«Perlasca», crollano i bocciati

C´è stato un balzo in avanti nella determinazione e nelle capacità degli studenti o il livello di selezione della scuola è calato? La domanda è lecita considerando i dati relativi ai risultati scolastici nell´unica scuola superiore valsabbina. Le pagelle di primavera dell´Istituto superiore «Giacomo Perlasca» registrano complessivamente 111 bocciati nelle sedi di Idro e Vobarno, con un calo notevole dei respinti rispetto ai 182 del 2010: un taglio del 61% in un biennio.

Scartando i ragazzi delle quinte e quelli delle terze dei corsi Ipssar, Oss e Grafico che hanno sostenuto l´esame di qualifica, gli scrutuni hanno coinvolto 763 ragazzi. E come dicevamo sono stati 111 (il 14,5%) i ragazzi che si sono visti imporre lo stop. Il «giudizio sospeso» (i vecchi rimandati) ha riguardato 228 ragazzi (il 30%), ai quali toccherà un´estate con meno divertimento e all´insegna dello studio. Gli altri 424 (il 55,5% del totale) sono stati promossi.

Ma ecco i risultati nel dettaglio, tra i 4 indirizzi di Idro (dall´Itc progetto Igea all´Ipssar Alberghiero, dal Liceo scientifico all´Oss), e i corsi Itis Meccanica e Informatica e di Grafico pubblicitario di Vobarno: all´Itc gli studenti dalla prima alla quarta sono 94, e 14 sono stati bocciati e 36 «sospesi»; all´Ipssar invece, con 134 frequentanti (mancano terze e quinta), il disco rosso è scattato per 21 (il 16%); all´Oss, su 73 iscritti (anche qui mancano terze e quinta) ne sono stati fermati 6. 33, invece, i giudizi sospesi: quasi la metà. Dei 97 studenti del Liceo scientifico, 5 ripeteranno l´anno, e 29 sono sospesi. Infine, nell´Itis e nel corso di grafico di Vobarno, sui 365 studenti i bocciati sono stati 65 (il 17,5%), contro i 106 ammessi al giudizio sospeso.

In tutto i bocciati sono 111 su 693 frequentanti, il 14,5% del totale. E i «primini»? Le bocciature relative agli esordienti sono state complessivamente 60 su 264 iscritti, ovvero il 23%.
Lo scoglio maggiore, insomma, lo si incontra proprio all´inizio del ciclo di studi, mentre salendo di anzianità, dalla seconda alla quarta, i bocciati scendono a una più ragionevole quota del 10%.

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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