22 Dicembre 2012, 08.00
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Eridio

I Comitati incontrano il prefetto

di val.

Progetti dettati da ragioni di sicurezza? In campo a Idro un'equipe ministeriale della Protezione civile per verificare l'effettiva corrispondenza

 
Un'equipe ministeriale comandata dal capo della Protezione civile Franco Gabrielli sarebbe già al lavoro per capire se per davvero è necessario spendere 50 milioni di euro per mettere in sicurezza il lago d'Idro.
 
Questa la novità scaturita ieri dall'incontro fra il prefetto di Brescia, la dottoressa Narcisa Brassesco Pace e una delegazione in rappresentanza dei Comitati che dal primo dicembre ha attivato un presidio permanente alla Pieve di Idro: Gianluca Bordiga, Elena Bini, Aldo Armani, Franco Rovatti e Maurizio Zenucchi.
 
«Il prefetto ci ha assicurato che tutto verrà vagliato con attenzione. Al momento non ha ancora i dati a disposizione, ma conta di averli entro la prima metà di gennaio» ci ha detto ieri Bordiga dopo il colloquio.
 
Ci sono voluti 20 giorni, ma alla fine i manifestanti hanno di che essere soddisfatti.
«Abbiamo riferito della situazione del lago e soprattutto del contraddittorio avvenuto in sede ministeriale ad inizio novembre quando, come attesta la registrazione ufficiale di quell'incontro, un tecnico regionale ha ammesso che i progetti non sono del tutto giustificati da esigenze di sicurezza - ha aggiunto Bordiga -. Le abbiamo chiesto che lei stessa faccia da garante perché si possano sedere attorno a un tavolo tutti i sindaci rivieraschi, chi rappresenta gli interessi irrigui e quelli idroelettrici, per cominciare ad elaborare una regola di gestione del lago e pensare ad un ente paritetico che la possa gestire».
 
I rappresentanti dei manifestanti spiegheranno tutto e con dovizia di particolari in occasione di una pubblica assemblea che avrà luogo oggi pomeriggio (sabato) alle 14 nel parcheggio adiacente a Santa Maria ad Undas, dove è stato fissato il presidio, che proseguirà nella sua azione anche a gennaio, in attesa che la speranza che in queste ore va maturando, cioè una completa rivisitazione dei progetti per la regolazione del lago, possa trovare compiutezza.
 


Commenti:
ID26152 - 22/12/2012 16:58:35 - (ric) -

I progetti spero siano solo quelli riguardanti la tetza galleria e non quelli fatti dai comuni per la vslorizzazione del lago.......Altrimenti credo proprio si aprirebbe davvero una bella guerra....Mi chiedo..se questa commissione ammettera' l'effettiva periclsita' e quindi la necessirs' di fare i lavori in progetto cosa troveranno di nuovo i sostenitori del no "no a tutti i costi".....perche' non credo si fermeranno.sarebbe una sconfitta troppo pesante

ID26156 - 22/12/2012 19:38:24 - (pasquino sabbino) - A Ric

Non so chi sei caro Ric e tu non sai chi sono io. In questo siamo pari. A me interessa la salute del lago e solo quella in quanto da quella dipende la nostra. A te cosa interessa? Il mezzo metro di acqua che invaderà la tua cantina in caso di piena millenaria o gli interessi degli agricoltori sperpera acqua o dei produttori privati di energia elettrica?

ID26170 - 23/12/2012 15:15:33 - (guidoassoni) -

Non so chi siete voi e voi sapete chi sono io. In questo caso siamo dispari. Scusate la digressione. Concordo con lei Pasquino che la salute del lago debba venire prima di tutto. Ma anche la sicurezza, i livelli e le escursioni ottimali, la qualità delle acque e anche i diritti degli utilizzatori a valle. Io penso che si possa ottenere tutto questo, magari anche con giuste rivendicazioni

ID26172 - 23/12/2012 16:21:44 - (Elena Bini) - mi aggiungo ai dispari...

e si torna pari... Concordo con il Sig Assoni, fatto salvo che Regione Lombardia NON sta affatto seguendo questo approccio, siamo solo noi "fanatici"... (come a qualcuno fa gioco farci passare) che chiediamo un confronto tra le parti (la regola, l ente gestore, la revisione del progetto), al fine di raggiungere una equilibrata e democratica intesa, con la "vera" sicurezza al primo posto. Al momento accade invece - con certezza abbondantemente documentata - che una FALSA sicurezza sia "usata" come pretesto per soddisfare la pretesa di UNA SOLA PARTE: quella degli utilizzatori idroelettrici/irrigui. Noi lo diciamo da parecchi anni, ora lo dice pure la ditta che ha realizzato il progetto delle opere su incarico di Regione Lombardia. Ma i regionali non ci sentono da quell orecchio... cosi proviamo se almeno ci vedono... e presidiamo.

ID26183 - 24/12/2012 01:06:36 - (Lib) - Presidiate presidiate

Si siete solo voi che volete accettare solo il vs credo. A questo punto mi par di capire che chi ha firmato nel 2009 ha fatto la mossa giusta toccando in un sol colpo tutti i punti. Cosa che a voi questo proprio non è andato giù. In questi anni avete sempre detto NO e ora chiedete che si siedano intorno ad un tavolo. Certamente non con voi ... Chi dice NO e NO.

ID26204 - 24/12/2012 22:44:19 - (pasquino sabbino) - 3 a 3

Sono sempre più convinto che non esistano in questa disputa mezze misure. Da una parte ci sono coloro che difendono il lago, dall' altra coloro che difendono gli interessi degli agricoltori e degli elettrici. Tertium non datur. Auguri LAGO

ID26209 - 25/12/2012 11:57:24 - (amilcare59) - per Pasquino sabbino

è chiaro che gli agricoltori della bassa bresciana e del mantovano difendano il proprio interesse così come i produttori di energia elettrica e come gli operatori turistici del lago. Ci sono poi quelli che non si accontentano dei livelli del lago ma vorrebbero anche migliore qualità delle acque e migliore vivibilità in termini di viabilità, attività museali e centri di aggregazione giovanile. Il battello è stata una scelta ottima come diverse attività culturali organizzate a Idro, ma ora bisogna deporre la spada e antichi rancori per trovare soluzioni ai problemi che ostacolano l'apertura della Rocca d'Anfo e l'ingresso al paese di Idro dalla pieve. Senza aspettare le calende greche.

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