SellaRonda Hero 2012, emozioni in mtb

Buongiorno, anch'io contribuisco con il mio resoconto riguardante la grande impresa della SellaRonda Hero 2012.
Ancora devo metabolizzare tutte le emozioni vissute nello scorso week end. Ho fatto indigestione di panorami, paesaggi, colori, luci, suoni e suggestioni che scorrono ancora nella mia mente.

Solo parzialmente si può con le parole descrivere la Sella Ronda... si deve vivere in prima persona... un'esperienza unica per chi ama la mountain bike.
Un crescendo di emozioni che inizia già dal giorno precedente la gara, quando si arriva a Selva.
Un andirivieni frenetico di preparativi in un brulicare di bikers con gli occhi accesi di aspettative per la sfida dell'indomani. La notte si dormirà poco per la tensione, pensando alla durezza della competizione e con il timore delle condizioni meteo poco incoraggianti.

Sveglia alle 5.30 con fulminea apertura delle imposte della camera d'albergo.
Pioverà? Il cielo è color piombo... c'è poco da sperare... Colazione corposissima, un'occhiata alla bici come per dirle:"Oggi cerca di non farmi scherzi" e via in griglia. Alle 7.35 il mio start che coincide con lo scatenarsi del temporale...aggredisco la prima salita sotto una pioggia battente...fulmini...tuoni...e vai! Il pensiero di battere in ritirata con una bella inversione a U si fa sempre più pressante. Ma io sono un "Hero 2011" e non un biker qualsiasi! Si va avanti! Più forte delle avversità! Fatto il Dantercepies inizia la prima discesa... di fatto un gigantesco scivolo. Il fango sarà il mio pane quotidiano... superata Corvara inizia la mia vera gara.

Imposto il mio ritmo e le gambe rispondono ancora a fatica sulle rampe verso il Pralongià alla cui sommità già la fatica si stempera con la bellezza impetuosa dello scenario che mi avvolge a 360°. Discesa velocissima su strade con ghiaino drenante che fortunatamente garantisce sufficiente aderenza e via su single track nel sottobosco. Nel frattempo il temporale si allontana e un pallido sole appare fra stracci di nuvole basse. La mia andatura diventa costante e più redditizia.
Ristori, banane mangiate a quintali, sali, barrette ingurgitate con estrema voracità e via! Campolongo, Pordoi, Sorasass...salite durissime e discese impegnative e tecniche in cui una minima distrazione ti punisce. La salita verso passo Duron è infinita...ma che paesaggio che ti si apre davanti!

Dopo il Duron si viaggia sulle ali dell'entusiasmo pensando di aver già fatto già fatto il grosso dell'impresa. Con una forza che non so dove ho recuperato, vado di slancio recuperando posizioni, superando visi sofferenti e sguardi opachi, lanciato verso Selva. La catena della mia Scott si lamenta cigolando spudorata, stanca più di me. Dai, dai! Manca poco! In picchiata verso Selva vado a missile, pregustando il piacere assoluto nel tagliare quel traguardo tanto agognato che arriva benedetto da un sole caldissimo. Mi si asciuga il fango che ho addosso mentre bevo sali tutto d'un fiato.

Circondato dagli altri Heroes di giornata mi gusto questo momento guardandomi intorno. Gli sguardi di centinaia di bikers si incrociano e sono tutti uguali...trasmettono gioia, gioia e ancora gioia... la mia 115° posizione con un tempo di 6h 48'17" mi gratifica... nel mio piccolo una bella prestazione. Unico rammarico per le condizioni meteo... in condizioni ottimali avrei fatto anche meglio...ma va benissimo cosi!
SellaRonda... "Where heroes dare!"
Appuntamento al 2013!


Francesco Antonazzo, team GS Odolese

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