09 Novembre 2012, 07.50
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia
Eridio

«Ci hanno ascoltati»

C'era attesa intorno al lago d'Idro per gli esiti della trasferta romana di alcuni amministratori, accompagnati dai rappresentanti delle associaizoni che si occupano di tutela dell'Eridio


È decisamente presto per fare valutazioni e soprattutto previsioni sulle eventuali prossime mosse governative, ma l´impressione riportata ieri dalla delegazione rientrata da Roma, e formata da alcuni amministratori comunali e da esponenti delle realtà del volontariato che si occupano della tutela del lago d´Idro, è positiva.
La capitale, lo ricordiamo, ha ospitato un contraddittorio sui piani per le nuove opere di svaso del lago; e in particolare sulle progettate nuove paratoie.
 
La convocazione era arrivata dal ministero dell´Ambiente, e questo giovedì mattina alle 11.30 nella sede del dicastero di via Capitan Bavastro si sono seduti attorno a un tavolo gli ingegneri che hanno progettato la nuova traversa per conto di «Infrastrutture lombarde» (la società che opera per conto della Regione), i tecnici ministeriali titolari della Valutazione di impatto ambientale, i rappresentanti dei comuni di Idro e Anfo (anche se invitato mancava Bagolino), il sindaco di Montichiari Elena Zanola, l´ex sindaco monteclarense Gianantonio Rosa, gli esponenti del Consorzio di bonifica del medio Chiese e i rappresentanti delle associazioni di tutela dell´Eridio: Amici della Terra e Coordinamento delle pro loco,
 
L´esito? «Almeno ci hanno ascoltati, tutti quanti, anche noi contrari al progetto - spiega il sindaco di Idro Giuseppe Nabaffa -. Abbiamo parlato tranquillamente e ci è pure parso di cogliere qualche espressione di condivisione; anche se è difficile dire come andrà ora: la procedura della Via prosegue il proprio iter».
 
Gli amministratori di Idro e Anfo e gli Amici della Terra hanno anche potuto nuovamente depositare un documento sintetico in cui, ancora una volta, ribadiscono la loro posizione e chiedono spiegazioni su numerosi punti a parer loro poco chiari.
«La cosa che ci è parsa ancora una volta tristemente chiara - conclude Nabaffa - è che parliamo due lingue diverse: quello che noi chiamiamo lago d´Idro per la Regione e per gli utilizzatori altro non è che una diga necessaria a laminare le piene e a invasare 3.25 metri d´acqua».
 
Mila Rovatti - da Brescaoggi


 


Commenti:
ID24748 - 09/11/2012 17:46:26 - (Dolcestilnovo) -

Nel senso che la operazione e' riuscita ma il malato e' morto?

ID24749 - 09/11/2012 18:56:31 - (Lib) - Bhe!!!

Ci mancava solo che andavate a Roma dopo che vi ha no confermato l incontro e poi ci lasciavano davanti al portone .... E quindi ora tutto sistemato .... Mmmmmmmm sperem

ID24765 - 10/11/2012 09:09:13 - (Leretico) - L'illusione ultima consolazione

La riduzione delle aspettative genera consolazione attraverso l'illusione. Per fortuna che qualcuno ascolta. Chiaro: senza ascoltare non si può capire. Quello che manca è la fase del fare in conseguenza del capire. I politici, chissà perché, arrivano a capire ma quando devono fare gli prende un pizzico di egoismo che cambia tutto. Ma la retorica dell'articolo è salvifica: mette tutto a posto. Cosa volevate, essere ascoltati? Ebbene vi hanno ascoltati e vi hanno subito dopo chiuso la porta dietro le spalle con un sorriso beffardo e "avanti il prossimo" da ascoltare. I palazzi e le case dei politici sono sempre più affollati di questuanti che chiedono di essere ascoltati. Avete anche portato i capponi? Ah, non sapevate che occorre l'obolo per essere degnati di vero ascolto? Che italici italioti, pronti a far finta di non capire. Ma noi, quelli che qui leggono degli illusi, ma ascoltati, questuanti lacustri capiamo il bisogno di un

ID24766 - 10/11/2012 09:10:59 - (Leretico) - continua

propagandistico risultato.

ID24800 - 10/11/2012 16:03:43 - (Giacomino) - Un conto é ascoltare le richieste

un altro conto é accogliere le stesse richieste che é cosa ben diversa. Ho sufficiente esperienza per temere che il commento di Leretico sia il più vicino alla realtà.

ID24806 - 10/11/2012 17:58:46 - (amilcare59) -

rispetto nel modo piu' assoluto il pensiero delle organizzazioni ambientalistiche. Le Amministrazioni comunali dovrebbero avere a cuore anche altre problematiche: la vivibilita' del paese, la sicurezza, la viabilita', i beni culturali, ecc. Invece niente di tutto questo: fare prevenzione in tema di sicurezza non passa neanche per l'anticamera del cervello, per i beni culturali vedasi la questione della Rocca, la viabilita' non interessa a nessuno. Il lago e i suoi cittadini, il turismo, non ne avrebbero beneficiato se i progetti venissero attuati e non sdegnosamente respinti? Il progetto per la sicurezza potr essere indubbiamente oggetto di revisione ma, con il no a prescindere, si vive sperando...

ID24831 - 11/11/2012 22:36:26 - (ric) - bene amilcare

per la prima volta concordo pienamente con te!!!!

ID24835 - 12/11/2012 00:55:57 - (amilcare59) - per Ric

sui problemi locali remiamo nella stessa direzione. In politica invece sono talmente deluso, soprattutto dal partito e dalla coalizione che sostieni (secondo me con troppa benevolenza e verve polemica), tanto che non andro' piu' a votare. Per il lago e' tutto tempo perso purtroppo. Fagliela capire ai coordinamenti delle Pro loco che tutti i progetti e gli accordi o i protocolli di intesa possono essere perfettibili, ma quando si sbatte contro il muro dell'immobilismo piu' assoluto cessa ogni tipo di dialogo. E' altrettanto vero che le Amministrazioni comunali dovrebbero avere una visione a 360 gradi e non farsi mettere sotto scacco dai dimostranti. Lasciando perdere un momento la chiusura della Rocca, non pensi ci siano gravi responsabilita' a rinunciare ai finanziamenti a favore delle comunita' del lago? Ritorniamo sull'immobilismo cronico. Auguro loro almeno che non abbiano a pentirsene in futuro.

ID24938 - 14/11/2012 09:33:32 - (garija) -

ma non vi rendete conto che vi ..ci stanno prendendo per il c.... tutti amministratori compresi

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I quattro punti di Rovatti Franco Rovatti, presidente del Comitato Difesa lago d'Idro e fiume Chiese, interviene in merito alle questioni del lago. Pubblichiamo volentieri.

13/01/2013 09:36

E il presidio continua I Comitati del lago non mollano. Tengono aperto senza sosta il presidio alla Pieve di Idro e chiedono a tutti di sostenerli con una mail da inviare al Ministero




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