Un luogo di cittadinanza attiva

È stata inaugurata sabato pomeriggio a Vobarno la nuova Casa delle Associazioni. L’edificio, in largo Donatori di Sangue, che un tempo ospitava la scuola media, è stato ristrutturato ed ora diventerà un luogo di ritrovo e di aggregazione per i tanti sodalizi attivi in paese.

«Sarà a disposizione delle oltre 90 associazioni presenti sul nostro territorio – ha affermato l’assessore alla Cultura Marta Cocca – che con forti motivazioni formano il tessuto sociale del nostro paese che noi chiamiamo cittadinanza attiva. Sarà quindi un luogo di incontro, di programmazione, di cultura».

«Ci piacerebbe diventasse una fucina di idee e proposte – le ha fatto eco la vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Catia Turrini –. È con orgoglio che l’amministrazione comunale ha realizzato questa splendida casa, ristrutturata grazie a un contributo regionale. Nonostante il periodo di grande difficoltà ci siamo adoperati per cercare i fondi necessari per offrire alle associazioni e alle persone che vi operano una struttura adeguata alle loro attività».

Il contributo regionale ammonta a 426 mila euro, il progetto complessivo è di 604 mila, e comprende anche la ristrutturazione della ex scuola elementare di Eno. I lavori sono iniziati ad agosto 2011 e in un anno l’edificio è stato tirato a nuovo. Anche quello di Eno è in fase di ultimazione.
La nuova Casa delle Associazioni è dotata di sette ampie stanze più i servizi, distribuite su due piani. La più ampia a piano terra diventerà la sede del Corpo bandistico sociale, le altre saranno a disposizione delle altre associazioni.

«Le associazioni a Vobarno sono protagoniste della vita associativa e noi come amministrazione civica cerchiamo di sostenerle il più possibile – sono state le parole del sindaco Carlo Panzera –. Quest’opera rientra anche in un piano di valorizzazione del patrimonio pubblico. Negli ultimi anni siamo riusciti ad ottenere attraverso bandi regionali più di un milione di euro, che in questo periodo non è cosa da poco per il nostro paese».

Al termine degli interventi, sono stati chiamati i rappresentanti delle numerose associazioni a reggere il nastro tricolore per l’inaugurazione avvenuta al suono dell’inno nazionale intonato dalla banda.

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