Alpini in festa a Mura di Savallo

E' tradizione che, a Mura, la seconda domenica di luglio, gli alpini locali salgano alla Pieve ed alla chiesetta alpina di località Rese, ai piedi della Corna di Savallo, per la loro tradizionale festa: «Sabato 7 luglio – spiega l'attuale giovane capogruppo, Emanuele Ravani - ci sarà il prologo con musica e cena alla Pieve».

Ma il clou della festa alpina sarà domenica 8: «Fin dalle 8.30 - prosegue Ravani - ci sarà la fanfara alpina di Villanuova sul Clisi che accompagnerà gli alpini nella sfilata dall'albergo D'Oro fino alla piazza Paolo VI antistante il Comune. Qui, la fanfara compirà un carosello per poi proseguire la sfilata fino al monumento alpino presso la chiesa parrocchiale, dove avverrà la deposizione di una corona».

A questo punto si ripartirà, con destinazione la chiesetta alpina che, posta ai piedi della Corna di Savallo e lontana circa 700 metri in salita dalla Pieve, quest'anno festeggerà il suo 21° anniversario, realizzata nel 1986 dagli alpini sotto la direzione dell'architetto Della Picca: «Qui ci sarà l'alzabandiera - dice ancora Ravani -, seguito dai discorsi di rito e, come da tradizione, la consegna della borsa di studio al miglior studente murense delle scuole medie, a cura della famiglia Corsini in ricordo del loro caro defunto Emilio. A seguire ci sarà la santa messa, e poi si scenderà per il pranzo nel piazzale della parrocchiale. Alle 18 si tornerà alla chiesetta alpina per l'ammainabandiera, quindi si ridiscenderà alla Pieve per continuare la festa e per concludere con l'estrazione dei premi della lotteria alpina».

Gli alpini di Mura, guidati dal 2006 da Ravani, sono oggi in 59, con anche 18 "amici" tesserati; la sede si trova nella canonica della Pieve.
Intanto gli alpini, come loro costume sempre attivi, a Mura svolgono da anni, in convenzione con Valgas e col Comune, una raccolta differenziata dei rifiuti.
E la cifra con cui Valgas paga gli alpini ha ogni anno una diversa destinazione benefica: «Da quest'anno - conclude Ravani - i soldi verranno destinati all'organo della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, ormai muto da troppi anni».

da Bresciaoggi

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