Tra pop e rock un piatto buono per tutti

Mentre la scorsa edizione avevano rischiato un po' di più scommettendo sulla qualità e non solo sull'orecchiabilità, quest'anno si batte la strada del classico e del pop con qualche piccola perla per ingolosire gli scettici come me.

Ecco il cast: Nina Zilli, Samuele Bersani, Dolcenera, Pierdavide Carone (in arrivo da Amici 9) e Lucio Dalla, Irene Fornaciari, Emma Marrone, Matia Bazar, Noemi (concorrente di X Factor 2), Francesco Renga, Arisa, Chiara Civello, Gigi D'Alessio e Loredana Bertè, Eugenio Finardi, Marlene Kuntz. Artisti molto diversi tra loro, con alle spalle scenari a volte contrapposti che si daranno battaglia sul palco dell'Ariston per quella ventata di popolarità che ahimè il festival da. Ben due artisti ora giunti al festival sono stati precedentemente targati a Musica da Bere: Eugenio Finardi (targa alla carriera) e Cristiano Godano (Marlene Kuntz) targa nella prima edizione. Non so se MdB porta bene o porta male. Dipende dai gusti.

Fatto sta che questa sera si alzerà il sipario e milioni di italiani saranno (saremo) lì per vedere che ne è e cosa ne sarà della canzone italiana, Ora una lancia devo spezzarla per Gianni Morandi. DA due anni a questa parte è riuscito a far entrare anche un po' di canzone d'autore, o di contenuto, in una macchina che con i contenuti ha poco a che fare. Come qualche d'uno ha già detto “è il trionfo di Maria De Filippi e dei Talent Show.

Sanremo è un'azienda fatta per vendere e fare soldi, e è un'azienda che funziona bene. Non mi sbilancio oltre e aspettiamo che vada in scena la prima serata per poterne parlare insieme nei prossimi giorni.

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