Previsti nuovi interventi in Valle Sabbia

«L’obbiettivo dichiarato della Provincia è di prestare la massima attenzione alla rete viabilistica secondaria delle valli bresciane. Garantire una mobilità sicura ed efficiente può diventare un deterrente allo spopolamento della montagna».

Con questa premessa l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici Mauro Parolini, presenta la mappa dei lavori ultimati e previsti in Valtrompia e Valsabbia. Un impegno «oneroso» per le casse del Broletto, che presenta un conto che sfiora i 142 milioni di euro. Ad oggi sono stati spesi 27 milioni (lavori ultimati o in corso di ultimazione) ma nei prossimi tre anni verranno realizzati gli interventi più corposi: in Valsabbia oltre 80 milioni se ne andranno per collegare Ponte Re di Barghe a Vestone e realizzare la variante di Lavenone.

In Valtrompia (nell’estenuante attesa che possano aprire i cantieri dell’autostrada) verrà realizzata una bretella all’abitato di Ponte Zanano e a quello di Nave.
Impossibile parlare di viabilità valtrumplina senza evocare il «sogno» trentennale dell’autostrada, progettata come unica soluzione alternativa ad una ex statale (la sp 345) che non si può ampliare. Dopo le tante traversie procedurali, Parolini scaramanticamente incrocia le dita e annuncia: «Con l’impegno del ministro Antonio Di Pietro e la consegna della documentazione richiesta al ministero dell’Ambiente abbiamo ragione di credere che entro fine anno si possa sperare nel via libera al primo lotto».

Per il resto, tutti gli interventi migliorativi che si potevano fare sulla ex statale delle Tre valli sono stati fatti: tredici cantieri già chiusi, 14 in corso, 6 in progettazione (costo complessivo di 20 milioni). Un sequela di rotonde, bretelline e riqualificazioni (da Brescia fino a Collio) per eliminare incroci pericolosi nel tentativo di rendere più sicuro e al tempo stesso più veloce il traffico. L’intervento più corposo riguarderà la deviante di Ponte Zanano (7,8 milioni).

Ma Valtrompia non vuol dire solo sp 345. Proseguono i lavori di adeguamento sulla sp III Brozzo-Nozza (dal Duemila ad oggi spesi 7 milioni) mentre sono già stati messi a bilancio per il 2009 i 9 milioni di euro necessari alla realizzazione della deviante all’abitato di Nave sulla sp 237.

Il 2008 sarà l’anno decisivo per il miglioramento della viabilità valsabbina. E’ infatti in previsione il collegamento da Ponte Re di Barghe a Vestone Nord sulla sp 237, la riqualificazione tra Vestone Nord e Idro Sud (compresivo della variante di Lavenone).

Il costo dei lavori è stimato in 80 milioni, di cui 30 arriveranno dalla Regione, altrettanti dalla Provincia autonoma di Trento, che si è detta interessata al progetto. «La seconda fase prevederà anche il tratto da Barghe a Casto - afferma Parolini - che ci costerà circa 40 milioni».

L’anno prossimo dovrebbero iniziare anche i lavori per una nuova circonvallazione a sud di Idro e il suo collegamento con la sp 237, la sp 11 per Treviso Bresciano e la sp 58 per Capovalle (spesa prevista di 5,6 milioni).

La Provincia sta modificando il progetto in base alla Valutazione d’impatto ambientale richiesta dalla Regione. Sempre a Idro è in previsione la realizzazione di un nuovo ponte sul Chiese (4,5 milioni). Appaltati i lavori per la risoluzione dell’intersezione tra la sp III e la 237 nel centro di Nozza (altri 2 milioni). Altri interventi per 1,5 milioni sulla sp 54 per tre importanti interventi sul bivio di Auro, a Mura.

Sarà invece a carico dell’Anas il completamento del I° lotto Vobarno-Sabbio Chiese (realizzato all’80%): l’opera (30 milioni di euro) figura nel piano quinquennale Anas 2007-2011. Il progetto prevede il completamento del nuovo tracciato della SS237 tra lo svincolo di Pompegnino di Vobarno e quello di Sabbio, l’esecuzione degli impianti tecnologici delle 3 gallerie esistenti. Prevista anche la realizzazione di uno svincolo intermedio a Clibbio di Vobarno. Parolini ha avanzato all’ANAS una proposta di «appalto condizionato» per velocizzare l’apertura dei cantieri.

I. Gorlani
Da Giornale di Brescia

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