09 Marzo 2012, 10.00
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Lettere

I quattro punti di Rovatti

Franco Rovatti, presidente del Comitato Difesa lago d'Idro e fiume Chiese, interviene in merito alle questioni del lago. Pubblichiamo volentieri.


Voglia il direttore del giornale, dare spazio al minimo delle considerazioni che spontanee ed immediate devo riprodurre per chi segue la “questione” Lago d’Idro; in caso positivo approfitto dello spazio gentilmente concesso per dare qualche consiglio e per chiarire le idee a qualcuno che pare le abbia ancora molto offuscate.

Punto primo
: da dove viene la regolazione attuale del lago uguale a metri 1.30 di escursione?
Deriva dal Piano stralcio di protezione civile approvato con delibera provinciale n.11 del 30.03.2007. Non sicuramente dal protocollo d’intesa prefettizio firmato dai “Calabrache” e tanto meno dall’”anelato” Accordo di programma, vedi art 6 (prego documentarsi prima di dire e scrivere cazzate!).
 
Punto secondo: (matematica): il Comitato è di uno, dieci, cento, mille persone? Non è un partito che ha più o meno importanza per i numeri, ma per gli obiettivi ed il consenso che gli è stato dato dalle 11.200 (undicimila e duecento) firme per il NO alle terza galleria e dopo il presidio 11 gennaio 2007 che si chiuse il 04 febbraio con il raggiungimento del Deflusso Minimo Vitale.
 
Sempre in tema di matematica: a proposito del tormentone lanciato da ex sindaco e vicesindaco di Bagolino (geometri!) a proposito di 30 cantine di P.Caffaro, questi, prima dichiarano che vanno sott’acqua a quota 369.00, poi con la sottoscrizione dell’Accordo e progetto allegato a quota 370.00, basta tormentone perchè tutto va bene!

Terzo punto: dedicato al comportamento democratico ed etico tenuto dal rappresentante di Bagolino in varie occasioni: non si tenta di vietare la partecipazione alle assemblee dove si danno le informazioni in merito alle vicende del lago, nè tantomeno si ricusa in sedi istituzionali chi del lago ne sa qualcosa di più (Milano: Collegio di Vigilanza del 27.02.12).

Quarto punto: Comitati accusati di essere voltagabbana; i fatti e qualche documento da ricordare: 1°) verbale riunione comuni rivieraschi 30 sett.2004,
2°) comune di Bagolino: Ordinanza n 30 del 02.05.2007,
3°) comune di Anfo: ordinanza 03.05.2007,
4°)comunicato stampa unitario dei sindaci dei comuni rivieraschi del 27.11.2007.

Tutti documenti con espressa unione di intenti e collaborazione con il Coordinamento delle Pro-loco e Comitato Difesa Lago in merito ai contestati interventi da farsi sul lago.

Poi!!! Fulmine a ciel sereno, a distanza di pochi mesi: in data 30 maggio 2008 i Comuni di Bagolino, Idro e Anfo, insoddisfatti della escursione di metri 1,30. chiedono, essi stessi, alla Regione Lombardia la promozione di un accordo di programma, che guarda caso la regione aveva già pronto con i progetti per la realizzazione della terza galleria , traversa e metri 3,25  di escursione, documento che i comuni prontamente sottoscrivono dopo aver cercato di tenere nascosto l’atto (rispondono trattarsi di documenti riservati e non divulgabili).
Pertanto i comuni permettono la trasformazione del lago a bacino artificiale in cambio di…
 
Qui mi fermo per lasciare riflettere il perché di questi fatti apparentemente incomprensibili, ma molto chiari nella logica di chi segue i problemi del lago dal 1971. Tempo perso? Danni fatti?
Intanto i cittadini prima di Idro e poi di Anfo licenziano le due amministrazioni responsabili della bella pensata, mentre i cittadini di Bagolino devono ancora informarsi e decidere alle prossime amministrative se non vogliono altre sorprese di questo tipo.
Spero che alla  fine, sia innalzata una copia della colonna infame di manzoniana memoria con sopra  incisi i nomi e cognomi di chi del lago ne fece mercimonio.

Il Presidente Franco Rovatti
 


Commenti:
ID17705 - 09/03/2012 11:05:54 - (Ruppy) - Xil Sig. Rovatti

Mi scusi Sig. Rovatti ma vorrei sapere se possibile:Una vola l'escursione del lago era di 7 mt giusto? Poi qualcuno e riuscito a portare la quota a 3,25 giusto? Mi sembra che lei e uno dei fautori, degli artefici di questo giusto? Ora invece non le va piu bene? Mi illumini in merito se puo la ringrazio... Ps: Mi spiega eventualmente le quote che modifiche hanno avuto in questi ultimi 30 anni..?? Spero di non rubarle troppo tempo e la ringrazio anticipatamente.

ID17706 - 09/03/2012 11:22:40 - (Ruppy) - X il Sig. Rovatti

Gia che mi dedica del tempo le chiedo cortesemente come mai nella lettera non si parla dei due ricorsi che avete fatto e soprattutto l'esito degli stessi...??? io attendo e ringrazio anticipatamente.

ID17714 - 09/03/2012 16:08:56 - (Dru) - Ohibò

Mi tocca di rimbrottare un conoscente per il sol fatto che spera di perdere nella causa quasi vinta , almeno nelle sue parole , perchè appunto spera , e in che cosa spera ? ma nella colonna infame. "Con questa tragica vicenda, Manzoni volle affrontare il rapporto tra le responsabilità del singolo e le credenze e convinzioni personali o collettive del tempo. Tramite un'analisi storica, giuridica e psicologica, l'autore cerca di sottolineare l'errore commesso dai giudici e l'abuso del loro potere, che calpestò ogni forma di buonsenso e di pietà umana, spinti da una convinzione del tutto infondata e da una paura legata alla tremenda condizione del tempo provocata dall'epidemia di peste. Notevole è che gli untori furono una prerogativa di quei tempi: non se ne ha notizia nelle precedenti epidemie." E' chiaro quindi che chi spera nella colonna infame contro qualcuno , spera solo di avere torto.

ID17716 - 09/03/2012 16:29:54 - (Dru) - ma non guardiamo il dito , concentriamoci sulla luna

Mi sembra , quella di Rovatti una digressione scientifica con premesse e conclusioni , tranne quella appena criticata, che non danno molto fiato alla controparte , la dimostrazione sopra è di tipo scientifico , ma proprio per questo è disarmante , almeno per chi cerca di conciliare , poichè per scienza si guarda alla parte tralasciando che esista il tutto (nemico storico della parte), mi piacerebbe qui di leggere le motivazioni di Melzani e di altri ; ma capisco che gli anni di lotte e rinunce da ambo le parti hanno portato ad un muro contro muro , è un peccato , è un vero peccato per il tutto che , Rovatti , non sono quelle poche firme raccolte , anche se con il sangue. A proposito mi piacerebbe di sapere se effettivamente le 11.200 firme furono raccolte per dare consenso al comitato o per fermare la terza galleria o per altro , dalle parole non è chiaro , almeno non è chiaro per me.

ID17719 - 09/03/2012 16:34:21 - (Dru) - Anticipo , se fosse allora chiaro ai firmatari...

...che le firme apposte erano per il no alla terza galleria , allora per gli amministratori che poi hanno disatteso questo impegno preso dal comitato con la gente la vedo difficile una difesa.

ID17720 - 09/03/2012 16:43:57 - (Dru) - ... a Dru per chi non mi conosce

è Vaglia Alessandro.

ID17733 - 10/03/2012 13:53:27 - (AVRIL) - ahi ahi ahi

caro rovatti, quanto sono profondi i tuoi 4 punti... e quale italiano elaborato... e che dire della punteggiatura!! questo sarà un documento ai posteri signori e signore! questo per dire che tanta gente ignorante si spaccia per sapiente (in tutti i temi, caro rovatti!).

ID17741 - 10/03/2012 15:57:17 - (Dru) - Avril , chi è costui ?

Cosa centrano le punteggiature con il discorso chiaro e netto di Rovatti ? Io vedo , dietro le parole di Rovatti , ben poste e circostanziate , molto risentimento , risentimento che , se le cose scritte fossero vere e questo non posso essere io a dirlo , è ampiamente giustificato , tranne forse che per quel furor finale che non deve essere confuso con quanto detto in tutta la stesura dello scritto.

ID17743 - 10/03/2012 16:25:25 - (davidebond) - A Dru

Fra le righe ho notato qualche riferimento ai miei "ragionamenti". O forse, ho letto male io... Ad ogni modo, la cosa non mi interessa. Mi colpisce il livoro e l'accostamento azzardato tra la faccenda del lago il discorso manzoniano qui ricordato da Dru. Non dimentichiamo il contesto in cui si trova la questione del lago. Qua non si tratta di compiere una rivoluzione che potrebbe cambiare la fisionomia geopolitca dell'Europa occidentale. Stiamo parlando di un lago semisconosciuto pure in Italia, attornato da piccoli paesi. E' giusto lottare per esso, ma non dimenticare le proporzioni. Certe prese di posizioni bellicose hanno senso per problemi grossi, non per la questione di un piccolo specchio d'acqua. Questo è un modo di fare che ormai ha investito tutti i settori. Il proprio giardino è il centro del mondo. Non mi stupisce il successo dei realities. Dato che ognuno si sente così permetato da un carisma speciale.

ID17744 - 10/03/2012 16:29:41 - (davidebond) - fine

Non vale, Dru. Hai attaccato la lettera di Alessandro in quanto colpiva alcuni personaggi della politica (a te cari?), perlatro equilibrata e qui non dici nulla della violenza verbale con la quale sono scritte anche cose che possono essere non solo vere, ma supervere? Ahi, ahi... Stiamo perdendo i colpi... Io non tifo per nessuno dei contendenti del lago, tifo per la ragione che unisce, dopo che l'intelletto ha diviso. Possibile che nessuno sia indignato dalla mole di violenza verbale che invade la nostra società in tutti i campi? Il problema non è solo la conclusione con allusione manzoniana, ma tutto. A prescindere che dire che 2 2 = 4 è matematica è un po' come dire che rigare una macchina cona una chiave è come aver disegnato un Picasso.

ID17745 - 10/03/2012 16:59:46 - (Dru) - Ciao Davide

Io ti do ragione su tutto , meglio , io ti do ragione su quasi tutto... Non posso arrivare a dartene se in ballo ci sono delle persone , la loro dignità e , a quanto scritto qui , un tradimento d'intenti per i risultati ottenuti con lotte dure e certificate da ordinanze e comunicati stampa congiunti e sminuirne la portata non ti fa onore , sei persona troppo sensibile per macchiarti di tanto.Possibile che non noti un vilipendio alla sovranità popolare nell,atto di disattendere 11.200 firme raccolte per il " no alla terza galleria" ? sovrano é sempre il popolo nelle democrazie rappresentative , non dimentichiamolo mai, per questo adoperiamo referendum contestualmente ai periodi elettivi ,per non dimenticarlo mai. Questo é il significato di tante firme , se non spieghiamo a questi signori , qui si tanti , certo pochissimi se visti dalla lontana Regione o da altri luoghi , ma qui tantissimi , cosa é cambiato

ID17747 - 10/03/2012 17:08:57 - (Dru) - Dicevo

Se non lo spieghiamo la vedo dura , ma ora i tempi sono sbagliati , poiché era allora e prima dell'accordo del 2008 che doveva essere fatto ,magari con la raccolta di firme a favore di questa svolta. Per quanto mi riguarda non ho amici da difendere , ho già detto in altro post che Melzani mi sembra brava persona e di buona volontà , questo mio giudizio viene da un'osservazione diretta del suo operato in quel di Caffaro , per questo sono sicuro che le ragioni ci sono per quanto é successo fra gli amministratori e la Regione , bisogna solo avere la pazienza , ora che si é fatto quel passo , di convincere le persone che quello é il giusto ed era il passo da fare.

ID17748 - 10/03/2012 17:27:17 - (Dru) - Quando dico che sovrano é sempre il popolo

Ho chiaro che sul lago , come spieghi bene tu nella tua del contrattualismo , sovrana é la regione con i suoi eletti , ma qui sovrani sono quelli , gli 11.200 , non credo che ve ne siano molti di piú che abitano il lago. Gli amministratori locali é con questi che devono fare i loro conti.

ID17749 - 10/03/2012 17:34:44 - (Dolcestilnovo) - dolcestilnovo

Signor Rovatti perchè non fa altro che vomitare veleno?

ID17753 - 10/03/2012 18:00:32 - (davidebond) - A Dolcestilnovo e Dru

In effetti, dolcestilnovo si potevano dire le medesime cose in altro modo. Riguardo a Dru, non capisco... Forse non mi sono spiegato abbastanza: io non sto né da una parte, né dall'altra. Sto dalla comprensione. Non sono entrato nel merito della lettera, ma del modo a mio parer esagerato con il quale è stata scritta. Riguardo al contrattualismo. Il popolo ha ceduto la sua sovranità al governante. La riottiene solo durante le elezioni, o in casi in cui è il governante il primo a recidere il contratto sociale. Questo avviene nelle dittature e giustifica le rivoluzioni. A mio parere non siamo a questo punto. Non si può confondere il problema del lago (nella sua indubbia importanza) con il trattato di Versailles del 1919. Non siamo a questo punto.

ID17754 - 10/03/2012 18:05:52 - (davidebond) - continua

Se uno si adira così tanto per una questione che necessiterebbe di dialogo sui diversi di punti, su una questione che è cambiata nel corso degli anni e che vede fermi gli irriducibili, insensibili ai soldi persi con il ricorso del Mellaia, Pro Loco che si occupano per la gran parte del lago, mettendo da parte tutto il resto, ecco, se ci si comporta così in questi casi, come ci si comporterebbe di fronte ad uno che ci soffia l'agognato parcheggio? Gli spariamo? Perché nessuno ha analizzato le ragioni della sconfitta del processo Mellaia? Questo per modificare la propria posizione. La faccenda è stata accontata come un incidente di percorso. Poteva insegnare molto di più, sopratutto a chi mi disse "é solo questione di tempo. Il tribunale della acque ci darà ragione". Di fronte a questa sonora e salata sconfitta, chi ha riconosciuto di aver gioito troppo presto? Ad Anfo nessuno.

ID17755 - 10/03/2012 18:10:22 - (davidebond) - continua

Il problema del lago è un problema umano. Anche perchè senza l'uomo, dubito che esisterebbe il lago, a meno di tuffarsi in un realismo ingenuo, per non dire naive. Uomo e lago sono un tutt'uno. Sono contro la cementificazione e a favore di un approccio rispettoso della natura, in cui l'uomo possa vivere in simbioso con il creato, ma sono contro le facili polemiche ed insulti. Non sono né di destra, né di sinistra. Sono un aristocratico alla Nietzsche. Non nel senso che sono snob, ma nel senso che aborro la massa. Ma poi... parliamoci chiaro. Tutti si stracciano le vesti per la natura. Allora, perché intanto nessuno pensa ai boschi di conifere destinate alla morte per la processionaria? Per questo non urgono fondi o compromessi, ma buona volontà. Solo che la faccenda è un po' priva di colore. Non potrebbe mai finire in prima pagina. Mai come in questo periodo certe persone hanno ottenuto (nel bene e nel male)

ID17756 - 10/03/2012 18:16:09 - (davidebond) - continua

così tanta visibilità. Mai come adesso le Pro Loco sono diventati centri di opposizione politica. E questo ci fa ritornare al solito discorso: non è che la questione del lago serva a molti per recitare il proprio monologo sul proscenio? In alcuni paesi, la questione del lago è servita come bacino di voti. Questo si chiama usare una questione ambientale a fini politici. Ormai, la strumentalizzazione del problema avviene da più parti. Per chi si batte contro, per chi si batte a favore. E' ora che la questione del lago rientri nell'ambito che le è proprio, e in questo ambito vada risolta. Infine, ribadisco che le 13.000 firme non costituiscono un suffragio universale e non incidono sulla politica nazionale. In nessun modo possono essere paragonate all'assemblea russoviana in cui Dio parla. Questa aggressività agisce come un boomerang. Un po' come gli scontenti del capitalsimo che in Germani bruciano migliaia di macchine all'anno

ID17757 - 10/03/2012 18:20:52 - (davidebond) - continua

nelle grandi città. Anche se le premesse sono giuste il loro modo di agire li fa passare dalla parte del torto. Fortunatamente, qui non siamo arrivati a questo punto. Ma non puoi negare la violenza verbale che circola nella vita quotidiana (almeno del mio piccolo paese). Chiudo osservando una cosa molto scema: oggi pretendiamo molte cose come se esse ci spettassero di diritto. In parte è vero. Ma non è sempre stato così: nel 1898 di fronte ad uno sciopero, il Beccaris portò l'esercito in piazza duomo a Milano e sparò a vista contro la folla. Nel 1905 il pope Gapon insieme ad altri cittadini, andò dallo zar per rivendicare i diritti della gente. Lo zar tirò fuori l'esercito e sparò a vista sulla folla. Dopo la rivoluzione comunista in Germania, il governo portò in piazza lanciafiamme e corpi franchi (altro che gli idranti). Non dimentichiamoci che tutti questi diritti li possediamo da poco. Non facciamo la voce

ID17758 - 10/03/2012 18:21:59 - (Ruppy) - Per Rovatti

Non pensavo di aver fatto tre domande cos difficili, oppure sotto si nasconde qualcosa che meglio non svelare? prover a scrivere a rai tre a chi la visto magari sanno dove posso trovare il signor Rovatti per farmi rispondere a queste domande cos difficili...

ID17759 - 10/03/2012 18:23:16 - (davidebond) - fine

troppo grossa. Mai uno stato chiese ai suoi cittadini di realizzare un'opera di interesse comune. I cittadini hanno il diritto di manifestare, ma non esageriamo. E' come con gli scioperi. Sono una grande arma, ma vanno usati al momento giusto e non sempre. Mussolini salì al potere sfruttando proprio lo scontento popolare di fronte alla "scioperomania" nel cosiddetto "bienno rosso".

ID17760 - 10/03/2012 18:47:51 - (Dru) - Tu non sai quanta ragione hai , dal mio punto di vista.

E fai bene a rimarcare il senso degli stati moderni , anche se io non ero in questo senso contraddittorio , dicevo solamente che vi sono diverse forme ,vedi i referendum , in cui l'eletto non dimentica di esserlo e il Sovrano di essere tale , proprio nel seno di quel periodo in cui lascia per rappresentanza il suo scettro agli eletti. Detto questo , non sai , o lo sai benissimo poiché in questi anni di discussioni fra noi il garantista sono io , che non c'é persona piú sensibile alla tutela degli eletti , ci mancherebbe , tutela che non garantisce a loro un lasciapassare alle critiche e all'occhio sempre attento del elettore oltre naturalmente che della giustizia . 11.200 firme sono qui sul lago qualcosa di piú di un diritto a manifestare. Equilibrio insomma , tutto qui. Spero di capire meglio , é solo da ora che mi accingo a farlo.

ID17767 - 10/03/2012 21:57:40 - (ric) - ruppy.........

non conosci i personaggi?????SPUTANO VELENO, PERDONO RICORSI E POI......NON RISPONDONO.....mah!!!! Io quando sento certe persone parlare o come in questo caso scrivere, mi chiedo se quel benedetto lago non starebbe bene vuoto per farci una bella discarica di amianto!!!!!!!!!!

ID17778 - 11/03/2012 11:03:28 - (dorothea) - chi ha messo le 11.200 firme?

C'è una cosa che non capisco: facendo la somma di tutti i cittadini dei paesi interessati alla questione non credo si arrivi a 11.200 (oltretutto i minori i questo caso non andrebbero contati), quindi mi chiedo da dove arrivino tutte queste adesioni al "no terza galleria" (indipendentemente da come sia stata posta la domanda) e che importanza possano avere le firme delle persone che non abitano sul lago o che ci vengono per turismo una volta all'anno, cerchiamo di non travalicare il buon senso per favore.

ID17790 - 11/03/2012 18:46:47 - (davidebond) - a Dorothea

Gentile Dorothea, il suo discorso è molto simile a quello fatto per altri scopi da Verdi (anfese e nell'ombra). Se il popolo del lago è riuscito a raccogliere firme anche in Francia, meglio per loro. Il lago non è più nostro che loro. Il lago appartiene all'uomo in genere. Vede, il mio articolo sul contrattualismo forse sarà sembrato a molti inutile o fumoso, ma era un modo per creare delle premesse. Niente è vero o falso in sé, ma è vero o falso in base a certe premesse. Le firme del comitato non equivalgono, nella concezione di stato moderna, ai voti dell'assemblea riunita. Sono espressioni del pensiero di una fetta di popolazione. Indubbiamente, spetta al governo Italiano gestire il lago d'Idro e da questo punto di vista un francese non può intervenire. Ma questo dal punto di vista amministrativo. Di fatto, un francese ha tutto il diritto di condannare o approvare mediante una firma, in ogni caso in forma palese, la

ID17791 - 11/03/2012 18:51:42 - (davidebond) - continua

sua personale opinione. Lo garantisce la costituzione italiana. E' questo il punto. Lo stato Italiano si fonda sulla costituzione e non su di una comunità popolare. Se i comuni lacustri si fondassero sui loro abitanti, allora avrebbe certamente ragione lei. Ma non è così. La legittimazione dei comuni è formal, contrattualista e discende dalla costituzione. Inoltre, anche un miliardo di firme, ripeto, non possono teoreticamente sostituire un suffragio universale. Rimangono solo l'espressione di una popolazione. Per assurdo, anche se tutti i 60 milioni di Italiani raccogliessero delle firme contro il governo, esse non varrebbero a nulla, salvo come indicazione del malcontento popolare. Il popolo solo durante le elezioni può brevemente ritornare ad amministrare quella sovranità che ha delegato al governo. Ovviamente, nel caso il governo non garantisca più quei diritti per i quali ha ricevuto la sovranità, perde la sovranità

ID17792 - 11/03/2012 18:52:35 - (Ruppy) - X dorothea

Sai come facevano a raccogliere le firme? passavano i turisti si fermavano a prendere il pane, venivano avvicinati e gli veniva detto una firma per salvare il lago grazie... e queste firme per loro vogliono dire no alla galleria...

ID17794 - 11/03/2012 18:57:35 - (davidebond) - continua

sulla nazione. La domanda cruciale è allora: quando il governo rompe il contratto sociale? Non è sufficiente rispondere: quando non rispetta le scelte del popolo. Sarebbe così, nel caso di una teoria pseudo-contrattualista basata sulla "comunità di popolo". In una società costituzionale, la questione è molto delicata. Diciamo, che in presenza di repressione dei diritti umani universali, la popolazione è legittimata a rovesciare il governo. E' questa la base di tutto il mio parlare: è sufficiente una mal gestione della faccenda lago a implicare un rovesciamento degli organismi politici? Secondo me, no. E' troppo poco. Il fatto che queste persone possano dissentire sulla questione è già manifestazione dle fatto che i comuni e il governo consentono loro di esprimere liberamente la loro opinione. Poiché la costituzione italiana non fa differenza tra etnia, religione, ecc. Anche un non residente nei paesi

ID17795 - 11/03/2012 18:59:15 - (davidebond) - fine

lacustri può esprimere la sua opinione con una firma. Infine, dato che lo stato è formale, non c'è nessuna differenza tra una firma e l'altra. Ovvero: non si può distinguere la firma di uno convinto da uno che ha firmato tanto per fare. Conta la firma (forma), non il motivo (sostanza).

ID17796 - 11/03/2012 19:02:57 - (davidebond) - a Ruppy

Penso che la risposta a Dorothea, possa coinvolgere anche il tuo intervento. Hai ragione o torto a seconda delle premesse. Purtroppo, le premesse puntano ad un'altra conclusione.

ID17801 - 12/03/2012 07:01:27 - (Dru) - opportunità non legittimità

Dici cose giuste e condivisibili nel segno di un superamento di questa situazione, ma ti invito a riflettere sull'opportunità di lasciare i comitati e le sue genti nella certezza di una sfiducia pressoché totale negli amministratori locali che si videro , per ragioni a me sconosciute , costretti a "disattendere" una serie di lotte riassunte in una serie di ordinanze precedenti il 2008.Dico che è intelligente , per chi porta avanti con convinzione questa battaglia sul lago di trasformare quel "disattendere" , spiegandolo , in opportunità per il lago e le sue genti.

ID17806 - 12/03/2012 09:08:07 - (Dru) - Voglio significare a Melzani

Che in quelle sale , dove è uscito l'accordo di programma , i Comitati , non sedevano , legittimamente , ma esistevano , opportunamente , e voi , dal mio punto di vista , avrete anche fatto l'interesse del lago, ma la forza motrice di tutto quanto raggiunto fin lì è da distribuire fra le diverse componenti in gioco , dai comitati agli amministratori : è la gente Davide che ha fatto tanto clamore in quegli anni , la gente assiepata intorno al lago per difenderlo dalla morte certa , i fuochi invernali al freddo confortati da una tazza di brulè , le assemblee indette , le riunioni in case di privati , il vociferare continuo tra le strade e gli articoli sui giornali locali e nazionali . Davide , opportunità e non legalità altrimenti rischiamo di vivere un'altra val di Susa e questo non è bene per nessuno.

ID17807 - 12/03/2012 09:11:31 - (Aldo Vaglia) -

Caro Dru, che opportunita' possono derivare dal rifiuto del denaro e dal blocco dei lavori per "il lago e le sue genti?"

ID17808 - 12/03/2012 09:47:02 - (Dru) - nessuna, come hai ben spiegato tecnicamente tu.

per questo motivo i più devono capire le necessità insite in quel momento , quel 2008 : Melzani e gli amministratori di allora , avranno fatto il loro dovere fino in fondo quando dimostreranno ai più che le loro erano ragioni forti. Può darsi , Aldo che io stia facendo più cagnara del dovuto e i comitati superati , ma queste lettere mi danno un senso diverso e il mio discutere è nel segno di una pianificazione che deve essere puntigliosa e riguardosa da ambo le parti altrimenti , come si suol dire , i nodi vengono al pettine. Io parlo di pianificazione poichè qui mi sembra più debole della programmazione , che marcia a suon di tamburo:la pianificazione è mancata di comunicazione , altrimenti i comitati non sarebbero sul piede di guerra e tutto questo è un vero peccato poichè da una diversa pianificazione si potrebbero portare grandi vantaggi al lago ed in termini di opportunità ed in termini di

ID17809 - 12/03/2012 09:48:21 - (Dru) - denaro

denaro.

ID17810 - 12/03/2012 10:44:48 - (Dolcestilnovo) - Firma

Uno firma o no una petizione a seconda di quello che gli viene chiesto e di come glielo si chiede. Se a me chiedono: Vuoi saltare dall'aereo?, gli dico di no se non ho tentazioni suicide. Se mi chiedono: vuoi saltare dall'aereo con due paracadute, uno regolare e uno di sicurezza, e scortato da un istruttore, forse un pensierino ce lo farei a provare la ebbrezza del paracadutismo.

ID17812 - 12/03/2012 10:56:15 - (Dru) - Se nel porre una firma...

...Dolcestinovo adoperi questo metro , è un problema tuo , non vedo perchè devi trasformarlo in un problema di tutti. Io ad esempio non firmo solo secondo quello che mi viene chiesto , mi informo prima...Interessante invece , nel solco dei ragionamenti fatti , seguire e sviluppare un post di Aldo : “NO TAV”. Ragione o Kaos? perchè no, è di spunto per pianificare meglio nel futuro prossimo.

ID17813 - 12/03/2012 11:15:54 - (davidebond) - a Dru

Caro Dru, il problema dell'opportunità è un altra questione. Io non ho scritto cosa sarebbe meglio, ma cosa viene implicato dalla moderna concezione di stato. Tutto qui.

ID17815 - 12/03/2012 11:36:41 - (Dru) - hai fatto bene Davide

io stesso non avrei trovato sintesi migliore, e se mi segui nei ragionamenti che ormai portiamo avanti da anni , come faccio io con te , rileggerai in quelli le parole che ora vai scrivendo, in questi tuoi scritti mi rivedo e mi conforto di sapere di non essere poi così solo , sempre meglio tardi che mai , ora , più di prima , siamo vicini.

ID17818 - 12/03/2012 14:20:47 - (dorothea) - per Sig. Davide

Dal punto di vista costituzionale le sue considerazioni sono ineccepibili: tutte le firme hanno lo stesso peso. Il mio pensiero si limita alla comunità che vive questa vicenda. Mi irrita il fatto che alcune persone strumentalizzano queste 11.200 firme per ergere su un piedistallo le loro idee, motivazioni e quant'altro facendo sembrare feccia quelle della controparte. Di contro, vogliendo cogliere appieno il suo concetto le stesse firme assumerebbero la valenza che potrebbe avere una goccia d'acqua nel nostro lago.

ID17819 - 12/03/2012 14:46:27 - (Dru) - a lei dorothea...

...può pruderle tutto , anche che qualcuno faccia della vera beneficenza, non per questo la beneficenza si fermerà. Se avesse seguito il discorso fin dai suoi primordi , avrebbe capito che nessuno strumentalizza nulla , ma il rispetto a quelle persone è dovuto , se poi lei non condivide la loro lotta , è un problema suo, farlo diventare un problema generale diventa pretestuoso. Vede , dorothea , è vero , e l'ho detto in diverse salse ,per lo stato italiano 11.200 firme non sono nulla , per le amministrazioni locali è il prezzo di diverse teste da quel fatidico anno. Il potere è espressione del vincitore ,nel momento della investitura , mentre è espressione di se stesso , della potenza quindi , quando si mantiene nel tempo , ben più espressivo il secondo del primo . Gli amministratori locali avveduti anche a questo debbono attenersi.

ID17820 - 12/03/2012 14:48:04 - (dorothea) - per Sig. Dru

Probabilmente sono io che non riesce a capire, ma mi sembra ci sia qualcosa che non quadra. Nel suo post 17760 afferma che 11.200 firme sono qualcosa in più di un diritto a manifestare, nel nr. 17812 scrive che lei prima di firmare si informerebbe. Ora, se come dice il Sig. Ruppy (che ringrazio per l'informazione) e visti i numeri non credo ci siano troppi dubbi, alcune firme sono state fatte "con il sacchetto del pane in mano", mi potrebbe spiegare la qualità dell'informazione che queste persone hanno avuto? Quindi, in realtà, che peso hanno? Se Lei dovesse rispondermi, la prego di usare termini molto semplici senza troppi cenni storici o filosofici: io sono un'umile persona che fa un lavoro manuale (ne sono orgogliosa perchè è molto gratificante ed allo stesso tempo stupefacente creare delle cose con le proprie mani che tutti usano) e non riesco a capire i concetti espressi in maniera complessa.

ID17821 - 12/03/2012 14:57:54 - (Dolcestilnovo) - Un plauso per Dorothea

Dorothea...mi ha tolto le parole di bocca. Brava!

ID17822 - 12/03/2012 15:00:24 - (Dru) - Le dirò di più

Io sono uno di quei firmatari , ma credo che anche alcuni degli amministratori presenti all'accordo di programma lo fosse, perchè vede ,dorothea, le due cose , che all'apparenza sembrerebbero contraddittorie , in verità non lo sono . Faccio un esempio , e se il no alla terza galleria , scritto in quel foglietto in cui si consolidavano certe premesse , tra cui il fatto di non dissanguare il lago, nell'accordo non fossero state affatto disattese , come alcuni , magari demagocicamente vogliono far credere ? perchè l'italiano , dorothea , è una lingua severa se non nella grammatica , quantomeno nella sostanza... e se di terze gallerie non se ne costruiscono affatto ma si sostituisse una galleria non più agibile con un'altra ? io che firmai per quel no , con questa sola nuova definizione avrei firmato per il si , capisce meglio ora quali i miei propositi ? chi può sostenere che quel no alla terza galleria effettivamente nel momento della

ID17823 - 12/03/2012 15:15:32 - (Dru) - ... e concludo

costruzione di quella nuova verrà disatteso ? Melzani a te il seguito... non vorrei passare per ambientalista radicale e cocciuto proprio io che sono anni che combatto queste forme di radicalismo chic , da ponte io reggo per pochi momenti poi crollo . A proposito , io firmai quel no ,perchè i comitati mi convinsero che la speculazione sul lago era forte , ora non credo che sia allentata , ora credo che si possa giungere ad un ottimo compromesso , grazie proprio alle continue lotte che non vanno assolutamente dimenticate . Quindi , grazie anche ai Rovatti , grazie anche ai Vaglia ai Melzani ,ai Giuliano e a tutti quelli che hanno partecipato con cuore a quelle lotte : bisogna che non venga tutto vanificato , come è costume di noi italiani, grandi nell'intelletto ma deboli nel ragionamento.

ID17824 - 12/03/2012 15:43:13 - (Dru) - dorothea

non è mio uso di giustificarmi , ma se avrà letto le mie con attenzione noterà che mi sono sforzato , diversamente da altre volte in diversi ambiti qui ,di essere il più aderente al tema e di non spaziare , come è mio costume e formazione.

ID17825 - 12/03/2012 15:48:02 - (Mel) - Informazione di servizio

Come gia detto alla presentazione della lista x le elezioni Comunali del 2009, non abbiamo assolutamente disatteso quanto firmato x il NO alla terza galleria. Infatti ad oggi le gallerie sul lago sono 2. Una e' quella Dell'ENEL e una e' quella detta degli agricoltori. Galleria questa ormai non sicura e non collaudabile e quindi come prevista dall'ADP galleria chiusa eliminata tappata Ecc ecc. Ne verra realizzata una nuova sicura e collaudabile. Quindi come gia detto in campagna elettorale due esistenti una eliminata una nuova 2-1=1 1nuova=2 matematica. Non esiste la terza galleria ciao

ID17826 - 12/03/2012 16:07:59 - (davidebond) - a Dorothea

Caro Dru. Ti ringrazio per il bel messaggio. Gentile Dorothea, mi scusi se insisto, ma non ci siamo. Il problema va al di là delle firme (che sono indistinguibili in uno stato formale) ma coinvolge il diritto di un'assemblea popolare di spingere il suo pensiero oltre la sua formulazione. Con quale diritto gli abitanti di Stoccarda si oppongono ad un progetto di portata nazionale ed internazionale (dato che i treni francesi per andare all'est passano per Stoccarda)? Con quale diritto il comitato del lago d'Idro pretende di essere esaudito? Avrebbe il diritto se fosse espressione di una comunità in uno stato materiale, in cui il diritto si forma sulle persone fisiche. Il che sembrerebbe carino, ma ha delle ricadute problematiche sui codici civili e penali. Si è mai domandata come mai Hitler odiasse tanto i giuristi o i filosofi che tentavano di teorizzare un NS-stato? Si è mai domandata come mai le SS non avessero un codice che stabilisse chi

ID17827 - 12/03/2012 16:13:25 - (davidebond) - continua

era un "Befehlhaber", uno che poteva impartire gli ordini, chi li dovesse eseguire e le sanzioni in caso contrario? Per usare le parole dello storico Buchheim le SS pervertirono il codice militare, benché all'interno delle varie sezioni delle SS vi fossero vari gradi e Heydrich e Himmler potessero considersi le loro guide. Il problema del lago suggerisce che lo stato moderno formale così come fu pensato non funziona più così bene. Il problema è trovare un'alternativa. In una comunità di popolo, ripeto, lei avrebbe ragione. Purtroppo, dopo le ricerche ottocentesche (a partire da FIchte) la ricerca in tal senso si è fermata. Non fosse occorsa la barbarie nazista, forse qualcheduno avrebbe continuato in questa direzione. Il problema da superare è conciliare una costituzione con tale comunità. Né Hitler, né Goebbels (che non era così deficiente come sembra) riuscirono a risolvere il problema, dando

ID17828 - 12/03/2012 16:18:13 - (davidebond) - continua

vita ad uno stato fondato sul puro arbitrio con alcune reminescenze medioevali. In pratica era possibile tutto e il contrario di tutto. Ad un certo punto, venirono cacciati i giuristi dalle aule di tribunali, benché aderenti allo NSDAP. Non aveva senso proseguire la finzione. Anche il salumiere poteva giudicare. Chi parla di "ideologia nazista" afferma una bestemmia. Il partito nazionalsocialista non volle mai avere un'idea, ma puntò tutto sull'azione priva di pensiero. Le stesse SS nate come polizia il cui campo d'azione era la Weltanschauung NS, in realtà erano semplicemente un'opportunità per far carriera. Ora, riversi quanto detto sulla faccenda del lago. Senza stato formale, come capire dove sta il giusto? Chi ha ragione? Chi passa il limite? L'affermazione liberale "nulla poena sine lege" è spietatamente corretta. Nessuno è colpevole a meno che infranga una legge, anche se moralmente sarebbe mille volte condannabile

ID17829 - 12/03/2012 16:19:30 - (davidebond) - fine

Per questo motivo capisco perfettamente i sentimenti degli afferenti ai comitati. Ma in uno stato formale il sentimento non conta. Mi scuso di essere sempre così prolisso.

ID17831 - 12/03/2012 17:33:36 - (Dru) - Davide tu parli da storico e io avrei molto da dire...

Questo è un argomento che ci ha visti discutere parecchie volte, ma non voglio distogliere l'attenzione sull'obiettivo , arrivando a trattare di giusnaturalisti contrapposti al positivismo giuridico poichè alla base del tuo discutere vi sono quelli là in origine e di conseguenza gli Obbes e Locke in Inghilterra , Voltaire e Rousseau in Francia piuttosto che i Kant ,Fichte,Shelling e Hegel in Germania per non parlar del Beccaria, ecc.ecc.. Per essere esaustivi nel tuo discorso non possono questi soggetti mancare.Mi preme ora ,invece , riflettere su quanto scritto da Melzani . Vorrei rettifica da parte dei comitati , altrimenti tutto l'impianto accusatori scritto sopra da Rovatti , i famosi quattro punti , regge come un castello di sabbia su di un atollo in pieno oceano Indiano : il tempo di uno sbuffo. Se le gallerie restano due , di cosa stiamo parlando ? Cosa hanno disatteso gli amministratori ? Quel "no alla terza galleria" è ancora un principio

ID17832 - 12/03/2012 17:36:07 - (Dru) - ...,ma il lago è più urgente qui , almeno sembra.

.. fermo, o il Melzani mi ha demolito in 3 parole tutto il mio discutere ?

ID17833 - 12/03/2012 17:45:34 - (davidebond) - a Dru

Parlo anche da "storico", ma è evidente che quando parlo di stato formale mi riferisco ai Giusnaturalisti del seicento, Hobbes, Locke, Hume, Rousseau, ecc. A questi contrappongono i filosofi classici tedeschi. Esattamente come Hegel si era opporto a Kant.

ID17836 - 12/03/2012 20:09:10 - (Dru) - in uno stato moderno che si andava formando

anche Voltaire è contrapposto a Rousseau e il Beccaria a Hegel sulla ragione della pena e Hobbes in certa qual misura a Locke se non nella sostanza quest'ultimo almeno nella forma , li ho inseriti in questo senso proprio per dare voce al Giusnaturalismo contrapposto al Positivismo Giuridico; d'altronde proprio Voltaire predicava che fossero le persone le uniche entità corruttibili essendo lui un moralista, poichè su quelle bisognava agire in contrapposizione agli Hobbes prima e al Rousseau poi che avevano della corruzione un altro predicato , le istituzioni appunto , sempre partendo da un punto di vista filosofico Davide.Ma non credi che così facendo , distogliamo chi ci legge dal contenuto del contendere? Non sai quanto mi piacerebbe qui discorrere dei nostri soliti bonari e circostanziati alterchi benché fuorvianti, ma questa volta non mi sembra giusto nei confronti di chi sta all'ascolto.

ID17837 - 12/03/2012 20:36:33 - (Dru) - continuo sul post del contrattualismo di Davide con Hobbes

E attendo fiducioso risposta alle mie domande precise ai comitati, se gentilmente qualcuno vuolesse rispondermi , ovviamente.

ID17839 - 12/03/2012 21:38:28 - (dorothea) - Sig Dru,

prima di tutto, per favore, dovrebbe rispondere alle mie domande in modo più esaustivo senza troppi giri di parole, Le ho spiegato che ho dei limiti. Dopodichè, la devo amichevolmente rimproverare perchè credo che prima di firmare non si sia informato sufficientemente, altrimenti non le sarebbe servita la "sensazionale" notizia del Sig. Melzani che la terza galleria non si farà: questo stava espressamente scritto nell'ADP del 2008, non è una novità. Al momento della firma c'era in visione una copia dell'ADP? sarebbe stato quantomeno corretto ma, dalle sue frasi presumo di no, non è che anche Lei ha firmato "con il sacchetto del pane in mano"?

ID17841 - 12/03/2012 21:50:14 - (dorothea) - Sig Davide,

nonostante la sua buona volontà non sono riuscita a cambiare idea: le 11.200 firme sono fasulle e per me è questo che conta: ad avallare la mia tesi ci sono le affermazioni del Sig Dru dopo aver letto quanto scritto dal Sig. Melzani. La devo anche rimbrottare, con simpatia, per il fatto che non legge bene ciò che scrivo altrimenti nella sua risposta non si sarebbe dilungato in cenni storici e filosofici. Credo di aver espresso a fondo i miei concetti, nessuno è riuscito a scalfirli; quindi, sulla faccenda firme, non mi dilungherò oltre. P.S. Le posso confessare che non mi sono mai posta le domande che Lei mi ha fatto? Dice che sia grave? Comunque, mi riservo di farlo non appena ne avrò occasione.

ID17843 - 12/03/2012 21:55:22 - (Ruppy) - X Davidebond

La prego di leggere bene quello che ho scritto sulle firme, io non mi sono permesso di giudicare dove hanno raccolto le firme, ma come... lei convinto che la domanda era si o no alla terza galleria?

ID17844 - 12/03/2012 22:18:33 - (Dru) - Io amo la semantica , nonché l'ermeneutica...

E lei Dorothea é tutt'altro che sprovveduta ma in malafede si, non rileggo mai ció che ho scritto , nemmeno subito dopo averlo fatto,si immagini se lo faccio tempo dopo: pretendo linearità di logica nel mio pensiero prima che in quello degli altri che in senso formale é per me meno importante del mio. Se mi rilegge sicuramente avrò premesso che le mie opinioni qui partono da premesse deboli e principalmente da ció che leggo :ho letto fra i punti di Rovatti che il consenso ai comitati venne dalle 11.200 firme per il "no" alla terza galleria , quindi , essendo 4 i punti che lui sottolinea , bisogna che quei quattro punti siano punti di verità .

ID17845 - 12/03/2012 22:19:09 - (davidebond) - a Dorothea

Gentile Dorothea, mi dispiace per lei, ma leggo quello che scrive, Forse a lei non è riuscito chiaro il collegamento con l'excursus storico. Non a caso, mi lancia la provocazione se sia o meno grave non aversi posto le domande che io feci. Mi ricorda una persona non più di Idro, ma di Anfo, che mi scrisse di trovarsi bene nella società in cui vive senza porsi tante domande. Io ho modellato il mio ragionamento sul suo, ma dalla sua prima affermazione lei non si è spostata di un millimetro. Non credo di essere io quello che non capisce. Ovviamente, lei ha il diritto di pensarla come crede, ma non di prendermi in giro. Non sono il buffone di turno. Ho capito il suo ragionamento e ho cercato di espanderlo.

ID17846 - 12/03/2012 22:22:03 - (davidebond) - a Ruppy

Non le ho risposto né sul come, né da dove. Io vorrei sapere una cosa: se la gente non capisce quello che scrivo, domandi, prima di rinfacciarmi cose che non ho detto. Di fronte ad un articolo del Vaglia, io ho scritto "non ho capito". La storia è andata avanti con persone che non capivano. L'ultimo enunciato di Ruppy non l'ho capito. Le deve essere sfuggito il verbo che regge la frase.

ID17847 - 12/03/2012 22:47:03 - (Dru) - Quelle quindi...

...erano per me le premesse , i quattro punti di Rovatti , non credo che le debba spiegare in logica formale cosa sono le premesse e le conclusioni , vero ? Beh glie lo spiego : per Aristotele , l'inventore della logica formale , tutto quello che possiamo credere vero di un concetto é la struttura del concetto stesso e non la sostanza , é quindi facile nel Logos di risultare ed essere riconosciuti contraddittori e quindi falsi da un punto di vista formale ma é impossibile di conoscere il vero o il falso della sostanza , l'uomo fin li non puó arrivare , altro che Kant e l'illuminismo , da qui parte e si dipana il pensiero occidentale con la sua fortissima base logica e di dimostrazione , qui nasce la scienza e il metodo , é falso dire che sono prima Galileo e poi Newton i fondatori del nuovo metodo scientifico induttivo , ah quanto male che ha fatto l'illuminismo e Voltaire , innamorato di quell'inglese , a questo riguardo , ma non

ID17848 - 12/03/2012 22:57:51 - (Dru) - Divaghiamo...

... Se sono vere le premesse di Rovatti , allora sorgevano spontanee le mie considerazioni sulle firme " disattese " , se solo una delle premesse di Rovatti é falsa , cade tutta la dimostrazione , la invito per questo a studiare i cinque postulati di Euclide in geometria o gli assiomi di Peano in matematica , si renderà conto di persona a cosa si riferiva Aristotele senza per cocciutaggine fare un salto di 2000 anni per reinventare il "dubbio".

ID17849 - 13/03/2012 06:36:52 - (Dru) - Detto questo

le informazioni erano chiare , lo sapevano tutti da anni che i comitati e la gente non si riuniva all'unico scopo di bere il brulè , no Dorothea ? è vero quello che scrive Rovatti , in ogni sua parte , per ciò che concerne e le firme e il passato del 2008 , giusto Melzani? magari parziali , ma vere , giusto? Se le cose cambiano , cambiano per Rovatti nell'accusa che lui fa al futuro di quelle firme , cambia se Melzani dice il vero , se nelle intenzioni di quel accordo di programma è sorto un progetto per rifare una galleria più sicura che saltasse quella degli agricoltori , cambia poichè l'accusa che Rovatti fa , anche se velata , agli amministratori è "inconsistente" dal punto di vista logico , l'unico punto di vista che possiamo tener presente per formulare verità ed orientarci un attimino... vede che io rimango sempre sul filo della forma e non mi addentro nella sostanza se non in punta di piedi , sig.ra Dorothea ,

ID17850 - 13/03/2012 06:52:24 - (Dru) - concludo

poichè della sostanza non possiamo indagare il vero. Capisco che lei cerchi lo scontro , ma non mi sembra l'ambiente adatto e concludo : serve una riflessione da ambo le parti per "approfittare" delle occasioni che possono sorgere per il nostro lago e sotterrare l'ascia di guerra , questo vuole la ragione (sintesi) che spesso è nemica dell'intelletto (tesi ,antitesi), ma credo che Ruppy e Dorothea non siano qui per questo , tutt'altro , odorano per questo di personalismi e non fanno il bene del lago : come ogni parte che vuole prevalere sul tutto , quella uccide questo , e voi , che difendete la posizione dei "si" in realtà , così facendo, non fate che del male al lago.

ID17851 - 13/03/2012 08:10:56 - (Dolcestilnovo) -

Dru...trovo la tua conclusione alquanto ingiusta. Per te, chi si batte per il "sì" è un fomentatore, mentre chi si batte per il "no" è un pacifista. Quanto sei in torto e quanto, permettimi, superficiale. Non è sufficiente avere qualche rudimento filosofico per credere di avere la verità in tasca, per bacchettare chiunque la possa pensare diversamente da te.

ID17853 - 13/03/2012 08:31:58 - (Dru) - a Dolcestilnovo

devo metterla tra coloro che fanno un cattivo uso della ragione ? anche se il mio umilissimo esistere non può spostare nessuna massa in gioco voglio specificarle che io sono per il "si" senza se e senza ma , si al riammodernamento dei sistemi di svaso , si ad un accordo fra le parti che contempli un giusto ritorno per il lago e chi vi abita , si per gli amministratori di buona volontà che cercano di capire le persone che debbono amministrare, i loro bisogni e il loro territorio , si a nuove soluzioni che accompagnino e riassettino l'accordo di programma , insomma "si" . Qui non stiamo parlando di "pacifisti" e di "guerrafondai" qui parliamo del Lago e , per fortuna o per necessità , tutti Dolcestilnovo ,tutti la pensano diversamente da me , come scienza detta , ma tutti siamo uno come filosofia insegna.

ID17854 - 13/03/2012 09:06:09 - (Dolcestilnovo) -

...i giudizi che emettiamo rivelano spesso il nostro stato di salute, non è raro che la critica facile e gli odi distruttivi provengano da cuori meschini e delusi....per non giudicare e guardare con occhio nitido la realtà bisogna essere intelligenti, liberi e amanti della verità.Buona giornata a tutti, il lavoro mi chiama.

ID17855 - 13/03/2012 09:27:08 - (Dru) - a Dolcestilnovo

condivido

ID17878 - 14/03/2012 17:21:00 - (dorothea) - per Sig. Dolcestilnovo (ID 17851)

Un po' in ritardo ma non posso che darLe ragione. Secondo me, bisognerebbe cercare di essere un pochetto più concreti, se si vuole rispondere alle domande che vengono poste farlo più concisione e precisione; sembra quasi che, avendo una buona dialettica, per non farlo si prendano dei giri di parole inutili.

ID17879 - 14/03/2012 18:47:53 - (Dru) - A Dorothea

Spero di accontentarla : come le ha scritto giustamente Davide non é giusto , nelle nostre società , mettere in discussione il voto , é talmente ingiusto , che per preservare tale " forma" dal dubbio che lei ha avvanzato , si compiono le piú gravi ingiustizie e le si lasciano impunite . Non crederà mica di vivere nel Bengodi vero ? Il Sovrano , cambia , ma i suoi privilegi no. Chi domina in forma assoluta , e in democrazia sono i cittadini che tramite il voto lo fanno , non é soggetto a giustizia nell'atto di compiere il proprio volere , la firma o delega. Mai mettere in dubbio una votazione , le é mai capitato di assistere alla ripetizione di un elezione per caso ? Il sovrano non si mette in discussione , lo si puó uccidere , ma non mettere in discussione , chi lo fa , se gli va bene viene compatito : si ricorda i 24.000 voti di Berlusconi ? O le ultime votazioni per il Piemonte? O Busch che vinse per un pugno di voti

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