17 Agosto 2012, 11.00
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia
Lettere

«Nessun paradosso»

«In merito all'articolo "Depurazione di Valle, il punto", sono d'obbligo alcuni chiarimenti». Una lettera di Mabellini e Seccamani.


Egregio direttore,
ti invio alcune note con preghiera di pubblicazione.
Grazie
G.F.
 
Il diniego all’abbassamento del Lago, per permettere la realizzazione dei lavori, come ricorda A2A, con lettera prot.1664 del 21-05-12 (in entrata), nella Conferenza dei Servizi del 15/10/2008 è stato dato dai comuni di Anfo e Idro.
 
Regione Lombardia, con nota TI.2012.0006092 del 21/03/2012 scrive: “con riferimento alla nota in oggetto indicata pervenuta in data 10/02/2010 si comunica che sulla base della vigente normativa non è possibile dar corso alla richiesta suindicata.
Si rammenta che l’opera di regolazione del lago ha soglia a quota 367,00 (idrometro) corrispondente a 365,00 (IGM) e pertanto con livelli del lago prossimi a tale quota o inferiori non è possibile garantire il DMV e la conseguente continuità idraulica del fiume Chiese.
L’obbligo di garanzia del DMV, discendente dal d.lgs. 152/1999, è una misura di tutela prevista dal Programma di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) della Regione Lombardia definitivamente approvato con d.g.r. 2244 del 29/03/2006 la cui entrata in vigore è avvenuta, per tutti gli sbarramenti in alveo, il 01/01/2008. La disciplina regionale del DMV prevede la possibilità di riduzione e modulazione in alcuni periodi dell’anno ma non prevede la possibilità di una totale asciutta del corso d’acqua.
La predetta disposizione era pertanto già vigente al momento della predisposizione e approvazione del progetto definitivo delle opere in questione che è avvenuto nel maggio 2009. In tale sede gli uffici regionali hanno esaminato il progetto e prescritto la necessità di tener conto dei livelli del lago non solo attuali ma anche futuri al fine della corretta progettazione dell’intervento in particolare per quanto attiene la possibilità del lago di raggiungere livelli più elevati di quelli attualmente autorizzati dall’autorità competente, nulla è stato detto circa il livello inferiore già compiutamente disciplinato dalla suindicata normativa regionale. Da ciò ne è disceso che gli atti progettuali indicano, coerentemente alle predette prescrizioni, che la tubazione del collettore debba essere posata a quota superiore a 370,00 idrometro (368,00 IGM) livello di massima piena di progetto (regolazione?) delle nuove opere di messa in sicurezza del lago. Ne consegue che la progettazione dell’intervento in oggetto avrebbe dovuto tenere conto anche ai fini della cantierizzazione, di tutte le vigenti normative, e tra esse pertanto avrebbe dovuto tenere conto dell’impossibilità di porre in asciutta il fiume Chiese in uscita dal lago d’Idro.
Alla luce delle suesposte considerazioni il Commissario Regolatore Regionale che legge per conoscenza, resta comunque a disposizione per concordare con codesta società le più opportune modalità di gestione dei livelli lacuali per la continuazione dei lavori in oggetto purchè entro limiti compatibili con le disposizioni vigenti“.
 
Questo per quanto attiene l’argomento .
 
Effettivamente più complicata la questione “collettore—pista ciclopedonale“.
Son pendenti presso il TAR e al Presidente della Repubblica alcuni ricorsi di cittadini, in merito alla progettazione e realizzazione della pista citata .
Si ricorda, che tale opera non era conforme agli strumenti urbanistici attuali (PRG).
Con nota 29/02/2012 prot. 692, è stata certificata alla Regione la non conformità suindicata.
Per maggiore chiarezza, la materia è disciplinata dal d.lgs. n. 267/2000 (art.34 comma V) , “ove l’accordo comporti variazione agli strumenti urbanistici l’adesione del Sindaco allo stesso deve essere ratificata dal Consiglio Comunale entro trenta giorni a pena di decadenza“.
Ulteriori sviluppi e spiegazioni in merito, devono attendere l’esito dei ricorsi pendenti.
 
Agli atti, per completezza di informazione, risulta il solo progetto per la realizzazione della pista ciclopedonale.
 
Non vi è quindi nessun paradosso.
A tale proposito l’amministrazione di Anfo, ha proposto alla Regione Lombardia, nella persona dell’Ass.Belotti, di non disperdere i fondi previsti per le opere di propria competenza.
Non avendo sottoscritto il nuovo AdP, e prevedendo, stante la situazione di non sottoscriverlo, comunque chiede di utilizzarli a favore del Lago d’Idro. Con le seguenti proposte:
· Proseguimento collettore Anfo-Ponte Caffaro
· Acquisto battello per lo sfalcio e la raccolta delle alghe
· Potenziamento dell’incubatoio di Ponte Caffaro
 
Ai più potrà sembrare velleitaria o strampalata tale richiesta, ma ad oggi è l’unica concreta a favore del Lago.
Non interventi di facciata o semplice lifting, ma direttamente al cuore del problema. Non sarĂ  certo risolutiva, ma potrebbe essere un inizio. E i fondi direttamente gestiti dalla Regione e non dal comune.
Staremo a vedere.
La realizzazione del collettore non è di competenza comunale, per questo ci sono Enti preposti.
Nulla vieta quindi di realizzarlo, indipendentemente dalla pista o meno.
Anche tale materia è compresa nei ricorsi pendenti, collegati alla progettazione –realizzazione della citata opera.
Si rammenta che i fondi a disposizione del comune di Anfo, in caso di sottoscrizione, ammontano a 3.700.000,00 euro.
Rimaniamo a disposizione dei cittadini che volessero ulteriori informazioni in merito: il mercoledì sera dalle ore 20,45.
Ciò non implica necessariamente un indottrinamento in merito alla posizione politica e alle relative scelte dell’amministrazione; semplicemente uno scambio di idee, magari suffragato da documenti attestanti la veridicità delle informazioni fornite.
 
Per quanto attiene la Rocca d’Anfo, è previsto a breve, tramite invito, un incontro collegiale con le parti interessate. Provincia di Brescia — Comunità Montana — Gruppo Sentieri Attrezzati — Agenzia Territoriale di Valle Sabbia - Minoranza consigliare di Anfo. 
Per discutere e chiarire, a 360°, l’intera vicenda Rocca d’Anfo. Ed il relativo futuro.
 
Abbiamo peraltro proposto alla attuale minoranza di sederci al tavolo per fare piena luce sulle vicende legate all’AdP 2008, compresa la passata amministrazione. Attendiamo risposta.
Abbiamo anche fissato un incontro con i sindaci lacustri il 06-09-12, attendiamo risposta entro il 20 pv.
A ulteriore dimostrazione che siamo aperti al dialogo, indipendentemente dalle posizioni assunte.
 
Il sindaco Gianpietro Mabellini
L'assessore esterno (non eletto) Gianfranco Seccamani.
 


Commenti:
ID22443 - 17/08/2012 12:55:41 - (guidoassoni) -

Vi ringrazio per la disponibilita' e per la chiarezza. Consentitemi per un appunto. Non era forse il caso di aggiungere ai tre programmi (tutti da condividere) anche qualcosa per la sicurezza della Rocca dal momento che le opere di valorizzazione gia' comprendevano interventi in tal senso?

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