gioco sono molteplici, sia perché è da anni che la mancanza di chiarezza ha portato all'esasperazione degli animi. Soprattutto di chi sulle sponde del lago vive.
In una tale situazione ogni piccolo accenno ad una soluzione diventa un attentato di lesa maestà che porta solo a sterili polemiche piuttosto che ad avvicinamenti reali a soluzioni concrete.
 
Credo che la parola chiave per poter trovare una strada sia la parola "sostenibilità". Non c'é dubbio alcuno sul bisogno straordinariamente importante di rispettare l'ambiente del lago, per i numerosi vantaggi che questo porta e porterebbe sia alla fauna che alla flora inserita un un ecosistema già fragile.
Nessun dubbio sul fatto che sia qualcosa da difendere per il bene della comunità, ma tutto dipende dal come.
Innanzitutto bisognerebbe partire dalla considerazione che il sistema lago non è dato solo dalla flora e dalla fauna ma anche dall'uomo.
 
Cerco di spiegarmi: in tutti i proclami sulla difesa del lago che abbiamo potuto leggere in questi anni si parte dall'assunto, rispettabile evidentemente, che la natura deve essere difesa e tutelata.
Si dimentica però che in questa natura ci vive una comunità umana che porta con sé bisogni e strutture che confliggono a volte con gli elementi naturali e ambientali di cui sopra.
Ignorare completamente questa situazione in nome della natura a tutti i costi significa precludersi ogni strada di soluzione.
Tanto più quando si pensa che tra le esigenze della comunità umana ci sono quelle della sicurezza, ossia quelle legate ad elementi di rischio oggettivi insiti nella conformazione del luogo. E per quanto riguarda il lago d'Idro, tali elementi ci sono e sono gravi.
 
La parola sostenibilità diventa importante quando si considerano tutti questi elementi insieme, cioè quando i confini del sistema ecologico vengono allargati comprendendo anche la comunità umana che vive della ricchezza del lago.
Sostenibilità significa che l'ambiente naturale sia rispettato contemporaneamente alle esigenze umane, comprese evidentemente l'irrigazione e la produzione di energia elettrica.
Sostenibilità non vuol dire un "no" ad ogni iniziativa che cerchi un equilibrio dinamico tra tutte queste posizioni. Significa essere coscienti della causalità circolare legata alle scelte sistemiche necessarie al lago, per poterle gestire con il massimo rispetto per l'ambiente e per l'economia.
 
Qualcuno già richiamava in questa sede la mancanza di visione in chi crede contrapposta l'economia (espressione della comunità umana) all'ecologia, proponendo un nuovo concetto definibile con il termine "Ecofilia".
La considerazione è importante per il fatto che costringe ad una impostazione integrata, o meglio sistemica, delle discipline, cosa che non piace a certi ambientalisti.
Aggiungerei che essere ambientalisti "a tutti costi" significa in pratica essere consapevolmente contro la comunità umana, anche a costo della sopravvivenza della stessa. A tutti i costi, appunto.
 
Diversa è la posizione di chi cerca una via razionale che possa ottenere, se non tutti gli obiettivi, almeno il raggiungimento di un equilibrio sostenibile tra di essi, cioè in grado di durare nel tempo con beneficio generale.
Occorre però fare un passo indietro e guardare la cosa da un punto di vista esterno.
Questa nuova posizione permetterebbe di considerare senza pregiudizi tutte le variabili dinamiche in gioco, al fine di ricavare la conoscenza necessaria della struttura causale sottostante, spesso nascosta, che le coinvolge.
 
Tale conoscenza diventerebbe la base comune per il dialogo necessario alla ricerca di soluzioni condivise, perché implicitamente conterrebbe l'accettazione della sussistenza delle ragioni dell'altro, unico mezzo perché un vero dialogo sia possibile.
Non credo che tale via sia da disdegnare, soprattutto dopo tutti questi anni di incomprensioni tra enti e cittadini in cui troppi perdono, compreso il lago.
 
Leretico
 


Commenti:
ID26256 - 30/12/2012 10:14:30 - (Elena Bini) - Ancora

una volta ripeto: 1) le associazioni ambientaliste lacustri non hanno mai negato l importanza di un utilizzo irriguo e idroelettrico dell acqua in generale e del lago d Idro in particolare. Finiamola con questa falsita. 2) la chiusura al dialogo non e mai mancata da parte nostra, finiamola con questa falsita. La chiusura al dialogo e mancata da parte delle istituzioni, in particolare da parte dei sindaci firmatari nel 2008 e da parte di Regione Lombardia. 3) il Presidio 1 dicembre 2012, attivo alla Pieve di Idro da ormai 1 mese, a cui partecipano più di 100 persone che si alternano con turni di 3 ore per tutte le 24 ore, sta chiedendo null altro che dialogo attraverso la definizione della regola, dialogo e regola che si attendono da 25 anni. 4) il parere del Sig Leretico in merito all ambientalismo a tutti i costi e un preconcetto, peraltro errato, che per nulla aiuta l auspicata reciproca comprensione, ovvero il dialogo. Ho gia scritto tutto cio, ma ho pazienza e credo nel

ID26263 - 30/12/2012 12:53:19 - (Aldo Vaglia) -

Onore ai 100 che si sacrificano per cose in cui credono, ma il fatto di sacrificarsi non e' garanzia che le posizioni sostenute siano le piu' giuste. Erano 314 anche i deputati che hanno votato per Ruby nipote di Mubarak, ma si sono ricoperti di ridicolo cosmico.

ID26273 - 30/12/2012 15:20:31 - (Leretico) - Excusatio non petita...

Signora Bini, non dubitavo del suo intervento in materia, ma stavolta mi tocca richiamarla al tema, che era della sostenibilità delle soluzioni proposte, sostenibilità sistemica in cui sono comprese tutte le variabili in gioco, non solo alcune. Non sono per nulla contro chi difende l'ambiente, anzi. Sono però contro chi fa finta di non vedere. E non ho voluto approfondire quali siano i motivi di questa cecità. Non capisco quindi perché si risponde a questo articolo respingendo un'accusa che non è stata mai fatta. Il suo intervento mi fa pensare o che io non sia riuscito a far passare il messaggio, oppure che la sua sia una "excusatio non petita", a cui segue una "accusatio manifesta". Il messaggio inoltre era per tutti quelli che si occupano di questo tema, al fine di poter far emergere un punto di vista complessivo di aiuto. Ma, come ho ben scritto nell'incipit, il tema è rischioso. Pensavo però di essere stato chiaro, con lei

ID26274 - 30/12/2012 15:21:09 - (Leretico) - continua

devo ricredermi.

ID26279 - 30/12/2012 16:26:55 - (guidoassoni) -

Il sig. Leretico ha focalizzato molto bene l'argomento quando sostiene che l'ambiente naturale debba essere rispettato tenendo presente le esigenze umane, ivi comprese quelle che fanno storcere il naso ai presidianti. E sta qui il nocciolo della questione, ovvero l'oggetto del contendere. Sostenibilità intesa come equilibrio tra le varie posizioni (e tra i vari interessi). Non parlerei di excusatio non petita da parte della sig. Bini, la quale, con molta coerenza, ribadisce quei punti che conosciamo e che in linea di massima personalmente condivido. Parlando della regola e della sua tempistica, non si può prescindere dal parlare dei livelli. Mi piacerebbe conoscere quali sono quelli che verranno proposti dal coordinamento in caso venga recepita l'istanza di convocazione del tavolo delle regole prima dell'esecuzione delle opere.

ID26291 - 30/12/2012 19:39:16 - (Lib) - Il dialogo???

Ma sbaglio siga Bini o voi anni fa ai firmatari del 2008 al polivalente li avete massacrati di insulti così come quando qualcuno dal palco sempre al polivalente aveva provato a sostenere un altra tesi e stato criticato aspramente da voi!!!!! Voi il dialogo lo volete solo con quelli che vi danno ragione e sai com e la ragione a volte la si da ai ..... Hopartecipano alle vs assemblee così come ogni tanto passo alla Pieve ma alla fine io il dialogo lo trasformare in bagarre .... Avevo votato l attuale sindaco di idro così come all inizio vi appoggiavo i tutti i senti ma poi ho notato che a che la vosta minestra ormai e fredda anche troppo direi. Ps buona continuazione con il vostro presidio e auguri a tutti di buon anno

ID26306 - 31/12/2012 05:01:44 - (doc) - Ruby!

Caro Aldo, sono uno che partecipa al presidio, perchè ritengo doveroso difendere un bene comune contro gli interessi e le speculazioni privatistiche e l' essere messo sullo stesso piano dei 314 salva Berlusconi mi fa ridere e incazzare al tempo stesso. Ci consideri tanto poco? Con Leretico vorrei instaurare un serio confronto di idee per capire come in lui sia maturata la convinzione che noi presidianti siamo dei ciechi ecologisti, ottusi e preconcetti affossatori del bene comune. Al di la della terza o quarta galleria che dir si voglia, al di la di sindaci vedi Salvaterra, che in contemporanea firmano contro la galleria e a favore del progetto per la sua realizzazione, al di la dei soliti triti e stantii discorsi sul si o sul no, MI CHIEDO: 1) la sicurezza legata al problema Paleofrana non dovrebbe essere affrontato operando sulla stessa? 2) gli agricoltori non dovrebbero adeguare e modernizzare gli obsoleti sistemi di irrigazione di cui dispongono?

ID26307 - 31/12/2012 05:17:02 - (doc) - Continuo

3) il problema sfruttamento elettrico non è prioritariamente in capo ai bacini artificiali Trentini?Ciò premesso ritengo che un' escursione da lago naturale ( circa un metro e mezzo) sia più che sufficiente per tutti. Se invece si vogliono fare opere,onerose e inutili per la sicurezza, col solo intento di mantenere la qualifica di diga al nostro lago, sono assolutamente contrario.Avanti dunque con unaCONCERTAZIONE, seria e non preconcetta, con un solo punto fermo : il LAGO D' IDRO È UN LAGO E NON UNA DIGA

ID26310 - 31/12/2012 06:48:59 - (zipponi) - Speranze

Sempre tante e tante e ancora all'infinito parole,noi "cittadini lacustri"siamo al punto di partenza.Cosa è cambiato o meglio dove si è arrivati?!?!?!?Secondo il mio "umile" parere si è imperniati in un punto di non ritorno ma con nessuna dico nessuna via d'uscita,troppi interessi troppa superficialità troppo tutto ma il troppo che serve non uscirà mai ……povero il nostro bel lago!!!!

ID26311 - 31/12/2012 09:05:57 - (Aldo Vaglia) - Per doc

La metafora dei 314 riguarda la giustezza delle posizioni non le persone. Le verita' non dipendono dai numeri. Quelle assolute esistono solo se si ha fede, quelle relative hanno piu' credibilita' se supportate scientificamente. Il mio giudizio sulle persone non deriva da cosa loro pensano. Volterianamente sono a difesa di tutte le liberta' di pensiero, anche a quelle contrarie al mio, ma sono anche per la liberta' di esprimere quello che penso anche se il numero mi da' torto.

ID26312 - 31/12/2012 09:28:10 - (Lib) - X DOC

Bhe giuste le sue parole se riguarda ilBene del lago. Giusto dire che il lago non è una diga ma è anche opportuno eliminare gli scarichi delle m..de!!! Peccato che poi il collettore si sia fermato lei forse ne da qualcosa ???? Certo brutto vedersi costruire davanti a casa una pista ciclabile ... Rovina la privacy!! Non crede. Se si deve risolvere la questione lago i sacrifici ... Se così li vogliamo chiare li devono fare Tutti non crede DOC...... Invece le fogne sono in stallo. Il sostenere poi che opere x la sicurezza sono opere x la regola quello ha tutto Da dire. Il dialogo doveva servire allora invece avete attaccato chi ha provato a cambiare valutazione dalla vostra. Se non erro addirittura della gente di Idro solo xche non la pensava come voi e stata attaccata ... Verbalmente ... In paese ....Bel modo di dialogare

ID26315 - 31/12/2012 09:52:55 - (Elena Bini) - La sostenibilita

ambientale consiste, nel caso specifico, nel gestire il problema sicurezza in modo ottimale e nel contempo soddisfare al meglio tutte le esigenze antropiche (irrigue, idroelettriche, turistiche), il tutto impattando l ambiente nel modo meno dannoso possibile. Il progetto attuale (AdP2008) NON ottempera a queste condizioni, e completamente sbilanciato a favore di due sole componenti (irriguo e idroelettrico), mentre apporta danni in termini di sicurezza, in termini di turismo e in termini ambientali. Nel suo articolo, Sig. Leretico, ho letto un accusa di chiusura al dialogo da parte nostra che non condivido poiche non e reale. Se Lei ben si informa si accorgera che la chiusura al dialogo nasce pubblicamente da parte di Regione Lombardia il 29/2/2008 e da parte dei Sindaci del lago il 30/5/2008. E, Sig. Lib, le accese proteste a cui Lei si riferisce nascono proprio da li. Sig. Vaglia... ma per carita... ma che paragone mi fa?? Ma e forse a corto di argomenti?? Non e da lei...

ID26316 - 31/12/2012 10:06:15 - (Leretico) - A scuola di dialogo

Caro signor Doc, complimenti per il suo impegno, peccato però che anche lei usa le parole in maiuscolo (la cosa è invettiva dalle vostre parti). Anche lei grida e parlare di dialogo mentre si grida non è certo il massimo. Ma tralasciamo, con la speranza di un mio misunderstanding. Lei si chiede come mai io abbia idea che i presidianti siano dei ciechi ecologisti. Nell'articolo non lo affermo, parlo in generale. Dalla sua reazione e da quella della signora Bini deduco però che sia un affermazione che vi colpisce, anche se io non l'ho fatta. Se dunque non siete ecologisti a tutti costi, dovreste dimostrarlo a me e a tutti quelli come me che vi guardano e vi apprezzano, ma lo fanno fino ad un certo punto perché abbiamo la quasi certezza che le vostre affermazioni di ricerca del dialogo siano di circostanza. L'aggressività e l'aggressione fisica che avete messo in campo più di una volta contro chi non la pensa come voi non depone a vostro

ID26317 - 31/12/2012 10:13:53 - (Lib) - Compimenti sig.ra Bini

Nascono da li e da quello che mi hanno riferito il dialogo lo avete fatto terminare li !!! Voi che siete x il dialogo .... Complimenti furbetti. Predicate bene ma razzolate male cari miei.

ID26318 - 31/12/2012 10:24:56 - (Leretico) - continua

favore. Forse lei può intuire che la rabbia non è il sentimento più indicato né per il dialogo né per un qualsiasi ragionamento. Mi permetta inoltre di sottolineare che se nelle sue affermazioni definisce le opere per la sicurezza inutili, tale giudizio deriva da un assennatissimo ragionamento o da una serie di schermaglie che a tutti i costi si vogliono mettere in campo pur di indebolire la posizione del proprio presunto nemico? E chi ci rimette in tutto questo? Altri cittadini che pensano che le opere per la sicurezza non siano inutili. Aggiungo ulteriormente che non sento parlare nei vostri proclami di problema inquinamento e relativa eutrofizzazione delle acque. La cosa sembra, dico sembra, strana. E più d'uno insinua che ciò dipenda dal fatto che tale problema non è strumentale a sufficienza per i vostri scopi. Io mi limito a segnalarlo perché anche questo inficia molto la vostra credibilità.

ID26319 - 31/12/2012 10:28:59 - (Leretico) - continua

Se volete un dialogo serio cominciate a farvi qualche domanda su questi punti e pensate quanto lontani siete con certi atteggiamenti dalla ricerca sincera di un confronto, non solo con il vostro nemico dichiarato, ma con chi vi guarda da vicino e pur apprezzando la passione per uno scopo così lodevole e foriero di bene comune sia portato avanti con questi modi.

ID26320 - 31/12/2012 10:33:54 - (Leretico) - continua

...non accetta che sia portato avanti in questi modi.

ID26323 - 31/12/2012 10:51:32 - (Elena Bini) - La pacatezza dei toni

talvolta indica indifferenza, talvolta malcelato senso di superiorita, talvolta ignoranza dei fatti, talvolta lodevole autocontrollata capacita di esprimere il proprio punto di vista. Sig Leretico, personalmente del suo pensiero io ho capito poco: lei si preoccupa solo della sicurezza e si fida dei tecnici che hanno deciso le opere, anche se non ha ancora letto il progetto per verificare se quanto affermiamo sulla scarsa sicurezza a favore del prelievo garantito sia certezza documentata oppure nostre fantasie. E cosi? Mi saro certamente sbagliata, la prego di correggermi. Quanto alla nostra capacita/incapacita di dialogo, si vede quel che si vuol vedere. Il dialogo si fa in 2. Quando uno e sordo, l altro si inventa le piu svariate modalita di comunicazione al fine di sbloccare la sordita altrui. La maiuscola in internet significa urlare, si: forse lei non sa..quando ci si sente inascoltati nelle proprie ragioni talvolta accade che l animo si infiammi. Beato lei e la sua pace dei sensi

ID26324 - 31/12/2012 10:52:12 - (Leretico) - Chiusura al dialogo

Signora Bini, non mi sembra nell'articolo di aver detto che lei è chiusa al dialogo. Suggerivo un modo serio di arrivare ad un dialogo cioè quello di avere una visione complessiva del sistema lago. questo discorso non vale solo per lei e per i suoi, ma soprattutto per chi amministra e per la Regione. Da parte vostra però non basta fare affermazioni di principio, bisogna dimostrare la comprensione con fatti e comportamenti. Crede forse che gridando e disprezzando si possa arrivare ad un dialogo? Apprezzo il suo tentativo di avvicinamento sul tema della sicurezza che denota l'emergere di una sua razionale impostazione, ma dovrebbe fare un passo in più. Dovrebbe considerare legittimi anche altri elementi della questione, cose che ho già indicato. Non entro nei numeri, come lei sa, mi interessano gli indirizzi e le impostazioni.

ID26327 - 31/12/2012 11:02:10 - (Elena Bini) - Chiedermi di parlare di qualita

delle acque e sfondare una porta aperta... arriva l anno nuovo e sono ancora qui a scrivere... Queste opere che incombono sul lago danneggiano l ambiente per stessa ammissione dei tecnici progettisti, ai quali il Ministero Ambiente ha chiesto integrazioni in merito, a seguito delle nostre osservazioni 2011. Parlare di qualita in senso lato comporta parlare delle opere, piaccia o non piaccia. Il discorso piu strettamente legato alle immissioni e al centro delle nostre preoccupazioni da sempre. Ottima anche se tardiva la soluzione collettore, purtroppo Bagolino non ha vincolato la sua firma ad un collettore che riguardasse anche il proprio territorio e questo sara una delle pressanti richieste che faremo una volta che ci sara un tavolo sulla regola e lo studio di impatto ambientale verra fatto come si deve (i tecnici ne hanno ammesso l incompletezza). A gennaio verra presentato al pubblico lo studio Univ. Parma, attendiamo fiduciosi di sapere che cosa Regione Lombardia progettera e

ID26329 - 31/12/2012 11:09:15 - (Elena Bini) -

finanziera, anche in merito all abbassamento della concentrazione dei nutrienti e al recupero dell ossigenazione nello strato profondo delle acque, e in generale in merito alle azioni che intendera intraprendere per rispettare le norme sulla tutela delle acque. Non mancheremo certo di vigilare e contribuire, nel nostro piccolo, affinche la condizione generale del lago d Idro sia tenuta in seria considerazione in tutti i suoi molteplici aspetti da chi di competenza. Mi fa immenso piacere che qualcuno sollevi tale questione. L appuntamento con studio Univ. Parma non mi e ancora noto, pare sara verso fine gennaio in comunita montana.

ID26330 - 31/12/2012 11:18:09 - (Leretico) - Screditare il proprio interlocutore

non rende più credibile la propria posizione. Lei dice di non capire perché è innamorata delle proprie idee e contro l'amore che si può fare? Io credo invece che lei capisca e sappia dove voglio andare a parare. Vedo comunque che tenta di parare i colpi e le critiche giustificatissime che le stanno facendo ora e da mesi. Sinceramente il suo problema è anche la credibilità cosa che non si guadagna certo con qualche errata corrige dispensata ad libitum in queste pagine. Mi riservo il giudizio quindi a quando si manifesteranno atti concreti sulle questioni. Nel frattempo sappia che i messaggi che manda ottengono un ascolto direttamente proporzionale al livello di parzialità che si è guadagnata in questi anni. Di questo non sono io responsabile ma solo lei e il suo atteggiamento.

ID26332 - 31/12/2012 11:25:15 - (Elena Bini) - Screditare il proprio interlocutore

non rende piu credibile la propria posizione. Sottoscrivo appieno. Auguri di un felice anno nuovo a Lei e a tutti i lettori.

ID26333 - 31/12/2012 11:41:46 - (doc) - Maiuscolo

Quelle poche parole che ho volutamente scritto in maiuscolo sono un grido non un' invettiva contro qualcuno. Le ripeto: avanti con la CONCERTAZIONE ! IL LAGO NON È UNA DIGA. Buon anno a tutti

ID26335 - 31/12/2012 13:00:40 - (Lib) - DOC

Buon anno anche a lei ma se è x il dialogo risponda al mio quesito o lei non è favorevole al collettore con annessa pista ciclabile ???

ID26336 - 31/12/2012 13:03:50 - (Leretico) - Grazie per gli auguri

Grazie per gli auguri e ricambio.

ID26337 - 31/12/2012 13:04:28 - (Aldo Vaglia) - Per Bini

Ma lei capisce cosa legge o non legge? Vuol forse dire che Ruby era nipote di Mubarak? Ho gi spiegato a doc cosa intendevo, ma lei e' proprio dura di comprendonio.

ID26338 - 31/12/2012 13:44:01 - (Lib) - X sig.ra Bini

Adesso non mi dica che attende info dal università di Parma !!! Incaricati da regione Lombardia a seguito firma del 2008 da parte dei si faci di allora ... O forse sbaglio .... Dell accordo non va bene nulla a suo avviso e di pochi altri ma l'unica cosa che sta proseguendo e proprio quello xche del resto il pensiero vostro mi pare che sia .... Stiamo fermi non faccio far nulla e poi vediamo che succede ..... In attesa della fine del mondo che neppure quella e arrivata. Ancora auguri ci vediamo prossimamente a Idro.

ID26341 - 31/12/2012 14:12:03 - (Aldo Vaglia) -

Ripetere la solita solfa da quattro anni e dire agli altri che non hanno argomenti e' il modo d'intendere il dialogo per qualcuno. Auguri a tutti comunque la pensiate.

ID26350 - 31/12/2012 17:46:39 - (doc) -

Come lei può immaginare i problemi citati sono per me prioritari: il disporre di acque balneabili, di spiagge pulite, di una pista ciclabile usufruibile sono le caratteristiche minimali di una località a vocazione turistica lacustre. Tutti coloro che per inettitudine, pigrizia, incapacità, superficialità, interessi personali, demandati dai cittadini per far questo e nulla han fatto, sono da smascherare e condannare. Gli abitanti del lago d' Idro di cosa possono vivere se non di turismo? Cittadini svegliatatevi: basta diatribe intestine, scendete in piazza reclamando quello che per diritto è vostro. Io nel mio piccolo sarò con voi. Che l' anno nuovo porti UNIONE

ID26352 - 31/12/2012 19:39:16 - (Lib) - Dott DOC

Bho ma mi sbra che allora vi dovete smascherare voi o almeno le amministrazioni di Idro e Anfo visto che hanno fermato le opere di valorizzazione ... Scendete in piazza ..... E a far che ???? Lasciamo perdere va .../ ultimo commento dal prox anno smetto sono stanco di commentare al muro .... Tempo al tempo vedremo tanto non ho alcun problema dalla finestra vedo un ottimo lago e il bagno lo farò pure quest anno ..

ID26359 - 01/01/2013 12:38:09 - (Aldo Vaglia) -

Caro doc, intervieni in genere per bacchettarmi su mie presunte mancanze di bob ton nei vostri riguardi, mai a commentare nel merito. Tu dici: " la sicurezza e' legata alla paleofrana, quindi il problema dovrebbe essere affrontato su quella", d'accordo. Ti faccio pero' osservare che le due soluzioni proposte sono una impraticabile l'altra insufficiente. Quella impraticabile l'asportazione. Qualche fantasioso professore riducendo ad occhio da 50 milioni di metri cubi di materiale a 5 milioni pensava di aver scoperto l'uovo di Colombo, non si e' premurato di fare qualche calcolo per accorgersi che anche in quel caso sarebbero occorsi 30 anni con 10 camion che facevano 4 viaggi al giorno per asportare il materiale. L' insufficiente e' quella dei pozzi drenanti che possono mitigare gli effetti delle piogge prolungate ma non mettere in sicurezza la frana. La seconda osservazione riguarda l'acqua per l'irrigazione. Chiedi " gli agricoltori non dovrebbero adeguare e modernizzare

ID26360 - 01/01/2013 12:50:38 - (Aldo Vaglia) -

gli obsoleti sistemi di irrigazione di cui dispongono?" Sicuramente si e' la risposta. Ma anche in questo caso c'e' d'aggiungere che il metodo per scorrimento e' quello che consuma meno energia e il bilancio energetico nella produzione di cibo e' una delle componenti che si dovranno valutare per uno sviluppo sostenibile. Lo stesso discorso vale per la corrente, che e' meglio produrla pulita e a basso prezzo in Italia che importarla sporca e a costi maggiorati dall'estero. E per finire sul metro e mezzo d'acqua, anche quello mi va bene, ma da chi arriva la trovata che debba partire da 367 e non da 368?

ID26361 - 01/01/2013 12:57:46 - (Aldo Vaglia) - Errata corrige.

Naturalmente anche se siamo d'inverno e con la neve, e' il "bon ton" non il "bob ton" come erroneamente ho scritto.

ID26372 - 01/01/2013 19:22:21 - (guidoassoni) - per Doc

Ciao Doc, stavolta non mi faccio ingannare dal nikname. Volevo rispondere al tuo commento ma l'amico Aldo mi ha preceduto. L'escursione ottimale e costante di 1,50 è auspicata da tutti, ma come dice Vaglia non partendo dal limite minimo che garantisce il DMV ma a quota maggiore di almeno 70/80 cm. Naturalmente dovrà pur esserci la possibilità di derogare a questi livelli, ovvero di ricondurre il minimo al DMV (367,20) ed il massimo sui 369,40/369,50 in caso di estremi problemi connessi alla sicurezza e a crisi idrica conclamata. Non i 3,25 come vuole la Regione, ma 2,20/2,30! Ma se tu ritieni che le opere siano onerose e inutili per la sicurezza e col solo intento di mantenere la qualifica di diga al lago d'Idro, mi vuoi spiegare cosa significano gli slogan al presidio circa la richiesta di una nuova regola condivisa? Non è forse più coerente ritornare al NO secco alla terza galleria?

ID26373 - 01/01/2013 19:39:50 - (kyselak) -

Vorrei citare una frase tratta dal libro "L'arte del ferro in Valle Sabbia e la famiglia Glisenti" di uno dei più grandi storici contemporanei della Valle Sabbia e per di più idrense, Ugo Vaglia. "I pittoreschi ruderi della fucina Gerardini si possono ancora osservare percorrendo la strada fra Lavenone ed Idro, mentre i resti del forno Glisenti vennero nel 1922 ricoperti dai detriti depositativi durante i lavori di riduzione del lago d'Idro a serbatoio artificiale". Ricordo che il saggio è stato scritto nel lontano 1959. Spulciando fra le note, le inquietanti affermazioni dello storico, si rifanno ad un opuscolo presentato in occasione del cinquantenario della fondazione della Società Elettrica Bresciana (1905-1955).

ID26381 - 01/01/2013 21:31:15 - (Elena Bini) - x Lib

a proposito di AdP2008 la invito a digitare qui in "cerca" "le precisazioni dei firmatari", scoprira che nel marzo 2012 i firmatari insistevano nel dichiarare "portati a casa" 1)opere impostate a 367,20, 2) conferma 1,30, 3)ente gestore, 4) stramazzo a 367,20 5) tutela e risanamento acque, 6)messa in sicurezza paleofrana. Vede bene che i nostri "dubbi" non sono cosi infondati: la cosa grave e che le sbandierate conquiste non erano neppure nei pensieri di Regione Lombardia, che ormai non ha piu remore a dichiarare che le opere sono per la messa in sicurezza dell opere di regolazione affinche si possa regolare da 370 in giu di 3,25 m senza preoccuparsi della paleofrana. Da univ Parma attendo certo le info su cio che Regione intende fare per la qualita; forse lei non l ha notato, ma noi crediamo nelle istituzioni e crediamo che debbano operare AL MEGLIO al servizio della comunita TUTTA. Lo "stiamo fermi" che lei ci imputa non viene da noi, ma dalla chiusura della Regione al dialogo.

ID26384 - 01/01/2013 21:59:24 - (Elena Bini) - Leggo di

proposte di regola e di messa in sicurezza paleofrana. Mi permetto di ricordare che l AdP2008 non ha nessuna intenzione di mettere in sicurezza la paleofrana (dichiarazione di RL) ma vuole SOLO avere 3,25 m aggirandola. Per la viabilita RL "valutera in futuro se spostare la strada" dichiarando cosi forfait sulla messa in sicurezza paleofrana. Ricordo anche che i tecnici RL nel preliminare progettarono di scavare tutto l alveo con rischio di far franare la paleofrana durante i lavori e solo i tecnici di Infrastrutture hanno modificato il progetto per "ridurre" questo rischio, impossibile da eliminare SE si devono garantire i 3,25 m. Scrivo tutto cio perche qui si ama disquisire sulle ipotesi, ed e bello e lodevole, ma non dimentichiamo che RL non ha nessuna intenzione di mettere in discussione la regola PRIMA delle opere, ma vuole con le opere IMPORRE il regolamento di 3,25 m "alla faccia della sicurezza". Mi piacerebbe che si commentasse quest ultima constatazione.

ID26392 - 01/01/2013 23:53:01 - (guidoassoni) -

La galleria dovrebbe essere un'opera funzionale alla messa in sicurezza del lago e del fiume Chiese da utilizzare esclusivamente in caso di emergenza di protezione civile. Si può legittimamente disquisire su temi di opportunità considerando i costi dell'opera. Se però abbiniamo quest'opera con la realizzazione della nuova traversa basata su un'escursione massima dei livelli pari a 3,25 mt a partire dalla quota di massima regolazione, i dubbi sulle reali intenzioni della Regione sono più che legittimi. Si può parlare di sicurezza scavando sotto la frana o raggiungendo la quota del massimo invaso a 370,00 mt? Fatta questa premessa bisogna anche tenere presente che il Regolamento per la gestione coordinata del lago d'Idro e dei serbatoi dell'Alto Chiese ed. 21/03/2002 è stato condiviso da tutti i soggetti istituzionali e produttivi. E' altrettanto vero che la Legge sul DMV è successiva a tale Regolamento e che pertanto tale documento debba

ID26394 - 02/01/2013 00:07:11 - (guidoassoni) - segue

essere aggiornato alla nuova normativa. Il progetto sottoposto alla valutazione d'impatto ambientale prevede purtroppo questa escursione di 3,25. Io resto sempre dell'idea che l' escursione massima dei livelli non debba mai essere raggiunta nell'anno solare salvo cause impreviste e imprevedibili di criticità grave. Però tutto, come sempre dipenderà dalla Regione Autonoma di Trento e dagli altri concessionari. A quale prezzo garantiranno i volumi previsti dal citato Regolamento? E per prezzo non intendo solo i danari.

ID26396 - 02/01/2013 00:13:34 - (Lib) - Bhe signora

Se come dice lei RL ha già deciso il da farsi ... Bhe che occasione ora ci sono le regionali e voi che sapere come votare di sicuro metterete le persone giuste al posto giusto. Visto che si deve cambiare tutto e possibile. Io non ho letto i documenti passati ma noto che c'è qualcosa che manca nella questione lago. Mi ero prpmesso di non intervenire più ma qui non ci si smuove di un millimetro.

ID26397 - 02/01/2013 00:19:33 - (guidoassoni) -

mi sono dimenticato di dire che, se per noi è inquietante il progetto sottoposto a V.I.A. dovrà essere altrettanto inquietante per la Regione Lombardia le centinaia di osservazioni formulate dai cittadini del lago e dei valsabbini. Speriamo che il contraddittorio con la nuova Giunta Regionale sia più costruttivo dell'attuale. Per quanto riguarda l'osservazione di Kyselak, pur con la dovuta deferenza nei confronti dello storico Ugo Vaglia ho notato qualche contraddizione. Nell'opera Storia della Valle Sabbia, le opere di riduzione del lago a serbatoio artificiale, risalgono non già al 1922, bensì al 1934. Non credo proprio siano durate dodici anni. Sbagliano anche gli studiosi

ID26415 - 02/01/2013 12:47:45 - (Leretico) - La base di discussione

Signora Bini, cito dal suo post "La sostenibilità ambientale consiste, nel caso specifico, nel gestire il problema sicurezza in modo ottimale e nel contempo soddisfare al meglio tutte le esigenze antropiche (irrigue, idroelettriche, turistiche), il tutto impattando l'ambiente nel modo meno dannoso possibile." Fin qui andiamo veramente d'accordo. Poi procede il suo ragionamento con "Il progetto attuale (AdP2008) non ottempera a queste condizioni, e completamente sbilanciato a favore di due sole componenti (irriguo e idroelettrico), mentre apporta danni in termini di sicurezza, in termini di turismo e in termini ambientali." Qui c'è una sua opinione e come tale deve lei essere disposta alla sua discussione. Il ragionamento che si vuol fare è che la sicurezza deve avere la priorità nell'intervento, deve essere il principio informatore del progetto. Se non lo è il progetto deve essere cambiato. Bloccare tutto però sembra a molti come voler il

ID26418 - 02/01/2013 13:04:05 - (Leretico) - continuo

far crollare il tempio con tutti i filistei. Rinunciare o costringere a rinunciare a molti soldi per bloccare opere necessarie anche alla sicurezza suona veramente in contraddizione con quanto da lei enfaticamente dichiarato e da me sopra citato. Mi lasci aggiungere anche un'altra peregrina osservazione: mi sembra che sia lei sia il signor doc siate interessati molto ai livelli e al turismo. Per voi queste sono le priorità tanto da preferire il crollo di qualsiasi trattativa pur di ottenere il vostro scopo. La cosa non completamente errata, anzi, ma se poi condiamo il tutto con un velato conflitto di interessi di fondo la credibilità di quanto affermate crolla sciaguratamente. E lo dico perché anche la sicurezza diventa alla luce di ciò una priorità strumentale, cioè coinvolta solo se utile al vostro scopo principale, mentre dovrebbe essere la priorità per tutti. Sarebbe utile una discussione su questo.

ID26426 - 02/01/2013 22:43:52 - (guidoassoni) -

Ok. La nuova galleria è sinonimo di sicurezza. Si può parlare di sicurezza quando la nuova traversa, basata su un'escursione che si rifà al Regolamento per la gestione coordinata del lago d'Idro e dei serbatoi dell'Alto Chiese del 2002, prevede uno scavo all'alveo dove insiste la paleofrana? Se lo scavo è inifluente, come mi pare di avere capito in un lontano commento di Vaglia, il principio della sicurezza non viene a meno. Ma in caso contrario?

ID26434 - 03/01/2013 10:26:58 - (Elena Bini) - Sig. Assoni,

Lei mi pare metta in luce la necessita di definire la regola; lo dovevano fare tutti gli enti coinvolti, dei quali i sottoscrittori del 3,25 erano solo una parte. Persino il Biotopo fu riqualificato DOPO il 2002 basandosi su quote diverse, come dire che del regolamento a 3,25 non sapevano nulla. In merito al contraddittorio con la nuova giunta regionale, ricordo che siamo in attesa anche dei pronunciamenti del Ministero dell Ambiente e di quello della Protezione Civile. Preciso poi in merito alla sicurezza quanto dichiarato dai tecnici di Infrastrutture: 1) "se il lago non si abbassa al di sotto della quota della minima regolazione che c e adesso, la savanella non serve" e idem relativo pericoloso scavo nell alveo; 2) 370 m e al limite dell allagamento, con sommersione di strutture in alcuni tratti. Inoltre aggiungo che nessuno ha mai valutato l impatto di 300 mc/sec di acqua sui comuni a valle!

ID26435 - 03/01/2013 10:34:53 - (Elena Bini) - Sig. Leretico,

"apporta danni in termini di sicurezza, di turismo e ambientali" NON e una mia opinione! Scavare l alveo sotto la paleofrana e pericoloso NON per una mia opinione, ma a detta dei tecnici di Infrastrutture. Una regola di 3,25 porta danni alla fruizione delle rive (quindi anche turismo) NON per una mia opinione, ma a detta dei tecnici di Infrastrutture incaricati dal Min.Amb. di valutare l’impatto ambientale di una regola di 3,25 m. Una regola di 3,25 porta danni ambientali NON per una mia opinione, ma a detta dei tecnici di Infrastrut. incaricati dal Min. Amb. di valutare l impatto amb. di una regola di 3,25 m, i quali in questo contesto hanno risposto alle nostre osservazioni sulla incompletezza dello studio di aver si evidenziato danni, ma senz altro in modo parziale ed incompleto per via dei tempi stretti. Inoltre lei scrive che se la sicurezza non e la priorita del progetto, esso va cambiato. Orbene, i tecnici di Infrastrutt. dichiarano (ma c e scritto ovunque nello SIA) che

ID26436 - 03/01/2013 10:36:14 - (Elena Bini) -

le opere sono "sia di regolazione sia di messa in sicurezza". Noi chiediamo che siano di SOLA messa in sicurezza, e che se serve conoscere la REGOLA, che questa sia definita PRIMA del progetto. Le pare cosi assurdo?

ID26447 - 03/01/2013 20:57:04 - (guidoassoni) - sig. Bini

Ha fatto bene a ricordare la questione del biotopo di Baitoni per cui teoricamente la massima regolazione del lago non dovrebbe superare i 369 mt che, fermo restando il livello che garantisce il DMV comporterebbe un'escursione ottimale di 1,80. A meno che non si voglia scavare all'alveo per 1,45 per fa r quadrare i conti a 3,25. Sembrerebbe fin troppo chiaro, anche alla luce delle sue argomentazioni, che l'escursione prevista dal progetto non sia compatibile con la normativa che garantiscce il DMV e sulle norme che tutelano l'ambiente (biotopo). Il Regolamento per la gestione coordinata del lago dovrà quindi essere aggiornato e di riflesso anche i successivi accordi e protocolli d'intesa.

ID26457 - 04/01/2013 13:19:37 - (Lib) - Oooooleeeeee

Complimenti sig Assoni hai fatto bingo ... La sig.ra Bini e preoccupata di quanto si scende ma di quanto sale ..... Non più di tanto ... Certo lo deve sostenere così come lo sostengono quelli dei comitati che x la maggioranza e gente di Idro che non vogliono la savanella ... Poi di Quello che succederà .... Chi se ne frega .... Basta leggere un po' di carte dalla prima all ultima pagina e non solo quello che vogliono i comitati .... Abitando a Idro sono seriamente preoccupato di quanto sale .... Il lago ma in primus è di quanto scende che alla fine va a 366,75 ciò 25 cm sotto il 367,00 venticinque centimetri ... Venticinque centimetri ... Xche il dmv va garantito ...

ID26458 - 04/01/2013 13:59:15 - (kyselak) - sig. Assoni

Il progetto fatto dai tecnici e attualmente sottoposto alla valutazione d'impatto ambientale non poteva scrivere una nuova Regola, ma doveva tener conto dell'esistente. Sono con lei circa l'adeguamento del Regolamento alla normativa sul deflusso minimo vitale e sulla salvaguardia del biotopo.

ID26472 - 04/01/2013 23:36:20 - (Elena Bini) - Il progetto

E stato elaborato da tecnici su preciso incarico di Regione Lombardia che ha chiesto ai tecnici di garantire precisi obiettivi, gia quii ricordati. Tra tali obiettivi non e stata inserita, come logica avrebbe voluto, la nuova regola. Non aveva senso, dato che uno dei due obiettivi era garantire i 3,25 m. L alltro era rifare le opere di regolazione.

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