Rievocazioni garibaldine a Rocca d'Anfo

Nei giorni scorsi, il Bresciano è stato attraversato da una serie di eventi allestiti per celebrare il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi: uno dei padri (se non il più importante in assoluto) dell’Italia unita.

E nell’elenco delle celebrazioni è rientrato a pieno titolo anche Anfo.

Impossibile, infatti, dimenticare l’anniversario di nascita di un personaggio che ha lasciato un’importante traccia di sé su queste strade, che un tempo erano a cavallo tra territorio italiano e impero austroungarico.

Il tre luglio del 1866, infatti, nel pieno della terza guerra d’indipendenza, l’eroe dei due mondi venne leggermente ferito mentre imperversava la battaglia di Monte Suello. Garibaldi si fermò proprio ad Anfo per la convalescenza, e qui, sulla casa che lo ospitò, è affissa ancora una lapide in memoria dell’evento.

Per queste più che valide ragioni storiche, l’amministrazione comunale ha deciso di celebrare il bicentenario della nascita dell’eroe del Risorgimento nel suggestivo scenario della Rocca d’Anfo, proponendo un approfondimento storico sul tema «Garibaldi: il Risorgimento e le idealità per l’unità d’Italia».

Dopo il saluto del sindaco Gianluigi Bonardelli, e del presidente della pro loco Romeo Seccamani, i lavori del seminario sono proseguiti con le relazioni del professor Alfredo Bonomi e del dottor Luciano Faverzani, dell’Accademia dell’Ateneo di Brescia, i quali sono stati decisamente esaustivi nel tracciare il percorso storico e l’influenza degli eventi garibaldini sulla storia moderna della Valsabbia.

M.ROV.

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