Giorno del Ricordo a Salò

Con l’art. 1/1 della legge 92/2004 è stato istituito il Giorno del Ricordo “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Il 10 febbraio scorso, due giovani ricercatori della Biblioteca popolare “Romano il Mancino” di Udine, non hanno potuto parlare della complessa vicenda del confine orientale nell’auditorium del liceo di Salò come era stato chiesto da ANPI, ANED e Gruppo di ricerca per il Giorno del Ricordo di Brescia.
Invece, il giorno dopo, in un altro istituto scolastico salodiano l’Assessorato alla pubblica istruzione ha organizzato la conferenza del presidente della “Lega Nazionale”, associazione  "che vive e lavora nella difesa dell'italianità di Trieste e di tutta la Venezia Giulia" (dal sito Internet).

Con riferimento agli articoli della Costituzione: 1 (L'Italia è una repubblica democratica...), 9 (La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura...), 21 (Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero...), 54 (Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione...), 97 (I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione...), viene da chiedersi se il territorio di Salò faccia ancora parte della fascista Repubblica sociale italiana (1943-1945).

Pier Luigi Fanetti

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