08 Agosto 2007, 00.00
Gavardo
Sicurezza

Gavardo nel mirino

La questione immigrazione, ed in particolare la presenza massiccia di stranieri soprattutto nel centro storico del paese, continua ad animare il dibattito a Gavardo.

La questione immigrazione, ed in particolare la presenza massiccia di stranieri soprattutto nel centro storico del paese, continua ad animare il dibattito a Gavardo.
L’altro giorno a rendere necessario l’intervento di carabinieri e vigili urbani č stata una rissa tra due famiglie di origine slava. Al centro c’erano divergenze su una questione di carattere matrimoniale. Ma sullo sfondo ci sono le numerose lamentele di cittadini e residenti che denunciano - soprattutto durante la stagione estiva - schiamazzi e rumori molesti, accompagnati dal sospetto che si svolgano attivitŕ illecite.

A completare il quadro ci sono le proteste dei commercianti e dei baristi, che lavorano in un clima di diffidenza e paura; ci sono i proprietari di appartamenti fatiscenti che continuano a incassare sostanziosi affitti, ci sono poi molti esercizi commerciali a carattere etnico gestiti da stranieri che nel centro di Gavardo attirano una clientela di extracomunitari provenienti anche da fuori provincia.
Tempo fa sono state collocate in paese alcune telecamere di videosorveglianza nell’ambito del sistema di controllo avviato in rete con l’Amministrazione provinciale, ma non sono ancora entrate in funzione.

Insomma, un quadro variegato sul quale ora torna ad accendersi il dibattito politico. A prendere posizione č la Lega Nord, che in Consiglio comunale siede sui banchi della minoranza. Fabrizia Turrini č la capogruppo: «Per i primi di settembre stiamo organizzando un incontro all’auditorium della biblioteca - sottolinea la rappresentante della Lega - con la presenza dell’assessore provinciale alla Sicurezza Guido Bonomelli. Un incontro pubblico in cui affrontare veramente questa emergenza, al quale inviteremo gli amministratori, i rappresentanti delle forze dell’ordine, i residenti, gli operatori commerciali.

«Noi sosteniamo molto serenamente - aggiunge la consigliera del Carroccio - che i controlli vanno fatti, che non sono persecutori, che bisogna impiegare le energie del Comune in questa direzione. Possiamo aprire un dialogo con chi rispetta le regole. Le regole di questo Stato. Dobbiamo ripristinare la legalitŕ e riappropriarci del nostro territorio. Io parlo continuamente con la gente che č davvero spaventata. Io vorrei che l’Amministrazione avesse maggiore sensibilitŕ su queste questioni. Ad esempio le telecamere, se ne parla da anni, sono state istallate e non sono ancora entrate in funzione».

Sulla vicenda delle telecamere dal Comune fanno sapere che verranno collaudate entro la fine di agosto. «Vogliamo un impianto funzionante - sottolinea l’assessore Guido Lani -; se la ditta che ha vinto l’appalto per l’istallazione non avrŕ ultimato il lavoro entro la fine del mese, partiranno le penali. Questo č quello che possiamo fare».

Paola Pasini dal Giornale di Brescia


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