«Non sono un'operatrice turistica». Tirata in ballo da una lettera precedente, Elena Bini mette nero su bianco il suo ruolo quando discute di lago.
Anche in questo caso uscita la verit... quindi sig. Bini le scuse a chi vanno adesso?
secondo me, un appunto andrebbe fatto anche all'autore dell'articolo, non credo non sapesse quale fosse la Sua professione. Se l'avesse già fatto, sarebbe buona cosa farlo sapere anche a chi legge Vallesabbianews
Attendendo analoga pubblicazione anche sul GdBS dove ho letto la sua stessa lettera I calabraghe", posso ora sperare, sig. Melzani, in una risposta alle mie domande rispetto alla questione lago da lei affrontata nella lettera medesima? Sono nei post alla sua lettera ID17498, ID17501 e ID17567, o se preferisce le riprendo qui una alla volta. Comincio dall attuale clima, per la durezza del quale si accusano le associazioni, a mio avviso poco lealmente e spiego il perche. Le chiedo: per quale motivo la sua Amministrazione (con Idro e Anfo) ha ritenuto di dover chiedere nel maggio 2008 a Regione Lombardia di intervenire con un accordo di programma sul Lago d Idro? E avendo cio deciso, per quale motivo non avete ritenuto fondamentale elaborare per questo accordo non dico con le associazioni, con le quali stavate da tempo collaborando, ma che neppure avete informato della richiesta di AdP almeno tra voi una serie di precise richieste che fossero conformi e coerenti con la politica
Come mai anzich fossilizzarsi si una piccolezza non racconta dell'ennesimo ricorso perso da parte dei comitati?
con la politica sul lago che stavate portando avanti? Un esempio, per farmi capire: nel maggio 2008 ADT stava raccogliendo firme anche a nome del Comune di Bagolino (e del Comune di Idro) contro la terza galleria e a favore di un escursione compatibile con la sopravvivenza del lago. Fuori da ogni dubbio che l Amministrazione sia delegata alle decisioni, non crede che sarebbe stato auspicabile, dato il vostro deciso cambio di rotta da lei stesso riconosciuto nella sua lettera, un aperto confronto con le associazioni e con la popolazione, le quali vi avrebbero certamente chiesto di inserire nell AdP se proprio cosi indispensabile, della cui richiesta ancora non e stata fornita spiegazione molte e molte piu garanzie a tutela del territorio da voi amministrato per delega del cittadino? Non crede, sig. Melzani, che il clima che lei stesso ed altri ancora oggi lamentate sia frutto proprio di quella vostra improvvisa e finora mai motivata rottura del rapporto con la cittadinanza? Glielo
Glielo chiedo, sia chiaro, non con l astio che leggo in molti post, non con la sfida dei bambini per vedere chi ha vinto certo con profondo rammarico che non nascondo ma per darle oggi l opportunita se lo crede di riprendere il discorso da dove e stato bruscamente interrotto, con l unico obiettivo da parte mia di accogliere quella richiesta anche sua di unita del territorio che non puo che essere condivisa. La ringrazio sin d ora se vorra rispondere.
Ritengo che finch non vedo delle scuse ufficili da parte della signora Bini per averla accusata di "interpretare a modo suo", non la degnerei di mezza risposta nonostante nell'ultimo post abbia gi cambiato tono... ha girato il vento ha girato la bandiera...
Sig. Ruppy, non si metta troppo in ansia... attendo fiduciosa che il Sig. Melzani si adoperi per riavvicinare il territorio, cosi come auspica, e dia alla nuova realta la dovuta considerazione. Forse non scegliera di farlo anche attraverso le sue risposte alle mie domande; e sua facolta, e ne prenderemo atto.
Il sig. Melzani stato votato anche per quello che pensa sul Lago d'Idro e anche grazie al buon accordo di programma fatto con la regione....Il territorio gi avvicinato!!!! siete voi delle varie associazioni e gruppi che dovete tpornare con i piedi per terra e rendervi conto che grazie al cielo i lavori si faranno e i soldi arriveranno....a chi non cambia idea ogni 3 per 2 ma firma un accordo e poii lo sa mantenere.......un po' di seriet, finitela di fare le banderuole!!!!!!!
Le associazioni non hanno mai cambiato idea, sig. ric, rispetto a che cosa e bene per il lago; lo hanno fatto sempre presente e sono state ascoltate ed anche appoggiate da alcune delle Amministrazioni firmatarie fino alla occulta decisione del 2008 che, non essendo stata a dovere spiegata al territorio, ha suscitato tanto scalpore da essere ancora al centro delle mie odierne domande. Noi abbiamo i piedi per terra, sig. ric, e anche il cuore nel lago: noi ci rendiamo conto che 4 Sindaci del nostro territorio hanno firmato per un lago a 3,25 e cerchiamo con le nostre umili forze di lavorare per evitare questa condanna a morte. Se lei vede banderuole intorno a se, potrebbe provare a smettere si soffiare...
Sinceramente l'ho seguita in due dibattiti e l'unica sua preoccupazione non e stato il lago ma la rettifica sul suo titolo di studio, credo proprio che finche non fara un bagno di umilta chiedendo scusa al signor Melzani per averlo accusato di "interpretare a modo suo" quest'ultimo fa benissimo a non degnarla neanche di uno sguardo non di una parola. Ritengo addirittura RIDICOLO arrivare perfino a rubare del tempo al direttore per questa piccolezza come se essere operatrice turistica fosse una disgrazia. Per quando l'hanno definita cos sul giornale non ha chiesto rettifiche ne scuse perche le faceva comodo del resto la protagonista era lei. Solitamente un'identita si crea al di la del titolo di studio e, se non ricordo male la fase dell'IO va da zero a tre anni... non per tutti evidentemente...
La prego signor Ruppy di non preoccuparsi del tempo che il direttore dedica a questa rubrica. In questo campo davvero non ho bisogno di essere difeso. Nel merito: mi pare che questa storia fra la Bini e Melzani si stata chiarita e lo stesso Enzo ne ha preso atto. Piuttosto consiglio a tutti, senza la minima volontà di censurare alcunchè e alcuna cosa, ovviamente, di focalizzare le energie e di utilizzare questi spazi per discutere le diverse posizioni in merito al lago.
Prendo alla lettera le parole del direttore e ci provo, sperando che le risposte riguardino gli argomenti e non le persone. Si parla di terza galleria , ma non e' corretto. La galleria per mettere in sicurezza il lago e' una sola e' quella cosi' definita degli agricoltori oggi pericolante, troppo corta, che sbocca nel mezzo della paleofrana e che andrebbe sostituita con una piu' lunga che oltrepassi il pericolo. Necessario al loro funzionamento e' anche lo spostamento delle paratoie, la paleofrana che spinge le fa incastrare e per il loro funzionamento si effettua un costante intervento di taglio. Queste sono le due opere che riguardano la sicurezza. Se come si dice si e' a favore della sicurezza, se queste non piacciono, si facciano proposte altrettanto valide e alternative. La possibilita' di abbassare i livelli per la sicurezza non deve essere confusa ne' con la costante ne' con la periodicita'. se si pensa poi che le piogge in genere sono in maggio o in novembre il
considerare questi interventi favori agli agricoltori e' perlomeno discutibile. Arriviamo ora ai livelli: e' vero che con queste opere si possono abbassare i livelli, ma si potrebbe fare anche con quelle gia' esistenti, non e' la galleria nuova quindi il problema, ma la savanella. La legge sul minimo deflusso vitale, garantisce oggi il mantenimento dei livelli. Non solo la legge li garantisce, ma anche la piovosita' e la crisi economica, qualora venissero a mancare questi fattori, il pensare che nessun intervento possa cambiare la situazione e' ingenuo. Oggi ci sono le condizioni per contrattare un domani si dovra' solo subire. ( quete sono le mie verita' non la verita')
...verità di buon senso.Cosa hanno da obiettare coloro che non vedono nell'opera da eseguire e nei soldi che promettono la mano del Diavolo ? d'altronde il Diavolo ama nascondersi nei dettagli .
Il mio giudizio era sull'operato della signora Bini ritenendo molto semplicemente ridicolo il punto a cui arrivata. Ripeto un'identit si crea al di la del titolo di studio e la fase dell'io dovrebbe durare da zero ai tre anni... Gl'articoli relativi al problema del lago sono altri, questo focalizzato su un altro problema pertanto il giudizio espresso e relativo a quanto pubblicato sopra.
Sig. Vaglia, vorrei rispondere subito a lei, ma continuo a venire offesa per un episodio da me subito non per mia scelta: comincio a pensare che continuare a screditarmi sia solo un modo per evitare che il Sig. Melzani risponda alle domande sul lago che gli ho qui rivolto. Spero sia l ultimo post su questa faccenda: 1) venerdi esce un articolo, che io non leggo subito, in cui si puo equivocare che io lavori nel turismo. 2) sabato mi ritrovo descritta pubblicamente, su questo sito, come persona poco credibile da un Vicesindaco in persona che, pur conoscendo la mia professione, prende alla lettera larticolo (che neanche volendo avrei potuto smentire in tempo) e mi scredita come persona incoerente. 3) il giorno stesso smentisco su questo sito la dichiarazione del Vicesindaco, il quale la legge ma non la accoglie. 4) dopo ben due giorni, luned, leggo lo stesso articolo sul GdiBS, senza alcuna modifica riguardo a quanto dichiarato su di me. 5) invio smentita al GdiBS e ad Ubaldo.
6) gioved Ubaldo la pubblica e finalmente il Sig. Melzani accoglie la mia smentita. Non si scusa ne riconosce alcuna sua responsabilit nellepisodio. Io mi ritrovo ancora con un danno personale di opinione che mi infastidisce, poiche sul GdBS non e ancora stata pubblicata la mia smentita. Letta quella, potro archiviare la faccenda (proprio perche non e mia abitudine mettermi in primo piano personalmente), ma basta sig. Ruppy col voler aver ragione a tutti i costi, la prego..., e se proprio mi vuole offendere abbia almeno il coraggio di firmarsi. Su questa squallida faccenda invito a stendere un pietoso velo, e se sono io che lo dico (io, non altri, ho subito un danno non ancora del tutto sanato) lo si accolga, magari sommessamente... parliamo di lago, la prego. Sig. Vaglia la ringrazio per l invito che spero di poter continuare a raccogliere senza perdere tempo.
Sig. Vaglia la ringrazio per l invito che spero di poter continuare a raccogliere senza perdere tempo. Ha toccato un sacco di temi, schematizzo il mio punto di vista: 1) se la sicurezza prende origine dalla paleo frana, non si capisce perche girare intorno al problema (con galleria e paratoie) e lasciare senza sicurezza la viabilita; incapacita tecnica? Non credo proprio. Soldi che mancano? Non credo proprio. Scelte politiche? Io credo di si, e non a favore del territorio locale. 2) Nella VIA leggo che per le paratoie si e scelta tra alcune alternative la soluzione tecnica che soddisfaceva non solo la sicurezza, ma anche la garanzia del rispetto del regolamento di gestione 2002 cioe 3,25 m. 3) Certo che la legge garantisce il rispetto del DMV, ma non stabilisce a quale altitudine! Infatti si prevede di sfondare il letto del fiume Chiese proprio per rispettare questa legge, che tutela forse i fiumi, ma certo non i laghi! 4) Quanto al discorso di intervenire o meno,
ne io ne nessuna associazione ha mai parlato di nessun cambiamento, e del tutto fuori luogo; stiamo invece da 4 anni criticando aspramente QUESTO cambiamento, poiche TROPPO dannoso per il lago e per il territorio circostante.
Si supponga che il compito sottoposto a dei tecnici abbia come unico obbiettivo quello della messa in sicurezza del lago per il rischio paleo frana. Io credo che ne deriverebbe una soluzione diversa da quella proposta. Probabilmente assomiglierebbe più a una delle soluzione che sono state scartate che a quella proposta. Naturalmente non si può non tener conto delle necessità degli agricoltori ! E quindi il progetto diventa presentabile. Attenzione però, per la sicurezza, l’alveo dell’emissario deve essere mantenuto sgombro e non può essere tollerato un rischio paleo frana.
Si tratta dunque di due questioni distinte: 1) la sicurezza, che il progetto proposto raggiunge come effetto secondario lasciando una marginalità di rischio, poco probabile, ma con possibili effetti disastrosi. 2) il rilascio delle acque per regolarne i livelli. Quest’ultima però è una questione squisitamente politica.
La regolazione dei livelli del lago diventa lo sfruttamento delle acque. Il loro valore economico “accende gli animi”. Io credo che la gente delle valli deve aver coscienza che da secoli si è presentata nelle contrattazioni quasi sempre col “cappello in mano”.
Ancora un piccolo sforzo e ci siamo. Tutte vere le sue considerazioni, mi illustri pero' la soluzione diversa che e' stata scartata e che contenga la possibilita', come lei affarema, di dare acqua agli agricoltori, di mettere in sicurezza il lago e di rispettare il DMV.........P.S. Il mettere in sicurezza la frana e' il presupposto di ogni azione sia dei favorevoli che dei contrari, nessuna opera puo' prescindere da questo; chi nei suoi interventi ne ha sottovalutato ampiezza e pericolosita' e' stato il prof Muraca tecnico di riferimento dei " No Gallery"
Noto con piacere che cerca di fare SEMPRE la vittima, a mio parere il signor Melzani non le deve nessuna scusa anzi LEI lo ha accusato cercando di screditarlo di fronte a tutti solo perche l'ha definita in un certo modo quindi a parere mio LEI le dovrebbe delle scuse.... Il Sig. Melzani ha pubblicato una lettera dove ha chiarito dei punti sul lago e lei anziche giudicare quello che aveva scritto si e preoccupata della sua laurea, scrive questa lettera di suo pugno dove non parla per nulla del lago e poi chiede di tornare al problema del lago nel dibattito. Visto che lamenta che le sono state fatte delle offese per cortesia chiarisca chi e quali...
Come volevasi dimostrare...
Le cicale e le formiche Lettera lunga ed articolata, quella pervenuta ieri sera in redazione a firma della signora Elena Bini. Riguarda il lago d'Idro e le sue questioni. Per chi se ne interessa la lettura è doverosa. Pubblichiamo volentieri
Quale futuro per il lago d'Idro? Dopo aver "spezzettato" il suo pensiero sullo spazio dedicato ai commenti agli articoli, la lettrice qui lo espone con maggior completezza. Pubblichiamo volentieri.
Potrebbe essere per chiunque di noi Carcere come luogo di espiazione e detenzione momento di rinascita. Non è così. Ma là dentro ci sono degli uomini
In disaccordo sull'accordo Registriamo volentieri un altro intervento sulla complessa vicenda del lago d'Idro. Quello di Elena Bini, vicepresidente degli Amici della Terra.
«Pagati per essere messi in sicurezza?» In merito alla "Nuova diga del lago d'Idro" e alla sicurezza idrogeologica dei valsabbini, prendendo spunto da un articolo da noi pubblicato, Elena Bini ci scrive. Pubblichiamo volentieri
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Nel fine settimana pasquale il lago d’Idro è salito di un metro: da quota 367,89 a quota 368,88 sul livello del mare, per l’esattezza. Solo ieri ha cominciato a calare
Strada troppo stretta o eccesso d’ottimismo da parte del camionista?
ID17657 - 08/03/2012 09:28:21 - (Mel) - X bini
Cio' che era scritto su bresciaoggi allora non corrispondeva a verita'. Ne prendo atto.