Pareggio amaro contro l'ultima in classifica

G.S.O. Buffalora - Asco Vestone 2-2

Guance Rosse così in campo: Perotti Bonera - Ebenestelli M. - Zambelli C. detto howazzo - Zanoni Bonomini Corsini il capitano - Gottardi Fiori Bianchi detto panì - La Sala
Entreranno: Garzoni detto polatì - Cosenza detto cuba – Zuaboni - Cappa detto brucio - Zambelli S. detto il nibbio
All. Morghen

Era scritto da qualche parte giù all’Inferno che la capolista, seppur virtuale, andasse a boccheggiare in casa della più o meno ultima in classifica.
Vuoi il primo caldo, vuoi l’ora pomeridiana del match, vuoi l’avversario, scarso mica male, che trova la prestazione dell’anno, vuoi il padrone dell’orto adiacente il campo che minaccia di tagliare tutti i palloni che gli entrano nella proprietà e chi osa venire a prenderli, fatto sta che gli intimoriti Tromboni mettono a repertorio un’esibizione, se non orrenda, quasi.

Cronaca di come è andata.
Il primo tempo è di quelli da non raccontare, fatta eccezione per un bel numero di Fiori che obbliga l’ottimo portiere locale a deviare sopra la traversa da distanza ravvicinata. Il resto è noiosa fuffa, tanto che abbiamo avuto il tempo di dilungarci in discorsi motociclistici con una collega, giornalista anche lei, amante del custom nudo e crudo come noi. Pare che a luglio si vada in Corsica insieme, gabbando bellamente l’ignaro suo marito.

Secondo tempo.
Quello che non ti aspetti.
Tanto per cominciare, mister Morghen, spazientito dal nulla di fatto, rivoluziona la squadra, sia nel modulo che negli interpreti. Cancella il rombo togliendo i tecnici Fiori, Gottardi e Corsini, e schiera una mediana in linea, evidentemente senza qualità, però. Noi avremmo insistito ancora un po’ con l’ undici iniziale: è vero che non si era creato quasi niente, ma è vero anche che non si era subito nulla.
Avrà ragione lui, quantomeno nel darci roba da raccontare.
Cappa, che poi ai microfoni di Radio Buffalora International dirà che in allenamento la prova sempre, ciabatta una punizione dal limite che la barriera lascia passare aprendosi come un branco di pesci squarciato da una testuggine; palla nell’angolino e portiere che non può nulla, se non arrancare nella polvere.
A questo punto basterebbe tenere botta, dopotutto stiamo parlando della miglior difesa del campionato, invece il giovane La Sala si trova chissà perché a dover intervenire difensivamente nei dintorni del limite della propria area; e si sa che quando un attaccante si improvvisa difensore sono guai. Il fallo è netto ma fuori area di 20 centimetri; l’arbitro, a cui nell’arco della gara imputiamo la mancata espulsione di almeno un paio di bifolchi locali, dice che siamo dentro. Accettiamo l’errore e andiamo avanti. Il pareggio è servito.
I bulletti locali, che tra l’altro si vantano di essere cittadini effettivi ma che se entri in Brescia e chiedi cosa pensano di quelli di Buffalora ti rispondono che è gente balorda di periferia che in casa non ha neanche il pavimento, sfiorano il raddoppio a più riprese, anche perché l’impianto difensivo dei nostri montanari funziona parecchio male, tra l’altro mal protetto da una fiacca mediana.
E raddoppio verrà, su grossolana incertezza di Zambelli C., che rovina così una prestazione perfetta. Alzerà la mano in segno di ammissione di colpa, come solo i signori sanno fare.
Guance Rosse, adesso ti rimane solo l’arrembaggio.
Bonera, che ha cambiato tre ruoli in 35 minuti, mette in area una palla alta ma precisa; Cappa fa quello per cui è nato e colpisce di testa scavalcando il portiere, ma la traversa respinge; arriverà La Sala e metterà dentro facendosi perdonare, ma non c’era bisogno… già bastava la voglia di mangiare il campo che ci mette sempre. Imparassero tutti da lui…
Sul 2 a 2 succede che l’arbitro annulla il gol ai locali per carica sul buon Perotti, che ci lascia una caviglia; segue una rissa polverosa da cui esce dal campo un solo espulso, il vestonese Cappa, visto prendere per il collo un avversario che lo ha provocato oltre il tollerabile, per cui ne capiamo la reazione. Peccato vecchio mio, ti toccherà saltare lo scontro al vertice in calendario il prossimo venerdì al Comunale; ospite atteso, il Ghedi ovviamente.
Un altro che non ci sarà, causa accumulo di gialli, è il signor Corsini, o almeno così ha confessato ad un collega; se poi ci aggiungiamo gli infortunati Perotti, Pellegrini, Zanetti e Ghidini, le cui condizioni saranno tutte da verificare in settimana, mister Morghen avrà a disposizione pochi uomini. “Io non ho panchinari… ho solo titolari. Chiunque andrà in campo farà bene. Niente scuse venerdì!” ha chiarito in conferenza stampa. Frase fatta di quelle che si dicono per tenere su l’ambiente, ma è giusto credergli; lo diceva anche Helenio Herrera, ma tra Picchi e Malatrasi era molto meglio che giocasse Picchi. Un po’ di matematica.
Se il Ghedi avrà vinto il suo, andrà tre punti sopra i Tromboni, che però hanno da recuperare due partite. Venerdì sarà match da tripla, però se vinceranno i nostri i Provinciali saranno davvero dietro l’angolo. Per lo scudetto invece toccherà aspettare i recuperi, ma ci giochiamo la Fiat 127 verde del nonno che sarà decisiva l’ultima giornata.
Tromboni, la settimana che vi aspetta è di quelle che capitano poche volte nella vita di un calciatore di provincia. Vivetela al meglio e chiudetela come si deve. Venerdì 16 alle ore 22.15 circa contiamo di vedervi uscire dal campo tra gli applausi. E chi non viene al Comunale, beh avrà di meglio da fare… forse. Salutiamo.

Armando Dell'Oca

Le pagelle dei giocatori di questa e delle altre partite giocate si possono trovare sul sito www.ascovestoneopen11.it

In foto Alessio Cappa, protagonista della partita

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