18 Marzo 2012, 09.00
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia Provincia
Punti di vista

«Nimby» e il Lago

di Aldo Vaglia

Si godono i confort della vita moderna e della crescita economica, ma non si è disposti ad accettarne rischi e disagi.


Tutto va bene: treni veloci, gallerie, termovalorizzatori, discariche, impianti eolici, centrali di ogni tipo, purché lontane da casa mia.
I movimenti di protesta nati negli anni 80 negli Stati Uniti sono stati definiti “Nimbyâ€, acronimo di "Not In My Back Yard“ che significa "Non nel mio cortileâ€.

Non è un modo di ragionare corretto secondo Carlo Petrini su Repubblica di giovedì  e nemmeno di dialogare.
“Non fa onore a chi ha cura della sua terra e fornisce assist troppo facili a chi ha altri interessi…. anche il diffuso pensiero politicamente corretto per cui le istanze generali sarebbero sempre più importanti di quelle locali non è da meno… sono modi di pensare che tolgono la possibilità di approfondire, valutare, dialogare per mediare.
È proprio ciò in cui manca la politica, la quale sarebbe fondamentale nel favorire il dialogo, praticare l’ascolto, coinvolgere le comunità al di là di interessi particolariâ€.

Nessuno dichiarerà mai che si oppone alle opere perché gli arrecano fastidio.
Le sue argomentazione si rifaranno all’ambientalismo, alla contestazione del profitto e dello sviluppo, al consumo di territorio e di energia, all’inquinamento, a tutto ciò che può far presa sulla gente.
Non importa se la difesa del particolare cozza contro il generale e le contraddizioni si accavallano. Importante è avere visibilità e consenso, se lo si trova nell’egoismo diventa poi difficile districare la matassa e ritornare alla legalità formale che dovrà chiudere le discussioni per eseguire le deliberazioni.

Affetti da sindrome “Nimby†sono anche alcuni comuni del lago: cosa potrà guidare e dove potrà condurre una politica che va  a rimorchio delle esasperazioni, che cavalca il disagio e non da indicazioni, che rinuncia al suo ruolo per curare il suo “nimby elettoraleâ€, che non sceglie e che attende?
Quale posizione hanno sulla questione galleria Girelli e  Pasini?
 
L’unica, anche se in forma non ufficiale, che si esprime è la Lega.
Ma Pd e Pdl non hanno niente da dire?
Gli amministratori che si riconoscono nelle due formazioni sono in linea con le scelte dei loro partiti?
Non che interessi particolarmente l’opinione personale, ma il ruolo di  classe dirigente impone prese di posizione e responsabilità, pena il discredito della politica e delle istituzioni.


Commenti:
ID17984 - 18/03/2012 13:45:08 - (guidoassoni) - Gas

ben detto caro Aldo. Ma aggiungerei anche STRADE, "purch lontane da casa mia". Mi pare che anche tu non hai mai dichiarato di opporti al collegamento viario con il polivalente per il semplice motivo che le opere ti davano fastidio

ID17985 - 18/03/2012 13:48:39 - (Giacomino) - I signori

che Vaglia chiama in causa sanno aspettare, per loro non sono ancora maturi i tempi, lo schierarsi per adesso potrebbe non essere produttivo, tanto c'é già chi si agita e contribuisce a tenere sveglia la gente del lago. a tempo opportuno sapranno pontificare e appropriarsi gli eventuali meriti. Perché tanta fretta?.

ID17989 - 18/03/2012 18:48:21 - (Aldo Vaglia) -

Caro Assoni, sara' sicuramente ironia anche la tua, ma confondere pere con mele, privato con pubblico non ti fa certo onore. Tutti a Idro sanno che per andare dai baicc al polivalente non si passa dalle fornaci, ma se proprio ci tieni insisti pure. Se ti prude qualche vecchia storia fammelo sapere. Ciao Aldo

ID17993 - 18/03/2012 23:21:24 - (ric) - complimenti aldo

le tue osservazioni sono sempre azzeccate.....Pd e Pdl come ho gi detto in altri post si faranno sentire solo quando tutto sar finito......e cercheranno di prendersi il merito della mediazione fra i comuni e la regione,del risultato degli accordi etc etc ma per il lago non avranno fatto niente....e questi saranno quelli che hai nominato tu ma anche qualcun altro che si gi detto una volta referente in regione per il lago ma che non ha mai alzato un dito per questo.....consigliere regionale bresciano del pdl...

ID17994 - 18/03/2012 23:22:45 - (Elena Bini) - cercasi Nimby sul lago

Ritengo non corretto richiamare la sindrome "non nel mio giardino" in riferimento al lago d Idro: qui non si tratta di "non volere nuove opere di regolazione, pero voler accendere la luce". Non e questa la realta. Mi riferisco al forse poco noto fatto che in Trentino si produce energia idroelettrica turbinando acqua quando il mercato offre le condizioni piu favorevoli, lamentando perdite quando dalla pianura arriva richiesta di acqua per irrigare ed i 3,25 del lago d Idro non sono pronti. Mi riferisco al poco ricordato fatto che in pianura si vuole acqua da monte per poi irrigare con metodi di irrigazione a scorrimento che utilizzano il triplo dell acqua rispetto ad irrigazioni a pioggia, delle quali si parla da molti anni senza nulla realizzare. Il lago d Idro e al centro tra due gestioni dell acqua a scopo sociale che non vogliono rinunciare una al massimo profitto e l altra alla minima spesa. Per riuscire nel loro intento entrambe hanno bisogno di tutti i 3,25 metri del lago

ID17995 - 18/03/2012 23:23:33 - (Elena Bini) -

d Idro, 3,25 metri possibili solo con le nuove opere dell AdP. Diversamente, una deve rinunciare a parte del proprio profitto, l altra deve spendere per ammodernare l irrigazione. Siamo sicuri che la sindrome Nimby sia sul lago? Non si vogliono negare ne eque produzioni ne equi profitti, si chiede "solo" che vi sia equa distribuzione dei sacrifici affinche "la sete di denaro non si beva il lago".

ID17996 - 18/03/2012 23:37:28 - (ric) - la colpa sempre degli altri

signora Bini......sono sempre gli altri che voglionoapprofittarne e siamo sempre noi quelli buoni e bravi e che vengono sfruttati........se ci fosse uno stato serio.....COSA CHE IN ITALIA NON C'E' le opere verrebbero fatte ne pi ne meno senza n accordi n promesse.... un problema di sicurezza? bene io la galleria la faccio altrimenti chi si batte contro si prende le sue responsabilit e se succede qualcosa paga.........appeso in una pubblica piazza.....ma cosa pretendiamo da questa ITALIETTA e soprattutto da certe municipalit volta gabbana che ogni volta che cambiano amministrazione pretendono di rimettere in discussione programmi fatti in accordo con altri comuni......ci vorrebbe meno democrazia e pi autorit per far funzionare meglio le cose

ID17998 - 19/03/2012 08:43:04 - (Dru) - leggendo Bini mi vien in mente un passo di Arthur Schopenhauer

da : " Sulla quadruplice radice del principio di ragione sufficiente". "In generale il vero filosofo cercherà dappertutto luce e perspicuità , e si sforzerà sempre di rassomigliare non a un torrente torbido e impetuoso , bensì a un lago svizzero che , per la sua calma e nonostante la sua grande profondità , abbia grande limpidezza , la quale soltanto , appunto , rende visibile la profondità. Il filosofo non autentico , invece , certo non cercherà affatto di nascondere con le parole i suoi pensieri , secondo la massima di Talleyrand , ma piuttosto la loro mancanza." Credo che lei Bini , almeno per questa volta, abbia fatto il mestiere del filosofo e se continuerà su questa strada vedrà che trova le ragioni sufficienti del perché le cose vanno su questa strada.

ID17999 - 19/03/2012 09:29:01 - (Aldo Vaglia) -

Oh! Signora Bini finalmente! Come dice Dru si entra nel merito della questione. Si puo' essere d'accordo o no, ma queste sono le cose su cui discutere e su come si possono ottenere equi sacrifici. Vedra' che se continueremo su questa strada non sara' il ricatto dei lavori e il blocco del denaro la via da percorrere.

ID18001 - 19/03/2012 10:58:08 - (Aldo Vaglia) - continua

Perche' invece di cercare vie complicate e improprie dove solo i tecnici possono dire l'ultima parola, non si cerca politicamente di far inserire una semplice postilla nell'AdP?" Non si possono superare i 2,25 m di escursione, se non per cause eccezionali"

ID18003 - 19/03/2012 12:07:02 - (Ricard53) - Per Aldo.

Nell'AdP si rimanda all'escursione di 1,30 m che è il limite imposto da R.I.D. e Protezione Civile. Come ben sai è l'escursione provvisoria in attesa delle opere. Purtroppo non è l'AdP lo strumento per fissare nuove regole, perché gli attori coinvolti nel ridisegno delle regole sono, oltre quelli firmatari dell'Accordo, anche la Provincia di Trento e gli enti istituzionali rappresentanti degli utilizzatori sub-lacuali. Spetterebbe secondo me ai comuni e agli enti istituzionali valsabbini muoversi da subito presso la Regione per chiedere ufficialmente un tavolo di discussione sulla nuova regola, possibilmente con le idee chiare e uniti negli obbiettivi, altrimenti più che nimby, "nisba". Certo che i "debolissimi" Anfo e Idro, in questo momento non aiutano la causa.

ID18005 - 19/03/2012 12:17:08 - (Aldo Vaglia) - Per Ricard

La tua proposta meglio ancora della mia.

ID18006 - 19/03/2012 12:23:45 - (ric) -

Certo dopo l/'articolo di ieri sul bsoggi disicuroci cii saranno altre novità per chiedere regole escursioni e compensazioni ... Complimenti a Idro e Anfo con giornalista al seguito e rispettivi comitati x il grande risultato che siete riusciti ad ottenere ... Bravi bravi altri 50 anni e poi finiamo ...

ID18008 - 19/03/2012 13:14:55 - (Dru) - Dru per Bini ma soprattutto per Armani

in cosa sbaglia Ricard53 che mi sembra una persona molto preparata e di buonsenso ? Quale , se ce n'è , la strada alternativa ? altrimenti , perché non muoversi in unione di intenti con questo programma ?

ID18013 - 19/03/2012 14:27:20 - (Dru) - a Ric

dove l'articolo ? non lo trovo.

ID18015 - 19/03/2012 14:42:34 - (Elena Bini) - ragazzi....

ma capiamoci... lo so ben anch io che era possibile se non persino facile trovare un equa soluzione, il problema e che altri l han gia trovata prima di noi, ma non equa, e la domanda che sto ripetendo in svariate forme per non tediare e: perche non ci hanno pensato i nostri amministratori prima di firmare? La sicurezza non escludeva la regola, la coinvolgeva eccome. Escludendola, anzi POSponendola, non hanno fatto il bene del loro territorio anzi han creato un bel guaio. Non ci voleva poi molto, ora invece non e cosi semplice, tant e che mi risulta che nessuno dei firmatari si sia ancora mosso in questo senso, o mi sbaglio? Qualcuno invece mi spiega perche per "mettere in sicurezza" un territorio bisogna pagarlo? E se un comune fa domande sulle opere non gli si risponde e si fa in modo di togliere i soldi? Ma questi soldi erano in cambio dell accettazione delle opere di "messa in sicurezza"??? Erano per non dar fastidio? Quanti erano? Ah gia... 30 denari...

ID18019 - 19/03/2012 14:54:51 - (Ricard53) - Hai, hai!

Malgrado tutto Elena Bini non ha ancora capito che per discutere la nuova regola ci vogliono tutti gli attori, non solo i firmatari dell'Accordo, che anzi è una tutele per i lacuali. Se non si afferra bene chi sono le controparti e di come vanno gestite le trattative, si devierà sempre, nella sostanza, dai temi principali.

ID18020 - 19/03/2012 14:56:33 - (Dru) - ecco che ricomincia a fare come per Schopenhauer faceva Schelling

e da lago mi è tornata a fare il torrente torbido e impetuoso.Ma scusi Bini , non vorrei mai offenderla , ma la verità è più importante di lei : quando lei è metafisica mi sembra che parli la sua coscienza mentre quando è antimetafisica , allora credo abbia dei suggeritori , mi sbaglio ?

ID18021 - 19/03/2012 15:12:28 - (Ricard53) - Aggiungo.

La grande lotta fatta dai lacuali "tutti nessuno escluso", condivisa dai valsabbini, ha portato la Regione ha riconsiderare la questione del Lago. L'AdP è un'opportunità, anche se è un compromesso (direi alto), che tutti dovrebbero cogliere. Compito di lacuali e valsabbini è di usarlo come un grimaldello per le proprie, definitive rivendicazioni.

ID18022 - 19/03/2012 15:24:34 - (Dolcestilnovo) - Complimenti Ricard

Col suo commento ID18021 ha centrato esattamente il punto, tutto il resto mera conseguenza.

ID18023 - 19/03/2012 15:31:29 - (ric) - X dru

Bsoggi di ieri

ID18025 - 19/03/2012 16:06:11 - (Elena Bini) - fretta o non fretta ahi ahi ahi

Sig. Ricard53 forse ha letto di fretta il mio post... o ha interpretato male... o mi sono spiegata male... so bene la differenza tra AdP e regola, non attendo le sue note, stia sereno. Mi rispiego piu lineare: i Sindaci NON dovevano CHIEDERE il 30 maggio 2008 un accordo di programma, MA dovevano chiedere LA REGOLA! Come ha ben detto lei pochi post fa: "Spetterebbe secondo me ai comuni e agli enti istituzionali valsabbini muoversi da subito presso la Regione per chiedere ufficialmente un tavolo di discussione sulla nuova regola, possibilmente con le idee chiare e uniti negli obbiettivi, altrimenti pi che nimby, "nisba". Che ne dice, i comuni non si potevano muovere per la regola anche nel 2008? Perche pensare da soli a un AdP senza pensare da soli alla regola? Suicidio assistito?

ID18026 - 19/03/2012 16:11:44 - (Dru) - Volevo che arrivassimo qui Ricard53

anche senza aver letto l'AdP cara Bini , anche senza averlo letto. Se Ricard53 dice queste cose , beh posso dire che , conoscendo la sua gratuità nello scrivere di ogni argomento e competenza in quelli che riguardano la nostra valle , ci sono delle possibilità concrete sulla via che indica.

ID18027 - 19/03/2012 16:22:29 - (Dru) - dice sempre un grande filosofo

perchè gli infecta facta si, ma mai i facta infecta fieri possunt ? cioè perchè mai in realtà il passato è assolutamente irrecuperabile e il futuro inevitabile ? L'ora presente ha precipitato nell'abisso del passato senza fondo l'ora trascorsa , annullandola per l'eternità.

ID18028 - 19/03/2012 16:31:39 - (Elena Bini) - Sig. Dru

il verbo suggerire mi sembra piu consono ai suoi post, mi perdoni... lei scrive, io leggo, io mi faccio un opinione (vedi terza galleria). Stia sereno anche lei, e se preferisce che io scriva solo di lago, mi faccia dono del suo buon esempio. Se non e d accordo con me, sia cortese, mi critichi sui contenuti, non mi faccia l analisi degli intenti... non rimesti nel mio personale alla ricerca - lei si - del torbido, per qual buon fine chissa chi lo sa..... Esprimiamo pareri sul lago. ok, evviva. E se ne faccia una ragione che l AdP e (accentato) purtroppo il lago oggi, piaccia o non piaccia. A proposito, l ha poi letto l AdP?

ID18029 - 19/03/2012 16:48:01 - (Dru) - cara Bini no, ebbene non l'ho letto

e non lo leggerò , cogliendo il suggerimento del buon Davide , poichè faccio come quelle tribune politiche che hanno da trasmettere il nulla , solo cagnara , sa come le ascolto io ? metto il muto e per 5 minuti seguo il labiale o gli atteggiamenti , insomma mi concentro sulla forma e poi decido quali sono le persone da ascoltare , nelle tribune politiche quasi sempre mi tocca poi di cambiare canale , qui non l'ho ancora fatto , ma credo che lei si sia già fatta un'idea di chi ascolto più volentieri , vero ? Con lei non ho alcun pregiudizio , mi sembra di averle fatto un complimento non tanto tempo fa , è solo che poi si perde e non capisco ancora la ragione. Capisco che le sembrerà la mia una forma primitiva di ascolto , tant'è , se ne faccia una ragione.

ID18030 - 19/03/2012 17:52:40 - (Ricard53) - Per Elena Bini.

Forse non avete compreso bene, non ci sarà alcun tavolo aperto sulle nuove quote, fin quando non vi sarà la certezza che le opere di messa in sicurezza del Lago hanno avuto tutte le autorizzazioni e la strada per la loro realizzazione sarà spianata. Fatevene una ragione, sta nella logica delle cose e delle garanzie che, giustamente, la Regione vuole per procedere. Mi spiace solo che non abbiate colto l'opportunità offerta dall'AdP per raggiungere i risultati attesi. Siete fossilizzati sulla terza galleria e non siete in grado di uscire dall'angolo. Eppure la storia dovrebbe insegnarvi che i risultati arrivano calcolando bene i passi e sapendo quando arretrare o avanzare. Gesù di Nazareth diceva: "siate flessibili come canne" e anche "siate candidi come colombe e accorti come serpenti". Mi sembra, sinceramente, che siate molto lontani dall'applicare questi semplici ma utili insegnamenti.

ID18031 - 19/03/2012 18:06:40 - (Ricard53) - Mi dimenticavo.

Oltre la terza galleria non vi va bene nemmeno la nuova traversa (sulla paleofrana è meglio che non vi pronunciate, dato la vostra notissima posizione di un tempo in cui ignoravate il problema). Come sempre proposte realistiche non siete in grado di farne, sulla nuova traversa vi avevo suggerito di chiedere il battente a 366.2 m che garantirebbe, con la lama d'acqua del DMV, i 367 m a cui tanto aspirate. Ma anche in questo caso non siete stati in grado di valutare il progetto con obiettività e senza pregiudizio. Alla fine credo che vi muova una volontà leggermente nichilista.

ID18037 - 19/03/2012 21:07:49 - (Aldo Vaglia) - Per Ricard

Sui tempi la Bini non ha tutti i torti. C'e' un modello francese che prende il nome di "debat public" che prevede il confronto pubblico con gli attori locali sulle grandi opere, prima che queste vengano progettate. Se si fosse seguito lo stesso criterio sia sulla Tav, dove si sono dovuti cambiare tracciato per spese triple alle attuali, sia sul lago dove si potevano fare opere e tenere livelli concordati che non creassero dissidi, ci avrebbero guadagnato tutti: cittadini e politica. Ora come dice Dru e' inutile piangere sul latte versato. L'impegno deve essere rivolto al mantenimento dei livelli proposto dai comitati e alla messa in sicurezza del lago che con l'attuale soluzione per il DMV dovrebbe accontentare tutti.

ID18043 - 20/03/2012 09:27:21 - (Ricard53) - Chiarimento.

Rileggendo il mio ultimo commento mi sono reso conto di aver dimenticato di scrivere che il riferimento alla quota di 366,2 m è relativo alla savanella, cioè al canale dove è previsto il passaggio del Deflusso Minimo Vitale. Con la quota indicata e il flusso d'acqua previsto il Lago verrebbe mantenuto a 367 m slm, il mio è un calcolo empirico ma vicino al vero, si dovrebbe concordare con la Regione una quota calcolata della savanella che garantisca quanto ho scritto in precedenza.

ID18050 - 20/03/2012 16:36:03 - (davidebond) - contrattualismo e moralità

Il discorso del Vaglia non può che ricordami le mie invettive sulla necessità di assumersi le proprie responsabilità e sull'importanza della morale. Ogni persona che abbia un potere è responsabile di esso; non può esimersi dalle ricadute di questo potere. Non esistono solo diritti, ma anche doveri. E' qui che si integra il contrattualismo (formale) con la morale (responsabilità). Benché formalmente, faccio un esempio, un sindaco di Idro o di Anfo possa benissimo non interessarsi della faccenda del lago, ma anche della sua pulizia o tutto ciò che vi ruota intorno (battello compreso), e benché i cittadini in tal caso possano solo protestare, in quanto hanno consegnato la sovranità al sindaco e quindi non possono riprendersela per fare politica, tuttavia moralmente un tal sindaco sarebbe irresponsabile. Certamente, agirebbe nella piena legalità, ma tradirebbe il suo mandato. Non esistono solo diritti formali,

ID18052 - 20/03/2012 16:40:29 - (davidebond) - continua

ma anche morali. E' vero che questi sono per certi versi vaghi e dipendono dal contesto storico, ma ci sono. Un rappresentante del lago deve manifestare apertamente in piena responsabilità la sua posizione sul lago. Altrimenti, sarà un politico legalmente in pace con sé stesso, ma avrà tradito le attese del tessuto umano. Non chiedo che un governante sia per il sì, o per il no. Decida lui. Ma deve interessarsi della faccenda ed esprimere pubblicamente la sua opinine. Un sindaco che tergiversa è moralmente discutibile. Questo vale per altri casi, per la provincia, la regione, lo stato. Ma non dimentichiamoci che ognno di noi ha un suo ruolo nella società e deve essere responsabile di questo. Detta in soldoni: il contrattualismo va bene, perché stabilisce formalmente e senza ambiguità diritti e doveri. Ma non basta, va integrato da una visione morale. Per finire, credo che ci sia molta confusione al riguardo e che si spacci

ID18053 - 20/03/2012 16:45:39 - (davidebond) - continua

per morale il legale o viceversa. Sono due sfere da tenere distinte, altrimenti si cade nel caos. Mi viene in mente il processo ad Eichmann a Gerusalemme. Egli disse: "non mi ritengo colpevole di ciò che ho fatto in quanto ho ubbidito a degli ordini [scemenza. Nello stato NS non c'era un codice penale o un ordinamento gerarchico formalmente definito]. Tuttavia, mi ritengo colpevole moralmente". Più tardi, prima di essere impiccato proferì le sue ultime parole: "Dio mi perdoni per quello che ho fatto". Ecco una distinzione tra diritto e moralità. Eichmann credeva (supponiamo che lo credesse davvero) di aver agito in base ad un codice formale, ma nella sua coscienza morale si riteneva colpevole. La moralità da sola non basta. Non è sufficientemente precisa per disciplinare gli atti dei cittadini, ma ci vuole ed è quella che distingue un vero statista, da un'opportunista. P.S. Per chi crede che io parli difficile (falso) rimando alla

ID18054 - 20/03/2012 16:46:26 - (davidebond) - fine

mia recensione del "Finnegans Wake" di Joyce su questa rivista, squisitamente ludica,

ID18066 - 20/03/2012 22:46:55 - (Dru) - Capisco il tuo cruccio Davide

Ma nella società aperta questo dovere morale é una necessità mal vista, che limiterebbe le prerogative degli eletti prima fra tutte la libertà d'azione : si é preferito gestire la sovranità politica a tempo invece che ridurla a mero determinismo.

ID18067 - 21/03/2012 06:48:39 - (Dru) - e comunque Davide , Hegel ci ammonisce con queste parole

"La separazione della realtà dall'idea è specialmente cara all'intelletto, che tiene i sogni delle sue astrazioni per alcunchè di verace ed è tutto gonfio del suo dover essere,... quasi che il mondo avesse aspettato quei dettami per apprendere come deve essere e non è, chè, se poi fosse come deve essere, dove se ne andrebbe la saccenteria di quel dover essere?".

ID18077 - 21/03/2012 17:39:42 - (davidebond) - giusto

Hai citato a proposito Hegel. Nel suo sistema hanno un ruolo tanto l'intelletto che divide (di illuministica memoria) quanto la ragione (l'intuizione intellettuale di Schelling). Ci vuole sinergia. Leggi formali da un lato e morale qualitativa dall'altro. Nietzsche avrebbe detto "danzare in catene", cioè disciplinare i propri istinti.

ID18109 - 22/03/2012 17:13:22 - (Dru) - Proprio Nietzche l'indisciplinato

come è vero che è di fondamento superare le scissioni della mente è giusto di dare a Cesare quel che è di Cesare e non è vero che il pensiero di Hegel in cui si esprime il concetto di infinito la parte che non esiste è pensiero originale . Come diceva "ingiustamente" Schopenhauer di lui, e cioè che nulla ha inventato , almeno la parte che riguarda la parte che non esiste è pensiero di Parrmenide come il concetto dell'infinito come espressione del finito.

ID18118 - 23/03/2012 06:49:33 - (Dru) - a volte sono criptico davvero

ma , dato che sto dialogando con te Davide , voglio spiegare le parole qui sopra scritte : Nietzche aveva , come molti filosofi anche a lui cari , il temperamento di chi "predica bene e razzola male" e quando scrivo subito dopo che è intelligente ( la parola vero) mi riferisco non più a Nietzche ma a Hegel nella parte del suo sistema in cui costituisce le cause all'assoluto, che lui esprime in quella ragione che non è uno strumento proprio ma è principio metafisico , tutto questo qualcuno dirà che lo fa per giustificare "le istituzioni" . Cesare lo introduco per significare che se è ingiusta la critica che Schopenhauer fa a Hegel di non aver inventato nulla che già non si era detto , lui lo apostrofa come "il ciarlatano" , non per questo è meno vero che questa parte , appunto il tentativo che Hegel fa di unire ciò che si considera separato , è filosofia di Parmenide. Ma anche per significare ai pochi che se

ID18119 - 23/03/2012 06:51:42 - (Dru) - l'unione , il tutto.

i grandi pensatori hanno faticato tanto per significare l'importanza dell'unione , qualche motivo ci sarà pur stato.

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